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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Saranno soldi delle banche. Quindi un aiuto a pagamento. Le banche prestano i soldi, lo stato garantisce. Il rischio (per le prime di non essere rimborsate dal cliente e per il secondo di essere chiamato ad onorare la garanzia) ben valutato esattamente come fanno le compagnie assicurative, in modo da non rimetterci.
L' ipotesi che una volta incassati i soldi, le imprese siano tentate di fare le furbette (a parte ovvio quelle che effettivamente non ce la faranno) secondo me saranno poche, il rischio di finire nelle black list che comprometta l'accesso a crediti futuri (fidi, leasing, ecc.) farà loro da
deterrente.

Cioe'....
Le banche con le botte che han preso,
saranno disponibili a esporsi per altri 400 mld....
E non mettendo filtri su filtri....
( l' unico modo per salvare tutte le imprese )
??
 
Che se io non rimborso lo stato si accolla il mio debito tenendo indenne la banca (emettendo quindi a sua volta altro debito pubblico) e probabilmemte iscrivendo a ruolo il credito verso di me


Cioe'
Ammesso che ce lo concedano

Si presta a 0,25 o a 0,50....
Se va male lo Stato emette fino ad altri 400 Miliardi
( oltre quelli che ha gia' )
Con la sicurezza che qualcuno li compri
( altrimenti altra crisi bancaria )
e magari, non ultimo ad interesse basso
??
Dimmi dove sbaglio
 
Ad ogni modo, inizio a temere che la presunta soluzione (un lockdown durissimo e senza pari nel mondo occidentale) abbinata alla tecnica attendista del nostro governo (oramai ben evidente a tutti), all'incapacità gestionale (oltre mille pagine di normativa e sub-normativa per stabilire proroghe e chiusure? ma dai ...) ed ai disgraziati errori iniziali, si rivelerà peggiore dell'epidemia in sè (e lo dico con il massimo rispetto per le tante , troppe vittime e per il personale sanitario). Il non dare date e richiamarsi ai pareri scientifici andrà d'accordo con i medici, ma non con la necessità di sopravvivere.

Tanti dicono che siamo in guerra, una guerra non convenzionale: ma se entri o sei costretto ad entrare in guerra, sai già che avrai morti e feriti, perché una guerra non la vinci stando solo in rifugio.

Non abbiamo la capacità produttiva di riserva della Cina che, almeno ufficialmente, aveva una sola provincia "disastrata", non abbiamo a nostro fianco l'UE, anzi, "grazie" all'UE abbiamo il nemico (Berlino e Parigi) in casa. Potremmo, con sacrifici durissimi, reggere ai molti di mesi di chiusura che certamente attendono il settore turismo (13% di Pil solo quello) + l'horeca extra turismo (altri punti di PIL, non so quanti), solo se riapriamo immediatamente tutta e dico tutta la produzione e, con criteri di riduzione del rischio, anche le filiere al dettaglio, caricando di fatto su queste attività aperte il costo sociale di quelle chiuse per un determinato periodo.

Questo ovviamente potrebbe comportare altre 50 o 100 mila vittime, inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Ovviamente il calcolo cinico è se risparmiarci 100.000 morti (tra cui potrei esserci benissimo io o i miei cari, so cosa sto dicendo) vale il disastro economico e finanziario cui stiamo andando incontro.
Riaprire significa mettere nero su bianco quello che purtroppo i sanitari sono stati troppo spesso costretti a fare, cioè riservare i posti letto solo alle persone giovani. Ma la tattica di tirare a campare di quindicina in quindicina sta distruggendo tutto.

L'assunto di base probabilmente è (o era) quello di debellare il Sars-Cov-2, ma così non sarà, e mica detto che tra un anno e mezzo arrivi il vaccino (a parte che tra un anno e mezzo se va avanti così saremo peggio dell'Argentina altro che vaccino ...), probabilmente il virus diventerà endemico ed a quel punto tanto vale che ce lo becchiamo tutti il prima possibile.

