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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

Stato
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https://twitter.com/TarroGiulio/status/1254130743959322624?s=20
Coronavirus, la cura c’è ma non se ne parla. Da Pavia e Mantova la svolta.

Ecco, già il tono complottistico mi fa diffidare...
Questo è un documento della SIICA (Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia) al riguardo:

Fellini, oppresso dalla volgarità dei nostri tempi terminò “La voce della luna” con uno splendido “ci vorrebbe un po’ di silenzio”. Sarebbe il commento più adatto al bailamme mediatico che accompagna il dramma epocale di Covid-19, bailamme che non si è privato della comparsa di Giulio Tarro, scienziato di modestissima caratura, autoproclamatosi candidato al premio Nobel per scoperte ignote alla comunità scientifica, falso esperto che ha ad esempio infilato nella trasmissione “Non è l’arena” una serie di opinioni personali fra sciacallaggio e becero ottimismo.

Chi cita le sue opinioni o lo interpella avrebbe il dovere di controllare il suo curriculum scientifico o almeno Wikipedia, dai quali sarebbe venuto a conoscenza che buona parte di quanto abbia detto risulta essere falso in tempi normali, ma notitiae criminis nel dramma che il paese vive! Avrebbe appreso che Tarro, pur “allievo” dello scienziato Albert Bruce Sabin (che ha sviluppato uno dei vaccini contro il virus della poliomielite), e con cui ha condiviso quattro lavori scientifici all’inizio degli anni ’70, ha pubblicato 68 lavori scientifici, molti dei quali su riviste italiane non “peer reviewed”, con un totale di 447 citazioni e un indice di Hirsch di 10.

Questi indici bibliometrici sono appropriati per un ricercatore all’inizio del suo percorso scientifico, non certo per un senior autoproclamatosi candidato al Nobel. Ad esempio molti membri della nostra Società Scientifica hanno decine di migliaia di citazioni nella letteratura scientifica internazionale e indici H superiori a 50 o100. Con semplici verifiche avrebbe anche appreso che Giulio Tarro, negli anni recenti, ha partecipato solo a quelle che nella letteratura scientifica internazionale sono definite “predatory conferences” e ha ricevuto “predatory prizes”, l’equivalente insomma delle “fake news” in rete.

Avrebbe anche appreso che Tarro ha sostenuto cure senza fondamento scientifico. Per questa sua dubbia reputazione e scarsa rigorosità scientifica, già negli anni 80, Giulio Tarro è stato espulso dalla Società Italiana di Immunologia, allora Gruppo di Cooperazione in Immunologia. Il “caso Tarro” è un’occasione per sottolineare ora come non mai, nell’emergenza Covid-19, quanto sia necessario che chi ha la responsabilità della comunicazione nei media verifichi l’affidabilità e correttezza della fonte, la correttezza delle affiliazioni e dei crediti scientifici, a salvaguardia del pubblico, dei pazienti, dei ricercatori e del personale sanitario in prima linea.

Chi avrà ragione?

...e comunque, non l'hanno ancora capito tutti 'sti luminari che sarebbe il caso che si mettessero d'accordo su quello che dicono e scrivono?
 
Figurati.
Nel senso che sono tante le cose che paghiamo tutti;
come la Sanita'....
( Anche non fruendone )

Si, io pago volentieri per aver un paese che funziona bene.
Sanità, istruzione, trasporti, autostrade ( ponti....!!!! ).
Non mi va di buttare i soldi per i cretini come diceva nel post Algepa.
Se vuoi rischiare e sbagli paghi tu.
Esempio vai in montagna a sciare, fai fuori pista, fai un casino, paghi.
Ecc,ecc.
 
Ecco, già il tono complottistico mi fa diffidare...
Questo è un documento della SIICA (Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia) al riguardo:

Fellini, oppresso dalla volgarità dei nostri tempi terminò “La voce della luna” con uno splendido “ci vorrebbe un po’ di silenzio”. Sarebbe il commento più adatto al bailamme mediatico che accompagna il dramma epocale di Covid-19, bailamme che non si è privato della comparsa di Giulio Tarro, scienziato di modestissima caratura, autoproclamatosi candidato al premio Nobel per scoperte ignote alla comunità scientifica, falso esperto che ha ad esempio infilato nella trasmissione “Non è l’arena” una serie di opinioni personali fra sciacallaggio e becero ottimismo.

Chi cita le sue opinioni o lo interpella avrebbe il dovere di controllare il suo curriculum scientifico o almeno Wikipedia, dai quali sarebbe venuto a conoscenza che buona parte di quanto abbia detto risulta essere falso in tempi normali, ma notitiae criminis nel dramma che il paese vive! Avrebbe appreso che Tarro, pur “allievo” dello scienziato Albert Bruce Sabin (che ha sviluppato uno dei vaccini contro il virus della poliomielite), e con cui ha condiviso quattro lavori scientifici all’inizio degli anni ’70, ha pubblicato 68 lavori scientifici, molti dei quali su riviste italiane non “peer reviewed”, con un totale di 447 citazioni e un indice di Hirsch di 10.

