<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ci riproviamo senza metterci a sparare cazzate? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ci riproviamo senza metterci a sparare cazzate?

acrobat_68 ha scritto:
Concordo sulla "cultura" ma ti ricordo come molti atteggiamenti, magicamente, cambino quando si supera la frontiera del proprio civilissimo paese per entrare in uno, per così dire, più permissivo ;)

Perchè sanno benissimo che "da noi" possono fare come gli pare.

E' il gusto del proibito... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum

P.S. Ovviamente la "certezza della pena" (chiamiamola così per semplicità) modificherebbe col tempo anche la cultura italiana... Ma il nostro potere legislativo non la concepisce e, conseguentemente, andiamo il loop.... :rolleyes:
 
Fulcrum ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Credo che la maggor parte dei civilissimi popoli europei, senza le norme e la loro applicazione, sarebbe molto diversa da come in effetti è: basta guardare come spesso si comportano quando varcano le loro fontiere. Credo che non esistano popoli civili e popoli incivili: esistono norme e procedure che funzionano mettendo un freno dove serve. Da noi le norme sono confuse e quasi mai attuate/attuabili...
Saluti

Non è questione di "popoli" ma di cultura.

La nostra non prevede il rispetto della legalità quale "valore".
La nostra cultura potrà anche non prevedere il rispetto della legalità come valore(affermazione tutta da dimostrare, io non ne sono per nulla convinto) ma altre "culture"(d'obbligo virgolettare), e qui mi riferisco direttamente al caso specifico ad oggetto del post, sembra non abbiano la minima concezione del valore della vita umana e della convivenza pacifica in generale.
 
Fulcrum ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Concordo sulla "cultura" ma ti ricordo come molti atteggiamenti, magicamente, cambino quando si supera la frontiera del proprio civilissimo paese per entrare in uno, per così dire, più permissivo ;)

Perchè sanno benissimo che "da noi" possono fare come gli pare.

E' il gusto del proibito... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum

P.S. Ovviamente la "certezza della pena" (chiamiamola così per semplicità) modificherebbe col tempo anche la cultura italiana... Ma il nostro potere legislativo non la concepisce e, conseguentemente, andiamo il loop.... :rolleyes:
Consiglio la visione di uno straordinario (nonchè divertentissimo) film di qualche anno fa: "una poltrona per due" con Dan Aykroid.
Un modo molto easy per far capire quanto l'ambiente conti!!!
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Credo che la maggor parte dei civilissimi popoli europei, senza le norme e la loro applicazione, sarebbe molto diversa da come in effetti è: basta guardare come spesso si comportano quando varcano le loro fontiere. Credo che non esistano popoli civili e popoli incivili: esistono norme e procedure che funzionano mettendo un freno dove serve. Da noi le norme sono confuse e quasi mai attuate/attuabili...
Saluti

Non è questione di "popoli" ma di cultura.

La nostra non prevede il rispetto della legalità quale "valore".
La nostra cultura potrà anche non prevedere il rispetto della legalità come valore(affermazione tutta da dimostrare, io non ne sono per nulla convinto) ma altre "culture"(d'obbligo virgolettare), e qui mi riferisco direttamente al caso specifico ad oggetto del post, sembra non abbiano la minima concezione del valore della vita umana e della convivenza pacifica in generale.
Pienamente d'accordo.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Credo che la maggor parte dei civilissimi popoli europei, senza le norme e la loro applicazione, sarebbe molto diversa da come in effetti è: basta guardare come spesso si comportano quando varcano le loro fontiere. Credo che non esistano popoli civili e popoli incivili: esistono norme e procedure che funzionano mettendo un freno dove serve. Da noi le norme sono confuse e quasi mai attuate/attuabili...
Saluti

Non è questione di "popoli" ma di cultura.

La nostra non prevede il rispetto della legalità quale "valore".
La nostra cultura potrà anche non prevedere il rispetto della legalità come valore(affermazione tutta da dimostrare, io non ne sono per nulla convinto) ma altre "culture"(d'obbligo virgolettare), e qui mi riferisco direttamente al caso specifico ad oggetto del post, sembra non abbiano la minima concezione del valore della vita umana e della convivenza pacifica in generale.
Lo scarso rispetto della vita umana è trasversale alle culture e si annida in particolari zone buie della società dove la violenza chiama violenza: che poi sia rom, mafiosa o di altra natura poco importa, sempre violenza rimane e come tale andrebbe punita!!
 
acrobat_68 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Credo che la maggor parte dei civilissimi popoli europei, senza le norme e la loro applicazione, sarebbe molto diversa da come in effetti è: basta guardare come spesso si comportano quando varcano le loro fontiere. Credo che non esistano popoli civili e popoli incivili: esistono norme e procedure che funzionano mettendo un freno dove serve. Da noi le norme sono confuse e quasi mai attuate/attuabili...
Saluti

Non è questione di "popoli" ma di cultura.

