<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti | Page 173 | Il Forum di Quattroruote

Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti

Stato
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Oggi Repsol 1,899 gasolio e 1,999 benzina.
Esso 1,945 gasolio e 2,000 benzina.
La forbice si riduce e il gasolio imho sta tornando a livelli insostenibili.
Stasera tornando a casa ho fatto un po' caso alla forbice e posso dire che grossomodo siamo sempre lì, non ci sono scostamenti: la differenza minore era di 0,06 mentre la maggiore di 0,13 con la stragrande maggioranza delle stazioni con differenza di 0,1 "secca".
 
Qui la forbice era sempre 10 centesimi o più,ma mi sembra che la verde quando si avvicina troppo o addirittura sfora i 2 euro rallenti un po'.
Mentre il gasolio continua a correre.
 
Estendo un po' la discussione sfruttando la prima parte del titolo della discussione.
Sono letteralmente sconvolto nel constatare come le classi dirigenti di mezzo mondo stiano lì come macachi a vedersi crollare addosso una valanga di guai scatenati dall'«operazione speciale» senza fare nulla per cercare almeno di limitare i danni. Si sono finalmente accorti che se uno dei due Vladimiri chiude i rubinetti del gas e/o del petrolio non restiamo solo al freddo, ma dobbiamo chiudere vagonate di aziende? Io se fossi nei panni di un capo di governo di un qualsiasi paese europeo mi sarei già riempito i pantaloni al pensiero di quello che potrebbe succedere, e questi qua invece sembra che "tanto con l'estate il consumo di gas cala..."... ma porcapaletta, ottobre è dopodomani, e questi parlano di ridurre la dipendenza dalla Russia entro il 2026..... e intanto ci sono gigawatt di impianti FV bloccati perchè manca il timbro. Per non parlare della genialata della transizione green, che consegnerà il martello da calare sulle nostre balle direttamente nelle mani dei cinesi, ma di questo si parla in altro topic.
Poi c'è un altro tema: si sta preparando l'ennesima emergenza migratoria perchè senza il grano ucraino milioni di africani non avranno di che mangiare. Ma ri-porcapaletta, l'Africa ha un quarto della superficie agricola del mondo, ma come è possibile che abbiano bisogno delle navi da Odessa per impastare il pane????? Coltivare 'sta terra in modo un pelino più moderno di questo,

agricoltura-in-africa.jpg

pare così brutto?

Non so cosa pensare, dicono che quando l'acqua tocca il didietro si impara a nuotare, ma questi mi pare che non imparino neanche se gli tieni la testa sott'acqua, altro che.....

Scusate lo sfogo e l'OT in OT.
 
L'Africa è indietro e viene mantenuta tale per timore che possa diventare pericolosa sia come competitor che dal punto di vista del consumo di risorse naturali.
Oltre alle problematiche ambientali e demografiche sono fattori politici a far si che sia il continente più povero

Dal sito alice for children

Sono tre i principali fattori della povertà in Africa: le condizioni ambientali, la crescita demografica e l’instabilità politica.

  1. Nel continente si trovano le condizioni climatiche più varie e inclementi della Terra, dalle temperature mitigate dal Mediterraneo alla savana e al deserto, estremamente proibitivi per lo sviluppo economico, passando per le montagne e le foreste dell’Africa centrale. Molte di queste regioni sono sempre più soggette a carestie legate alla siccità prodotta dall’innalzamento delle temperature, intaccando lo sviluppo del settore agricolo, comparto fondamentale per la fioritura di un’economia. È il caso di stati come il Madagascar, dove una gravissima siccità sta affliggendo la popolazione della regione meridionale da più di un anno. Il riscaldamento del clima è alla radice della decisione di molti di lasciare le proprie terre aride e migrare in altri paesi del continente, o verso l’Europa. Sono i migranti climatici, gli sfollati interni.
  1. Il continente africano è una bomba demografica. Non riesce ad arrestare l’aumento costante della propria popolazione contenendo le nascite. La piramide dell’età presenta la tipica fisionomia dei paesi in via di sviluppo, e infatti l’età media del continente africano è 19 anni. In un contesto dove il volume della popolazione aumenta esponenzialmente e in poco tempo, la crescita economica è nulla in assenza di un comparto industriale avanzato e sufficientemente produttivo da garantire a tutti gli abitanti sostentamento e occupazione. La povertà nasce dalla impossibilità di colmare il gap fra crescita demografica e crescita economica.
  1. Un fattore apparentemente endemico è la conflittualità, tra stati e all’interno degli stati. Non si parla solo di guerre che hanno inflitto gravissime perdite nella popolazione di due paesi in conflitto, come è stata la guerre fra Etiopia a e Eritrea, ma le guerre civili, i golpe militari, la minaccia del terrorismo. Tutte queste situazioni favoriscono la presa del potere da parte di ristrette elite, molto frequentemente di militari, che accentrano il potere politico ed economico e non consentono la costruzioni di istituzioni solide e di un’economia libera. In molti paesi instabili politicamente non esiste un sistema di welfare capace di assistere i cittadini, o un sistema d’istruzione sviluppato che fornisca ai propri abitanti le competenze per costruirsi un futuro diverso da quello dei propri genitori. Per molti dei giovani, spesso la scelta è fra arruolarsi o migrare.
 
