<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti

Stato
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Rivolto ovviamente a tutti i partecipanti a questa discussione.

Direi di mantenere tale discussione nell'ambito del titolo del topic, senza sconfinare su tematiche legate alla guerra, che credo non vadano sviluppate in questo forum e certamente non in questo topic.

Finora non è stato fatto, quindi ok se si continua così.
 
Se continua così, gli e-fuel fanno presto a diventare «convenienti»....
Al momento costano 10$/l. Si stima che producendoli su vasta scala si possa scendere al massimo a 2$/l. Compresi costi di distribuzione, ricavi, e accise, penso sia presumibile ottenere un prezzo alla pompa di 3-4€/l come minimo.
 
A mio modesto avviso non si può parlare di costo di qualunque tipo di energia senza fare dei riferimenti a scelte politiche e quindi parlare di politica. Per cui evito di commentare, visto che è vietato.
Sottolineo tre punti che politicamente sono stati e sono enormemente importanti per noi italiani:
1) Nucleare
2) Rigassificatori
3) TAP
 
Ovviamente vale il discorso del parere dell'oste sul vino, comunque...
https://www.efuel-alliance.eu/efuels
Secondo loro, questa potrebbe essere l'evoluzione dei prezzi in un'ipotesi di progressiva sostituzione del petrolio di qui al 2050
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Intanto, questa la situazione di stamattina on the road...

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https://www.affaritaliani.it/econom...-soft-borse-preparano-il-rimbalzo-782255.html

Si sgonfiano i prezzi del gas in Europa: -14% a 115 euro al megawattora
Calano i prezzi del gas dopo la fiammata di ieri, con l'avvio della guerra in Ucraina, che ha portato il contratto marzo del Ttf a chiudere a 134 euro al megawattora. La stessa scadenza scivola del 14,3% a 115 euro al riavvio delle negoziazioni, mentre il future aprile scivola in medesima misura a 114 (-14%). Per quanto riguarda i metalli piu' sensibili alla crisi ucraina, frena il prezzo dell'alluminio che al London Metal Exchange perde lo 0,7% a 3374 dollari per tonnellata, sale di quasi l'1% il Nickel a 24,55 dollari per tonnellata. sale ancora il palladio a 2465 dollari l'oncia.
 
Ovviamente vale il discorso del parere dell'oste sul vino, comunque...
https://www.efuel-alliance.eu/efuels
Secondo loro, questa potrebbe essere l'evoluzione dei prezzi in un'ipotesi di progressiva sostituzione del petrolio di qui al 2050
Vedi l'allegato 21541

Vedi l'allegato 21542

Intanto, questa la situazione di stamattina on the road...

Vedi l'allegato 21543

Vedi l'allegato 21544

Dal mio distributore tendenzialmente abituale di zona:
Benzina Self 1.795
Gasolio Self 1.675
GPL Servito 0.755
 
Cari amici, la vedo lunga...

E l'impennata dei prezzi non riguarderà solo i combustibili.

Ma anche il grano. Divella ha dichiarato di avere tonnellate e tonnellate di grano fermo in Ucraina.
 
Ma anche il grano.
Si possono riconveritire a cereali i terreni, in questi anni incentivati, destinati a colza, girasole, soia et similia, ed anche al mangime per allevamenti, educando ad una riduzione del consumo di proteine animali derivate, puntando ad un aumento della qualità e della filiera corta. Inoltre la riduzione di quota nei carboidrati semplici e complessi, sempre a vantaggio della maggior qualità del prodotto nazionale (con maggiori restrizioni di sostanze nocive, porterebbe una ulteriore riduzione.
Occorre fare di necessità virtù, badando al potenziamento del primario interno, alla qualità ed alla moderazione salutare, con riflessi sulla prevenzione, e di valorizzare la formidabile biodiversità di cui siamo fortunatamente dotati.
 
Cari amici, la vedo lunga...
Certo, speriamo lo sia nel senso che non precipitino gli eventi verso un epilogo indesiderabile, e che sia sinergica ad una vera ed efficace nuovo rivoluzione industriale, economica, energetica, climatica e agroalimentare, per rendere sostenibile il nostro stile di vita con la sopravvivenza del genere umano su questo pianeta.
Insomma, ribadisco, fare di necessità virtù.
 
Si possono riconveritire a cereali i terreni, in questi anni incentivati, destinati a colza, girasole, soia et similia, ed anche al mangime per allevamenti, educando ad una riduzione del consumo di proteine animali derivate, puntando ad un aumento della qualità e della filiera corta. Inoltre la riduzione di quota nei carboidrati semplici e complessi, sempre a vantaggio della maggior qualità del prodotto nazionale (con maggiori restrizioni di sostanze nocive, porterebbe una ulteriore riduzione.
Occorre fare di necessità virtù, badando al potenziamento del primario interno, alla qualità ed alla moderazione salutare, con riflessi sulla prevenzione, e di valorizzare la formidabile biodiversità di cui siamo fortunatamente dotati.
Certo è chiaro. Io compro sempre pasta con grano italiano (alce nero, poiatti). Marchi della tradizione italiana usano massicciamente grano straniero ( e ucraino)
 
Certo, speriamo lo sia nel senso che non precipitino gli eventi verso un epilogo indesiderabile, e che sia sinergica ad una vera ed efficace nuovo rivoluzione industriale, economica, energetica, climatica e agroalimentare, per rendere sostenibile il nostro stile di vita con la sopravvivenza del genere umano su questo pianeta.
Insomma, ribadisco, fare di necessità virtù.
Per il momento io spero che questa guerra passi...e in fretta. Sicuramente dopo il coronavirus, tutta questa vicenda rappresenta una grande sfida per la nostra Europa.
 
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