Ho sbirciato l'elenco dei codici ATECO che potranno riprendere con la fase 2 e sono la grandissima parte delle attività.
Sto vedendo (su YT) la conferenza stampa, quindi le risposte a giornalisti.
A una domanda sulla scuola, il premier ha confermato la chiusura (evidentemente anche degli asili) fino al termine dell'anno scolastico, tenendo anche conto che la fase 2 potrebbe evidenziare nuovi focolai.
A una domanda riguardante gli spostamenti da comune a comune, ha risposto che l'autocertificazione rimarrà. "Ci dovrà essere sempre un motivo per spostarsi"
Il DPCM c'è, qui in verisione leggera (senza fire e loghi)Se non mi sfugge qualcosa, non si parla dell'obbligo generalizzato di indossare la mascherina e delle autocertificazioni per gli spostamenti entro i confini regionali.
Io credo che il decreto non sia ancora completamente scritto e che troveremo qualche sorpresa al momento della pubblicazione.
Il punto è che finché la gente non può muoversi liberamente (ovviamente con le precauzioni: distanziamento, mascherine e tutto quanto) serve a poco la riapertura delle attività produttive. Produrre a che scopo se poi non si vende? Stando forzatamente in casa non servono vestiti nuovi, auto nuove e nemmeno un sacco di altre cose. Certo, puoi andare al lavoro o uscire per motivi inderogabili ma devi fare autocertificazione e se chi ti ferma per un controllo non è d'accordo ti becchi dai 400 euro di multa in su.Bah, "qualche categoria di aziende" è solo il "manifatturiero, cantieristica e ingrosso funzionale a quei settori". Certo, tanti avevano già riaperto con le autocertificazioni (oltre a gran parte del terziario che con lo smart-working non si è mai veramente fermato), ma allora diciamo che passiamo dalla fase 1.8 alla 2. I negozi al dettaglio riapriranno dopo due settimane, tempo che serve per verificare che la parziale riapertura del 4 non (ri)porti troppi problemi.
I limiti regionali agli spostamenti si confermano oggettivamente necessari dall'esistenza di non-uniformità (eufemismo) politiche-amministrative-sanitarie.
Ciao, Nicola.
vedo che ci sei arrivato….. ah, se puoi spegni la TV per non sentire i TG. Accendila solo per film western e di storia antica con musiche colossali che fanno sentire chi li quarda un Ercole. Va beh, mettiamoci anche anche quelli di Robyn Hood"purtroppo ho 2 spese da fare quindi devo uscire"
Sentito questo, detto tutto. Il problema siamo noi non il governo
Il punto è che finché la gente non può muoversi liberamente (ovviamente con le precauzioni: distanziamento, mascherine e tutto quanto) serve a poco la riapertura delle attività produttive. Produrre a che scopo se poi non si vende? Stando forzatamente in casa non servono vestiti nuovi, auto nuove e nemmeno un sacco di altre cose. Certo, puoi andare al lavoro o uscire per motivi inderogabili ma devi fare autocertificazione e se chi ti ferma per un controllo non è d'accordo ti becchi dai 400 euro di multa in su.
Di conseguenza, non mi interessa se aprono altre attività commerciali: finché non posso uscire senza dover rendere conto di ogni spostamento, mi limiterò allo stretto indispensabile. Spesa alimentare e stop, faranno allo stesso modo milioni di altri italiani. E tanti saluti all'economia del Paese.
vedo che ci sei arrivato….. ah, se puoi spegni la TV per non sentire i TG. Accendila solo per film western e di storia antica con musiche colossali che fanno sentire chi li quarda un Ercole. Va beh, mettiamoci anche anche quelli di Robyn Hood![]()
Credo che sia quello che vuole l'esecutivo,per ora si riaprono le attività indistriali poi se tutto prosegue bene l'intera filiela e quando riapriranno anche le attività commerciali si toglieranno i vincoli di spostamento alle persone, è stato detto ieri sera alla conferenza
Si in che tempi però...
ma sono affidabili? Leggevo ancora di numerosi falsi sia positivi che negativiLo so. Dunque per il lavoro ovviamente non ho avuto problemi ,ti mandano loro. Ma molte sanità private qui lo fanno ,costo dai 45 ai 60 € .