Detta un po' bruscamente da uno che aveva iniziato a cercare protezioni individuali già prima di Codogno e che aveva (ed ovviamenet ha) cambiato modo e stile di vita da fine febbraio pur essendo all'epoca ben lontano dalla zona rossa: ma gli sviluppi di queste settimane mi hanno fatto maturare quanto sopra condiviso con voi. L'inversione del trend dei casi è avvenuta circa due settimane dopo i provvedimenti dell'8-9 e se volete 11 marzo, ma decreto del 22 marzo avrebbe dovuto aumentare la velocità di discesa dei casi e invece, a ieri, non vedo questo miglioramento.
Per carità, mi sta benissimo e condivido l'idea di tenere questa linea fino a Pasqua, ma solo per verificare se in questi giorni la curva dei contagi aumenta la propria inclinazione negativa: se lo fa, bene, a questo punto andiamo avanti ancora qualche settimana e sarò felicissimo del drastico miglioramento, ma se contionuano a decrescere lentamente allora ripriamo le filiere (come di fatto stiamo facendo a Nord Est ...)
 
Cioe'
Ammesso che ce lo concedano

Si presta a 0,25 o a 0,50.... Se va male lo Stato emette fino ad altri 400 Miliardi ( oltre quelli che ha gia' ) Con la sicurezza che qualcuno li compri (altrimenti altra crisi bancaria) e magari, non ultimo ad interesse basso?? Dimmi dove sbaglio
Beh, tu parti dall'ipotesi che nessuno restituirà alcunché dei 400 miliardi. Mettiamo che ci sia un 20% di insolvenza (è tanto), nel corso degli anni (dal 2° all'8° anno dal prestito) lo Stato dovrà emettere, diluiti nel tempo, circa 80 mld di titoli
 
Scusa Mauro




ma non riesco ad accettare che si possa morire a quei numeri, per un motivo del genere
nel 2020.
Non e' un film di fantascienza
P.s.
Partendo dal concetto di come eravamo messi a Maggio '45....
Non dico noi....Gia' l' avevo messo....
Ma la Germania, che praticamente esisteva solo sull' Enciclopedia anche per i 10/12 milioni di morti, buona parte giovani
Si diventa tutti piu' poveri....E si riparte
 
Ultima modifica:
Beh, tu parti dall'ipotesi che nessuno restituirà alcunché dei 400 miliardi. Mettiamo che ci sia un 20% di insolvenza (è tanto), nel corso degli anni (dal 2° all'8° anno dal prestito) lo Stato dovrà emettere, diluiti nel tempo, circa 80 mld di titoli


No, non e' in questi termini
Esasperavo il concetto per vedere se avevo capito bene.
Sperando che ovviamete, gia' tutte le Banche siano state contattate e abbiano dato la loro piena disponibilita'

Pero' permettimi, se e' cosi' facile salvare il paese nella crisi piu' nera dal 45....Non si poteva fare anche prima di 'sto maledetto virus
??

C'e' anche il post sopra, il 266
 
Ad ogni modo, inizio a temere che la presunta soluzione (un lockdown durissimo e senza pari nel mondo occidentale) abbinata alla tecnica attendista del nostro governo (oramai ben evidente a tutti), all'incapacità gestionale (oltre mille pagine di normativa e sub-normativa per stabilire proroghe e chiusure? ma dai ...) ed ai disgraziati errori iniziali, si rivelerà peggiore dell'epidemia in sè (e lo dico con il massimo rispetto per le tante , troppe vittime e per il personale sanitario). Il non dare date e richiamarsi ai pareri scientifici andrà d'accordo con i medici, ma non con la necessità di sopravvivere.

Tanti dicono che siamo in guerra, una guerra non convenzionale: ma se entri o sei costretto ad entrare in guerra, sai già che avrai morti e feriti, perché una guerra non la vinci stando solo in rifugio.

Non abbiamo la capacità produttiva di riserva della Cina che, almeno ufficialmente, aveva una sola provincia "disastrata", non abbiamo a nostro fianco l'UE, anzi, "grazie" all'UE abbiamo il nemico (Berlino e Parigi) in casa. Potremmo, con sacrifici durissimi, reggere ai molti di mesi di chiusura che certamente attendono il settore turismo (13% di Pil solo quello) + l'horeca extra turismo (altri punti di PIL, non so quanti), solo se riapriamo immediatamente tutta e dico tutta la produzione e, con criteri di riduzione del rischio, anche le filiere al dettaglio, caricando di fatto su queste attività aperte il costo sociale di quelle chiuse per un determinato periodo.

