pi_greco ha scritto:
belpietro ha scritto:
si, vergogna per non aver preso esempio da quelli che difendono la libertà di movimento individuale, e le proprie industrie.
calma, la libertà individuale non è la possivbilità per ognuno di dare quello che gli pare, ivi compresa la mobilità individuale
sarà.
intanto del problema generale dell'ambiente certi potenti fanno carico esclusivamente al mondo dell'automobile, quando è risaputo che il riscaldamento e le industrie fanno la parte del leone.
comunque le regole sono fatte per raggiungere degli scopi; e in questo specifico caso anche di equilibrare le necessità di vivere bene in senso economico (senza il quale supporto non ci sono né scuole né sanità, e ognuno si cura da sé) con la altrettanto sacrosanta necessità di difendere la salute e l'ambiente.
se in corso d'opera ci si accorge che le regole fanno più danno da un lato di quanto portano beneficio dall'altro, e non sono ragionevolmente sostenibili, ci sono tre rimedi:
1) rimedio "merkel": si cambiano, con il consenso della maggioranza che ha il suo perché (a differenza di qualche commentatore, io non credo che tutti quelli che non la pensano come me siano necessariamente dei cretini o dei corrotti)
2) rimedio "duri e puri": si subiscono le conseguenze, salvo poi andare a spiegare al cittadino europeo disoccupato che però quando va al parco respira un pochino meglio.
poco.
3) rimedio "quote latte": si tengono le regole, tanto non si rispettano, e quando qualcuno chiede di farle rispettare si inventa qualcosa, intanto ha
dda passà a nuttata