Questi indici bibliometrici sono appropriati per un ricercatore all’inizio del suo percorso scientifico, non certo per un senior autoproclamatosi candidato al Nobel. Ad esempio molti membri della nostra Società Scientifica hanno decine di migliaia di citazioni nella letteratura scientifica internazionale e indici H superiori a 50 o100. Con semplici verifiche avrebbe anche appreso che Giulio Tarro, negli anni recenti, ha partecipato solo a quelle che nella letteratura scientifica internazionale sono definite “predatory conferences” e ha ricevuto “predatory prizes”, l’equivalente insomma delle “fake news” in rete.

Avrebbe anche appreso che Tarro ha sostenuto cure senza fondamento scientifico. Per questa sua dubbia reputazione e scarsa rigorosità scientifica, già negli anni 80, Giulio Tarro è stato espulso dalla Società Italiana di Immunologia, allora Gruppo di Cooperazione in Immunologia. Il “caso Tarro” è un’occasione per sottolineare ora come non mai, nell’emergenza Covid-19, quanto sia necessario che chi ha la responsabilità della comunicazione nei media verifichi l’affidabilità e correttezza della fonte, la correttezza delle affiliazioni e dei crediti scientifici, a salvaguardia del pubblico, dei pazienti, dei ricercatori e del personale sanitario in prima linea.

Chi avrà ragione?

...e comunque, non l'hanno ancora capito tutti 'sti luminari che sarebbe il caso che si mettessero d'accordo su quello che dicono e scrivono?
Da quello che ho letto nei giorni scorsi il plasma dei guariti è una delle opzioni ed era conosciuto come metodo alla fine dell' 800
Non si sa però se questo possa essere valido anche per il coronavirus.
Adesso però è vero che al giorno d'oggi vogliamo sapere tutto e subito, ma a 2 mesi dallo scoppio dell'epidemia in Italia (e 4 in Cina) possibile che ancora non si sappia se aver contratto la malattia dia o non dia una sorta di immunità?
 
Poi ci sarebbe il piccolo "particolare" che magari la ricchezza di tanti italiani potrebbe stare anche nascosta sotto il materasso, in Svizzera o in qualche altro paradiso fiscale. Quindi quei teorici 4000 miliardi da tassare per dare ai poveri per lo stato potrebbero essere anche molti meno.

Dei 4.000 miliardi 1.300 sono in c/c bancari italiani, e gli altri sono titoli assicurativi, fondi di investimento,obbligazioni pubbliche, obbligazioni private e azioni.
Non sono inclusi eventuali depositi intrattenuti in conti esteri..........

Ovviamente parliamo di attività "finanziarie". Se aggiungiamo gli immobili di proprietà arriviamo a una cifra che ho letto essere intorno ai 10.000 miliardi.
 
Ultima modifica:
Ieri dicevano che dal 4/5 ci sarà il modulo solo per passare da una regione all'altra.
Leggo che secondo l'Adnkronos, "resta l'autocertificazione per spostarsi e lasciare la propria abitazione. Nel nuovo Dpcm, che si sta mettendo nero su bianco in queste ore, nessun allentamento dovrebbe arrivare in questo senso, anche se cambierà il modulo in uso dando ai cittadini la possibilità di indicare nuove 'fattispecie' per allontanarsi da casa.
Resterà il divieto di spostarsi da Regione a Regione, uno dei temi più dibattuti della fase due".
Stasera sapremo
 
Situazione Germania
Il Coronavirus - Monitor chiude

oggi,25.04.20 Ore 19:00

Contagi:155418
Guariti:109800
Decessi:5805

Differenza dopo 24 Ore
Contagi: +1834
Guariti: +3000
Decessi: +228

La Saarland ha oblicato la maschera anche quando si esce fuori per tutti, al momento unica regione in Germania.
Oggi la regione ha consegnato 5 milioni di mascherine a gratis

Situazione Germania
Il Coronavirus - Monitor chiude

oggi,26.04.20 Ore 19:00

Contagi:157114
Guariti:112000
Decessi:5884

Differenza dopo 24 ore
Contagi: +1696
Guariti: +2200
Decessi: + 79 si abbassano visibilmente i decessi
 
Molta gente aveva tante aspettative per la fase 2, visto quanto filtrava sui media, ma a quanto pare la fase 2 è in pratica... una fase 1.1 come nelle release dei programmi per computer.
Possibilità di visitare i parenti stretti ma solo in regione. Attività motoria non solo attorno a casa. Riapre qualche categoria di aziende. Negozi invece poca roba. Si possono fare i funerali (meno male, era una delle cose più disumane delle restrizioni il non poter fare un funerale ai propri cari).
Fine delle novità.
Andiamo bene... (non è quello che volevo scrivere ma meglio evitare di scrivere quello che penso).
 
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