<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Che fine hanno fatto i TALK TALK? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Che fine hanno fatto i TALK TALK?

marimasse ha scritto:
Trovo in qualche modo ammirevole la figura del fondatore/cantante,
Già, in effetti non è frequente un comportamento del genere, molto dignitoso.
Stando alla Rete, motli dei complessi o cantanti degli anni '80 che paiono spariti in realtà continuano a riciclarsi (all'estero) in concerti e cover dei loro pezzi cult (quindi, copiando se stessi all'infinito).
Poco dignitoso imho, ma immagino preferiscano quello +ttosto che farsi 8 ore in ufficio con straordinari non pagati....
 
stefano_68 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Trovo in qualche modo ammirevole la figura del fondatore/cantante,
Già, in effetti non è frequente un comportamento del genere, molto dignitoso.
Stando alla Rete, motli dei complessi o cantanti degli anni '80 che paiono spariti in realtà continuano a riciclarsi (all'estero) in concerti e cover dei loro pezzi cult (quindi, copiando se stessi all'infinito).
Poco dignitoso imho, ma immagino preferiscano quello +ttosto che farsi 8 ore in ufficio con straordinari non pagati....

Si narra che lo stesso Clapton, vedendo esibirsi una sera Jimi Hendrix disse: "Con quello che tira fuori lui in una sera io ci vado avanti 10 anni".
Hendrix è morto nel '70 per overdose, soffocato dal suo stesso vomito in un hotel di Atlanta, Clapton è diventato una macchina da soldi... ...o lo è sempre stato!
 
elancia75 ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Trovo in qualche modo ammirevole la figura del fondatore/cantante,
Già, in effetti non è frequente un comportamento del genere, molto dignitoso.
Stando alla Rete, motli dei complessi o cantanti degli anni '80 che paiono spariti in realtà continuano a riciclarsi (all'estero) in concerti e cover dei loro pezzi cult (quindi, copiando se stessi all'infinito).
Poco dignitoso imho, ma immagino preferiscano quello +ttosto che farsi 8 ore in ufficio con straordinari non pagati....

Si narra che lo stesso Clapton, vedendo esibirsi una sera Jimi Hendrix disse: "Con quello che tira fuori lui in una sera io ci vado avanti 10 anni".
Hendrix è morto nel '70 per overdose, soffocato dal suo stesso vomito in un hotel di Atlanta, Clapton è diventato una macchina da soldi... ...o lo è sempre stato!

beh, con tutto il ripetto, accostare il TT a Clapton o, peggio ancora, a Hendrix è IMHO una bestemmia...
 
matteomatte1 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Trovo in qualche modo ammirevole la figura del fondatore/cantante,
Già, in effetti non è frequente un comportamento del genere, molto dignitoso.
Stando alla Rete, motli dei complessi o cantanti degli anni '80 che paiono spariti in realtà continuano a riciclarsi (all'estero) in concerti e cover dei loro pezzi cult (quindi, copiando se stessi all'infinito).
Poco dignitoso imho, ma immagino preferiscano quello +ttosto che farsi 8 ore in ufficio con straordinari non pagati....

Si narra che lo stesso Clapton, vedendo esibirsi una sera Jimi Hendrix disse: "Con quello che tira fuori lui in una sera io ci vado avanti 10 anni".
Hendrix è morto nel '70 per overdose, soffocato dal suo stesso vomito in un hotel di Atlanta, Clapton è diventato una macchina da soldi... ...o lo è sempre stato!

beh, con tutto il ripetto, accostare il TT a Clapton o, peggio ancora, a Hendrix è IMHO una bestemmia...

Imho no, perchè sia Hendrix che i TT hanno espresso qualcosa, in modo ed epoche diverse, mentre Clapton, grandissimo chitarrista, ha veleggiato indisturbato con la sua grande tecnica. Per me accostare Clapton a Hendrix è una bestemmia.
 
gatling ha scritto:
...considero "Spirit Of eden" un capolavoro assoluto, ho 28 anni e i Talk Talk li conoscevo solo per "Such a Shame" e "it's my life", un paio d'anni fà compro "the Colour Of Spring" e tutto cambia, l'alchimia dei suoni e le interpretazioni di Mark Hollis sono da brivido, emotività pura.
Davvero consigliati a chi sa ancora apprezzare il Pop intelligente.
It's My Life scusate l'ignoranza non era cantata da jon bon jovy :D
 
daitegas ha scritto:
gatling ha scritto:
...considero "Spirit Of eden" un capolavoro assoluto, ho 28 anni e i Talk Talk li conoscevo solo per "Such a Shame" e "it's my life", un paio d'anni fà compro "the Colour Of Spring" e tutto cambia, l'alchimia dei suoni e le interpretazioni di Mark Hollis sono da brivido, emotività pura.
Davvero consigliati a chi sa ancora apprezzare il Pop intelligente.
It's My Life scusate l'ignoranza non era cantata da jon bon jovy :D

si, ma sono 2 canzoni con lo stesso titolo...
 
elancia75 ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Trovo in qualche modo ammirevole la figura del fondatore/cantante,
Già, in effetti non è frequente un comportamento del genere, molto dignitoso.
Stando alla Rete, motli dei complessi o cantanti degli anni '80 che paiono spariti in realtà continuano a riciclarsi (all'estero) in concerti e cover dei loro pezzi cult (quindi, copiando se stessi all'infinito).
Poco dignitoso imho, ma immagino preferiscano quello +ttosto che farsi 8 ore in ufficio con straordinari non pagati....

