<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Caro Direttore... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Caro Direttore...

Da oltre 10 anni ho smesso di acquistare 4R (salvo qualche numero, per interesse specifico su un argomento, con delusione dopo la lettura).

Trovo anche io che la rivista abbia perso molto come spessore tecnico. Spesso compaiono anche inesattezze.
In compenso sono sempre più gli articoli "frivoli", cher come altri hanno già evidenziato, allineano la rivista al livello medio (e molto basso) della concorrenza.

Concorrenza con la quale 4R pare abbia fatto un trattato di non belligeranza.
Faccio un esempio:
quando uscì l'Audi A6 avant quattro, con 180 CV, una rivista la provò sul banco a rulli, rilevando che 100 CV venivano "assorbiti" dalla trasmissione integrale e dall'attrito di rotolamento delle ruote, e che solo 80 CV erano disponibili per spingere l'auto fino a 230 km/h.
Il dato era ovviamente sballato, basta fare un sommario calcolo , considerando Cx e superficie frontale dell'auto, nonchè i dati di resistenza al rotolamento dei pneumaticie per capire che la cosa non sta in piedi.
Scrissi a 4R per avere una loro opinione in merito, ma non ebbi risposta, nè sulla rivista, nè privatamente.
 
L'ultimo numero è abbastanza accettabile (sia con qualche scompenso ancora nei giudizi delle prove), ma non al punto da farmi dimenticare le ultime tremende annate, che han visto lo stravolgimento della rivista sia graficamente che qualitativamente (in peggio). Prove inverosimili e giudizi differenti a seconda della marca in prova...testi poverissimi e giornalisti obbligati ad utilizzare uno stile giovanilistico per promuovere accessori più che doti stradali (anche se la famigerata frase "questo cambio automatico mi intrippa di bestia" non è finora apparsa, almeno in questa forma). Certe prove scritte da DiGiusto e Viola sono illeggibili. Per questo, e per il fatto che approfondimenti nella valutazione del comportamento stradale sono ormai ricordi del passato, ho votato NO (insoddisfatto). Gli spaccati di Giulio e Bruno Betti sono cose irripetibili, detto da uno che a 18 anni spendeva i risparmi per recuperare le annate passate (sino a fine anni 70, anche se ho pure molti fascicoli antecedenti) e che conserva gelosamente Milleruote (bell'investimento di mio padre), enciclopedia che non sarà certo pratica come un dvd, ma volete mettere? Completa, precisa, tecnica e divulgativa al punto giusto e ... di carta!
 
Se qualcuno di voi non sa' dove trovare le copie di Quattroruote di una ventina di anni fa' , consiglio di leggere Ruote Classiche , riporta spesso le prove delle auto ormai storiche fatte quando sono state presentate, cosi' ci si puo' rendere conto di come sia cambiata, in peggio , questa rivista.
 
Non ho rinnovato l'abbonamento per il 2010. E' troppo evidente l'asservimento verso il gruppo vw, addirittura plateale in certe recensioni e per l'abuso di termini iperbolici atti ad esaltare presunte caratteristiche dei vari restyling dei modelli del gruppo. Questo si era già verificato intorno al 2000 e mi ero una prima volta allontanato dalla rivista; adesso si ricomincia... Sarebbe opportuno rendersi conto che il lettore di 4R non è sempre lo stesso passivo pecorone italiano che si lascia intortare dai luoghi comuni e dalla pubblicità e 7 volte su 10 compra l'auto estera...
 
Sono felice di riscontrare tanti pareri concordi con il mio, spero solo che questi messaggi arrivino a chi di dovere e che facciano un esame di coscenza.
Non credo vadano lontano pensando di fare una rivista pensata per le nuove generazioni che navigano più volentieri in internet, di parte, spesso, e povera di contenuti...
 
phc ha scritto:
Sono felice di riscontrare tanti pareri concordi con il mio, spero solo che questi messaggi arrivino a chi di dovere e che facciano un esame di coscenza.
Non credo vadano lontano pensando di fare una rivista pensata per le nuove generazioni che navigano più volentieri in internet, di parte, spesso, e povera di contenuti...

Concordo pienamente con te, era ora che qualcuno affrontasse l' argomento con la dovuta buona educazione , gia' da qui' si vede la differenza con le nuove generazioni , speriamo di essere ascoltati altrimenti a mali estremi .....
Cordiali saluti, Piero.
 
Personalmente visto l'andamento tumorale del mercato (proliferazione incontrollabile di marche e modelli), visto il decadimento generale delle riviste in generale, ho smesso di acquistarne. Quando mi viene voglia di leggere qualcosa scelgo quella col prezzo più basso e giusto per guardare foto e listini.
 
Ma non è possibile che tutti si calino le braghe solo per aver più visibilità con conseguente scarsa qualità del prodotto...
Alla faccia del mede in Italy
 
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