La nostra non prevede il rispetto della legalità quale "valore".
La nostra cultura potrà anche non prevedere il rispetto della legalità come valore(affermazione tutta da dimostrare, io non ne sono per nulla convinto) ma altre "culture"(d'obbligo virgolettare), e qui mi riferisco direttamente al caso specifico ad oggetto del post, sembra non abbiano la minima concezione del valore della vita umana e della convivenza pacifica in generale.
Lo scarso rispetto della vita umana è trasversale alle culture e si annida in particolari zone buie della società dove la violenza chiama violenza: che poi sia rom, mafiosa o di altra natura poco importa, sempre violenza rimane e come tale andrebbe punita!!
Ragionamento sul quale è difficile non essere d'accordo peccato che se combatti, ti ribelli, condanni la Mafia sei un eroe se lo fai nei confronti dei Rom sei un razzista.
 
ilSagittario ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Credo che la maggor parte dei civilissimi popoli europei, senza le norme e la loro applicazione, sarebbe molto diversa da come in effetti è: basta guardare come spesso si comportano quando varcano le loro fontiere. Credo che non esistano popoli civili e popoli incivili: esistono norme e procedure che funzionano mettendo un freno dove serve. Da noi le norme sono confuse e quasi mai attuate/attuabili...
Saluti

Non è questione di "popoli" ma di cultura.

La nostra non prevede il rispetto della legalità quale "valore".
La nostra cultura potrà anche non prevedere il rispetto della legalità come valore(affermazione tutta da dimostrare, io non ne sono per nulla convinto) ma altre "culture"(d'obbligo virgolettare), e qui mi riferisco direttamente al caso specifico ad oggetto del post, sembra non abbiano la minima concezione del valore della vita umana e della convivenza pacifica in generale.
Lo scarso rispetto della vita umana è trasversale alle culture e si annida in particolari zone buie della società dove la violenza chiama violenza: che poi sia rom, mafiosa o di altra natura poco importa, sempre violenza rimane e come tale andrebbe punita!!
Ragionamento sul quale è difficile non essere d'accordo peccato che se combatti, ti ribelli, condanni la Mafia sei un eroe se lo fai nei confronti dei Rom sei un razzista.
5 stelle.
 
ilSagittario ha scritto:
Ragionamento sul quale è difficile non essere d'accordo peccato che se combatti, ti ribelli, condanni la Mafia sei un eroe se lo fai nei confronti dei Rom sei un razzista.

il che, è ovvio ed evidente.

la mafia è una organizzazione criminale, in cui un criminale vale l'altro.
i Rom sono una comunità (discutibilissima) in cui ci sono alcuni criminali, e in cui le responsabilità sono personali e non collettive.
 
ci vorrebbe una bella trasmissione delle jene sull'argomento, magari in più puntate. Chissà che la gente, quelli che dicono '' poverini '' non si sveglano. Ma Io dico, certe gente dove vive sulla luna? Probabilmente non ha mai avuto a che fare con loro e parlano per sentito dire. Venissero qua oppure dove c'è un campo zingari ( chiamiamoli con il loro nome) che si rendono conto di che pasta sono fatti.
 
Il problema non è lo sparare cazzate, ma l'istigazione all'odio razziale, che, se m'arcordo bene, è nu reato p e p dalla legge italiana, e 4R prima o poi rischia di essre incrimminato per complicità (o perlomeno omessa voggilanza).
 
arhat ha scritto:
belpietro ha scritto:
99octane ha scritto:
un ingrediente essenziale per giustificare limitazioni arbitrarie e pretestuose dei diritti dei cittadini... con il loro stesso beneplacito. Anzi, con approvazione!.
come vedi più sopra, per quanto limitato sia il campione hai purtroppo ragione.

La differenza fra la dittatura e la democrazia è che nella prima il dittatore opprime il popolo, nella seconda il dittatore convince il popolo ad opprimersi da solo.

Non ricordo dove la lessi, ma mi trovai concorde.

Si', nell'accezione platoniana di "democrazia" come degenerazione della Repubblica, esattamente come la dittatura e' la degenerazione della monarchia.
Ossia, il governo dei demagoghi.
 
LUISELLA1972 ha scritto:
cui prodest, caro octy? semplice: non gliene importa nulla.

Lo pensavo anche io. Invece l'evidenza dei fatti mi ha costretto a ripensarci. Se non glie ne fregasse niente, non farebbero niente. Invece varano deliberatamente norme che premiano i disonesti e bastonano gli onesti, che permettono ai disonesti di fare quel che vogliono e castigano gli onesti se si difendono. Quindi, c'e' un interesse.
 
