<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cinghia o catena? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Cinghia o catena?

Molte auto, dopo che rifanno la cinghia, perdono affidabilità...non la recuperano.
Mi ripeto!

Le catene (eccetto gli aborti tedeschi, non Mercedes però) sono per la vita; alcuni meccanici le cambiano perchè devono campare e basta.
Oltre alle nostre paranoie che servono menù di buon lavoro a questi signori.
 
dirò anche una banalità ma direi che siano importanti fattori quali qualità ed esecuzione di montaggio/costruzione della meccanica ai fini di robustezza ed affidabilità e pertanto potremmo avere delle catene potenzialmente soggette a rotture, così come cinghie estremamente robuste e longeve...

vedasi esempi generici con la riuscita di certi cvt a causa delle pulegge che li componevano (in seguito risolto a quanto pare)...

così come catene di distribuzioni appartenenti a certe motorizzazioni (cambiato soluzione per ovviare)...


EDIT
 
Si... ma non confondiamo le acque. Gli ingranaggi del cambio sono spessi tre volte quelli della distribuzione, sono a mollo in tantissimo olio appositamente studiato, sono supportati da cuscinetti con le controsfere. A spessore libero grazie al ka, la distribuzione però deve stare in un tot di millimetri e lo spessore ha la sua importanza. Con 5 cm a disposizione anche una catena o una cinghia farebbero lo stesso lavoro. Ripeto: se la panacea fosse la cascata di ingranaggi, oggi dopo decenni di clamorosi fallimenti di cinghie e catene avrebbero tutti quella. Sul VM il casino si può sopportare anche in vista di rara manutenzione e lontanissima probabilità di rimanere in mezzo al mare (ma che minchia di esempio... :D... un motore marino...). Su una vettura, magari di lusso, no. Le vetture di lusso con "quel" VM non erano recepite come tali, ai tempi. Sarà stata la coppia di ingranaggi? :D
Aveva la distribuzione ad aste e bilancieri ma il collegamento tra motore e camme era ad ingranaggi: praticamente avevano ottenuto la summa dei difetti di entrambe le filosofie. :D Infatti è sparito rapidamente dal mercato, pochi lo rimpiangono.
Altra roba il VM che gira oggi sui commerciali Iveco.
 
renatom ha scritto:
L'ennesimo topic di rottura di una catena distribuzione mi dà lo spunto per questa riflessione.

C'è una specie di pregiudizio che dice che tende a dire che la catena sia testimoniato anche dal fatto che BMW, Mercedes, Toyota usano in gran parte la catena.

Mi permetto di insinuare il dubbio che, probabilmente è la cinghia ad essere la soluzione da preferire.
Negli ultimi anni ho letto molto più spesso di problemi alle catene (VW, BMW, Fiat) e quindi inizio a pensare che sia proprio la soluzione catena ad essere più problematica.

Anche nella mia esperienza di progettista industriale, ricordo di avere avuto spesso problemi con le catene e quasi mai con le cinghie.
C'è da dire che spesso in ambito industriale si opera in condizioni difficili tipo sporco, lubrificazione carente, ambienti corrosivi, non riscontrabili nel carter di un motore.
Come progettista,gli unici casi in cui preferirei una catena sono carichi elevati combinati a basse velocità e incertezze sul parallelismo degli alberi, casi che non sono quelli della cinghia distribuzione di un motore.
L'unico vantaggio che vedo è l'ingombro inferiore in direzione assiale.

Non ho letto tutte le tre pagine, comunque dico la mia. A me due rotture di cinghia mi sono costate rispettivamente 750 (Alfa 156 1.8 benzina) e 2.200 euro (Alfa GTV 3.0 V6).

Premetto però che la colpa è stata sostanzialmente mia. Perché? Perché quando ho comprato la 156 mi fu venduta con 6 mesi di vita, e se ricordo bene 16.000 km, poi ho scoperto fatti come auto da noleggio. La macchina riuscì benissimo, nessun problema, però a 80.000 km, proprio quando mi apprestavo a sostituire la prima cinghia, la stessa si è rotta, insieme a 8 delle 16 valvole. Ma aveva davvero 80.000 km? O di più? Non lo saprò mai.

