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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

Stato
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Quale mondo? il nostro occidentale? il nostro italiano?
O il tuo?

Quello di chi vive in una favelas in Brasile o allo Zen a Palermo?
O in un villaggio della Somalia. O in un grattacielo a Dubai?

Di solito però quando uno dice così, costi quel che costi, già pensa che il conto lo dovrà pagare un altro. ;)

Non è questo il discorso dai

P. S. Leggi il post di Ubaldo e cerca di vedere le cose realmente senza filosofie religiose ;)
 
scrivendo dalla Lombardia alcuni pensieri:
1) è evidente che il sistema sanitario lombardo ha miseramente fallito, di chi sia la colpa non sta a me dirlo, sono state prese decisioni tecniche folli
2) a me non è chiaro neppure quali siano i motivi veri dei contagi, le RSA, la movida, le partite di calcio, nessuno a oggi si è preoccupato del tracciamento, ho il sospetto che nelle aziende si abbiano avuti pochissimi contagi
3) pessima organizzazione della scuola a distanza, praticamente si è perso quasi un semestre, ma tanto a nessuno importa della scuola, dei parrucchieri sì, senza offesa per la categoria
4) la comunicazione è stata disastrosa, tutti in televisione a farsi belli, una sfilata impressionante di virologi, ecc...talvolta mi facevano rimpiangere altri innominabili personaggi, invece non si è battuto abbastanza sui comportamenti ammessi e quelli no,
5) con lo smart working spariranno tanti posti amministrativi in azienda
6) i prezzi sono aumentati in modo ingiustificato
7) finanziamenti a pioggia a molti, rimango basito come certe attività abbiano denunciate perdite settimanali altissime a fronte di redditi 2019 assai bassi
8) un sacco di gente pensa chela mascherina ti autorizzi a passare a due centimetri, invece è il contrario è la distanza che ti salva e non la mascherina (inutili i guanti se non lavi le mani, al supermercato non servono i guanti, a meno che uno li cambi ogni volta che tocca un articolo)
9) abbiamo creato gli sceriffi da balcone, quelli che non leggono le disposizioni e si creano le proprie
10) ne usciremo migliori, che sciocchezza



Veramente ottimo questo post, bravo!
 
So che è molto lungo, ma quell'articolo che ho linkato e pure copiaincollato dice praticamente tutto. Cito in particolare questi due passaggi

Detto tutto questo, il danno più pervasivo e devastante non solo di una prolungata chiusura, ma anche di una riapertura perennemente a metà, in un mondo fatto di mascherine, guanti, muri di plexiglas, distanziamento sociale esasperato, senza più potersi stringere la mano o abbracciarsi, senza capire se una persona sta sorridendo o è imbronciata, senza poter condividere un piatto di pasta o una partita di calcio o una sala da ballo, mentre ai bambini viene negato perfino il piacere di giocare insieme, è quello di snaturare in un modo profondamente assurdo e spaventoso la nostra vera essenza di animali sociali.

Ma la parte a mio avviso più illogica e intellettualmente insostenibile in questa narrativa catastrofista è l’inseguimento del cosiddetto “rischio zero”, che è una chimera alla quale – in ogni altro aspetto della nostra vita – rinunciamo senza alcun dubbio e ancor meno problemi.

Ho letto con interesse l'articolo che fa riflettere molto, in molte parti lo condivido in altre sono un poco confuso a riguardo, non che non lo condivido ma resto un poco stupito dal fatto che una società come la nostra non riesca ad accettare per un tempo limitato di dover rinunciare ad alcuni aspetti e non riuscire ad uscirne senza tracollo sociale. Tralascio gli aspetti economici di cui poco mi intendo, ma leggere che usare la mascherina, non poter stringere la mano o abbracciare, stare per un certo periodo lontano dalle persone care sia fonte di gravi problematiche mi lascia un poco interdetto, ovviamente sono cose che pesano e sarebbe auspicabile non avere tali influenze ma nella storia e ancora oggi nel mondo ci sono centinaia di milioni di persone che vivono continuamente una vita di disagi, coinvolti in guerre, carestie, bambini che presto restano orfani, non hanno un istruzione e il semplice concepire il giocare è un sogno,noi per fortuna abbiamo strutturato una società che permette a tutti di avere quello che ci occorre per vivere una vita serena, ma dobbiamo anche capire che ci possono essere periodi in occorre adattarsi rinunciare a qualcosa ma lavorando tutti assieme, che è una delle peculiarità della nostra società, poi se ne esce
 
