<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Co2 e lo 0,41% | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Co2 e lo 0,41%

99octane ha scritto:
Di sicuro, ci sono questi fatti: le risorse di combustibile fossile sono limitate, e non rinnovabili;

Anche questa teoria e' tutt'altro che sicura e oggetto di dibattito.

Dal canto mio, avendo avuto stretti contatti con enti di studio di meteo e clima

Infatti, immagino che, dall'alto dei tuoi stretti contatti con enti scientifici, mi spiegherai la tua teoria sulla moltiplicazione del petrolio e dei combustibili fossili :D

MA VIA!!! non vale neanche la pena di rispondere!!
 
solo un appunto:

Vero. Come il caminetto di casa mia. Come accendere un cerino. Ma non me ne preoccupo, perche' sono irrilevanti.
Mi preoccupo semmai delle fonti di inquinanti che rilevanti lo sono, eccome.
Mi preoccupo di campagne di disinformazione attuate dallo Stato, che gestisce dette fonti inquinanti rilevanti, allo scopo di creare allarme verso fonti di inquinamento gestite da altri allo scopo di distogliere l'attenzione dalle vere cause del problema e permettergli al contempo di attuare normative arbitrarie e prevaricatrici al fine di batter cassa e influenzare un mercato in cui ha un notevole tornaconto.

Discorsi di questo genere sono irresponsabili. E, fra l'altro, il caminetto di casa tua è importante eccome, moltiplicato a grande scala. Se gran parte degli edifici adottasse soluzioni di ottimizzazione e riduzione dei consumi energetici, gli effetti complessivi su consumo energetico ed emissioni sarebbero molto importanti. Su questo è concentrata tutta la ricerca e si sta orientando la normativa in campo edilizio, ed è questa la sfida dei prossimi anni.
Abbiamo capito che bruciare combustibile probabilmente ti piace, però smettiamola con questo qualunquismo per favore.
 
alexmed ha scritto:
Dalla home page di 4R:

"...
Parallelamente al calo di consumi, spese e gettito vi è stata una anche una considerevole contrazione delle emissioni di CO2, che sono scese dagli 89,3 milioni di tonnellate dei primi nove mesi del 2008 agli 86,1 milioni di tonnellate dello stesso periodo di quest'anno. Tuttavia, lo studio sottolinea come la CO2 emessa dalle auto e dai veicoli industriali incida soltanto per lo 0,41% sul totale".

AHAHAHAHAHAAH

Tutte 'ste menate per ridurre la Co2 delle auto e poi mi vengono a dire che incidono per lo ZERO VIRGOLA?

Sai mica come e' organizzato ad attrezzatura chi ha fatto tale pesata? E in quanti sono? Ciao
 
Non vi è dubbio, a mio parere, che i mezzi di "informazione" (supportati o meno da numeri, tabelle e grafici sulla cui oggettiva attendibilità due parole con un qualunque conoscitore di statistica possono essere assai illuminanti) siano inattendibili, specie quando inquinati da intenti commerciali o propagandistici di vario genere.
Mi sembra però assai poco razionale pensare che le umane attività degli ultimi 100anni, assolutamente inedite rispetto ai millenni precedenti ed esercitate da un numero di persone altrettanto inedito, possano non avere avuto e non avere alcun tipo di effetto sull'ambiente.

Se anche tale effetto fosse climaticamente positivo, resterebbero sempre i problemucci relativi all'inquinamento, alle questioni energetiche ed in generale a tutti quegli spudorati sprechi di risorse non rinnovabili che ci siamo abituati a considerare non solo come "normali" ma addirittura come necessari, positivi ed irrinunciabili, esattamente come fa il cocainomane con la sua polverina.
Ben verrebbero quindi, secondo me, nuove consapevolezze e nuove abitudini, a cominciare proprio da minori sprechi di energia e minori produzioni di sostanze inquinanti.
Ben verrebbero specie se fossero attuate con buon senso.
Se uno, solennemente dichiarando di voler abbattere gli sprechi di energia relativi al riscaldamento di casa, tappasse con il silicone tutte le piccole fessure dei serramenti ma nello stesso tempo non si preoccupasse di cambiare il vetro della porta finestra del soggiorno che è fracassato, non credo ci apparirebbe molto intelligente, degno di essere ammirato ed imitato. Gli spifferi piccoli dovrebbero essere presi di mira dopo (o comunque "non prima di") aver provveduto ad eliminare quelli grandi; altrimenti la cosa diventa ridicola.

Non dimenticherei, infine, un piccolo particolare che spesso sembra... sfuggire a chi insiste nel dire che la Terra ha già avuto in passato mutazioni climatiche ben più intense e le ha sempre superate alla grande.
Ciò è indubbiamente vero: il pianeta ha sempre trovato nuovi equilibri ed è sempre "sopravvissuto" egregiamente alle piccole, grandi o colossali perturbazioni che lo hanno interessato.
Il pianeta è sempre sopravvissuto, non i suoi abitanti.

