<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Considerazioni &#34;Post Mortem&#34; sul Superbollo | Il Forum di Quattroruote

Considerazioni &#34;Post Mortem&#34; sul Superbollo

Considerazioni sul superbollo "post mortem" del mercato in Italia delle auto "potenti" (-90% previsione 2011/2013).
Oltre ad essere l?unico paese nel mondo ad averlo, ha creato danno ingente alle casse dello stato, regioni e provincie (e quindi a noi) e di conseguenza disoccupazione. Si parla di mancate entrate (perché lo stato, regioni e provincie perdono entrate anche sul bollo, sull?IPT e sull?IVA), dovute alla mancata vendita di auto potenti, downsizing e demotorizzazione di circa un miliardo di euro complessivamente.
Basti pensare a cosa succede in Europa per il bollo, in Spagna ove il Bollo auto è una tassa di circolazione, essa costa meno della metà che da noi, in Francia non c?è bollo sulle auto, In Germania costa la metà che da noi ed ha poca variabilità a seconda della cilindrata, in Svizzera segue la targa e con una targa puoi avere fino a tre auto, in scandinavia costa circa 250-300 euro ed ha poca variabilità rispetto alla cilindrata, l'Inghilterra ha solo due tariffe una diesel ed una benzina indipendentemente dalla potenza.

Vediamo di capire bene con una sessione Q&A

Domanda: Almeno lo Stato ci ha guadagnato qualcosa dal superbollo? Sarebbe questa la filosofia perseguita dall?esecutivo cioé quella di risanare i conti pubblici?

Risposta: No. Ci ha rimesso.
La supertassa introdotta a dicembre 2011 per le autovetture con un motore di potenza superiore ai 185 kw è stata un fallimento; un vero e proprio autogol fiscale, dannosissimo per l?erario.
Nel 2012, infatti, le automobili di questa tipologia immatricolare sono state solo 6992 contro le 12850 del 2011, con un calo di oltre il 45%. Si tratta di un dato dell?Unrae al netto della crisi. La causa di ciò é soprattutto il superbollo. Questo significa che il comparto ha perso 440 milioni di euro di fatturato, ma sopratutto il governo ne ha persi 90 milioni di Iva riscossa in meno; 4,7 di Ipt e 3,9 di bollo non riscosso dalle regioni. Si tratta di circa 100 milioni di perdita, mentre il superbollo ne incasserà solo 23 (a fronte dei 155 previsti).

Questo significa un danno secco: una perdita netta di 77 milioni euro

Inoltre sono state create insormontabili difficoltà alle concessionarie dei marchi di auto potenti, con rischio chiusura e tante hanno già chiuso, con il personale mandato a casa, circa 10.000 persone, con ulteriore perdita di IRPEF per lo stato e aumento della Cassa Integrazione; con la sola soddisfazione d vedere i ?ricchi? girare su macchine meno potenti. La stessa soddisfazione di chei si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie.

Domanda: Scusi ma allora, tutto ciò, a cosa è servito?

Risposta: A nulla, o meglio a creare danno. E? stata una misura soltanto demagogica (dal costo molto elevato) un limite oltre al quale sei da indicare la pubblico ludibrio, come evasore ed infame ricco.

Domanda: Ma allora oltre a tutta la tragedia fiscale, c?è pure quella ideologico/demagogica?

Risposta: Si. l?informazione di regime infila nelle menti dei suoi sudditi cittadini la propaganda. E anche qua c?è da accapponarsi la pelle. Quando c?è crisi, far leva sulle paure, sui sentimenti e sul cervello dell?italiano medio è tanto facile quanto far giocare un bimbo. E i mass media potevano non cogliere la palla al balzo? Ovviamente l?hanno colta decisamente bene, con campagne mediatiche e pubblicitarie da far rivoltare nella tomba i più grandi statisti del mondo: un insulto all?intelligenza umana.

Domanda: Concludendo?

La demagogia è un nemico subdolo, si annida invisibile nei discorsi da bar, si eleva a grande insegnamento tra i boccali di birra, fino ad arrivare alle grandi piazze, che siano queste le corti dei re del medioevo, o le folle ammassate sotto i dittatori degli anni ?30, o infine i movimenti ?nati dal web? ed i social network.

Vorrei però evitare i tanti luoghi comuni ed ignoranze di strada, chiacchiericci da bar, che fomentano il populismo ed i flame: del tipo ?chi ha l?auto potente è un esibizionista?, oppure ?chi ha l?auto potente ha evaso le tasse è giusto che paghi?, o ancora ?chi ha l?auto potente cosa vuoi che gliene freghi del superbollo?, o meglio ?le auto potenti sono mezzi inutili che cavolo te ne fai?, oppure ?le auto potenti inquinano? oppure ancora ?Perché si continuano a costruire auto potenti e veloci se esistono i limiti di velocità?? ecc..
 