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scrivendo dalla Lombardia alcuni pensieri:
1) è evidente che il sistema sanitario lombardo ha miseramente fallito, di chi sia la colpa non sta a me dirlo, sono state prese decisioni tecniche folli
2) a me non è chiaro neppure quali siano i motivi veri dei contagi, le RSA, la movida, le partite di calcio, nessuno a oggi si è preoccupato del tracciamento, ho il sospetto che nelle aziende si abbiano avuti pochissimi contagi
3) pessima organizzazione della scuola a distanza, praticamente si è perso quasi un semestre, ma tanto a nessuno importa della scuola, dei parrucchieri sì, senza offesa per la categoria
4) la comunicazione è stata disastrosa, tutti in televisione a farsi belli, una sfilata impressionante di virologi, ecc...talvolta mi facevano rimpiangere altri innominabili personaggi, invece non si è battuto abbastanza sui comportamenti ammessi e quelli no,
5) con lo smart working spariranno tanti posti amministrativi in azienda
6) i prezzi sono aumentati in modo ingiustificato
7) finanziamenti a pioggia a molti, rimango basito come certe attività abbiano denunciate perdite settimanali altissime a fronte di redditi 2019 assai bassi
8) un sacco di gente pensa chela mascherina ti autorizzi a passare a due centimetri, invece è il contrario è la distanza che ti salva e non la mascherina (inutili i guanti se non lavi le mani, al supermercato non servono i guanti, a meno che uno li cambi ogni volta che tocca un articolo)
9) abbiamo creato gli sceriffi da balcone, quelli che non leggono le disposizioni e si creano le proprie
10) ne usciremo migliori, che sciocchezza



1 e 2 ) Non sta a me pronunciarmi....Certo che da quel che si legge e dai numeri in rapporto al Veneto....I dubbi vengono

3 ) Non ho seguito

4 ) Non e' una novita'. Fra gli altri, siamo un popolo di dichiaratori.
Prima o poi lo aggiungeranno sul " Colosseo " dell' EUR

5) Non ho seguito

6) Non necessariamente ovunque. Ma se vendi la meta', o meno, di quello che vendevi prima, la tentazione e' forte.

7) Qualche Italiano " birichino " c'e' ancora....Vedi gli arresti di ieri,
proprio riguardanti il fenomeno COVID

8 e 9 ) Vedi Movida senza regole e spesso, pure senza mascherine

10 ) Puo' darsi....
Ma l' Italiano quello resta
 
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Non è questo il discorso dai

P. S. Leggi il post di Ubaldo e cerca di vedere le cose realmente senza filosofie religiose ;)
Mi pare che @ubaldo94 dica cose molto diverse dalle tue. Ha fatto una analisi spietata di quanto successo negli ultimi mesi. Alcune cose le condivido altre no, ma non è un problema.

Tu dici da tempo che non importa, "costi quel che costi", ovvero se muoiono persone o falliscono aziende, l'importante è tornare alla vita di prima senza limitazione alcuna.

E comunque anche la tua è una filosofia, magari atea, ma sempre filosofia ;)
Quanto meno, da quel che scrivi così sembra.
 
5) con lo smart working spariranno tanti posti amministrativi in azienda
Questa non l'ho ben capita.
Con il "lavoro da casa" perché mica tutti gli inglesismi sono sinonimo di cose brutte, in realtà si favorisce proprio il lavoro.
Dove abito io molte persone passano tre ore al giorno su mezzi pubblici, sporchi affolllati e per lo più in ritardo, per farne otto in ufficio.

