pilota54 ha scritto:
renatom ha scritto:
L'ennesimo topic di rottura di una catena distribuzione mi dà lo spunto per questa riflessione.
C'è una specie di pregiudizio che dice che tende a dire che la catena sia testimoniato anche dal fatto che BMW, Mercedes, Toyota usano in gran parte la catena.
Mi permetto di insinuare il dubbio che, probabilmente è la cinghia ad essere la soluzione da preferire.
Negli ultimi anni ho letto molto più spesso di problemi alle catene (VW, BMW, Fiat) e quindi inizio a pensare che sia proprio la soluzione catena ad essere più problematica.
Anche nella mia esperienza di progettista industriale, ricordo di avere avuto spesso problemi con le catene e quasi mai con le cinghie.
C'è da dire che spesso in ambito industriale si opera in condizioni difficili tipo sporco, lubrificazione carente, ambienti corrosivi, non riscontrabili nel carter di un motore.
Come progettista,gli unici casi in cui preferirei una catena sono carichi elevati combinati a basse velocità e incertezze sul parallelismo degli alberi, casi che non sono quelli della cinghia distribuzione di un motore.
L'unico vantaggio che vedo è l'ingombro inferiore in direzione assiale.
Non ho letto tutte le tre pagine, comunque dico la mia. A me due rotture di cinghia mi sono costate rispettivamente 750 (Alfa 156 1.8 benzina) e 2.200 euro (Alfa GTV 3.0 V6).
Premetto però che la colpa è stata sostanzialmente mia. Perché? Perché quando ho comprato la 156 mi fu venduta con 6 mesi di vita, e se ricordo bene 16.000 km, poi ho scoperto fatti come auto da noleggio. La macchina riuscì benissimo, nessun problema, però a 80.000 km, proprio quando mi apprestavo a sostituire la prima cinghia, la stessa si è rotta, insieme a 8 delle 16 valvole. Ma aveva davvero 80.000 km? O di più? Non lo saprò mai.
Per la GTV il problema è stato un po' diverso. Ho cambiato la prima cinghia, quella originale, a circa 80.000 km, ma era ancora in ottime condizioni, così per la seconda ho deciso di farne almeno 60.000. Invece dopo soli 55.000 km (però piuttosto "tirati", con diverse puntate in pista) si è rotta e ho dovuto sostituire tutte le 24 valvole...................
Da allora, per sicurezza e tranquillità, cambio le cinghie dopo 40.000 km.
Le catene so che dovrebbero farne almeno 120.000.
Citi numeri davvero troppo bassi, cinghia a 40.000 e catena a 120.000!
La cinghia credo che vada cambiata dai 100.000 km in su...diciamo come minimo sindacale, e le catene, anche se qui nessuno lo vuole capire..sono teoricamente da NON CAMBIARE MAI.
SI possono, invece, cambiare pattini e puntalini sul sistema cinematico della catena.
I puntalini sono accessibili dall'esterno motore, i pattini sono invece all'interno del sistema vano catena.
Però, non voglio insistere perchè il mio ragionamento cozza con la tranquillità degli altri ed allora ognuno sceglie la propria strategia di manutenzione.
Ma a 40.000 km una cinghia (praticamente durano più gli pneumatici e i freni) è davvero troppo presto.
120.000 km per una catena è davvero troppo presto.
Però siamo qui a ragionare...quindi diciamo un po' tutti la nostra opinione e nel caso tuo addirittura esperienza.
Quanti sanno che oggi i motori moderni hanno un sistema di profilatura dei denti delle pulegge che ri raccordano (in origine su motore nuovo) con i denti della cinghia originale di primo equipaggiamento?
La cinghia ha un verso di montaggio (tipo la freccia che sta sugli pneumatici) perchè i denti sono stati disegnati e costruiti per u attacco ai denti della puleggia sincronizato, onde evitare screpolature e rumorosità, e anche questo cosntribuisce alla longevità del componente.
Non è una operazione facile il cambio ingegnerizzato della cinghia; molti meccanicio sono dei buoni artiiani che cambiano cinghie e pezzi vari, ma per esperienza più che tecnica di base e/o evoluta.
Alcuni motori ad esempio se nascono con una cinghia Dayco, Continental o Pirelli che sia...avranno la cinghia originale profilata e tensionatta secondo prescrizioni del costruttore.
Se un motore nasce con una Dayco (ad esempio) e poi il meccanico ci mette una Continental (ad esempio) potremmo perdere quell'abbinamento originale (profilatura e altro) che decretava la longevità progettuale.
Cioè puoi fare 250.000 km con la cinghia di primo equipaggiamento ma soli 30.000 con la seconda cinghia appena cambiata dal meccanico.
Ma...nessuno mi sente...la gente non vuole problemi ed ognuno fa di quello che ha...virtù!