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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

Stato
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Finché esiste un sistema sociale che trova le risorse per garantire un pasto caldo, che per quanto frugale, un costo ce l'avrà, e qualcuno di certo lo paga.
Ma se il sistema va in crisi, e diventa sempre piú difficile sostenere certi costi, al terzo o quarto pasto caldo mancato,lo stomaco da il segnale di passare al prelievo diretto da chi fortunato ce l'ha ancora (il pasto) , gli piaccia o no.. ., con metodi non sempre "educati", tantomeno democratici.

Ovvio. Per questo a "chi ha" conviene sempre essere solidale con "chi non ha". Non solo per altruismo, ma proprio perché è meglio anche per se stesso.
Riprendo l'esempio del condominio: è meglio avere un vicino di casa sempre affamato e sempre incazzato, che cerca di entrarti in casa per rubarti qualcosa, o aiutare questo vicino portandogli la roba da mangiare e/o invitandolo a pranzo? (*)

Quante volte l'ho ripetuto su questo forum?

(*) lo so che qualcuno direbbe "è meglio sparare a questo vicino", ma non è nel mio stile
 
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... non saranno due o tre mensilità in meno di qualche categoria professionale a distruggere il sistema
Perdonami moog, “mensilità” è un concetto che attiene il mondo del lavoro subordinato o para subordinato. Nel mondo delle imprese (o delle professioni) bisogna far quadrare un conto economico in cui generalmente la struttura dei costi è ben più rigida rispetto a quella delle entrate (rispettivamente uscite e entrate). Ti posso dire proprio per l’attività che svolgo che stiamo già valutando alcuni pesanti ridimensionamenti (leggasi licenziamenti). Inoltre c’è il pesantissimo nodo scolastico, la manifattura (ma anche diverse attività professionali) senza scuole non ripartono o se ripartono lo fanno a ritmo ridotto causa assenze (che ovviamente tra due/tre settimane al massimo saranno non retribuite). Se le assenze dovessero perdurare, è abbastanza chiaro che si dovranno trovare altre soluzioni (non indolori per le persone coinvolte).

Inoltre si sottovaluta il peso del turismo e dell’horeca, questi due settori da soli rischiano di pesare per non meno di 20 punti nell’aumento del debito pubblico oltre a generare una disoccupazione strutturale non più riassorbibile, e senza contare l’effetto leva negativo. Tempo alcuni mesi, e questo si ripercuoterà come un maglio su tutta l’economia nazionale.
 
Non dimentichiamo poi che molte attività prossime al fallimento diventeranno terreno di caccia per la mafia, che da sempre agisce così per riciclare i propri "introiti".

Occorrerà un attentissimo monitoraggio di tutte le transazioni, i passaggi di proprietà che riguarderanno attività di produzione, commerciali e terziarie.

Certo.
Non dimentichiamo neanche che, dopo quello sanitario dell'emergenza, lo 'sforzo' della ripartenza sarà pagato con le tasse di chi le tasse le paga (tutte, dirette ed indirette).
Vedremo se un approccio teoricamente ineccepibile come quello di dare contributi alla ripartenza solo a chi dimostra un sensibile calo di fatturato (che per definizione è in 'chiaro') verrà seguito sul lungo periodo ...

Ciao, Nicola.
 
Certo che no, ma qualcuno lo conosco, e il problema comune è che su N famiglie, ce ne sono N-1 di troppo.....

Ovvio, quando uno ragiona nel modo opposto a quello che dico io...
alla fine tutti contro tutti, questo è il risultato.

"constatare" ≠ "bollare" ....

Quindi hai "constatato" che la mia esperienza di condominio è un'eccezione... cioè che in tutti gli altri condomini le cose vanno diversamente...
complimenti, conosci tutti i condomini d'Italia! (escluso il mio)
 
Concordo con Te, il tuo pensiero é molto tecnico, da esperto di vendite, ed é vero in generale, se non si é ottimisti, se non si sprona, almeno in partenza...
Ma il governare e il vendere, e farlo bene in pratica, non sono, secondo me la stessa cosa. Il primo fa capo alla politica, il secondo al mercato.
Governare "dovrebbe" (uso il condizionale perché non sempre ci si riesce) tendere ad organizzare tutti quei servizi atti soddisfare e
garantire i bisogni fondamentali dei cittadini (vivere una vita degna, l' istruzione, il lavoro, la salute), vendere invece significa anche creare nuovi bisogni di cui in realtà non si ha assolutamente bisogno.
Lo scopo del mercato é uno solo, lo sappiamo, é l'utile. La politica per governare deve andare oltre, avere degli ideali degni di essere chiamati tali.
I problemi iniziano a diventare complicati quando politica e mercato interagiscono troppo. Se poi finiscono per coincidere, allora sono guai.
Per i governati, non per i governanti.

