<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> concessionaria a Cremona chiusa (ed altre). | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

concessionaria a Cremona chiusa (ed altre).

radetzky48 ha scritto:
albelilly ha scritto:
le concessionarie e le officine autorizzate sono attività commerciali indipendenti da Honda Italia e la capillarità della rete di assistenza è direttamente proporzionale al numero di vetture vendute....
CH.

da un punto di vista puramente commerciale il tuo ragionamento non fa una grinza.
MA...ci sono marche blasonate per determinati motivi che determinano una certa selezione della Clientela ed altre meno. Honda è marchio da appassionati dell'evoluzione tecnica ovvero che privilegiano una cura particolare della vettura e, conseguentemente, un rapporto fiduciario con il proprio tecnico.
Pertanto HONDA dovrebbe ben sapere che il proprio rapporto col Cliente dipende dal soddisfacimento di tale rapporto: i concessionari non faranno mai numeri esorbitanti ed il loro successo od insuccesso dipende sempre (sono ventidue anni che li bazzico e te lo posso confermare con assoluta certezza) dal livello e dalle capacità dello staff tecnico: io non ho mai scelto un concessionario MA sempre un Tecnico...
Chiaro che, coi tempi che corrono ed i conseguenti numeri di mercato, i concessionari diventano multimarche MA non puoi neanche presentare e fare assistenza a due o più marche totalmente differenti per filosofia e clientela: troppo diverso l'approccio col Cliente...
Ad esempio, dalle tue parti, ai tempi della mitica CRX e della Integra, il garage Robbiani di Agno era un covo di scatenati "hondisti": ora che non ci sono + i numeri quel garage ha cambiato strategia e tratta altre marche assimilabili tra loro come livello qualitativo e di clientela così come ho notato, almeno in Lombardia, un progressivo aumento di concessionari che trattano Honda e Toyota insieme, concorrenti tra loro certo, ma assimilabili come livello e clientela
A consuntivo: per un costruttore come HONDA rinunciare ai propri Tecnici altamente specializzati (soprattutto quelli di vecchia data che hanno seguito corsi di formazione molto validi e conoscono nei dettagli l'evoluzione tecnica del marchio) significa, in pratica, abbandonare la propria Clientela e rinunciare al proprio DNA...
tu fai un discorso da appassionato, discorso che farei anch'io e di cuore, purtroppo in questa giungla commerciale dove i po' in tutti i settori ci si "ruba" i clienti l'uno con l'altro, quello che gioca è il puro e semplice "vil denaro".
Come dicevo prima le concessionarie ed il comparto assistenza in toto per stare in piedi deve giocoforza diversificare la propria offerta pena la chiusura, di conseguenza, se Honda non vende a sufficienza il nuovo, finisce per lavorare poco o niente anche l'after-market.
Quando scrivi: "A consuntivo: per un costruttore come HONDA rinunciare ai propri Tecnici altamente specializzati (soprattutto quelli di vecchia data che hanno seguito corsi di formazione molto validi e conoscono nei dettagli l'evoluzione tecnica del marchio) significa, in pratica, abbandonare la propria Clientela e rinunciare al proprio DNA... " cosa intendi dire ? Non si può certo pretendere che Honda Italia sovvenzioni le proprie officine tanto per tenerle aperte così da non rischiare che i propri tecnici migliori vadano a lavorare altrove, non credi ?
Una cosa è il sentimento e la passione, un'altra - ed è la cruda realtà - è l'economia di mercato.
Anche qui in Svizzera, visto da molti il paese di "bengodi" un po' per l'elevato reddito pro-capite, un po' per la stabilità politica ed economica, dove Honda ha da sempre avuto tantissimi estimatori, anche qui tanti concessionari sono diventati plurimandatari o, addirittura hanno cambiato bandiera, proprio per il fatto che la casa madre non sta offrendo nulla di nuovo, né dal punto di vista sportivo (morto da un pezzo, ormai...) né dal punto di vista dello styling: i modelli sono sempre quelli e la clientela ormai annoiata che fa? Compra Hyundai (in piena espansione) o torna su VW (che qui si vende come il pane).
 
