renexx
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I "quarti di nobiltà" di Mercedes non si discutono, così come la mancanza degli stessi nei marchi "finti".
Anche i marchi di lusso hanno avuto periodi bui, come BMW dimostra con la Isetta, senza la quale non sarebbe sopravvissuta. Audi, pur non brillando per tanto tempo, ha un bel secolo di storia alle spalle.
"
La meraviglia dei pionieri della velocità.
Nel Marzo del 1933 il geniale Ferdinand Porsche presenta un progetto di auto da corsa al consiglio di amministrazione di Auto Union: nello stabilimento Horch di Zwickau vedono quindi la luce le tre prime vetture sotto la cura di Porsche stesso. Con una sovvenzione arrivata direttamente dal governo di Hitler, le modello ?P? con motore centrale scendono in pista per alcune prove, suscitando l'ammirazione di personalità del mondo politico, tecnico e sportivo. Nel 1934, partecipando a gare ufficiali, la nuova Auto Union conquista sette record mondiali e uno internazionale di categoria. Un successo straordinario per il geniale progetto di Porsche: motore posteriore a 16 cilindri a V di 45°, compressore tipo Roots, abitacolo molto avanzato, sospensione a barra di torsione (altra rivoluzionaria realizzazione del Professore), linea profilatissima. Le numerose vittorie conquistate contribuiscono a mantenere acceso l'entusiasmo per il mondo delle corse sportive: dal 1934 al 1937 sono quattro le versioni dell'Auto Union progettate per la formula chiamata dei 750 chili.
Le vittorie, comprese quelle sulle competitive Mercedes, sono numerose e prestigiose, segnando anche primati di velocità (nel 1937 406,3 km/h), e soprattutto esercitando una positiva influenza sulle cifre di esportazione dell'azienda.
Per le Auto Union monoposto corrono anche i due più formidabili piloti italiani dell'epoca: Achille Varzi e Tazio Nuvolari, che prende il posto dello sfortunato campione Rosemeyer."
Questa è storia dell'auto.
P.S. la Joplin non mi è mai piaciuta...
Anche i marchi di lusso hanno avuto periodi bui, come BMW dimostra con la Isetta, senza la quale non sarebbe sopravvissuta. Audi, pur non brillando per tanto tempo, ha un bel secolo di storia alle spalle.
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La meraviglia dei pionieri della velocità.
Nel Marzo del 1933 il geniale Ferdinand Porsche presenta un progetto di auto da corsa al consiglio di amministrazione di Auto Union: nello stabilimento Horch di Zwickau vedono quindi la luce le tre prime vetture sotto la cura di Porsche stesso. Con una sovvenzione arrivata direttamente dal governo di Hitler, le modello ?P? con motore centrale scendono in pista per alcune prove, suscitando l'ammirazione di personalità del mondo politico, tecnico e sportivo. Nel 1934, partecipando a gare ufficiali, la nuova Auto Union conquista sette record mondiali e uno internazionale di categoria. Un successo straordinario per il geniale progetto di Porsche: motore posteriore a 16 cilindri a V di 45°, compressore tipo Roots, abitacolo molto avanzato, sospensione a barra di torsione (altra rivoluzionaria realizzazione del Professore), linea profilatissima. Le numerose vittorie conquistate contribuiscono a mantenere acceso l'entusiasmo per il mondo delle corse sportive: dal 1934 al 1937 sono quattro le versioni dell'Auto Union progettate per la formula chiamata dei 750 chili.
Le vittorie, comprese quelle sulle competitive Mercedes, sono numerose e prestigiose, segnando anche primati di velocità (nel 1937 406,3 km/h), e soprattutto esercitando una positiva influenza sulle cifre di esportazione dell'azienda.
Per le Auto Union monoposto corrono anche i due più formidabili piloti italiani dell'epoca: Achille Varzi e Tazio Nuvolari, che prende il posto dello sfortunato campione Rosemeyer."
Questa è storia dell'auto.
P.S. la Joplin non mi è mai piaciuta...