Eticamente lo trovo giusto. Ma non nella misura in cui è stato formulato nè tantomeno negli importi. In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, ma non è nemmeno giusto imporre un superbollo di 6.000 e rotti euro l'anno per una Ferrari (o auto di analoga potenza) o comunque importi sopra il migliaio per qualche "supersportiva" che ha il valore di una compatta turbodiesel. Però, un bollo dell'1% sul valore Eurotax, senza che quest'ultimo venga normalizzato in funzione di chilometraggio, stato d'uso e per gli accessori qualificanti, mi parrebbe una cosa equa. E cala col calare del valore dell'auto, fino ad arrivare a un valore forfettario.
 
EdoMC ha scritto:
In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, .

Certo, ma chi può permettersi certi lussi deve essere equamente e congruamente tassato INDIPENDENTEMENTE dal tipo di lussi che si concede. Perchè la Ferrari sì e il quadro d'autore, il rolex e le vacanze a sette stelle no? Chi compra le supercar ha già pagato un pallet di soldi di IVA, ne lascia un altro in assicurazione e devolve al fisco 80 euro di accise ogni volta che fa il pieno, per cui dovrebbe bastare.
 
EdoMC ha scritto:
Eticamente lo trovo giusto. Ma non nella misura in cui è stato formulato nè tantomeno negli importi. In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, ma non è nemmeno giusto imporre un superbollo di 6.000 e rotti euro l'anno per una Ferrari (o auto di analoga potenza) o comunque importi sopra il migliaio per qualche "supersportiva" che ha il valore di una compatta turbodiesel. Però, un bollo dell'1% sul valore Eurotax, senza che quest'ultimo venga normalizzato in funzione di chilometraggio, stato d'uso e per gli accessori qualificanti, mi parrebbe una cosa equa. E cala col calare del valore dell'auto, fino ad arrivare a un valore forfettario.

Concordo, ma il valore non dovrebbe essere calcolato con l'eurotax, ma attraverso una tabella ministeriale redatta tenendo conto della svalutazione media fatta considerando tutti i veicoli venduti. Altrimenti dopo un pò chi acquista una BMW o una Land Rover si ritroverebbe a pagare più bollo di chi acquisti ad esempio una Volvo di pari valore. Senza parlare ad esempio di una Ferrari. E nemmeno quello sarebbe giusto. Anche perchè in prima istanza andrebbe cambiata innanzitutto la ratio della tassa, riportandola da "di possesso" a "di circolazione". Proprio per il motivo che esponeva Agricolo, e cioè il fatto che si parla di un bene già tassato all'atto dell'acquisto con l'Iva, il che automaticamente rende odiosa la gabella così com'è ora congegnata.
 
a_gricolo ha scritto:
EdoMC ha scritto:
In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, .

Certo, ma chi può permettersi certi lussi deve essere equamente e congruamente tassato INDIPENDENTEMENTE dal tipo di lussi che si concede. Perchè la Ferrari sì e il quadro d'autore, il rolex e le vacanze a sette stelle no? Chi compra le supercar ha già pagato un pallet di soldi di IVA, ne lascia un altro in assicurazione e devolve al fisco 80 euro di accise ogni volta che fa il pieno, per cui dovrebbe bastare.

Perchè, purtroppo, non sono tracciabili. Il problema era/è raccattare il malloppo il più velocemente possibile. Una tassazione più equa, probabilmente, avrebbe fatto racimolare un po' di grana in più, pur senza paralizzare il mercato. Il "nuovo redditometro" parrebbe miseramente fallito, quindi non resta che rifarsi, al solito, sui beni (e redditi, ma qua sconfiniam in altri campi) che possono essee facilmente individuabili. Il punto, però, era trar su quanto più denaro nel minor tempo possibile, poichè, quanto già versato, non basta a far fronte alle spese (sprechi?) dello stato. Mettendo una mano sul cuore dell'appassionato, meglio un superbollo sulle supercar (magari, come dicevo io, rapportato al valore effettivo, più che sulla potenza), che non l'ennesima stangata che prende anche chi a stento puà permettersi una vecchia utilitaria necessaria per il casa-lavoro.
 
EdoMC ha scritto:
Perchè, purtroppo, non sono tracciabili.

Non ho quotato tutto il tuo post, ma tu aprivi con l'avverbio "eticamente". E se parliamo di etica, la tracciabilità dovrebbe essere semplicemente un optional.
 