qua in sardegna è rimasto un solo concessionario.
è all'estremo sud dell isola, ne cosegue che da meta isola in su è dir poco improbabile che qualcuno si azzardi ad acquistare honda :(
 
anche qui in sicilia siamo alla canna del gas...sono rimasti solo due concessionari honda, entrambi sulla costa est...risultato: in tutta la sicilia centro-occidentale (come minimo) non si vede una honda di nuova immatricolazione da un paio d'anni.
 
albelilly ha scritto:
]tu fai un discorso da appassionato....

d'accordo, hai ragione MA attenzione: l'assistenza al Cliente (e quindi le Officine Autorizzate) sono un obbligo ben preciso del Costruttore, e non solo in garanzia.
Negli USA, dove i Consumatori sono ultra protetti dalla legge, si guarderebbero bene dal lasciare sguarnito dal Servizio il territorio....quindi cercare di difenderci e farci sentire, è un nostro diritto...
 
radetzky48 ha scritto:
albelilly ha scritto:
]tu fai un discorso da appassionato....

d'accordo, hai ragione MA attenzione: l'assistenza al Cliente (e quindi le Officine Autorizzate) sono un obbligo ben preciso del Costruttore, e non solo in garanzia.
Negli USA, dove i Consumatori sono ultra protetti dalla legge, si guarderebbero bene dal lasciare sguarnito dal Servizio il territorio....quindi cercare di difenderci e farci sentire, è un nostro diritto...
bhè, dalla parte del consumatore è più che giusto ma prima di tutto non siamo negli USA, in secondo luogo non risulta da nessuna parte che ci debba essere legalmente un punto di assistenza di prossimità ma è sufficiente che ci sia; se poi si è costretti a fare 200 km per raggiungerlo è un problema del cliente, purtroppo.

Non per voler fare l'avvocato del diavolo ma, come dicevo prima, è facilmente comprensibile che Honda Italia non può certo elargire delle rendite alle officine autorizzate per fare in modo che esse possano rimanere aperte anche se non lavorano, non credi ?
Esse sono attività imprenditoriali indipendenti e con questo soggette al rischio d'impresa per conto loro.
Esse rappresentano l'importatore, Honda Italia nella fattispecie, ma non ne fanno certo parte.

A prescindere che i modelli Honda piacciano o meno, il problema assistenza è una delle principali ragioni per le quali le Honda si vendono poco; si manifesta il classico circolo vizioso: numeri di vendita bassi = assistenza sempre più rarefatta = disaffezione della clientela = numeri di vendita sempre più bassi.
E, fintanto che Honda Italia non si decide a fare qualcosa di concreto per incentivare le vendite, non vedo soluzione.
 
Ho seguito con interesse le vostre argomentazioni e le giuste osservazioni sulle politiche di vendita di Honda sul nuovo, che si ripercuotono a cascata, e in negativo, sulla fornitura di un'assistenza capillare ed efficiente.
Non sono un esperto di strategie commerciali, ma è evidente che qualcosa non va nelle politiche di Honda Italia.
Sappiamo tutti quanto la crisi del settore sia acuta, e tuttavia in un panorama così fosco ci sono ancora costruttori, siano essi di categoria premium come certi tedeschi, o di livello più basso come i coreani di Hyundai e Kia, o i marchi low cost, che riescono a fare numeri soddisfacenti.
Quindi le scuse sui costi eccessivi e sulla difficoltà di vendere auto nuove e sulla crisi e su chi più ne ha più ne metta, per me lasciano il tempo che trovano.
Il marchio Honda ha un'ottima reputazione fuori dall'Italia.
Le sue vetture sono considerate - giustamente - all'avanguardia della tecnica, e considerate spesso al livello e anche superiori a quelle dei marchi tedeschi più blasonati.
Perchè solo qui c'è questa situazione?
Per quel che può valere, la mia esperienza personale mi fa ricordare concessionari spocchiosi, servizi al cliente non all'altezza del marchio, prezzi eccessivi sul nuovo, tempi di attesa troppo lunghi per i ricambi...
Ha ragione radetzky48: Honda deve ritrovare il blasone del suo marchio, e coltivare - come avveniva molti anni fa - il rapporto con coloro che scelgono le sue vetture e pretendono una cura particolare delle stesse e insieme un rapporto fiduciario con il proprio tecnico.
Ma come si fa, per dirne una, a portare la propria Honda per la manutenzione presso quei centri multimarca dove sei fortunato se trovi un - dico uno - meccanico che a malapena conosce le vetture del marchio?
Sappiamo tutti che quando si acquista un'auto si acquista non tanto la vettura, quanto l'assistenza, come del resto avviene per tanti oggetti del nostro tempo .
E se non c'è fiducia nel concessionario e nella sua opera di supporto successiva all'acquisto, per me non si acquista nemmeno la vettura.
Dici bene, Alberto, le concessionarie sono sotto il giogo dei costi fissi, e questo mantra lo sento ripetere continuamente da persone che conosco e che lavorano nel settore.
Ma siamo sicuri che la soluzione sia quella di fornire servizi sempre più scadenti e interventi frettolosi e approssimati, tra l'altro a prezzi comunque elevati?
No, il cliente si conquista e soprattutto si mantiene con la professionalità, l'onestà e la qualità del lavoro.
Da che mondo è mondo chi lavora bene e fidelizza il cliente con i fatti, difficilmente chiude.
Non vedo alternative, tranne il declino del marchio in Italia.
Pertanto, cari amici di Honda Italia, datevi da fare.
Incentivate il nuovo. Selezionate e assegnate i mandati alle officine migliori. Riorganizzate la rete di vendita e di assistenza. Formate i tecnici, sia dal punto di vista tecnico che comportamentale. Date un servizio all'altezza del marchio.
Questo è quello che potete fare, nell'attesa che la casa madre sforni modelli con più appeal e motorizzazioni adeguate.
Permetteteci di continuare a guidare Honda.
 
