GuguLeo ha scritto:
Giusto oggi ho sentito un mio amico che avendo in casa una Civic e una Ka aveva pensato di sostituire la Ka con una Jazz. Ha fatto diverse ricerche e commercialmente Jazz veniva troppo cara rispetto alla concorrenza, e a malincuore, da hondista convinto, anche per l'aria che tira, si è preso una Yaris, convinto dal nome e dalla solidità del marchio jap.
Ebbene, ha appena scoperto che il conce Toyota presso il quale l'ha acquistata è chiuso per "ristrutturazione" (a quel che dice) e che però deve ricacciar fuori i soldi delle spese di immatricolazione (o messa su strada o targhe o boh) che non sono state saldate con l'agenzia di pratiche auto e che ora chiedono a lui. Ha sentito Toyota che però l'ha bellamente rimbalzato sul conce perché i rapporti commerciali sono con quest'ultimo (tecnicamente corretto). Per sua fortuna la macchina ce l'ha in mano e il CdP sembra a posto.
incresciosa situazione quella del tuo amico, da quanto leggo sui giornali italiani o da quel che sento, non è neanche sporadica: c'è chi non ci ha smenato solo le spese ma, pur avendola già saldata, anche la macchina stessa poiché mai consegnata :twisted: !
Quanto al discorso Jazz vs Yaris, un altro errore ( o strategia :lol: ) di Honda Italia è stato quello di non incentivare le vendite abbassando i prezzi ai concessionari i quali, né più né meno di quanto fanno le altre case, a loro volta avrebbero potuto applicare sconti o promozioni particolari al potenziale cliente.
Nulla ne può il concessionario se il suo margine rimane sempre lo stesso: aumentando di propria iniziativa gli sconti finirebbe per lavorare per la gloria.[/quote
Come sempre, sono completamente d'accordo con te, Alberto.
In Italia le Honda sono troppo care, considerato il posizionamento di mercato e l'appeal delle vetture presso la clientela. E le promozioni, quando ci sono, sono tardive.
Mi dicono che la stessa Honda Italia è vittima di questa situazione. Ciò che posso dire è che all'estero il livello dei prezzi è inferiore.
Anche in questo caso, credo si innesti il classico meccanismo perverso: prezzi alti, meno vendite, costi da ripartire su un fatturato inferiore, e così via.