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Coprite quei tatuaggi

Coprite quei tatuaggi - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. zinzanbr

    zinzanbr

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    https://www.rugbymeet.com/it/news/rugby-world-cup/vietati-i-tatuaggi-alla-rugby-world-cup-2019

    Ho letto questa notizia e onestamente ho pensato che potesse trattarsi di una fake news.

    I tatuaggi nel mondo del Rugby sono presenti da sempre.
    Io non sono un appassionato però devo dire che trovo più pacchiani i tatuaggi degli sportivi europei,che magari si fanno tatuare che guevara o maradona addosso,rispetto a quelli degli atleti ad esempio dell'emisfero sud,dove i tatuaggi non sono soltanto espressione della propria individualità ma sono tradizione.

    Anche se la coppa del mondo sarà ospitata in Giappone,paese in cui i tatuaggi vengono associati alla Yakuza e quindi vengono visti in maniera molto negativa,trovo leggermente assurdo il fatto che i giocatori tatuati debbano coprirsi.

    Oltretutto questo divieto di mostrarli varrebbe soltanto durante gli allenamenti e le fasi accessorie del torneo.
    Durante le partite invece non ci saranno divieti.
    L'articolo parla dell'impossibilità di coprirli durante una partita,però secondo me se si possono coprire in allenamento allora si possono coprire anche durante le gare.

    Io ho idea che si tratti di una "censura" che doveva rimanere segreta.
    Insomma qualcosa che non dovesse risultare evidente agli occhi delle telecamere,magari per evitare una possibile contestazione con relativa brutta figura.

    Oddio non è che sia l'esempio di censura più stupido che mi viene in mente,noi abbiamo coperto le parti intime delle statue quindi non possiamo proprio parlare.
    Però mi sembra comunque una imposizione un po' sciocca,non vedo come possa esserci una correlazione tra un pilone delle Fiji di 130 kg e la criminalità organizzata giapponese.

    Possibile che i tatuaggi siano un tabù nel 2019 (anno in cui si disputerà la coppa del mondo)?

    Io ho visto addirittura dei macellai nei supermercati con le braccia tatuate,e in tutto il mondo gli sportivi spesso sfoggiano grandi tatuaggi.
    Certo magari a volte saranno un po' esagerati,però la nazione ospitante appunto ospita la manifestazione,e accoglie atleti da ogni parte del mondo,con le loro peculiarità e caratteristiche.
    Anche se queste tradizioni possono apparire pacchiane o addirittura volgari nella cultura del paese ospitante secondo me per la durata del torneo sarebbe meglio chiudere un occhio.

    Anche perchè il Giappone da anni sta investendo molto sulla crescita del suo movimento Rugbistico,e nelle squadre giapponesi hanno giocato i giocatori più forti e tatuati della Nuova Zelanda come Sonny Bill Williams e Ma'a Nonu.

    [​IMG]

    [​IMG]




    Secondo me è un pochino ipocrita attingere a ciò che una cultura come quella della terra dalla lunga nuvola bianca per migliorare il livello del proprio Rugby,anche il Ct del Giappone è Neozelandese,e poi rifiutarne una parte integrante come i tatuaggi.

    Spero che non ci saranno contestazioni o proteste,spero che il mondo del Rugby sia maturo a sufficienza da sopportare questa buffa imposizione,anche perchè gli atleti avranno altro a cui pensare.
    E già che ci sono spero che faremo una figura dignitosa,non siamo mai andati oltre la fase a gironi però sarebbe importante,compatibilmente con il sorteggio,cercare di vincere almeno le partite abbordabili.
     
  2. andreaci75

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    Io non so di preciso la cultura giapponese quanto tolleri i tatuaggi. Anche a me sembra strano, ma se effettivamente vengono percepiti a quel modo, è giusto coprirli. Ogni paese ha le sue tradizioni. Gli scozzesi usano il kilt, in Italia nessun uomo mette la gonna. E anche noi italiani abbiamo usanze che all'esterno risultano assurde, anacronistiche o insensate.
    Se qualcuno andasse in giro con una maglietta con la svastica che cosa pensereste? La stessa maglietta indossata che ne so, in Burundi, non vuol dire niente.
    In Italia possedere armi equivale a dire: assassino. In America se non hai un'arma sei un incosciente.
    Insomma, ci siamo capiti.
     
  3. dlwdeb

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    Mores et res
     
  4. bergat

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    Sarà e rispetto tutte le opinioni, ma mi è rimasto il concetto che chi si tatua il corpo sia stato in passato un galeotto. Nenche fosse leonardo da vinci a farmelo e gratis.
     
  5. a_gricolo

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    Hai presente la Yakuza?
     
  6. andreaci75

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    La yakuza più o meno so cos'è. Non so però quanto il tatuaggio sia sdoganato in Giappone. Evidentemnte poco o per niente.
    Anche qui in Italia vent'anni fa un tatuato veniva considerato un delinquente, oppure un "Drugà". Oggi a nessuno verrebbe in mente di dirlo. Anche perché sono più i tatuati che quelli "puliti".
    p.s.: sinceramente, la ritengo una pratica assurda qui in Italia, ma è un parere personale.
     