acrobat_68 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Forse il problema è un poco più complesso del semplice utilizzo di personale nelle scorte e forse investe altri tipi di problemi come il perchè non si riesca a contrastare l'evasione fiscale, la mafia, etc etc, ovvero i grandi problemi strutturali del nostro paese.
Aldilà delle proprie convinzioni poltiche credo che il problema principale ruoti tutto intorno alle carenze della nostra macchina giuridico-giudiziaria: senza CERTEZZA della pena e capacità di attuarla non c'è civiltà.
Saluti

beh i problemi son solo 2:
1 il personale è impegnato in altri compiti tra cui molto oneroso quello delle scorte (inutili)
2 abbiamo credo, 10 volte il numero di leggi di altri paesi (intendo civili) ma con una discrezionalità di applicazione incredibile ed una impunità di chi (servi dello stato) commette "errori" altissima. Abbassiamo il nmero di leggi (e scriviamole comprensibili e non interpretabili) e rendiamo responsabile chi le applica (elezione di pm e giudici)
1) le scorte possono essere utili come inutili: generalizzare è pericoloso e poco proficuo; bisognerebbe andare caso per caso tagliando senza pietà dove è necessario.
2) il numero di leggi è direttamente proporzionale all'incapacità dello stato di farle rispettare: concordo sul fatto che sarebbe necessaria una vera opera di snellimento del corpus ed, al contempo, una semplificazione che limitasse l'interpretazione (anche se vorrei sentire in questo caso qualcuno che ne sa più di me, tipo Belpi); non sono invece sicuro che l'elezione di pm e giudici sia risolutiva (anzi, non ci credo proprio) mentre trovo che sarebbe necessario far ripartire l'edilizia carceraria ferma alla fine degli anni '90.
1 le scorte sono inutili nel 80 % dei casi (e non faccio la crocerossina, mi occupo di sicurezza) sia perchè lo dicono le statistiche degli altri paesi, sia perchè non è possibile avere così tanti operatori professionalmente capaci (che non vuol dire stare a fianco di uno con la pistola in mano e l'auricolare che pende dall'orecchio) e poi ce l'ha pure uno vicino casa mia che non è essuno
2 l'elezione è fondamentale, ora sono i comandanti della nazione e non possono venir giudicati da nessuno (e questo è gravissimo al limite del golpe) se non dai loro compari(che non condannano mai nessuno)
 
belpietro ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
Ragionamento sul quale è difficile non essere d'accordo peccato che se combatti, ti ribelli, condanni la Mafia sei un eroe se lo fai nei confronti dei Rom sei un razzista.

il che, è ovvio ed evidente.

la mafia è una organizzazione criminale, in cui un criminale vale l'altro.
i Rom sono una comunità (discutibilissima) in cui ci sono alcuni criminali, e in cui le responsabilità sono personali e non collettive.
Più che alcuni direi una elevata percentuale, non usiamo troppo perbenismo, vorrei vedere se ti mettono un campo nomadi davanti a casa se la cosa ti rende indifferente ;)
 
Gunsite ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Forse il problema è un poco più complesso del semplice utilizzo di personale nelle scorte e forse investe altri tipi di problemi come il perchè non si riesca a contrastare l'evasione fiscale, la mafia, etc etc, ovvero i grandi problemi strutturali del nostro paese.
Aldilà delle proprie convinzioni poltiche credo che il problema principale ruoti tutto intorno alle carenze della nostra macchina giuridico-giudiziaria: senza CERTEZZA della pena e capacità di attuarla non c'è civiltà.
Saluti

beh i problemi son solo 2:
1 il personale è impegnato in altri compiti tra cui molto oneroso quello delle scorte (inutili)
2 abbiamo credo, 10 volte il numero di leggi di altri paesi (intendo civili) ma con una discrezionalità di applicazione incredibile ed una impunità di chi (servi dello stato) commette "errori" altissima. Abbassiamo il nmero di leggi (e scriviamole comprensibili e non interpretabili) e rendiamo responsabile chi le applica (elezione di pm e giudici)
1) le scorte possono essere utili come inutili: generalizzare è pericoloso e poco proficuo; bisognerebbe andare caso per caso tagliando senza pietà dove è necessario.
2) il numero di leggi è direttamente proporzionale all'incapacità dello stato di farle rispettare: concordo sul fatto che sarebbe necessaria una vera opera di snellimento del corpus ed, al contempo, una semplificazione che limitasse l'interpretazione (anche se vorrei sentire in questo caso qualcuno che ne sa più di me, tipo Belpi); non sono invece sicuro che l'elezione di pm e giudici sia risolutiva (anzi, non ci credo proprio) mentre trovo che sarebbe necessario far ripartire l'edilizia carceraria ferma alla fine degli anni '90.
1 le scorte sono inutili nel 80 % dei casi (e non faccio la crocerossina, mi occupo di sicurezza) sia perchè lo dicono le statistiche degli altri paesi, sia perchè non è possibile avere così tanti operatori professionalmente capaci (che non vuol dire stare a fianco di uno con la pistola in mano e l'auricolare che pende dall'orecchio) e poi ce l'ha pure uno vicino casa mia che non è essuno
2 l'elezione è fondamentale, ora sono i comandanti della nazione e non possono venir giudicati da nessuno (e questo è gravissimo al limite del golpe) se non dai loro compari(che non condannano mai nessuno)
Cinque stelle per te , non aggiungo altro. :D
 
Back
Alto