Non mi risparmerò allora...
Agusmag non mi offendo mica perchè la pensi diversamente da me su questo argomento...è bello anche così, anzi...Ora ti spiego il mio pensiero.
Non sto dicendo che abbia fatto male a cambiare aria, ad andar da un'altra parte, così come potrebbe benissimo farlo Valentino Rossi, Loeb...Lo fanno tutti (o quasi): calciatori soprattutto.
Il modo però fà la differenza, così come il modo in cui vinci le corse, il modo in cui ti comporti durante la carriera, anche in passato. Tutti commettono errori, ma bisogna avere anche l'umiltà di riconoscerli eventualmente, ma soprattutto uno nella vita deve essere coerente, o comunque cercare di esserlo sempre, come modo di agire e di pensare, non come team di appartenenza intendo.
Ricordo che ai tempi della benetton (con l'altro amicone Briatore) il regolamento per lui era diverso da altri e si chiudeva un occhio quando magari toccava la linea continua in uscita box (se non una volta agli inizi quando gli è stata esposta bandiera nera per altri motivi), una volta ha vinto una gara, dominando, dicendo poi che gli si era bloccato il cambio in 4a marcia dopo alcuni giri (cosa impossibile...non che si blocchi il cambio...ma che riesca a tenere ritmi elevati in simili condizioni), per prendersi il merito e farsi grande. Tutti sappiamo come ha vinto un mondiale si Hill, ma lui è convinto tutt'ora di aver ragione e di aver fatto le cose correttamente (cos' come in altri 4-5 episodi analoghi lampanti in altre gare), ha impedito la vittoria di un mondiale ad Irvine, sempre ha avuto non compagni di squadra, ma servi al suo servizio (Barrichello l'esempio più lampante) per poterlo far emergere, che già da contratto sapevano che non avrebbero mai vinto nulla se non qualche sporadica gara "ininfluente" per il risultato finale.
Con la Ferrari ha mangiato: tutti hanno dato qualcosa. Sia lui alla Ferrari, sia la Ferrari (soprattutto) a lui, strapagandolo per un lavoro importante, ma comunque che non giustificava l'esorbitante esborso verso di lui rispetto agli altri (piloti della scuderia).
Ha terminato in grande stile, dando l'addio alle corse, richiamandosi in gioco lo scorso anno, per sostituire Massa, (con già probabilmente segretamente in testa il passaggio in Mercedes), fingendo di non farcela, mostrandosi sofferente, ma lui ci provava, diceva, per il bene della Ferrari, della sua casa (che ancora la pagava quasi come fosse ancora pilota...chissà perchè poi....devo ancora capire quale fosse il suo ruolo). Alla fine mostrandosi quasi in lacrime perchè il collo gli dava fastidio e non poteva aiutare la squadra, quella che ancora chiamava la sua squadra alla quale (parole sue) avrebbe dato tutto.
E ora eccolo qua! In Mercedes, senza il minimo problema di sorta e di etica.
Vedi, agusmag, per me un campione vero è una persona che sa di essere bravo ma non lo mostra, che riconosce gli sbagli con umiltà, che non fa sceneggiate e pantomime, che ama lo sport e nel concetto di sport c'è incluso quello di sportività, che non priva il compagno di una possibilità di vittoria, che pretende che le armi (le auto) siano uguali a quelle dei compagni, che le strategie di gara siano decise per tutti e non sicure per lui e "sperimentali" per gli altri. E' uno che se dice "questa è casa mia", ci resta o perlomeno, ci parla e discute. E' uno che si adatta o che cerca di farlo quando è in una nuova realtà, non che impara qualche parola della lingua del posto (male) dopo 6 anni.
Quindi...credo che Shumacher non corrisponda al mio ideale di campione, come magari corrisponde Alesi, Alboreto, Rosberg, Zanetti, Zamorano, Del Piero, Maldini...non certo Kakà!
Uno può essere bravissimo, il migliore, ma per essere un campione deve avere anche altro, se no, per me, è e rimane un uomo mediocre con ottime capacità tecniche.