Per la GTV il problema è stato un po' diverso. Ho cambiato la prima cinghia, quella originale, a circa 80.000 km, ma era ancora in ottime condizioni, così per la seconda ho deciso di farne almeno 60.000. Invece dopo soli 55.000 km (però piuttosto "tirati", con diverse puntate in pista) si è rotta e ho dovuto sostituire tutte le 24 valvole...................

Da allora, per sicurezza e tranquillità, cambio le cinghie dopo 40.000 km.

Le catene so che dovrebbero farne almeno 120.000.
 
ilopan ha scritto:
Molte auto, dopo che rifanno la cinghia, perdono affidabilità...non la recuperano.
Mi ripeto!

Le catene (eccetto gli aborti tedeschi, non Mercedes però) sono per la vita; alcuni meccanici le cambiano perchè devono campare e basta.
Oltre alle nostre paranoie che servono menù di buon lavoro a questi signori.

Io ho notato che se la cinghia si rompe e vengono sostituite le valvole, la macchina perde prestazione (il motivo non so spiegarlo), non so l'affidabilità.
Se invece vengono semplicemente sostitute, le prestazioni rimangono invariate.
 
Pilota..il problema dei Ts è stato un sottodimensionamento della cinghia..io cambiata dopo non non mi ricordo più esattamente fai 20000 km per cambio variatore e poi sostiutita dopo 100000km come da programma di manutenzione..salvo scoprire successivamente che ci furono molti casi di cedimenti a 60/80mila e che l'alfa inviò una circolare con la sostituzione della cinghi anticipata.. la mia fu solo fortuna..per dire dopo poco tempo ad un mio amico a cui avevo detto delle rotture a 60/80mila gli diedi il consiglio di cambiarla prima dei 100000,lui non mi diede retta e si ruppe in corsia di accelerazione in tangenziale a 98000...
 
Personalmente credo che chi cambia la cinghia a 40000 km butti via soldi. Se fosse giusto, basterebbe solo questo per dire che la cinghia è da abolire e va meglio la catena. Sono anche convinto che certe rotture premature nascano da auto usate e contakm taroccati. Tutto ciò premesso, se potessi scegliere vorrei un motore con catena DOPPIA e dotata di tenditore. Auto così si facevano in passato,e la catena durava quanto la macchina. La cinghia è nata qualche decennio fa, essenzialmente perchè costava meno (al costruttore). Ma al cliente no: provate a cambiarla in una comunissima Peugeot 207, il limite di km è alto, ma quando ci si arriva non bastano 500 euro. Le soluzioni tecniche innovative devono servire ad aumentare affidabilità e ridurre costi, non il contrario, e questo la cinghia non lo fa.
 
fmdl ha scritto:
...se potessi scegliere vorrei un motore con catena DOPPIA...
E' quella che da sempre montano le Porsche.
Però se io potessi scegliere (e non é detto che non sceglierò la prossima macchina in base al tipo di catena) sceglierei una catena Morse.
 
fmdl ha scritto:
Personalmente credo che chi cambia la cinghia a 40000 km butti via soldi.

Sui TS 16v Alfa dice ogni 60mila km. Io non ci son mai arrivato perché le cambio ogni 6 anni e in 6 anni non arrivo mai a 60mila km. Sulla mia auto che ha 125mila km sono al quarto set di cinghie, cambio previsto nel 2021.
 
alexmed ha scritto:
fmdl ha scritto:
Personalmente credo che chi cambia la cinghia a 40000 km butti via soldi.

Sui TS 16v Alfa dice ogni 60mila km. Io non ci son mai arrivato perché le cambio ogni 6 anni e in 6 anni non arrivo mai a 60mila km. Sulla mia auto che ha 125mila km sono al quarto set di cinghie, cambio previsto nel 2021.
cioè in pratica quell'auto cambia la cinghia più spesso delle gomme...
 
pilota54 ha scritto:
renatom ha scritto:
L'ennesimo topic di rottura di una catena distribuzione mi dà lo spunto per questa riflessione.