Matteo__ ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Eticamente lo trovo giusto. Ma non nella misura in cui è stato formulato nè tantomeno negli importi. In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, ma non è nemmeno giusto imporre un superbollo di 6.000 e rotti euro l'anno per una Ferrari (o auto di analoga potenza) o comunque importi sopra il migliaio per qualche "supersportiva" che ha il valore di una compatta turbodiesel. Però, un bollo dell'1% sul valore Eurotax, senza che quest'ultimo venga normalizzato in funzione di chilometraggio, stato d'uso e per gli accessori qualificanti, mi parrebbe una cosa equa. E cala col calare del valore dell'auto, fino ad arrivare a un valore forfettario.

Concordo, ma il valore non dovrebbe essere calcolato con l'eurotax, ma attraverso una tabella ministeriale redatta tenendo conto della svalutazione media fatta considerando tutti i veicoli venduti. Altrimenti dopo un pò chi acquista una BMW o una Land Rover si ritroverebbe a pagare più bollo di chi acquisti ad esempio una Volvo di pari valore. Senza parlare ad esempio di una Ferrari. E nemmeno quello sarebbe giusto. Anche perchè in prima istanza andrebbe cambiata innanzitutto la ratio della tassa, riportandola da "di possesso" a "di circolazione". Proprio per il motivo che esponeva Agricolo, e cioè il fatto che si parla di un bene già tassato all'atto dell'acquisto con l'Iva, il che automaticamente rende odiosa la gabella così com'è ora congegnata.

Come risposto già ad Agry, il problema stava nel poco tempo per attuare la norma. Redigere delle tabelle ministeriali, avrebbe richiesto del tempo (e dei costi), Eurotax è già lì, pronto. Anche se, a onor del vero, consulenze per consulenze, basterebbe fare un accordo con Quattroruote, che ha già delle quotazioni base belle che pronte e costantemente aggiornate.
 
a_gricolo ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Perchè, purtroppo, non sono tracciabili.

Non ho quotato tutto il tuo post, ma tu aprivi con l'avverbio "eticamente". E se parliamo di etica, la tracciabilità dovrebbe essere semplicemente un optional.

Mi sono espresso male. L'eticamente è limitato nel solo campo della possibilità. Penso converrai con me sul fatto che la cosa più eticamente corretta sarebbe tassare anche i peli del naso di chi ha fortemente contribuito a portarci dove siamo. Sono 900 persone ogni 5 ann o meno, per 20 anni, più parenti e amici vari, si tirerebbe su una sommetta non da poco. Ma, purtroppo, è inattuabile. Quindi, bisogna cercare la strada meno iniqua.
 
EdoMC ha scritto:
Eticamente lo trovo giusto. Ma non nella misura in cui è stato formulato nè tantomeno negli importi. In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, ma non è nemmeno giusto imporre un superbollo di 6.000 e rotti euro l'anno per una Ferrari (o auto di analoga potenza) o comunque importi sopra il migliaio per qualche "supersportiva" che ha il valore di una compatta turbodiesel. Però, un bollo dell'1% sul valore Eurotax, senza che quest'ultimo venga normalizzato in funzione di chilometraggio, stato d'uso e per gli accessori qualificanti, mi parrebbe una cosa equa. E cala col calare del valore dell'auto, fino ad arrivare a un valore forfettario.

A parte che "eticamente" discorso sarebbe molto più complesso, proprio sul significato di lusso in quanto tale (Case, viaggi, orologi, quadri tappeti, ecc..) e non così semplicistico.

Il significato del conto era meramente aritmetico, come dimostra la curva di Laffer (http://it.wikipedia.org/wiki/Curva_di_Laffer) di come dietro al paravento dell'etica, ci sia un autogol dello stato che ci ha rimesso e migliaia di posti di lavoro persi. Questo era il significato del mio post.
 
AstralDoom ha scritto:
Considerazioni sul superbollo "post mortem" del mercato in Italia delle auto "potenti" (-90% previsione 2011/2013).
Oltre ad essere l?unico paese nel mondo ad averlo, ha creato danno ingente alle casse dello stato, regioni e provincie (e quindi a noi) e di conseguenza disoccupazione. Si parla di mancate entrate (perché lo stato, regioni e provincie perdono entrate anche sul bollo, sull?IPT e sull?IVA), dovute alla mancata vendita di auto potenti, downsizing e demotorizzazione di circa un miliardo di euro complessivamente.
Basti pensare a cosa succede in Europa per il bollo, in Spagna ove il Bollo auto è una tassa di circolazione, essa costa meno della metà che da noi, in Francia non c?è bollo sulle auto, In Germania costa la metà che da noi ed ha poca variabilità a seconda della cilindrata, in Svizzera segue la targa e con una targa puoi avere fino a tre auto, in scandinavia costa circa 250-300 euro ed ha poca variabilità rispetto alla cilindrata, l'Inghilterra ha solo due tariffe una diesel ed una benzina indipendentemente dalla potenza.

