<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti | Page 74 | Il Forum di Quattroruote

Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti

Stato
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Ho letto ora l'articolo di Quattroruote web, abbastanza interessante, per esempio qui:

"A questo va aggiunto il fatto che il carburante stivato nelle cisterne degli impianti non è presente nelle cisterne, come ha sostenuto qualcuno, da un mese e più, da quando cioè poteva anche essere stato pagato a prezzi molto più bassi di quelli attuali: il rifornimento avviene in media ogni quattro giorni, due per gli impianti con erogato più elevato, fino a sette per quelli che lavorano di meno. Le differenze tra il prezzo pagato dal gestore e quello richiesto al cliente si misurano quindi nell’arco di pochi giorni, non di settimane o di mesi."

Qui:

"Il gestore di un impianto", spiega Moreno Parin, coordinatore dei Gestori carburanti di Treviso ed esperto del mercato, "ha un margine medio di 3,5 centesimi di euro al litro di carburante; significa che, su un rifornimento di 50 euro, nelle sue tasche restano dai 75 ai 90 centesimi lordi, dai quali bisogna detrarre le tasse e 30 centesimi di commissioni, per il pagamento con carta di credito, cosa che ormai avviene nel 70% dei casi"

E qui:
"...........bisogna aggiungere l’accisa per definire l’importo sul quale si calcola l’Iva al 22%, arrivando infine al prezzo alla pompa". Per inciso, in questo modo si paga una tassa (l’Iva) anche su una tassa (l’accisa), secondo una consolidata assurdità del sistema fiscale italiano....."
 
Insomma 0,5 euri....Su 50
L' 1%....
Chissa perche' i distributori dovevano stracalare ancora 20 anni fa,
invece ne chiudevano 3 piccoli....Ma ne aprivano 2 grandi....
Ho scritto chiudevano, perche' ormai ne aprono solo di grandi e basta....
I nfatti i piccoli che dovevan chiudere han gia' chiuso da anni per il 90%,
almeno nelle citta' medio piccole....
Ergo

https://quifinanza.it/soldi/video/benzina-in-italia-e-record-di-distributori-e-di-prezzi/324884/.

Un esempio folgorante
Sulla Statale 16, tratta FE Argenta
( una trentina di Km )
Una ventina di anni non c' era nemmeno un distributore....
Poi finalmente, 1
poi 2,
2 anni fa ha aperto il terzo....
Alla faccia dell' 1%
 
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i gestori (ed ancora più i retisti) non operano (solo) con contratti spot, ma (soprattutto) con contratti forward
Ti cito l'intervista ad un gestore locale (che ora possono anche non aprire gli impianti tanto non si ferma nessuno)

A.L., il gestore di una pompa XX a XXXX, mette sul piatto le cifre pre e post invasione dell’Ucraina. «Un mese fa dovevo spendere 50 mila euro per fare un carico e guadagnarci 350 euro, mentre adesso devo fare un’esposizione di 65 mila euro per guadagnarci appena 250. Questo perché nel frattempo ho perso gran parte della clientela. Bello sarebbe se lo Stato restituisse a noi gestori la parte di Iva che incassa in eccesso grazie a questi aumenti, in modo da aiutarci a ripianare le perdite che stiamo subendo»


P.S. l'autobotte non scarica se il gestore non paga contestualmente, un po' come le auto per le concessionarie
 
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Il bello (sic!) è che sono tutti in TV a predicare che bisogna tagliare le accise, ridurre l'IVA ecc ecc, ma evitano come la peste di muovere un dito.... Cosa stiano aspettando lo sanno solo loro.
 
Nel corso dell'informativa resa al Senato poco fa, il ministro Cingolani ha citato dati molti interessanti. Riporto qualche passaggio rilevante ai nostri fini:
- il gas naturale attualmente ha un costo di 1,5 € al metro cubo, mentre un anno fa il costo era di 0,30. Questo significa che stoccare 10 miliardi di metri cubi costa 15 miliardi, mentre un anno fa ne sarebbero bastati 3
- l'incremento del costo del gas ha dirette ripercussioni sul costo dell'energia elettrica (questa è cosa nota)
- il caso benzina discende da vari fattori, in particolare l'incremento del costo della materia prima (il greggio) ma anche e soprattutto l'incremento dei costi di produzione. Il caro energia, detto in altri termini, rende più costoso produrre benzina e gasolio allo stesso modo di come è più costoso produrre un kg di pane o di pasta. Mi pare che questo aspetto noi lo avevamo un po' trascurato
- il caro carburanti ha interessato in modo più accentuato il gasolio, che prima costava meno della benzina di 10-15 centesimi mentre ora costa uguale o anche qualcosa di più. Ebbene, le ragioni vanno individuate in una minore disponibilità di gasolio sui mercati internazionali, poiché a causa della questione ucraina la produzione (per una qualche ragione che mi sfugge) è in calo
 