Si narra che lo stesso Clapton, vedendo esibirsi una sera Jimi Hendrix disse: "Con quello che tira fuori lui in una sera io ci vado avanti 10 anni".
Hendrix è morto nel '70 per overdose, soffocato dal suo stesso vomito in un hotel di Atlanta, Clapton è diventato una macchina da soldi... ...o lo è sempre stato!

beh, con tutto il ripetto, accostare il TT a Clapton o, peggio ancora, a Hendrix è IMHO una bestemmia...

Imho no, perchè sia Hendrix che i TT hanno espresso qualcosa, in modo ed epoche diverse, mentre Clapton, grandissimo chitarrista, ha veleggiato indisturbato con la sua grande tecnica. Per me accostare Clapton a Hendrix è una bestemmia.

beh insomma con i Cream ha scritto pagine memorabili, è un pò come paragonare un Breitling ad un Vacheron Constantin...
 
matteomatte1 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Trovo in qualche modo ammirevole la figura del fondatore/cantante,
Già, in effetti non è frequente un comportamento del genere, molto dignitoso.
Stando alla Rete, motli dei complessi o cantanti degli anni '80 che paiono spariti in realtà continuano a riciclarsi (all'estero) in concerti e cover dei loro pezzi cult (quindi, copiando se stessi all'infinito).
Poco dignitoso imho, ma immagino preferiscano quello +ttosto che farsi 8 ore in ufficio con straordinari non pagati....

Si narra che lo stesso Clapton, vedendo esibirsi una sera Jimi Hendrix disse: "Con quello che tira fuori lui in una sera io ci vado avanti 10 anni".
Hendrix è morto nel '70 per overdose, soffocato dal suo stesso vomito in un hotel di Atlanta, Clapton è diventato una macchina da soldi... ...o lo è sempre stato!

beh, con tutto il ripetto, accostare il TT a Clapton o, peggio ancora, a Hendrix è IMHO una bestemmia...

Imho no, perchè sia Hendrix che i TT hanno espresso qualcosa, in modo ed epoche diverse, mentre Clapton, grandissimo chitarrista, ha veleggiato indisturbato con la sua grande tecnica. Per me accostare Clapton a Hendrix è una bestemmia.

beh insomma con i Cream ha scritto pagine memorabili, è un pò come paragonare un Breitling ad un Vacheron Constantin...

Sì ma Hendrix ha espresso un modo di suonare che ha stravolto gli schemi, lui ha fatto dell'ottima musica inserendosi nel suo periodo, non stravolgendolo e squassandolo.

Avrebbe Clapton mai suonato l'inno americano come denuncia della guerra in Vietnam come fece Hendrix nel '69 a Woodstock?
...Io penso di no, anche per questo è "durato" di più.

Nel loro piccolo, che non è piccolo, anche i TT sono stati innovativi per essere negli anni '80 ed hanno fatto epoca, se pur musicalmente non virtuosi.
( per la def. di virtuosi vedasi anche un certo gruppo canadese chiamato RUSH )
 
stefano_68 ha scritto:
...molti dei complessi o cantanti degli anni '80 che paiono spariti in realtà continuano a riciclarsi (all'estero) in concerti e cover dei loro pezzi cult (quindi, copiando se stessi all'infinito).
Poco dignitoso...
Non vedo perché dovrebbe essere necessariamente poco dignitoso riproporre i propri successi a quel pubblico, seppure esiguo, che ha piacere di ascoltarli.
Se è per quello, ci sono in giro moltitudini di suonatori e cantanti totalmente sconosciuti, non di rado assai più bravi di quelli famosi, che trascorrono una vita suonando o cantando e ricavando da ciò un reddito tutt'altro che garantito o tutelato e per nulla superiore a quello di chi fa le 8 ore in ufficio o altrove.
Io trovo non soltanto dignitoso ma anche ammirevole che una persona continui a fare musica anche quando il tornaconto in termini di soldi e notorietà è modesto.

Nel caso della persona di cui si parlava, io trovo ammirevole non tanto la sua totale scomparsa di scena (che, da un punto di vista di quattrini, potrebbe anche essere vista come un'ottima e pianificata strategia commerciale) quanto piuttosto l'aver seguito il proprio percorso musicale nonostante esso andasse in direzione opposta rispetto a quella che con ogni probabilità gli avrebbe garantito successi e guadagni più duraturi.
 
marimasse ha scritto:
Trovo in qualche modo ammirevole la figura del fondatore/cantante, che dopo lo scioglimento del gruppo intentò e vinse una causa contro la mega casa discografica dei tempi (commercialmente) d'oro perché quest'ultima aveva pubblicato senza il suo consenso alcuni brani in versione "remix" e che in seguito sparì totalmente dalla scena pubblica, ad eccezione di una o due interviste (senza foto) nel 1998 in occasione dell'uscita di un CD totalmente acustico, probabilmente venduto in qualche decina di copie, al quale aveva lavorato per 6 anni.

