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Come un amante dei motori termici ha comprato una ID.4 Pro

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Lo so, sono vecchio, ma non posso farci nulla....

Non è questione ne di vecchiaia ne di gioventù ma di abitudine. Anche tu inconsciamente dipendi dal navigatore. Se ti dice di girare lo fai, se ti dice che c'è la coda e la vuoi evitare lo segui alla lettera, se ti dice che manca un'ora all'arrivo ma sei in ritado acceleri o se sei in anticipo deceleri, se ti dice di girare ma tu prendi un altra strada perchè la conosci lui ricalcola. La vera differenza ? E' che tu una sosta non l'hai programmata ma è possibile, io so che mi dovrò fermare almeno una volta ma posso anche decidere dove, esattamente come te. Prendendo in esame il percorso Monza-San Cassiano mi dice di fermarmi ad Affi ma se noti ho il 59% quindi posso anche decidere di continuare perchè dopo mi posso fermare a Rovereto, Trento, Bolzano, Ortisei. E ti dirò in verita potrei anche arrivare a destinazione, Monza-San Cassiano, senza fermarmi una volta se hai confidenza con i consumi dell'auto arrivando con circa il 5%. Se imposti che non vuoi mai andare sotto il 10 o 15% è logico che ti programma delle fermate. Se durante il viaggio decidi di cambiare strada per arrivare a destinazione ? Come il navigatore ti ricalcola la strada e ti dice in base alle tue impostazioni come ci devi arrivare. Sei mai andato in riserva sparata, ti sei preoccupato ? No ? Allora perchè ti devi preoccupare della carica di una batteria?
 
Ieri, ad esempio, si rientrava dal passo Spluga e la SS36 era come al solito un coaugulo di traffico. Abbiamo deciso di deviare verso Menaggio per raggiungere Lugano e incontrarci con alcuni amici e successivo rientro a Milano.
tu non devi pianificare nulla devi solo dire all'auto dove vuoi andare e lei ti pianifica tutto è come fai con il tuo navigatore tu gli dici dove vuoi andare e lui ti ci porta, e puoi cambia destinazione quando vuoi. Mi sono permesso di simulare il tuo viaggio impostando per esempio che a Verceia, paese prima di Colico, avevo l'energia solo suffiente per arrivare a Milano attraverso la stata SS36 e ci sarei arrivato con il 5% ovvero non mi permette di fare deviazioni.
A Verceia decido di andare però passando per Lugano lo imposto e mi dice che 2 alternative.
Una arrivo a Lugano con il 16% non carico, sto con gli amici, riparto e a Melide mi fa fermare 7 minuti in un Tesla Sc e poi dritti a Milano.
Due arrivo a Lugano sempre con il 16%, ricarico in una colonnina con potenza minore e mi fermo 16 minuti sto con gli amici e poi dritti a Milano.
Lo puoi fare, tiscoccia i 7 minuti o gli 11 minuti ? Beh quello è un altro discorso.
 
Non è questione ne di vecchiaia ne di gioventù ma di abitudine. Anche tu inconsciamente dipendi dal navigatore. Se ti dice di girare lo fai, se ti dice che c'è la coda e la vuoi evitare lo segui alla lettera, se ti dice che manca un'ora all'arrivo ma sei in ritado acceleri o se sei in anticipo deceleri, se ti dice di girare ma tu prendi un altra strada perchè la conosci lui ricalcola. La vera differenza ? E' che tu una sosta non l'hai programmata ma è possibile, io so che mi dovrò fermare almeno una volta ma posso anche decidere dove, esattamente come te. Prendendo in esame il percorso Monza-San Cassiano mi dice di fermarmi ad Affi ma se noti ho il 59% quindi posso anche decidere di continuare perchè dopo mi posso fermare a Rovereto, Trento, Bolzano, Ortisei. E ti dirò in verita potrei anche arrivare a destinazione, Monza-San Cassiano, senza fermarmi una volta se hai confidenza con i consumi dell'auto arrivando con circa il 5%. Se imposti che non vuoi mai andare sotto il 10 o 15% è logico che ti programma delle fermate. Se durante il viaggio decidi di cambiare strada per arrivare a destinazione ? Come il navigatore ti ricalcola la strada e ti dice in base alle tue impostazioni come ci devi arrivare. Sei mai andato in riserva sparata, ti sei preoccupato ? No ? Allora perchè ti devi preoccupare della carica di una batteria?