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Come se la Russia fosse l'unico e principale produttore di gasolio al mondo... Continuiamo a credere a tutto quello che ci dicono.... cioè quello che deve essere detto.......
 
Come se la Russia fosse l'unico e principale produttore di gasolio al mondo... Continuiamo a credere a tutto quello che ci dicono.... cioè quello che deve essere detto.......
Non ho scritto questo, ma che - a detta del ministro - la vicenda ucraina ha ridotto l'offerta di gasolio (pare dell'8 per cento) e quindi, a parità di domanda, il prezzo è aumentato in misura più accentuata rispetto alla benzina. Il passaggio non mi è chiaro, ma essendo uno dei temi caldi l'ho voluto riportare
 
Come fanno in slovenia a fissare il prezzo a 1,5 e rotti sia per benzina e gasolio
Saranno aumentati anche per loro i costi di produzione
 
Nel corso dell'informativa resa al Senato poco fa, il ministro Cingolani ha citato dati molti interessanti. Riporto qualche passaggio rilevante ai nostri fini:
- il gas naturale attualmente ha un costo di 1,5 € al metro cubo, mentre un anno fa il costo era di 0,30. Questo significa che stoccare 10 miliardi di metri cubi costa 15 miliardi, mentre un anno fa ne sarebbero bastati 3
- l'incremento del costo del gas ha dirette ripercussioni sul costo dell'energia elettrica (questa è cosa nota)
- il caso benzina discende da vari fattori, in particolare l'incremento del costo della materia prima (il greggio) ma anche e soprattutto l'incremento dei costi di produzione. Il caro energia, detto in altri termini, rende più costoso produrre benzina e gasolio allo stesso modo di come è più costoso produrre un kg di pane o di pasta. Mi pare che questo aspetto noi lo avevamo un po' trascurato
- il caro carburanti ha interessato in modo più accentuato il gasolio, che prima costava meno della benzina di 10-15 centesimi mentre ora costa uguale o anche qualcosa di più. Ebbene, le ragioni vanno individuate in una minore disponibilità di gasolio sui mercati internazionali, poiché a causa della questione ucraina la produzione (per una qualche ragione che mi sfugge) è in calo

??
 
Senza uno studio sulle coperture andresti sicuramente a dover fare ulteriore deficit o andare a ridurre alcuni servizi , da non esperto una soluzione ideale potrebbe essere quella di agevolare i carburanti che vengono utilizzati a scopo professionale, anche per i privati , ma non so proprio come si potrebbe fare.

Per i professionali: detrazione sul reddito.
Per i privati: card precaricata con un certo numero di litri (non soldi, litri).

Certo che si può fare, basterebbe volerlo ... è una vita che lo ribadisco ...

E da tempi non sospetti che sostengo che, con buona pace di noi appassionati di auto, che il problema della mobilità si potrebbe risolvere solo alzando il prezzo della benzina di parecchio (anche fino a oltre 5 €/l) e prevedendo dei voucher base a prezzo ridotto. Per chi fa un uso dell'auto, dimostrabile, per per lavoro, si potrebbe pensare a detrazioni "pesati" o a voucher integrativi.
Naturalmente senza un potenziamento dei trasporti pubblici, tutto questo non funzionerebbe.

Ho espresso questo pare già nel 2017 su questo forum.

https://forum.quattroruote.it/threa...tare-unauto-nuova.110857/page-11#post-2167831

Servirebbe una analisi approfondita degli effetti, ma ho la quasi certezza che si ridurrebbero diverse problematiche con molti effetti benefici

Meno costi per famiglie e lavoratori, meno inquinamento e traffico derivante da un utilizzo più razionale dell'auto (almeno per chi non ha soldi da buttare), diffusione di un parco auto circolante più coerente con le esigenze attuale di mobilità, maggior attenzione allo stato di manutenzione degli automezzi con ricaduta anche sul settore della manutenzione e dei ricambi, ... e via così
 
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