Da noi praticamente tuffo liberoI tempi per le riaperture sono stati indicati, per la libertà di movimento non mi sembra ma credo che vadano in parallelo anche perché se fai aprire i negozi necessariamente devi permettere di uscire senza vincoli
Da noi praticamente tuffo libero
TRIESTE «Il tuffo a Barcola anche per chi non ci vive proprio nei pressi? Devo ritenere di sì, che si possa fare». Valerio Valenti evita qualsiasi critica sui contenuti dell’undicesima ordinanza firmata da Massimiliano Fedriga, in particolare sul passaggio che deroga al dettato del Dpcm Conte che consente l’attività motoria - in cui il governo ha inserito ora pure i bagni in mare - in prossimità delle abitazioni.
Ma il prefetto di Trieste trasmette l’indicazione che il cambio di passo va a incidere anche sulle operazioni di controllo delle forze dell’ordine. Il modulo di autodichiarazione, quello che gli italiani hanno imparato a conoscere, in tutte le sue versioni, nelle settimane di diffusione del contagio, non conterà sostanzialmente più per chi si muove nel perimetro comunale. Lo si dovrà portare con sé, perché così impone Roma, ma non verrà più richiesto. Gli agenti saranno più impegnati nel verificare l’utilizzo delle coperture di naso e bocca e il rispetto delle distanze interpersonali, soprattutto ora che, di gente in strada, ce ne sarà molta di più.
Prefetto, c’è il via libera ai tuffi. Preoccupato?
Personalmente no, anche se la materia diventa più complessa. Vigileremo che i cittadini rispettino tutte le precauzioni.
In acqua con la mascherina?
Mi pare difficile. La si toglierà per il tempo necessario al bagno.
Cosa cambia per le forze dell’ordine?
Dovremo riorientare le attività di controllo. Evidente che in città non avrà più senso verificare l’autocertificazione. I cittadini la dovranno portare con sé, ma mi pare ne sia venuto meno l’obbligo.
Si attende assembramenti?
Ci sarà una massa di persone che si muoveranno. È una constatazione, non una critica all’ordinanza della Regione. Dovremo fare in modo che quelle persone non entrino a contatto.
C’è il rischio del “liberi tutti” che si voleva evitare?
Direi che è un diverso modo di interpretare le restrizioni governative.
Lei era intervenuto fissando nel limite di un raggio di 500 metri le attività motorie. L’ordinanza firmata ieri dal governatore scavalca il Dpcm che parla di prossimità dalle abitazioni?
Rientriamo nella tendenza dei governatori a interpretare le disposizioni del governo. Siamo nel campo di un’interpretazione estensiva.
Sempre il Dpcm mantiene chiusi i bar che però, da oggi, possono avviare il “take away”. Che ne pensa?
La finalità rimane quella di evitare gli assembramenti. E in termini potenziali, per quanto si parli di accordi tra esercente e cliente sull’orario di ritiro del cibo, l’asporto sembra invece poterli favorire. Anche in questo caso si è interpretato il principio. Il governo aveva vietato una serie di attività, ma consentito la consegna a domicilio. Andremo a vedere in che modo si applicheranno le nuove concessioni.
Che disposizioni darà?
L’approccio sarà graduale. Il tema è emerso ora, si tratterà di usare il buon senso. Finora non ci sono mai state situazioni di tensione sociale. Le forze dell’ordine sono sempre intervenute in maniera equilibrata.
Il cittadino come si è comportato?
C’è stata un’ottima collaborazione. Sono convinto che continueremo sulla stessa strada. —
(Difatti stamane ad un mio collaboratore fermato hanno chiesto solo patente e libretto e stop)
ah Trieste, mai stato. Mi dicono sia bellissima.Da noi praticamente tuffo libero
TRIESTE
Zero_cilindri - 1 giorno fa
Carloantonio70 - 7 ore fa
quicktake - 2 anni fa
rgs1000 - 14 ore fa