Vediamo di capire bene con una sessione Q&A

Domanda: Almeno lo Stato ci ha guadagnato qualcosa dal superbollo? Sarebbe questa la filosofia perseguita dall?esecutivo cioé quella di risanare i conti pubblici?

Risposta: No. Ci ha rimesso.
La supertassa introdotta a dicembre 2011 per le autovetture con un motore di potenza superiore ai 185 kw è stata un fallimento; un vero e proprio autogol fiscale, dannosissimo per l?erario.
Nel 2012, infatti, le automobili di questa tipologia immatricolare sono state solo 6992 contro le 12850 del 2011, con un calo di oltre il 45%. Si tratta di un dato dell?Unrae al netto della crisi. La causa di ciò é soprattutto il superbollo. Questo significa che il comparto ha perso 440 milioni di euro di fatturato, ma sopratutto il governo ne ha persi 90 milioni di Iva riscossa in meno; 4,7 di Ipt e 3,9 di bollo non riscosso dalle regioni. Si tratta di circa 100 milioni di perdita, mentre il superbollo ne incasserà solo 23 (a fronte dei 155 previsti).

Questo significa un danno secco: una perdita netta di 77 milioni euro

Inoltre sono state create insormontabili difficoltà alle concessionarie dei marchi di auto potenti, con rischio chiusura e tante hanno già chiuso, con il personale mandato a casa, circa 10.000 persone, con ulteriore perdita di IRPEF per lo stato e aumento della Cassa Integrazione; con la sola soddisfazione d vedere i ?ricchi? girare su macchine meno potenti. La stessa soddisfazione di chei si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie.

Domanda: Scusi ma allora, tutto ciò, a cosa è servito?

Risposta: A nulla, o meglio a creare danno. E? stata una misura soltanto demagogica (dal costo molto elevato) un limite oltre al quale sei da indicare la pubblico ludibrio, come evasore ed infame ricco.

Domanda: Ma allora oltre a tutta la tragedia fiscale, c?è pure quella ideologico/demagogica?

Risposta: Si. l?informazione di regime infila nelle menti dei suoi sudditi cittadini la propaganda. E anche qua c?è da accapponarsi la pelle. Quando c?è crisi, far leva sulle paure, sui sentimenti e sul cervello dell?italiano medio è tanto facile quanto far giocare un bimbo. E i mass media potevano non cogliere la palla al balzo? Ovviamente l?hanno colta decisamente bene, con campagne mediatiche e pubblicitarie da far rivoltare nella tomba i più grandi statisti del mondo: un insulto all?intelligenza umana.

Domanda: Concludendo?

La demagogia è un nemico subdolo, si annida invisibile nei discorsi da bar, si eleva a grande insegnamento tra i boccali di birra, fino ad arrivare alle grandi piazze, che siano queste le corti dei re del medioevo, o le folle ammassate sotto i dittatori degli anni ?30, o infine i movimenti ?nati dal web? ed i social network.

Vorrei però evitare i tanti luoghi comuni ed ignoranze di strada, chiacchiericci da bar, che fomentano il populismo ed i flame: del tipo ?chi ha l?auto potente è un esibizionista?, oppure ?chi ha l?auto potente ha evaso le tasse è giusto che paghi?, o ancora ?chi ha l?auto potente cosa vuoi che gliene freghi del superbollo?, o meglio ?le auto potenti sono mezzi inutili che cavolo te ne fai?, oppure ?le auto potenti inquinano? oppure ancora ?Perché si continuano a costruire auto potenti e veloci se esistono i limiti di velocità?? ecc..

Queste cose le dico da quando l'hanno messo. In tempi non sospetti avevo previsto l'autogol fiscale. E' vero che "eticamente" ha un senso, ma le tasse devono essere messe per essere incassate e aumentare il totale, non per distruggere un sotto-settore e non far incassare altre tasse, molto superiori.

Alla fine ci rimettono TUTTI lo stesso, poveri compresi, perchè quel miliardo lo pagano tutti i cittadini e molti impiegati del settore perdono il posto, con un danno per loro e un ulteriore danno per la collettività (calo del PIL, cassa integrazione). Le concessionarie italiane di Maserati e Ferrari, che danno lavoro a tante gente, sono in ginocchio, ce ne rendiamo conto o no?

