Suby01 ha scritto:
Vero, perô del meccanismo non mi è chiaro perchè non si impedisca alle asssicurazioni di sovrassicurare un bene. Mi pare ci sia troppa libertà di scrivere sul contratto il valore assicurato che a volte non corrisponde al valore reale dell'oggetto assicurato
per quanto mi sforzi, non mi riesce di comprendere il termine "troppa libertà".
cerco di dare un risposta.
visto che l'assicurazione ci mette il prodotto assicurativo, e il cliente ci mette il bene da assicurare, credo che la domanda corretta sia: perché non si impedisce all'assicurato di dichiarare un valore diverso da quello reale.
la risposta è: nessuno lo può impedire, perché sono contratti privati e il cittadino utente non è sotto tutela dello Stato; però lo si può disincentivare.
esattamente a quello, cioè a disincentivare la sotto/sovra assicurazione serve appunto la regola della proporzionalità.
siccome il cittadino spesso non si interfaccia con la Compagnia direttamente, ma lo fa attraverso un agente o un broker, di solito si aspetta che quel "dettaglio" di curare l'adeguatezza del valore assicurato con il reale valore del bene lo faccia l'agente o il broker
dimenticandosi talvolta che, mentre il broker lavora per TE, l'agente lavora per sé e il suo lavoro è vendere prodotti. quindi non sempre
ha voglia / capacità di valutare la tua auto (o la tua casa, che è il caso più frequente ancora)
se poi uno fa le polizza on-line, a qualcosa deve rinunciare; e quel qualcosa è appunto questo "servizio" di consulenza.