|Mauro65| ha scritto:
L'indicatore di consumo istantaneo è molto utile per una guida "economy run", a patto che:
- lo strumento sia ad indicazione di tipo analogico (lancetta), dato che è più facile per l'occhio umano percepire il posizionamento in una determinata area della lancetta che non leggere un valore istantaneo con un tasso di refresh prefissatoil rilevamento non si deve basare sulla mera depressione, anzi per nulla, ma sugli impulsi agli iniettori (ad ogni impulso corrispondo esattamente tot milligrammi di carburante, e rapportando questo dato alla velocità rilevata dalle ruote fonich si ha il consumo in litri / 100 km o, se preferite, la paercorrenza km/litro (ma è più corretto usare il consumo che non la percorrenza)
La cosa interessante è verificare come ad una piccola variazione del gas corrisponda spesso una grande variazione del consumo: in pratica, a velocità costante, basta molte volte alleggerire un pelo il piede per ridurre di 1 o 2 litri l consumo percentuale (parlo di un benzina) senza perdere velocità.
Quanto alla precisione di tali strumenti (ora parlo del consumo medio), bisogna "tararli" con i rilevamenti alla pompa. Il mio ad sempio è ottimista esattamente del 35 sul valore indicato, quindi se mi da 8% io so che devo fare 8 + (8/100*3) = 8,24%. (potrei anche tararlo di fino, ma data la linearità dell'errore non ha senso modificare i parametri impostati nel menù tecnico)
Di conseguenza, anche la lancetta del consumo istantaneo andrebbe letta in tal senso, ma lì basta guidare (se uno ne ha voglia) in modo da tenerla il più possibile verso lo zero.
Quanto allo strumento citato da fabiologgia, è ben più antico il suo uso nell'automotive
Staimo dicendo la stessa cosa.
Negli anni '80 (esattamente nel 1983) la Fiat lanciò le versioni "Energy Saving" (ES) della Uno, della Ritmo e della Regata.
Rispetto alle versioni "base" queste avevano una serie di orpelli pseudo-aerodinamici esterni (copriruota integrali, deflettori ai finestrini anteriori, spoliers vari), la quinta marcia di serie (e se non ricordo male anche un rapporto al ponte lievemente allungato), il "cut-off", ossia una valvola che tagliava l'alimentazione in fase di rilascio, e, nella strumentazione, il famoso
econometro, che misurava il consumo istantaneo basandosi sulla misura della depressione dei condotti di alimentazione, visto che tutti e tre i motori (il 903 della Uno, il 1116 della Ritmo ed il 1301 della Regata) erano rigorosamente a carburatore.
Oggigiorno, con i motori ad iniezione, la misurazione del consumo istantaneo avviene tramite la misura della portata della pompa di iniezione stessa.
Il motivo per cui io ritengo che il dato del consumo istantaneo sia poco utile è semplicemente che, come hai detto tu, basta una variazione infinitesima nella pressione dell'acceleratore, oppure una lievissima ed impercettibile variazione altimetrica della strada (a me è capitato col cruise control inserito) o, al contrario, un leggero colpo di vento in poppa per vedere il valore del consumo istantaneo schizzare immediatamente e brutalmente verso l'alto o verso il basso senza che tu nemmeno ti accorga della variazione, senza che tu possa farci niente e, soprattutto, in modo assolutamente non ripetibile su base volontaria. In altre parole, è affetto da talmente tante variabili, molte delle quali del tutto indipendenti dallo stile di guida e non direttamente gestibile dal conducente, che di fatto risulta un numero a caso o poco più. Ecco perchè a mio parere il consumo istantaneo è semplicemente inutile.
Il consumo medio invece mi può aiutare a migliorare la mia guida perchè solo applicando costantemente e regolarmente comportamenti virtuosi riesco a migliorarne il valore, non mi basta un colpo di vento in poppa per veder scendere per un istante la lettura da 8,5 a 4,3 l/100 Km (Fiat Panda 1,3 MJ su strada statale a velocità costante in 5a marcia), ma sono costretto a stare un bel pò attento se voglio abbassare la media di un pieno da 4,5 a 4,4.
Saluti