Parlando di prezzi non mi capacito della differenza di prezzo tra gli ananas, che vengono dal Costarica, a 1,40 euro Kg e i meloni lisci, coltivati a Mantova, a 3,45 euro Kg.
Gli ananas devo arrivare in aereo dall'altra parte del mondo, mentre i meloni qualche centinaio di km in camion.

Anche con soli 50 / 60, ( Km ) sempre quello costano.
( Quelli lisci, i retati vengono sui 2,50 )
Il fatto e' che....
Almeno fossero buoni
 
Ultima modifica:
Sabato ho comprato un melone liscio variegato (sempre dal mantovano) dal costo di quasi 7€ al kg.

Ce lo siamo goduto alla grande, sapore e consistenza erano davvero eccezionali!

Anche io fatico a capire come banane, ananas, noci di cocco e altra frutta esotica o sudamericana possa costare "così poco" (es. 500gr di mirtilli dal Perù a 3,99€).

Buono e carissimo....
....Era di quelli con la certificazione elettronica zuccherina
??
 
Parlando di prezzi non mi capacito della differenza di prezzo tra gli ananas, che vengono dal Costarica, a 1,40 euro Kg e i meloni lisci, coltivati a Mantova, a 3,45 euro Kg.
Gli ananas devo arrivare in aereo dall'altra parte del mondo, mentre i meloni qualche centinaio di km in camion.

Finora evidentemente il trasporto non incideva in maniera così significativa sul prezzo,anche se pure a me è sempre sembrato assurdo.
Mi sono sempre chiesto quanto costi far viaggiare un container dall'altra parte del mondo su una nave ad esempio.

Oggi forse coi prezzi dei carburanti alle stelle si arriverà a fare quello che era logico fare anche prima cioè non far arrivare un prodotto dal Canada o dall'Argentina quando viene coltivato anche a distanze molto inferiori.
 
Buono e carissimo....
....Era di quelli con la certificazione elettronica zuccherina
??
Se c'era io non l'ho vista.

Non sul melone almeno.

Però quella varietà la conosco perché già anni fa la portava ogni tanto su un amico d'infanzia di mio papà (zona vicino a Quingentole), e da quel momento sono diventati il mio "melone" preferito, per assoluto distacco.
 
Se c'era io non l'ho vista.

Non sul melone almeno.

Però quella varietà la conosco perché già anni fa la portava ogni tanto su un amico d'infanzia di mio papà (zona vicino a Quingentole), e da quel momento sono diventati il mio "melone" preferito, per assoluto distacco.


E' una fascetta tutta intorno....
Giustifica il prezzo.
C'erano anni fa da Bennet, poi forse per prezzo da amatore
li hanno dismessi
Questi dovrebbero essere, tradizionalmente, i piu' costosi

https://www.agricoladoncamillo.it/i-nostri-prodotti/melone-liscio
 
Confermo, era ESATTAMENTE agricola don camillo, c'era adesivo ma della fascetta non ho memoria (era cmq avvolto in un velo di carta sottile).

Sapore, consistenza e piacere ai massimi livelli!

Conosco bene l'azienda (l'ho visitata) e conosco bene il proprietario, un omaccione simpatico e gioviale.

Se ti capita, prova anche i meloni di Zerbinati, azienda di Sermide in provincia di Mantova. Anche loro fanno prodotti al top (almeno fino a qualche anno fa, poi li ho persi di vista). Il proprietario è un tipo abbastanza fuori dagli schemi, senza peli sulla lingua, ma anche lui simpatico.
 
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