Infatti, non sarei affatto preoccupato per la carica della batteria, e non avrei nessun problema a gestire la navigazione. Semplicemente, non riesco (ancora, forse) ad accettare l'«invadenza» di un mezzo che dovrebbe essere al mio servizio, mentre invece va a finire che sono io a dover mettere le sue necessità al di sopra delle mie (non ricordo se con te ho già fatto l'esempio dell'inversione di prospettiva della realtà rispetto alla «narrazione alla vaielettrico»: ti dicono che tu fai le tue cose e intanto l'auto si ricarica, mentre la realtà è che l'auto si ricarica, e tu devi trovarti qualcosa da fare. Per alcuni è un sofisma, per me è fondamentale...).
So bene che anche la mia auto a benzina richiede tassativamente un certo numero di soste per il rifornimento, la differenza è che la loro incidenza sui modi e tempi di percorrenza è assolutamente marginale. E questo non mi fa «preoccupare», non ce n'è motivo. Mi fa imbufalire..... che è anche peggio.
 
In effetti, NESSUNA filosofia di viaggio si sposa bene con l'elettrico
Non proprio, indipendentemente dall' elettrico o no.
C'è chi fa, per esempio, Milano Rimini in una sola tornata. Io almeno una volta mi fermo per sgranchirmi o bere qualcosa o fare colazione o mangiare o andare in bagno. Per esempio spesso quando faccio quella tratta mi fermo al Fidenza Village, outlet, che ho scoperto che dispone di colonnine ad alta potenza, quindi l'auto lasciata nel parchegiio per lasciata allora nel frattempo ricarico.
Può essere nessuna tipologia se tutti interpretano un viaggio secondo le tue abitudini ma non è matematico, Ecco le elettriche si rivolgono a questi. Infatti ho sempre sostenuto e sostengo tutt'ora che l'elettrico non è per tutti. Soprattutto a chi in riserva sparata non ci è mai arrivato.
 
Ultima modifica:
L'elettrico di oggi non e' adatto a percorsi piu' lunghi di 100km.
Attenzione non perche' non ci si possano fare ma perche', stante i limiti tecnologici attuali , richiede pianificazioni fantozziane degne del peggior Filini. E non e' fattibile per tutti, si materializza la famosa "schiavitu' del cavo" . Chi l'accetta e chi no. Superato questo scoglio si puo' fare tutto, si parte all'avventura.
Perchè dovrebbero richiedere pianificazioni fantozziane? Se salgo in auto e l’autonomia per esempio è di 300 km e ne devo percorrere 200 che conosco non metto neanche il navigatore dov’è il problema ? Semmai durante questi 200 voglio ricaricare allora imposto il navigatore e sarà lui a dirmi dove le posso trovare funzionanti e libere.