Quattro anni fa i pesci rossi nella piccola vasca in giardino, inizialmente dieci, erano diventati più di un centinaio. Ad un certo punto, durante l'inverno, a causa dell'acqua troppo inquinata dai loro escrementi, hanno cominciato a morire. Nel giro di un mese non è sparito il laghetto e nemmeno l'acqua: sono morti tutti i pesci.
 
Che ci siano sprechi e' fuori di dubbio.
Come per esempio far rottamare migliaia di auto in perfetto stato e che potrebbero fornire ancora anni e anni di funzionamento impeccabile per costringere la gente a comprarne di nuove di cui non ha bisogno.
Per non parlare degli sprechi nell'ambito dell'informatica, che richiede risorse energetiche immense per produrre beni che vengono resi obsoleti non perche' non funzionino piu', ma perche' le case produttrici si assicurano che cio' accada ogni 2-3 anni....
Ma e' inesatto dire che l'inquinamento stia peggiorando. Anzi. Rispetto agli anni '70 l'aria di oggi e' circa venti volte migliore di allora.
Ulteriore prova, ce ne fosse bisogno, delle frottole che ci raccontano.
Che poi si debba risparmiare ove possibile direi che e' autoevidente. E la crisi pare stia aiutando anche in questo senso.
 
99octane ha scritto:
Che ci siano sprechi e' fuori di dubbio.
Come per esempio far rottamare migliaia di auto in perfetto stato e che potrebbero fornire ancora anni e anni di funzionamento impeccabile per costringere la gente a comprarne di nuove di cui non ha bisogno.
Per non parlare degli sprechi nell'ambito dell'informatica, che richiede risorse energetiche immense per produrre beni che vengono resi obsoleti non perche' non funzionino piu', ma perche' le case produttrici si assicurano che cio' accada ogni 2-3 anni....
Ma e' inesatto dire che l'inquinamento stia peggiorando. Anzi. Rispetto agli anni '70 l'aria di oggi e' circa venti volte migliore di allora.
Ulteriore prova, ce ne fosse bisogno, delle frottole che ci raccontano.
Che poi si debba risparmiare ove possibile direi che e' autoevidente. E la crisi pare stia aiutando anche in questo senso.

direi che hai centrato il punto, tante palle per la CO2 che è quella che esalano gli esseri viventi basati sul carbonio e che le piante usano per la loro vita, poi riempiamo discariche con oggetti che potrebbero sopravvivere ancora anni di glorioso servizio, io ho rottamato solo auto con più di 15 anni di servizio e con qualche acciacco che ne rendeva quantomeno discutibile (economicamente) la riparazione. ho scelto un computer Mac che, a parte che ora ha la certificazione di rispetto ambientale, dura almeno cinque volte un qualsiasi Pc. è un po' che lo dico, basta con la produzione di massa di beni usa e gettas (non per filosofia ma per bassa qualità di costruzione-materiale) ultimamamente ho acquistato elettrodomestici, un po' più cari ma che assicurano durate elevate, tipo Miele, in modo da non avere a breve un rottame da smaltire. è la strada del mondo occidentale, meno quantità più qualità, come anche per il cibo, mangiar meno ma mangiar meglio....e pure il bere... :D
 
99octane ha scritto:
SOPRATTUTTO il bere... :D
Che poi ci diranno che a fermentare il vino si fa CO2 :rolleyes: :lol:

Quoto: io la CO2, per non sapere ne' leggere ne' scrivere me la sparo direttamento in vena con del bel lambrusco. Tanto guida la signora. Ciao :D :D :D
 
Il clima è sempre cambiato (e sempre cambierà) ... ma forse non così velocemente come adesso.

I ghiacciai al Polo Nord (non al Polo Sud) e sulla maggior parte delle montagne stanno diminuendo.

Gli oceani sono più caldi.

L'estate trovo spesso per strada temperature di 40°... sarà che vent'anni fa non avevo il termometro in macchina... sarà che sulla strada fa comunque più caldo che su un bel praticello... ma queste sono temperature che, tempo fa, erano caratteristiche dei paesi tropicali... oggi sono normali.

Da 3 anni ho un termometro esterno, non ha mai raggiunto lo zero...

Capisco che le 'sensazioni' personali non contano nulla... ma in questo caso confermano il 'sentito dire' proveniente dalla società scientifica... non da 4 gatti interessati...

Poi ci sono sempre i 'saputi'... che capiscono tutto loro... che negano l'evidenza... che cavalcano sempre le teorie alternative... presentandole come evidenti...
 
99octane ha scritto:
Quindi le auto sono responsabili del 7,5% del CO2 globale e del 12,5% di quello locale inglese, stando a questo studio.

