Bisogna anche vedere che cosa si intende con "vena artistica" e con "esaurimento" della stessa, entrambi concetti alquanto soggettivi.
Senza dubbio la fantasia e la creatività a 50anni sono drasticamente inferiori di quelle di 20 o 30 anni prima (il cervello comincia a decadere dopo i 20anni...); lo si può facilmente verificare anche nelle carriere di personaggi "longevi" di primissimo ordine, sia a livello nazionale che internazionale. Nei loro primi dischi, il più delle volte, si trovano in un solo brano tante idee (passaggi, ritmi, cadenze ecc.) quante se ne trovano in un intero disco dei più recenti.
Con l'età, peraltro, aumenta il "mestiere", per cui ad esempio si riescono a sfruttare meglio le meno numerose e fantasiose idee, magari anche riprendendo cose di 20anni prima. Il fatto che una nuova canzone esca nel 2009 non significa affatto, inoltre, che essa non sia stata composta (in toto o in parte) dieci o venti anni prima, rimanendo nel cassetto in attesa di essere usata.
Se con "esaurimento" della vena artistica intendiamo ridotta o estinta capacità di creare qualcosa che entusiasmi il pubblico è un conto; ma si potrebbe anche trattare semplicemente di "cambiamento", evoluzione della creatività che a un certo punto, specie se non pilotata da intenzioni e obiettivi prefissati, si muove in una direzione diversa, magari meno pirotecnica ma più riflessiva. In fin dei conti, è ben difficile che a 50anni e più si possa davvero vedere la vita come la si vedeva a 25.