-Commerciale certo....
E ti faccio un esempio concreto, piu' vicino a noi.
Pensi che quando usci' la Thesis....
....Fossero davvero convinti, alla presentazione ai concessionari, che gli davano l' opportunita' di un' auto con cui portare via clienti alla A6
??
Ma mica potevano dirgli diversamente.

-Prima del vendere ti ho fatto l' esempio di l' Aquila....
Intendo la Dichiarazione fatta ai cittadini che non c'era pericolo....
Pensa l' incontrario se non succedeva niente....
Ma si erano fatte spostare 50.000 persone in un giorno con magari morti a decine per la calca.

-Venendo alla storia
Ricorderai quella storia di reni spezzate....
Che Stalingrado era presa....

Per farla breve....
Ai sottoposti ( IMO ) devi sempre indorare la pillola che gli vai a proporre
Sia questa di tutti i generi, anche i piu' improponibili
Mica son tutti W. Churcill con gli Inglesi dietro:
" Sangue, sudore e lacrime ".
 
Ultima modifica:
di fame non muore nessuno, stai tranquillo. Se non muoiono di fame neanche gli immigrati che non hanno niente di niente...

In un sistema economico, chi non ha niente equivale a un parassita per un ecosistema: finchè ce ne sono pochi, il sistema li assorbe senza danni, magari alcuni possono trasformarsi in simbionti (nel caso dei "parassiti" umani non succede praticamente mai...); se però diventano troppi, l'ecosistema deve eliminarli, altrimenti muore. Purtroppo, nel nostro caso, non stiamo parlando di funghi o acari, ma di persone, il che rende la questione terribilmente più complicata....
 
In un sistema economico, chi non ha niente equivale a un parassita per un ecosistema: finchè ce ne sono pochi, il sistema li assorbe senza danni, magari alcuni possono trasformarsi in simbionti (nel caso dei "parassiti" umani non succede praticamente mai...); se però diventano troppi, l'ecosistema deve eliminarli, altrimenti muore. Purtroppo, nel nostro caso, non stiamo parlando di funghi o acari, ma di persone, il che rende la questione terribilmente più complicata....

E qui torniamo sempre alla solita conclusione, che sto ripetendo fino allo sfinimento: non conviene a nessuno che ci sia chi non ha niente.
CHI HA, DEVE DARE A CHI NON HA NIENTE!
 
Ovvio, quando uno ragiona nel modo opposto a quello che dico io...
alla fine tutti contro tutti, questo è il risultato.



Quindi hai "constatato" che la mia esperienza di condominio è un'eccezione... cioè che in tutti gli altri condomini le cose vanno diversamente...
complimenti, conosci tutti i condomini d'Italia! (escluso il mio)

Per favore, non mettermi nella tastiera cose che non ho scritto. Per i condomini che conosco io, che ovviamente sono pochi, baruffe, dispetti e rotture di zebedei varie ed eventuali sono la regola. Quindi, sì, nel mio limitato campione il tuo è un'eccezione. A proposito, hai mai sentito parlare di "lodevoli eccezioni"?
 
Per favore, non mettermi nella tastiera cose che non ho scritto. Per i condomini che conosco io, che ovviamente sono pochi, baruffe, dispetti e rotture di zebedei varie ed eventuali sono la regola. Quindi, sì, nel mio limitato campione il tuo è un'eccezione. A proposito, hai mai sentito parlare di "lodevoli eccezioni"?

Sì, la mia è "lodevole", ma non la considero "eccezione", se rapportata ai pochi condomini che conosci tu. Nel senso: troppo pochi per poter definire in che rapporto, o percentuale, sta il mio caso rispetto al totale.
E' come se io dicessi che il mio caso è "la norma" perché su un condominio che conosco uno è così.
 
Per favore, non mettermi nella tastiera cose che non ho scritto. Per i condomini che conosco io, che ovviamente sono pochi, baruffe, dispetti e rotture di zebedei varie ed eventuali sono la regola. Quindi, sì, nel mio limitato campione il tuo è un'eccezione. A proposito, hai mai sentito parlare di "lodevoli eccezioni"?

Mi è venuto il sospetto che noi due abbiamo esperienze così diverse sui condomini perché abitiamo in parti d'Italia diverse.
Toglimi una curiosità, Agri: dalle tue parti la gente è particolarmente "incazzosa", litigiosa?
 
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