jumppp ha scritto:
Ho seguito con interesse le vostre argomentazioni e le giuste osservazioni sulle politiche di vendita di Honda sul nuovo, che si ripercuotono a cascata, e in negativo, sulla fornitura di un'assistenza capillare ed efficiente.
Non sono un esperto di strategie commerciali, ma è evidente che qualcosa non va nelle politiche di Honda Italia.
Sappiamo tutti quanto la crisi del settore sia acuta, e tuttavia in un panorama così fosco ci sono ancora costruttori, siano essi di categoria premium come certi tedeschi, o di livello più basso come i coreani di Hyundai e Kia, o i marchi low cost, che riescono a fare numeri soddisfacenti.
Quindi le scuse sui costi eccessivi e sulla difficoltà di vendere auto nuove e sulla crisi e su chi più ne ha più ne metta, per me lasciano il tempo che trovano.
Il marchio Honda ha un'ottima reputazione fuori dall'Italia.
Le sue vetture sono considerate - giustamente - all'avanguardia della tecnica, e considerate spesso al livello e anche superiori a quelle dei marchi tedeschi più blasonati.
Perchè solo qui c'è questa situazione?
Per quel che può valere, la mia esperienza personale mi fa ricordare concessionari spocchiosi, servizi al cliente non all'altezza del marchio, prezzi eccessivi sul nuovo, tempi di attesa troppo lunghi per i ricambi...
Ha ragione radetzky48: Honda deve ritrovare il blasone del suo marchio, e coltivare - come avveniva molti anni fa - il rapporto con coloro che scelgono le sue vetture e pretendono una cura particolare delle stesse e insieme un rapporto fiduciario con il proprio tecnico.
Ma come si fa, per dirne una, a portare la propria Honda per la manutenzione presso quei centri multimarca dove sei fortunato se trovi un - dico uno - meccanico che a malapena conosce le vetture del marchio?
Sappiamo tutti che quando si acquista un'auto si acquista non tanto la vettura, quanto l'assistenza, come del resto avviene per tanti oggetti del nostro tempo .
E se non c'è fiducia nel concessionario e nella sua opera di supporto successiva all'acquisto, per me non si acquista nemmeno la vettura.
Dici bene, Alberto, le concessionarie sono sotto il giogo dei costi fissi, e questo mantra lo sento ripetere continuamente da persone che conosco e che lavorano nel settore.
Ma siamo sicuri che la soluzione sia quella di fornire servizi sempre più scadenti e interventi frettolosi e approssimati, tra l'altro a prezzi comunque elevati?
No, il cliente si conquista e soprattutto si mantiene con la professionalità, l'onestà e la qualità del lavoro.
Da che mondo è mondo chi lavora bene e fidelizza il cliente con i fatti, difficilmente chiude.
Non vedo alternative, tranne il declino del marchio in Italia.
Pertanto, cari amici di Honda Italia, datevi da fare.
Incentivate il nuovo. Selezionate e assegnate i mandati alle officine migliori. Riorganizzate la rete di vendita e di assistenza. Formate i tecnici, sia dal punto di vista tecnico che comportamentale. Date un servizio all'altezza del marchio.
Questo è quello che potete fare, nell'attesa che la casa madre sforni modelli con più appeal e motorizzazioni adeguate.
Permetteteci di continuare a guidare Honda.