Purtroppo, le premesse dello studio non sono il massimo e ne minano alla base la credibilita' in modo abbastanza drastico.
L'apertura infatti e': "Climate change, as a result of rising greenhouse gas emissions, threatens the stability of the world?s climate, economy and communities. As noted in Chapter 1, the cost of early action is significant, but the costs of inaction could be far worse ? temperature increases could lead to damages equivalent to as much as 5-20 per cent of global GDP."

Tradotto:
" Il cambiamento del clima, come risultato dell'incremento delle emissioni di gas serra, minaccia la stabilita' del clima mondiale, delle economie e delle comunita'. Come osservato nel capitolo 1, il costo di un'azione preventiva e' significativo, ma il costo dell'inazione potrebbe essere assai peggiore - l'aumento di temperatura potrebbe portare a danni pari al 5-20 per cento del prodotto globale."

Questa frase contiene una serie di affermazioni indimostrate, ipotetiche, o dimostrate come inesatte o comunque prive di fondamento.

Analizziamola, un punto alla volta, perche' e' una tale congerie di inesattezze o teorie indimostrate date per scontate che e' necessario procedere passo passo.

"Il cambiamento del clima"

Che il clima stia cambiando e' oggetto di discussione e di studio. Ci sono studi scientifici seri basati sul metodo scientifico e sottoposti a revisione pubblica della comunita' scientifica, che portano significative dimostrazioni del fatto che il supposto "cambiamento del clima" sia frutto in parti variabili di propaganda catastrofista interessata e conseguente isteria collettiva, ed errori di misurazione.

" Il cambiamento del clima, come risultato dell'incremento delle emissioni di gas serra"

Ammesso che il clima stia cambiando (probabile), e' tutto da dimostrare che tale cambiamento sia dovuto a un "incremento di emissioni di gas serra".
Il clima, in effetti, cambia continuamente. Non ci sarebbe nulla di strano se fossimo di fronte a un ennesimo cambiamento del tutto normale, che gli attuali "stregoni" sfruttano per loro tornaconto proprio come lo stregone della tribu' sfruttava il fulmine che aveva colpito l'albero sacro.
Che poi tale incremento di emissioni di gas serra sia di origine antropica e' ancora meno dimostrato. Come ancora meno dimostrato e' che le emissioni di gas serra di origine antropica abbiano un qualsivoglia peso sul clima. In effetti, numerosi studi scientifici e sottoposti a peer review dimostrano che e' proprio il contrario: non c'e' praticamente alcuna influenza.
Tra l'altro, e' dimostrato che circa 200.000 anni fa i livelli di CO2 erano enormemente piu' alti di oggi. Colpa delle auto anche allora, immagino.
Non solo: l'andamento della CO2 ha andamenti ciclici, che si sono ripetuti quando l'uomo non era ancora sceso dagli alberi (e probabilmente teneva la macchina accesa sotto la pianta tutto il tempo, evidentemente).
Uno degli ultimi picchi e' stato nel XIX secolo, ma a quanto pare siamo ancora qui...


" Il cambiamento del clima, come risultato dell'incremento delle emissioni di gas serra, minaccia la stabilita' del clima mondiale, delle economie e delle comunita'. "

Che un cambiamento del clima minaccia la stabilita' del clima mondiale e' un'affermazione completamente campata per aria, e dai fini puramente allarmisti, come sottolineato dal prosieguo della frase.
Il clima cambia di continuo, e il clima mondiale, per sua definzione, non e' stabile, ma sottoposto a continui cambiamenti, piu' o meno ciclici.
E di questo ci sono tali e tante prove scientifiche che non val nemmeno la pena proseguire oltre.


"il costo di un'azione preventiva e' significativo, ma il costo dell'inazione potrebbe essere assai peggiore - "

Questa frase e' solo un'ulteriore dimostrazione di propaganda allarmista basata sul fumo.
"Gli dei sono in collera, e se non facciamo un grande sacrificio di pecore e montoni, il fulmine che oggi ha colpito l'albero sacro potrebbe colpire le vostre case!"
Naturalmente il sacrificio va dato ai sacerdoti, che si occuperanno di farlo avere agli dei.