Sempre rimanendo in tema di lunghi viaggi , per fortuna sono fatti raramente perche' pagare la corrente 80 centesimi diventa una bella remissione a meno di non piazzarsi a 90 100km/h in autostrada.
Questo e' oggi.
Ti posso dire Ionity in autostrada e fuori sei hai una Vw ti costa 0,57 cent/kwh ed è ad alta potenza, ma anche se fosse a 0,8 cent. Kwh a 120 consumeresti, da dati reali di altri utilizzatori, una media di 0,21-0,22 kwh per km. Con 57 cent 100 km li fai con 12,54 euro, con 80 cent 100 km li fai con 17,6 euro, il Rav4 in autostrada fa da 13,5 ai 15 km/l a seconda del carico ovvero 100 km li fai con 14,07 a 12,65 euro.
Ammetto una certa ammirazione per chi si lancia all'avventura in autostrada cosi' alla "Garibaldina" , io avrei paura per esempio di trovarmi in posti con 100km di autonomia e dover andare su una colonnina sperduta fuori autostrada perche' quella segnalata dal navigatore e' fuori servizio. E succede.
Succede se vuoi fare una esperienza, l’elettrico, alla “faso tuto mi” utilizzando app scollegate dall’auto. Se hai un software dedicato che incrocia i dati con quelli dall’auto ti posso dire che non solo in tempo reale puoi vederne lo stato anche se poi il software ti mostra solo quelle attive scartando quello spente o guaste, ma anche quante di quel gruppo sono occupate. E molte sotto i 20 minuti dal tuo arrivo alla colonnina spesso la puoi perfino prenotare.
 
il navigatore e sarà lui a dirmi dove le posso trovare funzionanti e libere.
Ma le colonnine comunicano in tempo reale le loro condizioni e con che protocollo?
Ti chiedo questo perché hanno installato una colonnina con 2 uscite, ma non è ancora attiva e ogni tanto arriva un'auto che vorrebbe caricare ma non è funzionante, probabilmente non tutti gli operatori parlano lo stesso linguaggio.
 
In merito al discorso "incendi auto elettriche" ad oggi potrei riassumere tutti i miei studi incrociati dicendo "lo sapremo solo vivendo".
Purtroppo gli studi rimpallati sui siti di auto elettriche italiani e americani si basano su uno studio farlocco smentito piu' volte. Ma gli stessi siti elettrici italici si sono dimostrati portatori a piu' riprese di disinformazione per non azzoppare il "movimento". Idem il principale gruppo facebook italiano che cancella utenti scomodi.
La migliore soluzione e' un box esterno alla casa e io che ho il garage sotto al salone gia' sono entrato nell'ordine delle idee di dover fare una sorta di "piazzetta" esterna al pavimento in porfido che circonda la casa per caricare e tenere parcheggiata la macchina.
Cosi' se dovesse prendere fuoco e fare l'effetto pop corn potro' stare tranquillo di non dover rifare mezza casa. Magari approfittero' per fare una tettoia con fotovoltaico quando i prezzi scenderanno dopo la truffa del 110%.
Per ora rispetto ad altre marche di ID.4 andate a fuoco per problemi alla batteria non se ne ha notizia, e sempre per ora questo mi basta.
Se capiterà so che Vw mi ripagherà di ogni danno visto la papagna di polizza incendio e furto collegata al finanziamento con massimali stratosferici tali da coprire anche il Titanic.
 
A fare i conti per bene ce n'è da aggiungere... hai messo le voci minori.
anche solo il fatto di portare la propria vettura a mille km da casa con l'opzione non del tutto remota che qualcosa vada storto: l'ex capo di mia moglie retò a piedi con la X5 in Francia ... vabbé tanto toccò a mia moglie occuparsi del recupero di auto e bagagli.
Sua cugina, in vacanza in Normandia, l'han tamponata e auto gravemente danneggiata.
Un mio amico anni fa si trovò in crisi col Camper in Austria ... se la cavò grazie al supporto casalingo dei colleghi per indirizzare ad officine ed indicazioni coi ricambi.

Come scrivevo in altro topic, prendendo un detrito in autostrada zona Orvieto, con la Yeti nuova, mi son salvato per la solidità del paraurti, altrimenti il rischio di uccidere qualche scambiatore era elevato.

Mia figlia che viaggia fly&drive in posti assurdi, più di una volta è rimasta a piedi ma in un paio d'ore hanno il mezzo sostitutivo e proseguono il viaggio.
 