secondo me la situazione è davvero problematica...e honda italia non può non avere le sue colpe...perchè se in una città da quasi 1 milione di abitanti, ove esistono concessionarie di praticamente tutti i marchi, cinesi e indiani compresi, il concessionario honda manca da due anni...è mai possibile che non ci sia nessuno disposto a prendere il marchio (tra l'altro sono quasi tutti plurimarche...uno più, uno meno...)?!?! stesso discorso vale per mazda, ma almeno ha l'alibi che la situazione si è venuta a creare solo da qualche mese, e cmq ha un numero di concessionarie in regione doppio, seppur tremendamente basso (4 vs 2...)
 
jumppp ha scritto:
Pertanto, cari amici di Honda Italia, datevi da fare.
Incentivate il nuovo. Selezionate e assegnate i mandati alle officine migliori. Riorganizzate la rete di vendita e di assistenza. Formate i tecnici, sia dal punto di vista tecnico che comportamentale. Date un servizio all'altezza del marchio.
Questo è quello che potete fare, nell'attesa che la casa madre sforni modelli con più appeal e motorizzazioni adeguate.
Permetteteci di continuare a guidare Honda.

Esatto.
Ma anche questo, da quanto ne so per sentito dire, pare sia diventato un problema.
Una volta Honda faceva corsi impegnativi per i tecnici in sede a Verona: in gruppi, divisi grossomodo per regione o zone commerciali, avevano occasione di conoscersi e "fare gruppo", il che torna poi utile per scambiarsi pareri e suggerimenti quando si hanno problemi particolari.
Addirittura, anni addietro, facevano test a livello europeo per eleggere il miglior meccanico Honda in Europa !
Ora pare che, per ridurre le spese, i corsi vengano messi online a disposizione dei tecnici.
E, da quanto ho potuto verificare, l'addestramento (anche comportamentale) e le conoscenze tecniche delle ultime leve non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli dei "vecchi"...
 
Forse uno dei problemi è individuabile nel costo dei ricambi.
Nel 3d di "avv.esposito" si segnala che le sonda lambda vengono 600+iva cadauna
Manco a farlo apposta, sul Bmw 320ci di mio padre è partita proprio una delle due lamba in questi giorni. 140 euro ivata (Non era solo la lamba, anche 3 bobine e per resettare tutta la situazione abbiamo sostituito anche le 6 candele -che teoricamente dovevano essere seminuove, ma questa è un'altra storia-, in tutto 570 euro)
In genere sento molto raramente di guasti sulle Honda, davvero di rado, ma quando ci sono i pezzi picchiano duro.

In ogni caso una buona rete di assistenza è fondamentale per avere ritorno sulle vendite. Nella mia zona (Venezia Giulia, non so se si arriva ad un bacino di 350.000 abitanti) ci sono due filiali di un bravo concessionario e "stranamente" le Honda sono piuttosto diffuse (essenzialmente Jazz, Civic e Crv, ma si vedono ancora parecchie Hrv, gran bel mezzo quest'ultimo, peccato sia rimasto senza eredi)
 
Mauro 65 ha scritto:
In genere sento molto raramente di guasti sulle Honda, davvero di rado, ma quando ci sono i pezzi picchiano duro.

quoto ma, onestamente, con Honda negli ultimi vent'anni ho speso per manutenzione moolto meno di quanto spesi nei precedenti con altre marche: la qualità non è acqua, si vede e si sente

Mauro 65 ha scritto:
Nella mia zona (Venezia Giulia, non so se si arriva ad un bacino di 350.000 abitanti) ci sono due filiali di un bravo concessionario e "stranamente" le Honda sono piuttosto diffuse (essenzialmente Jazz, Civic e Crv, ma si vedono ancora parecchie Hrv, gran bel mezzo quest'ultimo, peccato sia rimasto senza eredi)

..ed hanno anche un bravo Tecnico (Imerio) a Staranzano, guarda caso...
 
