<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ciclisti in pericolo ! ( e pericolosi) | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ciclisti in pericolo ! ( e pericolosi)

LADINS ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Proporrei ai signori ciclisti inoltre di evitare di affiancarsi in tre o quattro per chiaccherare occupando una corsia intera e costringendo gli automobilisti a manovre rischiose(in particolare per i ciclisti stessi). Se vogliono chiaccherare possono andare al bar, è molto più comodo, non si rischia di finire sotto qualche auto e si evita di causare a qualche automobilista serie rogne legali ;)

Anche circolare in più di due ciclisti appaiati è vietato dal codice della strada ... ma anche in questo caso di multe ai ciclisti nemmeno l'ombra :rolleyes:

E' quasi sempre vietato anche circolare appaiati, anche se il seguente articolo 182 del C.d.S. andrebbe riformulato in maniera più chiara (il che purtroppo succederà al prossimo grave caso di cronaca di rilevanza nazionale):

"I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro."

Da appassionato di bici, sono il primo ad infuriarmi vedendo sempre e dovunque gruppi di ciclisti che pedalano appaiati (quando non in surplace a gruppetti di tre-quattro ad occupare l'intera sede stradale impegnati in allegre partite a chiacchiere), anche e soprattutto in strade extraurbane strette e tortuose, e addirittura squadre "in allenamento" con tanto di ammiraglia a rallentare ulteriormente il traffico.
Di sanzioni per tali comportamenti manco l'ombra (la polizia urbana del mio paese è finita sul giornale un paio d'anni fa per averlo fatto, quasi avessero fermato dei marziani!).

E pensare che risolvere una questione tanto spinosa, benchè ignorata, prima che si verifichino fatti luttuosi (e tragici anche per gli investitori), sarebbe semplice:
1) Riscrittura dell'art. 182 del C.d.S. come segue: "I ciclisti devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro."
2) Obbligo per i rivenditori di biciclette di consegnare, unitamente allo scontrino di vendita e/o alla garanzia, un estratto del C.d.S. con gli articoli riguardanti la circolazione dei velocipedi.
3) E, ovviamente, contravvenzione e confisca della bici per i trasgressori (ma qui purtroppo siamo nella fantascienza.....)
 
andrewx ha scritto:
Volevo aprire una discussione a riguardo, ma piu' che altro è un appello:

Apprezzo molto chi ha la possibilità ( o è obbligato) di recarsi al posto di lavoro o comunque di muoversi in bici, specie nelle provincie, ma pregherei loro di munirsi di giubbotto riflettente o di installare una luce di segnalazione ( costa un paio d'euro), nelle strade poco illuminate, o per nulla illuminate ,cosi come nelle prima ore del mattino, o alla sera , peggio che peggio con nebbiolina o pioggia, o come mi capita di vedere spesso, magari indossando pure un impermeabile grigio! sono praticamente invisibili!!!! :shock:
Proporrei di sensibilizzare queste persone a munirsi di luci, è importante per la propria incolumità e la sicurezza di tutti, per pochi euro ne vale la pena.
siete daccordo?

Assolutamente si. Ma l'intelligenza è una dote rara.....
 
alexmed ha scritto:
Io giro con giubbottino catarinfrangente, luce rossa lampeggiante posteriore e luce bianca anteriore.... purtroppo anche la settimana scorsa un distratto automobilista mi ha tagliato la strada costringendomi ad una frenata d'emergenza con tanto di derapata di traverso... son riuscito per un pelo a passare tra la coda di questa auto e un'altra che arrivava dalla stessa direzione... mi ero già visto spiaccicato alla sua fiancata. Il mio cardiofrequenzimentro ha segnato un picco da 145 pulsazioni a 190...

Pensa se non avevi le dotazioni. Non saresti qui a raccontarle......
 
alexmed ha scritto:
Sono circa 17 anni che vado in bici in modo assiduo per piacere e per tenermi in forma. I 100mila km sulle due ruote li ho già superati.
Ho una bici da corsa che non ha luci sue, ma non sono pazzo come ho detto di andare la sera senza rendermi visibile, detto questo, ciò che riporto è che non ho mai rischiato così tanti incidenti come negli ultimi 3-4 anni. I motivi per me sono:
1) Aumento del traffico.
2) Rotonde sempre più numerose dove al ciclista non viene riconosciuta la precedenza.
3) Automobilisti sempre più distratti da radio, telefonini, navigatori, cazxi mazzi e lazzi.

Quando abitavo a Torino dove in città sono presenti delle piste ciclabili i problemi erano:
1) Piste ciclabili non manetenute e quindi sporche e spesso dal fondo molto irregolare.
2) Piste ciclabili ad ostacoli con tanto di pali, panettoni e altro.
3) Auto parcheggiate nella pista ciclabile.
4) Pedoni nella pista ciclabile.

Posso affermare che inizialmente andavo in pista ciclabile poi visti i pericoli maggiori andavo in strada. Quelle piste ciclabili vanno bene per muoversi in bici molto moltooo lentamente... a questo punto mettiamo un limite di velocità a 10km/h per le due ruote....

Per la cronaca il caschetto lo metto sempre da 15 anni ormai, anche quando vado a passeggio con la bici da turismo e non con quella da corsa.

Pura ipocrisia.
 
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