Allora di cosa discutiamo? Il superbollo è da abolire SUBITO. Purtroppo non ci ascolta nessuno.
 
AstralDoom ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Eticamente lo trovo giusto. Ma non nella misura in cui è stato formulato nè tantomeno negli importi. In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, ma non è nemmeno giusto imporre un superbollo di 6.000 e rotti euro l'anno per una Ferrari (o auto di analoga potenza) o comunque importi sopra il migliaio per qualche "supersportiva" che ha il valore di una compatta turbodiesel. Però, un bollo dell'1% sul valore Eurotax, senza che quest'ultimo venga normalizzato in funzione di chilometraggio, stato d'uso e per gli accessori qualificanti, mi parrebbe una cosa equa. E cala col calare del valore dell'auto, fino ad arrivare a un valore forfettario.

A parte che "eticamente" discorso sarebbe molto più complesso, proprio sul significato di lusso in quanto tale (Case, viaggi, orologi, quadri tappeti, ecc..) e non così semplicistico.

Il significato del conto era meramente aritmetico, come dimostra la curva di Laffer (http://it.wikipedia.org/wiki/Curva_di_Laffer) di come dietro al paravento dell'etica, ci sia un autogol dello stato che ci ha rimesso e migliaia di posti di lavoro persi. Questo era il significato del mio post.

Se leggi il mio intervento successivo, l'eticamente lo correlo con la pssibilità di attuare una norma, e comunque, in totale disaccordo con importi e parametri. Tassare viaggi, orologi, quadri e simili, è materialmente impossibile, quindi, purtroppo, rimangono immobili, automobili, motociclette, autocarri, imbarcazioni, navi e aeromobili. Con la nautica, si è fatto il discorso inverso: si era partiti con uno spauracchio notevole, per poi ridurre il tutto a importi decisamente equi e sostenibili che, a dirla tutta, si pagano anche volentieri, dato che è per "dare una mano". In definitiva, ritengo più corretto tassare chi ha una macchina potente (ci metto dentro quella di mio padre, che paga il superbollo) o una barca (e mi ci metto dentro anche qui), piuttosto che dare nuovamente addosso al povero operaio che ha la sua vecchia Euro due che usa per il casa lavoro (anche nell'assoluta inadeguatezza dei mezzi pubblici) e non ha i soldi per cambiarla.

Per quanto riguarda il significao del tuo post, beh, penso che anche un ragazzo di terza media avrebbe capito le nefaste conseguenze di un simile provvedimento, ma ho una mia teoria in merito, che non posso esprimere in quanto la politica è argomento vietato.
 
a_gricolo ha scritto:
EdoMC ha scritto:
In una situazione come questa, dove cìè chi va a mangiare alla Caritas, è giusto chiedere qualcosa in più a chi può permettersi certi lussi, .

Certo, ma chi può permettersi certi lussi deve essere equamente e congruamente tassato INDIPENDENTEMENTE dal tipo di lussi che si concede. Perchè la Ferrari sì e il quadro d'autore, il rolex e le vacanze a sette stelle no? Chi compra le supercar ha già pagato un pallet di soldi di IVA, ne lascia un altro in assicurazione e devolve al fisco 80 euro di accise ogni volta che fa il pieno, per cui dovrebbe bastare.

Il rolex non inquina, nemmen il quadro d'autore. Le vacanze, mah...

Se il superbollo s'intende come qualcosa che badi anche all'inquinamento, allora ha più senso. Accise o non accise.
 
EdoMC ha scritto:
[...]Come risposto già ad Agry, il problema stava nel poco tempo per attuare la norma. Redigere delle tabelle ministeriali, avrebbe richiesto del tempo (e dei costi), Eurotax è già lì, pronto. Anche se, a onor del vero, consulenze per consulenze, basterebbe fare un accordo con Quattroruote, che ha già delle quotazioni base belle che pronte e costantemente aggiornate.
scusa, non vorrei tirarti nel mezzo più di quanto già non lo sia, ma un governo "tecnico" composto da "professori" ci si aspettava agisse con strumenti più complessi e provvedimenti frutto di adeguata ponderazione; la crisi e la situazione italiana non sono certo una novità per nessuno dei suddetti:

- il tempo non può essere una giustificazione;
- eurotax (e a volte anche quotauto) creano una sperequazione a favore dei commercianti, con il risultato di istituire una tassazione copia e doppia dell'ipt; in questo modo semplicemente si scoraggerebbero ulteriormente le transazioni
- l'ottica del "dove prendo i soldi tanto non posso evitare di spendere" non è più accettabile
 
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