Io l'ho fatto per dodici anni, al volante di un'auto però. Mediamente sempre tre ore al giorno anche magari un giorno erano due el l'atro quattro. Il giorno sfigato sono partito dall'ufficio alle 16:00 e sono entrato in casa alle 21:00 passate. Uscivo alle sette di mattina e tornavo stravolto ed incas per traffico ed ufficio alle otto di sera. Valore aggiunto o PIL da quelle ore fermo in colonna?

Mia moglie dall'inizio del lockdown oggi è la prima mezza giornata in ufficio perché devono fare una attività "sulla carta" in ufficio.
Per il resto avevano digitalizzato già tutto e da allora fa tutto da casa esattamente come fosse in ufficio.
 
Tutta sta voglie di tornare a come eravamo prima io non è che ce l'ho proprio, nel senso che se questa diventa un occasione per risolvere problematiche che attanagliavano la nostra società ma perché non sfruttarla?
Trovo sempre una certa ritrosia ai cambiamenti, tema che credo abbia sempre frenato il nostro paese, pur di non affrontare cambiamenti che potrebbero migliorare la vita di tanti ci si aggrappa al passato idealizzandolo
 
Questa non l'ho ben capita.
Con il "lavoro da casa" perché mica tutti gli inglesismi sono sinonimo di cose brutte, in realtà si favorisce proprio il lavoro.
Dove abito io molte persone passano tre ore al giorno su mezzi pubblici, sporchi affolllati e per lo più in ritardo, per farne otto in ufficio.

Io l'ho fatto per dodici anni, al volante di un'auto però. Mediamente sempre tre ore al giorno anche magari un giorno erano due el l'atro quattro. Il giorno sfigato sono partito dall'ufficio alle 16:00 e sono entrato in casa alle 21:00 passate. Uscivo alle sette di mattina e tornavo stravolto ed incas per traffico ed ufficio alle otto di sera. Valore aggiunto o PIL da quelle ore fermo in colonna?

Mia moglie dall'inizio del lockdown oggi è la prima mezza giornata in ufficio perché devono fare una attività "sulla carta" in ufficio.
Per il resto avevano digitalizzato già tutto e da allora fa tutto da casa esattamente come fosse in ufficio.

È che non si conosce lo smart working, lo si percepisce solo nel poter lavorare da casa quando in realtà non si limita a quello, poi probabilmente chi lo critica in toto ha una condizione di vita per cui lo smart working non gli interessa, ma per tanti altri la realtà è differente
 
Il fatto è che col telelavoro ci vuole anche una rete che funzioni.
Siccome la ex monopolista quando è nata l'ADSL (io c'ero ed ho visto i primi collegamenti privati in italia) ha affondato i progetti sulla Fibra ottica, dopo ha solo pensato agli utili ed ha affondato anche la rete fissa puntando solo alla rete mobile.

Oggi che ha perso molto del monopolio nell'ultimo miglio, causa openfiber (che stiamo pagando noi come Stato) ed intervenuta dove "il mercato" si rifiutava di intervenire, l'ex (ora a controllo francese fra l'altro? o sbaglio?) vorrebbe prendersi, inglobandola, Openfiber e rimarcarla TIM, obbligando poi gli altri operatori a pagare a lei l'affitto di quella rete che abbiamo finanziato in buona parte noi.
 
Teniamo sempre presente che telelavoro e lavoro agile riguardano solo ed esclusivamente una parte dei colletti bianchi.

Concordo,anche se il lavoro agile si potrebbe applicare credo a più tipologie di lavoratori, ad esempio il poter distribuire l'orario di lavoro al di dentro della giornata così da poter conciliare il lavoro con altri impegni forse potrebbe coinvolgere una platea più ampia
 
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