Spettacolare come a raccontare la storiella cosi' la gente in media si stupisca di quanto eran gonzi gli antichi, salvo poi comportarsi nello stesso identico modo. :rolleyes: :lol:
I cambiamenti climatici sono abbastanza evidenti, in Italia forse meno. Non credo che questo fatto possa essere seriamente smentito.
Ora, dire che tali cambiamenti siano solo ed esclusivamente dovuti alle attività umane penso sia scorretto e superficiale.
Non credo, ma è un mio parere, che l'uomo sia in grado di misurare con precisione l'incidenza sul clima delle sue attività e non credo neppure che queste possano incidere in maniera considerevole.
Chi afferma che la colpa sia dell'uomo lo dice sostenendo che, se è pur vero che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, questi non sono mai stati così repentini come in questi ultimi anni.
Tale affermazione secondo me non può essere supportata scientificamente. Nessuno è in grado di dire con sicurezza quali siano state le tempistiche dei passati sconvolgimenti climatici nelle ere passate. Chi dice che sono state lente lo dice facendo "professione di fede"....su se stesso, o meglio sulle proprie convinzioni. Questo perché non è in alcun modo dimostrabile la velocità dei cambiamenti climatici nel passato. Possiamo dire che ci sono stati ma non possiamo essere certi della loro evoluzione.
Oggi vi sono dei sistemi di misurazione abbastanza efficienti e gli scienziati climatologi (o una maggioranza di essi) ci dicono che è in corso un surriscaldamento evidente. Questo è vero! Ma fare paragoni col passato è secondo il mio punto di vista scientificamente un'assurdità detta, da alcuni in buona fede, ma da altri su pressing di qualcuno non disinteressato.
Che l'uomo abbia prodotto diversi disastri sul pianeta è una verità non smentibile da nessuno.
Penso sia utile parlare di riduzione dell'inquinamento (magari si potesse eliminare del tutto) dell'aria, così come dell'acqua del terreno e del sottosuolo.
Ma dire che questo incida in modo così rapido sugli ecosistemi mi sembra grossolano.
 
99octane ha scritto:
...per esempio far rottamare migliaia di auto in perfetto stato e che potrebbero fornire ancora anni e anni di funzionamento impeccabile per costringere la gente a comprarne di nuove di cui non ha bisogno...
Perché questi sprechi, innegabili, si verifichino, ci vuole però anche una notevole complicità da parte de "la gente". Non mi risulta infatti che la maggioranza delle auto nuove sia venduta a persone costrette a comprare.
Così come nessuno è costretto a comprare automobili che fanno 12-14km con un litro, decretandone così il successo commerciale e "incentivando" la loro ulteriore produzione da parte delle le case.

...Per non parlare degli sprechi nell'ambito dell'informatica, che richiede risorse energetiche immense per produrre beni che vengono resi obsoleti ... ogni 2-3 anni...
Verissimo. Anche qui, però, fondamentale è la collaborazione dei consumatori che, tra l'altro, nemmeno sono "obbligati" a cambiare computer, visto che non ci sono (per ora) "divieti di circolazione" per i computer senza core o con hard disk sotto i 200GB.
Il mio computer è del 2003. Ha una scheda video con 32MB di RAM (da non uscire di casa per la vergogna!) che pilota egregiamente due monitor LCD. Forse lo cambierò prima della fine dell'anno, in buona misura per capriccio e anche (ecco la ragione "oggettiva" che maschera il capriccio) perché il suo singolo GB di memoria, purtroppo non espandibile, comincia ad essere un po' troppo penalizzante per l'uso delle macchine virtuali cui mi sono gradualmente abituato. Avevo questa intenzione anche un anno fa, ma poi nulla feci perché i componenti che volevo comprare non erano al momento disponibili. Adesso, eventualmente, comprerei sempre gli stessi, risparmiando tra l'altro due o trecento euro.

...e' inesatto dire che l'inquinamento stia peggiorando. Anzi. Rispetto agli anni '70 l'aria di oggi e' circa venti volte migliore di allora...
Questo probabilmente è vero a livello locale, ma non a livello globale. Senza dubbio se potessimo viaggiare nel tempo ed andare a vedere che cosa veniva regolarmente scaricato nei fiumi del nostrano nord negli anni 60 e 70 ci sarebbe da divertirsi, ma oggi quelle stesse allegre abitudini si sono trasferite in altri paesi, ben più grandi e popolati. Mi sembra quindi più che giusto suonare il tamburo d'allarme un po' dappertutto, anche perché ogni contributo, per quanto piccolo, non può essere altro che positivo, specie quando si tratta di un contributo "piccolo" ma messo in pratica da centinaia di milioni di persone.
Senza dimenticare, inoltre, la presenza e la gravità di altri tipi di inquinamento (come quello "da cemento") e degli sprechi generalizzati di energia, che rispetto agli anni 70 non mi sembrano diminuiti un gran che...

Il tutto, però, andrebbe fatto, come dicevo, con razionalità e senso della misura, due ingredienti che purtroppo sono in via di rapida estinzione nella attuale cucina.

...la crisi pare stia aiutando anche in questo senso...
Non mi sembra proprio però che questo "aiuto" venga apprezzato e considerato come un'occasione per cambiare definitivamente certe perverse abitudini.
Mi pare, anzi, che da ogni parte si auspichi di "riprendere" il più presto possibile le sagge abitudini passate, distrattamente dimenticando che proprio quelle hanno creato la crisi.
 
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