Parto da un post di un altro thread per affrontare - non sicuramente per primo - l'argomento ciclisti.
Premettendo che anche in qsto caso è brutto generalizzare, ovvio.
Se 25 anni fa sulle strade i ciclisti avevano la loro modesta bici col faro, ruote da 28", magari il cestello, e la usavano umilmente come mezzo di trasporto, consci del fatto che il traffico attorno a loro è x forza + veloce, e quindi attenti - nel limite del possibile - a non intralciarlo troppo, pur non annullandosi, al giorno d'oggi l'utente medio del velocipede ha mezzi ultratecnologici e superleggeri ( e fin qui nulla da eccepire) ma soprattutto è intimamente convinto che le auto gli sono d'intralcio, non il contrario.
Per cui: viaggia non a bordo carreggiata, ma in mezzo.
Se sono +di uno , viaggiano affiancati.
Se c'è una coda al semaforo, la superano sulla sinistra, e se la coda parte si considerano in pieno diritto di fare qlsiasi manovra a loro + utile x proseguire senza occuparsi delle auto attorno.
La segnaletica stradale vale x le auto, non per loro.
Ergo, le auto devono rispetto al ciclista, ma il ciclista non lo deve alle auto.
Se provi a esprimere il benchè minimo disappunto sul loro comportamento, vieni letteralmente assalito con epiteti, quando non fisicamente.
Se sfrecciando ai 45 all'ora sul marciapiede Infilassero la ruota da 28" cn cerchio in lega ultraleggero sulla fronte della vecchietta che cammina pacifica , s'incazzano cn la vecchia che gliel'ha rovinato.
Non si scusano, mai.
E' vero per tutti i ciclisti?
No.
Per il 95%.
Ma assieme alle bici vendono forse degli eccitanti? Boh...
OpiGnoni (per rimanere in tema ) in merito sono gradite.
P.S.: il post del thread cui mi riferivo è il seguente
http://forum.quattroruote.it/posts/list/60/41316.page
Premettendo che anche in qsto caso è brutto generalizzare, ovvio.
Se 25 anni fa sulle strade i ciclisti avevano la loro modesta bici col faro, ruote da 28", magari il cestello, e la usavano umilmente come mezzo di trasporto, consci del fatto che il traffico attorno a loro è x forza + veloce, e quindi attenti - nel limite del possibile - a non intralciarlo troppo, pur non annullandosi, al giorno d'oggi l'utente medio del velocipede ha mezzi ultratecnologici e superleggeri ( e fin qui nulla da eccepire) ma soprattutto è intimamente convinto che le auto gli sono d'intralcio, non il contrario.
Per cui: viaggia non a bordo carreggiata, ma in mezzo.
Se sono +di uno , viaggiano affiancati.
Se c'è una coda al semaforo, la superano sulla sinistra, e se la coda parte si considerano in pieno diritto di fare qlsiasi manovra a loro + utile x proseguire senza occuparsi delle auto attorno.
La segnaletica stradale vale x le auto, non per loro.
Ergo, le auto devono rispetto al ciclista, ma il ciclista non lo deve alle auto.
Se provi a esprimere il benchè minimo disappunto sul loro comportamento, vieni letteralmente assalito con epiteti, quando non fisicamente.
Se sfrecciando ai 45 all'ora sul marciapiede Infilassero la ruota da 28" cn cerchio in lega ultraleggero sulla fronte della vecchietta che cammina pacifica , s'incazzano cn la vecchia che gliel'ha rovinato.
Non si scusano, mai.
E' vero per tutti i ciclisti?
No.
Per il 95%.
Ma assieme alle bici vendono forse degli eccitanti? Boh...
OpiGnoni (per rimanere in tema ) in merito sono gradite.
P.S.: il post del thread cui mi riferivo è il seguente
http://forum.quattroruote.it/posts/list/60/41316.page