É in qualche modo confortante vedere che ci sono anche persone che non considerano la musica solo come una fonte di quattrini (al pari di certe protesi di silicone). Ovviamente tali persone sono numerosissime, solo che nella stragrande maggioranza dei casi restano del tutto sconosciute, cosa che rende a dire il vero più facile mantenere una mentalità di un certo tipo (se i grandi quattrini non arrivano, è molto più facile "rifiutarli").

A maggior ragione, è significativo constatare che c'è anche chi è riuscito a mantenere o raggiungere un certo atteggiamento anche dopo aver assaporato i grandi numeri (soldi, vendite, interviste, concerti...).

Quoto.
 
elancia75 ha scritto:
Sì ma Hendrix ha espresso un modo di suonare che ha stravolto gli schemi, lui ha fatto dell'ottima musica inserendosi nel suo periodo, non stravolgendolo e squassandolo.

Avrebbe Clapton mai suonato l'inno americano come denuncia della guerra in Vietnam come fece Hendrix nel '69 a Woodstock?
...Io penso di no, anche per questo è "durato" di più.

Nel loro piccolo, che non è piccolo, anche i TT sono stati innovativi per essere negli anni '80 ed hanno fatto epoca, se pur musicalmente non virtuosi.
( per la def. di virtuosi vedasi anche un certo gruppo canadese chiamato RUSH )

Evvabbè, anche Elio e le Storie Tese sono stati innovativi, ma non per questo occupano un posto più alto di Slowhand nell'Olimpo della musica!
 
marimasse ha scritto:
Non vedo perché dovrebbe essere necessariamente poco dignitoso riproporre i propri successi a quel pubblico, seppure esiguo, che ha piacere di ascoltarli.

Neanch'io.
Non so se è una scelta dovuta all'amore per la musica o a mancanza di alternative migliori, ma in ogni caso è una scelta perfettamente legittima e dignitosissima.
 
stratoszero ha scritto:
marimasse ha scritto:
Non vedo perché dovrebbe essere necessariamente poco dignitoso riproporre i propri successi a quel pubblico, seppure esiguo, che ha piacere di ascoltarli.
Neanch'io.
Non so se è una scelta dovuta all'amore per la musica o a mancanza di alternative migliori, ma in ogni caso è una scelta perfettamente legittima e dignitosissima.
Se paragonata ad altro, è una scelta perfettamente legittima e dignitosissima; in valore assoluto significa che non si ha più nulla di nuovo da dire.
 
stefano_68 ha scritto:
...in valore assoluto significa che non si ha più nulla di nuovo da dire.
Anche questa è una cosa che solo in parte posso capire e condividere. Perché mai si dovrebbe trascorrere tutta la vita dicendo e facendo sempre qualcosa di nuovo e di diverso?
Cosa c'è di male, per esempio, nell'avere a 50anni delle opinioni e convinzioni, in determinati contesti, analoghe a quelle che si avevano a 30?

Certo, se uno vuole sempre cambiare benissimo, niente di male, ma nemmeno mi sembra corretto attribuire automaticamente una valenza negativa, una sorta di bocciatura, a chi non lo fa.

In fin dei conti, ad esempio, un venditore di automobili per decenni ripete sempre ai suoi interlocutori, tutti i giorni, la stessa canzone. Lo stesso si può dire, purtroppo, per la stragrande maggioranza di noi. Questo, però, non fa di noi una massa di persone poco dignitose. O sbaglio?
 
elancia75 ha scritto:
...per la def. di virtuosi vedasi anche un certo gruppo canadese chiamato RUSH...
Indubbiamente ogni amante della musica cerca, nella musica, ciò che più lo gratifica.
Per alcuni è il virtuosismo, inteso come tecnica strumentale inarrivabile, per altri no.
Per quanto mi riguarda, è molto sottile la linea di demarcazione tra il virtuosismo funzionale e quello fine a se stesso. Alcuni suonatori o gruppi propongono brani di incredibile complessità (ritmica, melodica, strutturale) che metterebbero in ginocchio la stragrande maggioranza di coloro che si ritengono "musicisti". La grande o grandissima complessità non porta necessariamente con sé, però, una grande carica emotiva, tanto è vero che spesso e volentieri i brani ultra-virtuosi hanno un sapore abbastanza freddo, insipido, a meno che non ascoltati da chi trae emozione proprio dal virtuosismo in sé stesso.

Personalmente non amo quest'ultimo; lo ammiro assai ma tende a stufarmi. Prediligo piuttosto quei brani in cui il virtuosismo, anche notevole, c'è ma... non si sente, perché il brano trasmette grande carica emotiva. Sembra orecchiabile, sembra basato su un ritmo "quadrato" ma, non appena lo si analizza con maggiore dettaglio, si scopre che è molto più complesso. A mio modesto avviso, parecchi dei grandi e durevoli successi della musica degli ultimi decenni sono basati proprio su questo tipo di equilibrio.
 

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