  7. Guastatore1986_1641979148

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    Intanto leggi questo:
    http://viaggiappone.com/blog/onsen-terme-giapponesi-e-tatuaggi.html
    Una delle persone famose in Giappone e tatuate è il famoso ex lottatore di MMA Genki Sudo
    https://en.wikipedia.org/wiki/Genki_Sudo
    https://www.mmamania.it/conosciamo-meglio-genki-sudo/
    egli è fondatore e produttore della band di ballerini World Order
    http://worldorder.jp/
    . Chissà che cosa ne penserebbe di questo?
     
  8. a_gricolo

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    Io so di essere vecchio dentro prima che fuori, ma odio i tatuaggi con tutto me stesso. Soprattutto quando vanno a deturpare un bel corpo femminile, un autentico sfregio su un'opera d'arte della natura, IMHO.
     
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  9. Guastatore1986_1641979148

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    Io quando li vedo, mi fanno alcune volte venire l'orticaria.
     
  10. a_gricolo

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    Guarda, è più forte di me: fosse anche miss universo al cubo, mi passa la voglia.....
     
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  11. ALGEPA

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    a me sembra di ricordare che i tatuaggi in altre culture , ed altre epoche , avevano un altra valenza, visto che chi li faceva lo faceva sotto dolori fortissimi più ne avevi e più era indice di resistenza al dolore e di robustezza, aspetto molto utile sia nelle dispute sociali che nella scelta da parte delle donna di un partner, da noi ovviamente questo significato non so se lo abbiamo mai avuto nell'antichità , fino a qualche decennio fa in effetti però era usato però dai galeotti con un significato simile sia in carcere ma anche fuori quando uscivano, ora anche questo di significato si è perso e a me invece appare più come un estensione della nostra pagina di facebook, quindi un modo per mostrare un qualcosa di nostro agli altri , di voler necessariamente condividere, e personalmente spesso la vedo come una debolezza, a me non serve tatuarmi il nome di mia figlia per dimostrare che l'amo o chissà quale simbolo tribale per rivendicare chissà che cosa , però resta sempre una scelta personale e ognuno è libero di farla.
    Più che altro sapevo che un business del futuro che veniva indicato era proprio non tanto nel tatuatore ma in chi rimuove i tatuaggi perchè tra qualche anno questa generazione di tatuati e quella nuova che verrà probabilmente avrà voglia o bisogno di rimuovere quelli fatti...
     
  12. zinzanbr

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    Scusate il ritardo ma sono stato per un po' dietro la lavagna...

    Voglio precisare che l'intento del topic non è puntare il dito verso la cultura giapponese,lo scrivo perchè ultimamente ci sono stati diversi topic in cui abbiamo parlato in maniera più o meno critica del paese del sol levante,si tratta solo di una coincidenza.

    Secondo me il paragone tra tatuaggi e simboli politici o di oppressione come una svastica non regge molto.
    I tatuaggi non sono tutti uguali,e anche se in un determinato paese certi tatuaggi richiamano la criminalità organizzata,secondo me farli coprire tutti è un po' illogico.
    L'artiglio d'acciaio di un sicario della yakuza e il tatuaggio coi nomi dei figli di un giocatore che arriva dall'altra parte del mondo secondo me non hanno nulla in comune.

    Inoltre per me un paese nel momento in cui si candida come nazione ospitante di un evento di fatto esprime un invito alle popolazioni di tutto il mondo che col loro avvento portano prestigio al paese ospitante.
    E gli invitati credo che vadano presi così come sono,entro i limiti delle regole vigenti in quel determinato paese ovviamente.
    Se inviti uno scozzese e si presenta col kilt devi accettarlo così,anche se magari nel tuo paese vedere un uomo con la gonna è bizzarro.
    E allo stesso modo se gran parte dei giocatori che provengono dall'emisfero sud hanno tatuaggi molto evidenti,non volgari ne offensivi,bisogna prenderli per quello che sono.
    Dei quarti di bue con tanto inchiostro addosso da poter essere scambiati per manifesti,l'importante è che si comportino bene sia in campo che fuori.
     
  13. zinzanbr

    zinzanbr

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    L'articolo è molto interessante.
    Sarà che viviamo letteralmente dall'altra parte del mondo ma fatico a capire il motivo di così tanto imbarazzo nel 2018,ormai i tatuaggi sono diffusissimi e anche se io non ne ho e non li amo particolarmente non mi disturba il fatto che gli altri ne abbiano.
    Magari li trovo brutti però la pelle è la loro.
    E poi essendo appassionato di rugby non posso fare a meno di vederne di tutti i tipi,e a volte sono proprio i giocatori migliori quelli più "pittati".
     
  14. XPrience74

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    Con la premessa che non ho letto nulla del corrente thread...


    Vada retro ai tatuaggi!

    Ma ne guardo bene dallo scalfire nonché iniettare sostanze estranee (*) nella pelle la quale di fatto rappresenta l'organo più esteso che abbiamo!


    (*)
    Ancora peggio per gli ultimi ritrovati del tipo fosforescente già individuati come dannosi!
     
  15. zinzanbr

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    Essere contrari a iniettare inchiostro sotto la propria pelle è sacrosanto.
    Costringere chi invece ha fatto una scelta diversa a coprirsi invece secondo me è un po' eccessivo.
     

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