Mauro 65 ha scritto:
Forse uno dei problemi è individuabile nel costo dei ricambi.
Nel 3d di "avv.esposito" si segnala che le sonda lambda vengono 600+iva cadaunaManco a farlo apposta, sul Bmw 320ci di mio padre è partita proprio una delle due lamba in questi giorni. 140 euro ivata (Non era solo la lamba, anche 3 bobine e per resettare tutta la situazione abbiamo sostituito anche le 6 candele -che teoricamente dovevano essere seminuove, ma questa è un'altra storia-, in tutto 570 euro)
In genere sento molto raramente di guasti sulle Honda, davvero di rado, ma quando ci sono i pezzi picchiano duro.
da quello che ha scritto l'avvocato il prezzo è compreso le due catalittiche.... e comunque da una vita che sento dire..: le honda sono affidabili ma se si rompe qualcosa son azzi per i prezzi dei ricambi !!!! Nonostante questo mi sono preso un crv con non pochi sacrifici..... o le ami o le odi!!!
 
non c'è bisogno di comprare gli originali, i prezzi dei ricambi di concorrenza (ma di qualità) costano molto ma molto di meno: per esempio guardate un po' qui quanto costa una sonda Lambda per Cr-v a benzina....

http://www.mister-auto.it/it/sonda-lambda/honda-cr-v-iii-2-0-i-vtec-110kw_v22650_g3922.html
 
Da 4R di giugno vedo che nel mese di aprile Honda in Italia ha venduto davvero poco: anche Cr-v che nei mesi precedenti (probabilmente sull'onda delle promozioni per il lancio del modello nuovo) aveva dato cenni di vita, ora pare ricaduta (quasi) nel dimenticatoio con sole 115 unità vendute.
In netto calo anche Jazz con 152 pezzi.
Peggio, molto peggio, ha fatto Civic, ultima in graduatoria e praticamente ignorata, con l'inezia di 80 immatricolazioni. :shock:

Ringraziando sentitamente Honda Italia, date un'occhiata ai numeri che fanno le altre case orientali soprattutto coreane e non meravigliatevi se le concessionarie Honda chiudono o cambiano bandiera.... :rolleyes: :twisted:
 
jumppp ha scritto:
Ho seguito con interesse le vostre argomentazioni e le giuste osservazioni sulle politiche di vendita di Honda sul nuovo, che si ripercuotono a cascata, e in negativo, sulla fornitura di un'assistenza capillare ed efficiente.
Non sono un esperto di strategie commerciali, ma è evidente che qualcosa non va nelle politiche di Honda Italia.
Sappiamo tutti quanto la crisi del settore sia acuta, e tuttavia in un panorama così fosco ci sono ancora costruttori, siano essi di categoria premium come certi tedeschi, o di livello più basso come i coreani di Hyundai e Kia, o i marchi low cost, che riescono a fare numeri soddisfacenti.
Quindi le scuse sui costi eccessivi e sulla difficoltà di vendere auto nuove e sulla crisi e su chi più ne ha più ne metta, per me lasciano il tempo che trovano.
Il marchio Honda ha un'ottima reputazione fuori dall'Italia.
Le sue vetture sono considerate - giustamente - all'avanguardia della tecnica, e considerate spesso al livello e anche superiori a quelle dei marchi tedeschi più blasonati.
Perchè solo qui c'è questa situazione?
Per quel che può valere, la mia esperienza personale mi fa ricordare concessionari spocchiosi, servizi al cliente non all'altezza del marchio, prezzi eccessivi sul nuovo, tempi di attesa troppo lunghi per i ricambi...
Ha ragione radetzky48: Honda deve ritrovare il blasone del suo marchio, e coltivare - come avveniva molti anni fa - il rapporto con coloro che scelgono le sue vetture e pretendono una cura particolare delle stesse e insieme un rapporto fiduciario con il proprio tecnico.
Ma come si fa, per dirne una, a portare la propria Honda per la manutenzione presso quei centri multimarca dove sei fortunato se trovi un - dico uno - meccanico che a malapena conosce le vetture del marchio?
Sappiamo tutti che quando si acquista un'auto si acquista non tanto la vettura, quanto l'assistenza, come del resto avviene per tanti oggetti del nostro tempo .
E se non c'è fiducia nel concessionario e nella sua opera di supporto successiva all'acquisto, per me non si acquista nemmeno la vettura.
Dici bene, Alberto, le concessionarie sono sotto il giogo dei costi fissi, e questo mantra lo sento ripetere continuamente da persone che conosco e che lavorano nel settore.
Ma siamo sicuri che la soluzione sia quella di fornire servizi sempre più scadenti e interventi frettolosi e approssimati, tra l'altro a prezzi comunque elevati?
No, il cliente si conquista e soprattutto si mantiene con la professionalità, l'onestà e la qualità del lavoro.
Da che mondo è mondo chi lavora bene e fidelizza il cliente con i fatti, difficilmente chiude.
Non vedo alternative, tranne il declino del marchio in Italia.
Pertanto, cari amici di Honda Italia, datevi da fare.
Incentivate il nuovo. Selezionate e assegnate i mandati alle officine migliori. Riorganizzate la rete di vendita e di assistenza. Formate i tecnici, sia dal punto di vista tecnico che comportamentale. Date un servizio all'altezza del marchio.
Questo è quello che potete fare, nell'attesa che la casa madre sforni modelli con più appeal e motorizzazioni adeguate.
Permetteteci di continuare a guidare Honda.
non sai quanto ti quoto, caro amico ! Non per essere per forza pessimisti ma personalmente non la vedo rosea, questa situazione... se le cose non cambiano in fretta, ho l'impressione che buttando l'occhio all'orizzonte, la strada tracciata da Dahiatsu sia ormai da intravvedere. Perlomeno per il mercato italiano.