C'è una specie di pregiudizio che dice che tende a dire che la catena sia testimoniato anche dal fatto che BMW, Mercedes, Toyota usano in gran parte la catena.

Mi permetto di insinuare il dubbio che, probabilmente è la cinghia ad essere la soluzione da preferire.
Negli ultimi anni ho letto molto più spesso di problemi alle catene (VW, BMW, Fiat) e quindi inizio a pensare che sia proprio la soluzione catena ad essere più problematica.

Anche nella mia esperienza di progettista industriale, ricordo di avere avuto spesso problemi con le catene e quasi mai con le cinghie.
C'è da dire che spesso in ambito industriale si opera in condizioni difficili tipo sporco, lubrificazione carente, ambienti corrosivi, non riscontrabili nel carter di un motore.
Come progettista,gli unici casi in cui preferirei una catena sono carichi elevati combinati a basse velocità e incertezze sul parallelismo degli alberi, casi che non sono quelli della cinghia distribuzione di un motore.
L'unico vantaggio che vedo è l'ingombro inferiore in direzione assiale.

Non ho letto tutte le tre pagine, comunque dico la mia. A me due rotture di cinghia mi sono costate rispettivamente 750 (Alfa 156 1.8 benzina) e 2.200 euro (Alfa GTV 3.0 V6).

Premetto però che la colpa è stata sostanzialmente mia. Perché? Perché quando ho comprato la 156 mi fu venduta con 6 mesi di vita, e se ricordo bene 16.000 km, poi ho scoperto fatti come auto da noleggio. La macchina riuscì benissimo, nessun problema, però a 80.000 km, proprio quando mi apprestavo a sostituire la prima cinghia, la stessa si è rotta, insieme a 8 delle 16 valvole. Ma aveva davvero 80.000 km? O di più? Non lo saprò mai.

Per la GTV il problema è stato un po' diverso. Ho cambiato la prima cinghia, quella originale, a circa 80.000 km, ma era ancora in ottime condizioni, così per la seconda ho deciso di farne almeno 60.000. Invece dopo soli 55.000 km (però piuttosto "tirati", con diverse puntate in pista) si è rotta e ho dovuto sostituire tutte le 24 valvole...................

Da allora, per sicurezza e tranquillità, cambio le cinghie dopo 40.000 km.

Le catene so che dovrebbero farne almeno 120.000.

Citi numeri davvero troppo bassi, cinghia a 40.000 e catena a 120.000!

La cinghia credo che vada cambiata dai 100.000 km in su...diciamo come minimo sindacale, e le catene, anche se qui nessuno lo vuole capire..sono teoricamente da NON CAMBIARE MAI.

SI possono, invece, cambiare pattini e puntalini sul sistema cinematico della catena.
I puntalini sono accessibili dall'esterno motore, i pattini sono invece all'interno del sistema vano catena.

Però, non voglio insistere perchè il mio ragionamento cozza con la tranquillità degli altri ed allora ognuno sceglie la propria strategia di manutenzione.

Ma a 40.000 km una cinghia (praticamente durano più gli pneumatici e i freni) è davvero troppo presto.
120.000 km per una catena è davvero troppo presto.
Però siamo qui a ragionare...quindi diciamo un po' tutti la nostra opinione e nel caso tuo addirittura esperienza.

Quanti sanno che oggi i motori moderni hanno un sistema di profilatura dei denti delle pulegge che ri raccordano (in origine su motore nuovo) con i denti della cinghia originale di primo equipaggiamento?
La cinghia ha un verso di montaggio (tipo la freccia che sta sugli pneumatici) perchè i denti sono stati disegnati e costruiti per u attacco ai denti della puleggia sincronizato, onde evitare screpolature e rumorosità, e anche questo cosntribuisce alla longevità del componente.

Non è una operazione facile il cambio ingegnerizzato della cinghia; molti meccanicio sono dei buoni artiiani che cambiano cinghie e pezzi vari, ma per esperienza più che tecnica di base e/o evoluta.

