<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Coronavirus e settore automotive | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Coronavirus e settore automotive

L'industria automobilistica in Germania è strettamente dipendente dalle forniture di componentistica dalle aziende italiane,attualmente in lockdown. I gruppi Bmw, Daimler e Volkswagen lo hanno fatto presente alla Cancelliera, auspicando sostegno dal governo e dall'Europa.
mi verrebbe da dire:
tu dai una cosa a me e io ne do una a te,e, ancora una mano lava l'altra e tutte e due si lavano la faccia.
 
FCA pronta a ripartire non appena il governo darà il via libera.

https://www.quattroruote.it/news/in...su_un_piano_per_la_ripresa_dal_14_aprile.html

https://www.quattroruote.it/news/in...onti_a_ripartire_tutelando_i_lavoratori_.html

Elkann ha accennato anche all'andamento della fusione con PSA.

"Siamo molto fiduciosi di riuscire a raggiungere le sinergie dichiarate, pari a circa 3,7 miliardi di euro all'anno stante la situazione attuale (cioè senza chiusura di stabilimenti), grazie alla creazione di una nuova società, soprattutto considerando che sarà guidata da Carlos Tavares, che ha raggiunto solidi risultati come Ceo di Psa e capisce l'importanza della cultura aziendale"
 
Infatti, di questi tempi vorrei vedere chi ha in mente di cambiare auto. Piuttosto stiamo aspettando tutti che passi la bufera. Gli incentivi, ben vengano, dovranno coincidere con la fine dell'emergenza (tra 2-3 mesi?) e la voglia di uscire e spendere di nuovo.

Scusa ma non ti seguo esattamente. Sicuramente qualche ripercussione ci sarà sulle concessionarie, ma se uno ha intenzione di cambiare auto perchè la sua è rotta, non va, serve un modello nuovo per lavoro o per esigenze...se non l'ha ordinata a marzo la ordinerà a maggio o a giugno. Che cambia? Non è che la concessionaria non la vende più...
Certamente ci sarà uno squilibrio nei dati e sicuramente qualcuno non la cambierà o preferirà un buon usato, ma ci sono settori, a mio avviso, che subiranno conseguenze molto più gravi a causa di questo stop per il virus.
 
Scusa ma non ti seguo esattamente. Sicuramente qualche ripercussione ci sarà sulle concessionarie, ma se uno ha intenzione di cambiare auto perchè la sua è rotta, non va, serve un modello nuovo per lavoro o per esigenze...se non l'ha ordinata a marzo la ordinerà a maggio o a giugno. Che cambia? Non è che la concessionaria non la vende più...
Certamente ci sarà uno squilibrio nei dati e sicuramente qualcuno non la cambierà o preferirà un buon usato, ma ci sono settori, a mio avviso, che subiranno conseguenze molto più gravi a causa di questo stop per il virus.
Dipende se questo qualcuno interessato a cambiare auto avrà ancora un lavoro alla fine del periodo di emergenza.
 
Dipende se questo qualcuno interessato a cambiare auto avrà ancora un lavoro alla fine del periodo di emergenza.
Infatti. Il primo pensiero alla fine dell'emergenza sarà rivolto al proprio portafogli anche in termini di sostenibilità del proprio antecedente tenore di vita. Il cambio di un auto richiede l'investimento di una cifra considerevole. Per questo saranno pochi che vorranno cambiarla se, in alternativa, potranno ancora utilizzare la vecchia, magari riparandola al meglio. Le vecchie "intenzioni" si devono confrontare con la nuova mano di carte che ci è stata servita dal mazziere.
 
Ferrari: iniziata la produzione di dispositivi medici.

https://www.quattroruote.it/news/in...iata_la_produzione_di_dispositivi_medici.html

2020-Ferrari-valvole-respiratori-polmonari-01.jpg
 
dalla foto si nota come la tecnologia impiegata è quella della prototipazione rapida tramite processi additivi o stereolitografia.
Personalmente ero curioso di capire come le aziende si sarebbero mosse in termini tecnologici e dagli articoli che sto leggendo si comprende come purtroppo nonostante le enormi potenzialità di cui dispongono non sia possibile sviluppare e realizzare in tempi rapidissimi dei veri e propri respiratori.

riporto poi un passo dell'articolo per evidenziare un aspetto meritevole della dirigenza del gruppo:

La rinuncia ai compensi.
Le varie iniziative intraprese dalla Casa di Maranello sono diventate uno degli argomenti dell'assemblea degli azionisti, tenutasi in modalità virtuale. Duarante l'assise, il presidente John Elkann ha annunciato una decisione non dissimile da quella presa dalla Fiat Chrysler o da altri costruttori: il taglio degli stipendi dei vertici aziendali e della dirigenza. "Stiamo vivendo una crisi senza precedenti. Le scorse settimane sono state difficili per tutti noi e stiamo lavorando duramente per fornire massimo supporto nell'emergenza Covid-19 e in particolare nelle nostre comunità", ha affermato Elkann. "Oggi vorrei cogliere l'occasione per ringraziare per la loro generosità i membri del consiglio di amministrazione, Louis Camilleri e tutto il Senior Management che, insieme a me in qualità di presidente, hanno rinunciato, in parte o interamente, al loro compenso per il resto di quest'anno al fine di fornire gli aiuti necessari a Modena, Maranello e alle zone limitrofe". Gli aiuti saranno destinati, tra l'altro, per "la fornitura di beni di prima necessità, di computer e lavagne digitali alle scuole primarie e secondarie per aiutare a garantire la continuità dell'istruzione sia durante che dopo la crisi, e la creazione di importanti fondi per molti ospedali locali della nostra zona".
 
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