Quindi a quelli della mia generazione (1961) e limitrofe, nati nel boom economico, passati per la crisi petrolifera dei primi anni settanta, sopravvissuti agli anni di piombo del terrorismo, inebriati dallo sfrenato edonismo degli anni 80, passati dalla reaganomics , dagli scudi stellari alla caduta del Muro di Berlino, trascinati nolenti o volenti nell'era digitale di internet, gli toccherà pure vedere la fine di questa società globalizzata schiava della finanza, dei mercati, del sacro PIL?
Beh, se non altro potremo dire di non aver vissuto una vita routinaria e di esserci annoiati, anzi.