Questo ovviamente potrebbe comportare altre 50 o 100 mila vittime, inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Ovviamente il calcolo cinico è se risparmiarci 100.000 morti (tra cui potrei esserci benissimo io o i miei cari, so cosa sto dicendo) vale il disastro economico e finanziario cui stiamo andando incontro.
Riaprire significa mettere nero su bianco quello che purtroppo i sanitari sono stati troppo spesso costretti a fare, cioè riservare i posti letto solo alle persone giovani. Ma la tattica di tirare a campare di quindicina in quindicina sta distruggendo tutto.

L'assunto di base probabilmente è (o era) quello di debellare il Sars-Cov-2, ma così non sarà, e mica detto che tra un anno e mezzo arrivi il vaccino (a parte che tra un anno e mezzo se va avanti così saremo peggio dell'Argentina altro che vaccino ...), probabilmente il virus diventerà endemico ed a quel punto tanto vale che ce lo becchiamo tutti il prima possibile.

Detta un po' bruscamente da uno che aveva iniziato a cercare protezioni individuali già prima di Codogno e che aveva (ed ovviamenet ha) cambiato modo e stile di vita da fine febbraio pur essendo all'epoca ben lontano dalla zona rossa: ma gli sviluppi di queste settimane mi hanno fatto maturare quanto sopra condiviso con voi. L'inversione del trend dei casi è avvenuta circa due settimane dopo i provvedimenti dell'8-9 e se volete 11 marzo, ma decreto del 22 marzo avrebbe dovuto aumentare la velocità di discesa dei casi e invece, a ieri, non vedo questo miglioramento.
Per carità, mi sta benissimo e condivido l'idea di tenere questa linea fino a Pasqua, ma solo per verificare se in questi giorni la curva dei contagi aumenta la propria inclinazione negativa: se lo fa, bene, a questo punto andiamo avanti ancora qualche settimana e sarò felicissimo del drastico miglioramento, ma se contionuano a decrescere lentamente allora ripriamo le filiere (come di fatto stiamo facendo a Nord Est ...)
Concordo. Il lock down doveva servire per allentare la pressione sulle strutture sanitarie al collasso. Appena la situazione avrà una parvenza di normalità si deve ripartire con alcune precauzioni che dovranno decidere i medici. Mascherine, distanza sociale, uscite limitate... In modo da diminuire i contagi e avere una curva più lunga ma piatta di accessi alle strutture ospedaliere
 
Scusa Mauro
ma non riesco ad accettare di dover morire per un motivo del genere
nel 2020. Non e' un film di fantascienza
P.s. Partendo dal concetto di come eravamo messi a Maggio '45....
Non dico noi....Gia' l' avevo messo....
Ma la Germania che praticamente esisteva solo sull' Enciclopedia.
Si diventa tutti piu' poveri....E si riparte
Guarda che il rischio pandemico era stato messo nero su bianco molti anni fa, non è che io sia sprzzante del pericolo eh ... ma se viene viene e non puoi avere la matematica certezza di salvarti, puoi solo tentare di ridurre le probabilità di schiattare

Sull'aspetto economico, nel '45 eravano tutti con le chiappe a terra, qui assolutamente no, alcuni (tra cui noi) lo sono altri no ed anzi grazie a questa vicenda possono prenderci per quattro spiccioli. Proseguendo così, noi arivaiamo ad un livello tipo Grecia o Argentina mentre Berlino dopo un annetto sarà come e meglio di prima
 
Ad ogni modo, inizio a temere che la presunta soluzione (un lockdown durissimo e senza pari nel mondo occidentale) abbinata alla tecnica attendista del nostro governo (oramai ben evidente a tutti), all'incapacità gestionale (oltre mille pagine di normativa e sub-normativa per stabilire proroghe e chiusure? ma dai ...) ed ai disgraziati errori iniziali, si rivelerà peggiore dell'epidemia in sè (e lo dico con il massimo rispetto per le tante , troppe vittime e per il personale sanitario). Il non dare date e richiamarsi ai pareri scientifici andrà d'accordo con i medici, ma non con la necessità di sopravvivere.