Del resto mi pare di ricordare che un alto dirigente Honda, durante un'intervista, abbia candidamente ammesso che è ormai diversi anni che il bilancio europeo è in perdita, perciò dopo tali ammissioni penso proprio non ci sia molto da rallegrarsi. :rolleyes:

Mi dispiace dirlo ma, se dovessi per forza essere obiettivo, liberando la mente da fattori emozionali o passionali ma guardassi solo al portafoglio ed alla rete di assistenza, vivendo in Italia non comprerei Honda.

Qui in Svizzera per la Grande H le cose vanno un po' meglio ma non sono certo paragonabili ad una decina o più anni passati.
Le coreane in piena escalation, le francesi del gruppo PSA e soprattutto le tedesche, da sempre bestsellers , lasciano al mercato ben poco spazio di manovra.
 
albelilly ha scritto:
Da 4R di giugno vedo che nel mese di aprile Honda in Italia ha venduto davvero poco: anche Cr-v che nei mesi precedenti (probabilmente sull'onda delle promozioni per il lancio del modello nuovo) aveva dato cenni di vita, ora pare ricaduta (quasi) nel dimenticatoio con sole 115 unità vendute.
In netto calo anche Jazz con 152 pezzi.
Peggio, molto peggio, ha fatto Civic, ultima in graduatoria e praticamente ignorata, con l'inezia di 80 immatricolazioni. :shock:

...numeri penosi, non c'è che dire !
Al di là delle condizioni di mercato che sono comuni a tutti, hanno fatto alcuni errori di strategie commerciali ed anche i cambi al vertice in JP hanno rallentato le decisioni.
La leggerezza + evidente IMHO è stato lanciare (tardi) commercialmente il nuovo 1,6 i-DTEC senza avere ancora la capacità produttiva (in UK, nuova linea) sufficiente per Civic: da quanto ne so (notizie vecchie di due mesi) in marzo facevano fatica a consegnare una-due vetture ai concessionari, ergo consegne lunghe, imperdonabile in un mercato fermo.
E pure la CR-V 2WD è in lista di attesa per questo motore così come la Civic wagon a fine anno (si spera).
Se aggiungiamo che la Jazz attuale è quasi a fine ciclo e che si attende per l'anno prossimo il lancio dei nuovi ibridi i-DCD (interessantissimi a mio avviso)...non è che un potenziale Cliente sia invogliato a prendere quel poco che c'è in gamma attualmente.... 8)
 
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