Al di là dei metodi tecnici di misurazione ho più volte notato, in una trasmissione che mi capita occasionalmente di vedere, dedicata settimanalmente da Raidue alla "prova" (=pubblicità) di un paio di auto e supportata per gli aspetti tecnici dalla rivista in oggetto, che nelle schede riassuntive di valutazione i consumi non vengono indicati numericamente ma con vaghi aggettivi di assai soggettiva interpretazione. Già questo mi sembra significativo.
Inoltre ho visto più volte definire "buoni" i consumi di vetture tutt'altro che enormi che negli anni 2mila non riescono assolutamente a superare nell'uso reale la media di 10-13 km con un litro di carburante.
Questo è più che sufficiente affinché io mi faccia un'idea di dove si trovi la linea di demarcazione tra parlare nell'interesse di chi compra e adopera le auto e parlare nell'interesse di chi le costruisce e le vende.