Tanti dicono che siamo in guerra, una guerra non convenzionale: ma se entri o sei costretto ad entrare in guerra, sai già che avrai morti e feriti, perché una guerra non la vinci stando solo in rifugio.

Non abbiamo la capacità produttiva di riserva della Cina che, almeno ufficialmente, aveva una sola provincia "disastrata", non abbiamo a nostro fianco l'UE, anzi, "grazie" all'UE abbiamo il nemico (Berlino e Parigi) in casa. Potremmo, con sacrifici durissimi, reggere ai molti di mesi di chiusura che certamente attendono il settore turismo (13% di Pil solo quello) + l'horeca extra turismo (altri punti di PIL, non so quanti), solo se riapriamo immediatamente tutta e dico tutta la produzione e, con criteri di riduzione del rischio, anche le filiere al dettaglio, caricando di fatto su queste attività aperte il costo sociale di quelle chiuse per un determinato periodo.

Questo ovviamente potrebbe comportare altre 50 o 100 mila vittime, inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Ovviamente il calcolo cinico è se risparmiarci 100.000 morti (tra cui potrei esserci benissimo io o i miei cari, so cosa sto dicendo) vale il disastro economico e finanziario cui stiamo andando incontro.
Riaprire significa mettere nero su bianco quello che purtroppo i sanitari sono stati troppo spesso costretti a fare, cioè riservare i posti letto solo alle persone giovani. Ma la tattica di tirare a campare di quindicina in quindicina sta distruggendo tutto.

L'assunto di base probabilmente è (o era) quello di debellare il Sars-Cov-2, ma così non sarà, e mica detto che tra un anno e mezzo arrivi il vaccino (a parte che tra un anno e mezzo se va avanti così saremo peggio dell'Argentina altro che vaccino ...), probabilmente il virus diventerà endemico ed a quel punto tanto vale che ce lo becchiamo tutti il prima possibile.

Detta un po' bruscamente da uno che aveva iniziato a cercare protezioni individuali già prima di Codogno e che aveva (ed ovviamenet ha) cambiato modo e stile di vita da fine febbraio pur essendo all'epoca ben lontano dalla zona rossa: ma gli sviluppi di queste settimane mi hanno fatto maturare quanto sopra condiviso con voi. L'inversione del trend dei casi è avvenuta circa due settimane dopo i provvedimenti dell'8-9 e se volete 11 marzo, ma decreto del 22 marzo avrebbe dovuto aumentare la velocità di discesa dei casi e invece, a ieri, non vedo questo miglioramento.
Per carità, mi sta benissimo e condivido l'idea di tenere questa linea fino a Pasqua, ma solo per verificare se in questi giorni la curva dei contagi aumenta la propria inclinazione negativa: se lo fa, bene, a questo punto andiamo avanti ancora qualche settimana e sarò felicissimo del drastico miglioramento, ma se contionuano a decrescere lentamente allora ripriamo le filiere (come di fatto stiamo facendo a Nord Est ...)

Valutare la situazione regione per regione sarebbe una soluzione attuabile per accelerare la ripresa secondo te?
Temo che anche lavorando solo le imprese manifatturierrle a regime basso come d'altronde sarà, e già sta avvebendendo per buona parte delle ditte, il patatrac è ormai segnato.
Siamo nelle mani decisioni del governo e ancora di più nell'UE.

Personalmente ritengo anche io fondamentale una riapertura almeno della filiera produttiva prima possibile, però ora dobbiamo anche alleggerire il peso negli ospedali, non è nemmeno accettabile far lavorare i medici con ulteriore carico.
Anche la loro tenuta mentale ha un limite e non li si può porre davanti a troppe scelte di quel tipo. Come del resto non siamo disposti noi ad accettarle.
Fermo restando che la mia vita e quella dei miei cari è la cosa più importante (come si diceva una volta, finché c'è vita c'è speranza) credo che senza essere troppo pessimisti per inizio maggio, se non prima per alcune aziende, si potrà riprendere a lavorare ma senza uscire se non per quello o fare la spesa.

Purtroppo questo non sarà nemmeno sufficiente per salvare l'economia.
Come ho scritto prima sarà tutto in mano alle decisioni europee da soli non possiamo farcela.
 
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