Alcuni motori ad esempio se nascono con una cinghia Dayco, Continental o Pirelli che sia...avranno la cinghia originale profilata e tensionatta secondo prescrizioni del costruttore.
Se un motore nasce con una Dayco (ad esempio) e poi il meccanico ci mette una Continental (ad esempio) potremmo perdere quell'abbinamento originale (profilatura e altro) che decretava la longevità progettuale.

Cioè puoi fare 250.000 km con la cinghia di primo equipaggiamento ma soli 30.000 con la seconda cinghia appena cambiata dal meccanico.

Ma...nessuno mi sente...la gente non vuole problemi ed ognuno fa di quello che ha...virtù!
 
pilota54 ha scritto:
ilopan ha scritto:
Molte auto, dopo che rifanno la cinghia, perdono affidabilità...non la recuperano.
Mi ripeto!

Le catene (eccetto gli aborti tedeschi, non Mercedes però) sono per la vita; alcuni meccanici le cambiano perchè devono campare e basta.
Oltre alle nostre paranoie che servono menù di buon lavoro a questi signori.

Io ho notato che se la cinghia si rompe e vengono sostituite le valvole, la macchina perde prestazione (il motivo non so spiegarlo), non so l'affidabilità.
Se invece vengono semplicemente sostitute, le prestazioni rimangono invariate.
Se si rompe la cinghia sono cacchi amari.
Le valvole battono sui pistoni e se ti va BENONE cambi solo le valvole se no devi buttare il motore.

Perchè?
Perchè le valvole piegandosi possono rompere i guidavalvole, il basamento ecc..!
E' una delle peggiori condizioni di rischio dopo la mancata lubrificazione (leggi grippaggi).
 
francisco2010 ha scritto:
fmdl ha scritto:
...se potessi scegliere vorrei un motore con catena DOPPIA...
E' quella che da sempre montano le Porsche.

Cercare "albero intermedio Porsche" (il problema non dipende comunque dal dimensionamento della catena, ma da quello del cuscinetto dell'albero intermedio stesso)
 
Dico la mia: se ben progettata e realizzata, una distribuzione a catena dovrebbe essere quasi "eterna" e ci si dovrebbe scordare della sua presenza, almeno per chilometraggi "normali"; infatti su motori affidabili è così, e di esempi contemporanei ce ne sono molti (non mi fate fare i soliti nomi...).

Di catene che danno problemi (su alcuni motori per esempio tendono ad allungarsi, mandando il motore leggermente fuori fase, o quelle che per problemi vari sono a rischio rottura, etc) purtroppo ce ne sono diversi casi noti, ma sono sintomo di errori di progettazione o realizzazioni troppo in economia, imho. Purtroppo con conseguenze infauste per il portafogli dell'utente.
 
ilopan ha scritto:
pilota54 ha scritto:
ilopan ha scritto:
Molte auto, dopo che rifanno la cinghia, perdono affidabilità...non la recuperano.
Mi ripeto!

Le catene (eccetto gli aborti tedeschi, non Mercedes però) sono per la vita; alcuni meccanici le cambiano perchè devono campare e basta.
Oltre alle nostre paranoie che servono menù di buon lavoro a questi signori.

Io ho notato che se la cinghia si rompe e vengono sostituite le valvole, la macchina perde prestazione (il motivo non so spiegarlo), non so l'affidabilità.
Se invece vengono semplicemente sostitute, le prestazioni rimangono invariate.
Se si rompe la cinghia sono cacchi amari.
Le valvole battono sui pistoni e se ti va BENONE cambi solo le valvole se no devi buttare il motore.

Perchè?
Perchè le valvole piegandosi possono rompere i guidavalvole, il basamento ecc..!
E' una delle peggiori condizioni di rischio dopo la mancata lubrificazione (leggi grippaggi).

Ovviamente parlavo di cinghia e valvole cambiate insieme. Sulla 156 mi furono cambiate solo quelle di scarico, però forse quelle di aspirazione non rimasero perfette perché notai un piccolo calo di prestazione. Sulla GTV le ho sostituite tutte (24) e più o meno andava come prima.
 
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