Ma le colonnine comunicano in tempo reale le loro condizioni e con che protocollo?
Ti chiedo questo perché hanno installato una colonnina con 2 uscite, ma non è ancora attiva e ogni tanto arriva un'auto che vorrebbe caricare ma non è funzionante, probabilmente non tutti gli operatori parlano lo stesso linguaggio.
Non sono un informatico quindi nello specifico non ti posso aiutare ma mi è stato spiegato che quasi tutte le colonnine sono on line, tutte quelle degli operatori nazionali e molte di quelli locali, e il software le vede e te le propone. Se capita di trovarla spenta, non funzionante o guasta vuol dire che sei stato indirizzato li da una app esterna o che non ha accesso alla rete dati, praticamente ti dice che li c'è una colonnina perchè l'ha recensita ma non ti verifica se funzionante, quanti punti sono occupati e la tariffa applicata.
Infatti tutte le cinesi elettriche non hanno un sofware dedicato ma ti devi appoggiare a app esterne che dovrebbero fare lo stesso lavoro ma spesso "bucano". Per esempio Vw possiede la rete Ionity e ha stretto contratti con tutti gli operatori italiani e in tutta europa, Tesla inclusa per i supercharger, infatti con la tessera WeCharge hai sconti e agevolazioni su tutta la rete che ti viene mostrata nel software indicandoti in tempo reale la potenza delle colonnine anche se di kw diversi, per ognuna il numero, quante occupate e quante libere, il costo della ricarica nella colonnina scelta.
 
Ultima modifica:
non ricordo se con te ho già fatto l'esempio dell'inversione di prospettiva della realtà rispetto alla «narrazione alla vaielettrico»: ti dicono che tu fai le tue cose e intanto l'auto si ricarica, mentre la realtà è che l'auto si ricarica, e tu devi trovarti qualcosa da fare. Per alcuni è un sofisma, per me è fondamentale...
No è la prima volta che lo sento ma fondamentalmente è vero visti quelli che vanno a "rubare" la corrente al Lidl fermi nelle loro vetture con il cellulare o con il giornale.
La mia idea invece, nei viaggi che nasce il problema perchè nella quotidianità mi sono attrezzato a casa, è cercare di soddifare le proprie esigenze e nel frattempo quelle dell'auto. Che poi all'atto pratico a meno che di attraversare la penisoola da nord a sud si tradurrebbe in una o 2 soste qualche volta l'anno. Vedremo.
 
Giovedi arriva l'elettricista per tirare i cavi e fare la linea dedicata che parte dal contatore e arriverà nel box, mentre oggi mi ha chiamato il venditore che è riuscito a farmi avere il treno di gomme invernali ad un costo di 450,00 euro al posto di 950/1000 euro che mi ha chiesto il mio gommista. Me le tengono in deposito e a novembre andrò in officina dove la prima volta me le cambieranno gratis. Ma il problema di queste gomme è che devono soddisfare determinati requisiti per essere silenziose ed ad alto rotolamento quindi i produttori sono tutti quelli top.
 
Lo puoi fare, tiscoccia i 7 minuti o gli 11 minuti ? Beh quello è un altro discorso.
Che si possa fare non credo sia in discussione.
Quello che mi tiene lontano per ora dalle elettriche sono due fattori: uno "psicologico" dovuto al dovermi affidare al software della vettura per "pianificare" il viaggio.
Poi c'è l'aspetto pratico: ad oggi è innegabile che, se si fa della vettura un uso a 360 gradi con viaggi di lungo raggio (per chiarirmi, per me 340km non sono lungo raggio ma medio) l'auto elettrica risulta essere meno pratica di una termica o quantomeno aggiunge un aggravio nella gestione del viaggio.
Da tempo cerco, in tutto quello che faccio, la massima semplificazione. Ad esempio sono stanco della "delicatezza" dei TD da euro5 in su e questo mi sta portando verso auto a benzina non elettrificate e possibilmente aspirate. L'elettrica per certi versi mi sembra più complessa da gestire rispetto ad una termica, e comunque ancora poco matura per considerarla una soluzione ad oggi selezionabile per soddisfare la mia necessità di mobilità e le mie idiosincrasie.
 
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