<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Campagna anti-OGM | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Campagna anti-OGM

Una cosa importante non si è detta sugli OGM:
che le multinazionali, per il mais ma penso anche per altre colture, detengono i brevetti e le piante NON DANNO SEMI, i contadini ogni anno DEVONO ricomprare i semi e sono totalmente dipendenti dalle multinazionali. Immaginate che questo succeda per OGNI tipo di cultura: capite a che gioco stanno giocando e quali sono le implicazioni? Qui non si tratta tanto se fà male o meno, dal mio punti di vista se tali colture mi evitano di ingurgitare tonnellate di antiparassitari sarei anche favorevole, ma di dare a delle multinazionali un potere immenso: quello della vita stessa sulla terra.
 
a_gricolo ha scritto:
I problemi legati agli OGM non sono legati alla salute umana. Ce ne sono invece fondamentalmente due, uno dei quali citato da Octane, ossia quello dei brevetti in mano a multinazionali che certo non sono onlus.... Ma quello che da agronomo sta a cuore a me è quello della possibile perdita di biodiversità. Supponiamo di ottenere grazie alla manipolazione genetica una varietà di mais OGM produttiva, resistente alla piralide e, già che ci siamo, resistente al Gliphosate, così da poter usare questo diserbante non selettivo, a bassa persistenza e facilmente degradabile nel terreno. E' facile prevedere che questo supermais si diffonda negli areali di coltivazione tanto da far scomparire tutti gli ibridi tradizionali. Ora, siccome l'unica legge di validità universale è quella di Murphy, non è impossibile che un giorno salti fuori un parassita, fungo patogeno, virus o insetto, che con quel mais ci va a nozze. Se non si è conservato abbastanza germoplasma da garantire la ricostituzione dei "vecchi" ibridi la produzione di mais è compromessa per anni.
Questi sono gli unici problema reali legati agli OGM. Le altre sono balle "verdi"

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E dici (bene) niente :!: Dare in mano tutta l'agricoltura ,nel primo ,nel secondo e nel terzo mondo a società a fini di lucro ,che impedirebbero la riproduzione delle piante via seme :!: Costringendo contadini poveri ,medi e benestanti all'acquisto ogni anno delle brevettate (sic) sementi da codeste premiate ditte :!:
Non sembra una violenza inaccettabile sulla natura , e quindi sull'uomo il quale non è solo economico ,ad una dimensione. :?: Non è quindi solo il problema di chi può permettersi di comprare i semi e quindi le proprie catene e chi non può .
Ma una ennesima violenza alla natura che tu ben evidenzi con il riferimento al la negazione delle biodiversità.
E lo dice uno che non ama l'ecologismo da salotto o da "io mangio solo la verdura del mio orto che mi annaffia il giardiniere" e che lo ritiene un business
per pochi e non una risorsa per tutti, i quali uomini della strada ,anzi, delle balle ecocompatibili pagano soltanto i dazi : vedi -solo per rimanere in tema automobilistico- i blocchi del traffico. O le quasi inutili e deturpanti e antieconomiche pale eoliche comprate a caro prezzo con denaro pubblico ad unico vantaggio di chi le costruisce e commercia.

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E' ora di fare Agricoltura Biologica e costruire Fattorie Ecologiche/Verdi, capaci di essere indipendenti anche dal punto di vista energetico, meglio ancora se in grado di produrre surplus di energia da vendere alla rete elettrica.
 
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Appunto.

Meglio di tutto è comunque avere quello che fai da solo.

Io ai polli gli metto solo qualche goccia di Amuchina nell'acqua e non gli do alcuna miscela integrativa.
Neanche li vaccino e me ne muore meno del 5%....

Poi ho notato un'altra cosa.
Polli e conigli che sono allevati in questo modo da generazioni, tendono ad essere forti come (se non più) di quelli allevati con vaccini e medicinali.

Certo che a te Mr. De Lapalisse ti fa un baffo..... chi vuoi che sia quel pazzo che dice il contrario?
Però forse non te ne rendi conto, ma spesso nei tuoi interventi sbatti la tua situazione di privilegiato, perchè è questo che sei, in faccia a chi non ha la fortuna di essere nato in una famiglia con quattro palanche, vivere in una casa nella campagna toscana e poter permettersi il caminetto, l'orticello e i polli ruspanti. Mettiti nei panni del cristo cui tocca stare in un casermone a Sesto San Giovanni, parte alle sette di mattina e torna a casa alle otto di sera con l'umore di un caimano. Dove se li coltiva i pomodori, nella vasca da bagno? Il discorso di Octane metteva in evidenza la disinformazione che circola a proposito degli OGM, io ho puntualizzato un paio di aspetti che mi premeva evidenziare. Punto. Che poi il pollo ruspante inseguito per mezzo ettaro di cortile prima di tirargli il collo sia un po' più saporito di quelli che vedi passare stipati nei camion è anche inutile dirlo, mi pare...
Dipende dai punti di vista. Io ad esempio non lo invidio per nulla, il solo pensare all'orticello e al pollo ruspante che razzola davanti a casa mia mi fa venire la pelle d'oca. Non ci metteri molto per cadere in depressione. Amo la città, l'odore dei cornetti che si leva nell'aria la mattina presto, i giornalai, la gente nei bar, la fila per comprare le sigarette, le persone che corrono, i palazzoni delle aziende, i motori delle auto che si avviano ecc.
 
birillo21 ha scritto:
E' ora di fare Agricoltura Biologica e costruire Fattorie Ecologiche/Verdi, capaci di essere indipendenti anche dal punto di vista energetico, meglio ancora se in grado di produrre surplus di energia da vendere alla rete elettrica.

Credo , che a questo proposito ,funzioni molto bene il bio-gas ottenuto dalla fermentazione del letame animale e delle scorie vegetali che aziona un grosso motore a scoppio -metano ovvio quindi poca pollution- che produce energia elettrica utile all'azienda e da vendere alla rete elettrica . Basso impatto ambientale ed estetico e buona produzione .Sarebbe interessante un parere di A-gricolo. Saluti
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Appunto.

Meglio di tutto è comunque avere quello che fai da solo.

Io ai polli gli metto solo qualche goccia di Amuchina nell'acqua e non gli do alcuna miscela integrativa.
Neanche li vaccino e me ne muore meno del 5%....

Poi ho notato un'altra cosa.
Polli e conigli che sono allevati in questo modo da generazioni, tendono ad essere forti come (se non più) di quelli allevati con vaccini e medicinali.

Certo che a te Mr. De Lapalisse ti fa un baffo..... chi vuoi che sia quel pazzo che dice il contrario?
Però forse non te ne rendi conto, ma spesso nei tuoi interventi sbatti la tua situazione di privilegiato, perchè è questo che sei, in faccia a chi non ha la fortuna di essere nato in una famiglia con quattro palanche, vivere in una casa nella campagna toscana e poter permettersi il caminetto, l'orticello e i polli ruspanti. Mettiti nei panni del cristo cui tocca stare in un casermone a Sesto San Giovanni, parte alle sette di mattina e torna a casa alle otto di sera con l'umore di un caimano. Dove se li coltiva i pomodori, nella vasca da bagno? Il discorso di Octane metteva in evidenza la disinformazione che circola a proposito degli OGM, io ho puntualizzato un paio di aspetti che mi premeva evidenziare. Punto. Che poi il pollo ruspante inseguito per mezzo ettaro di cortile prima di tirargli il collo sia un po' più saporito di quelli che vedi passare stipati nei camion è anche inutile dirlo, mi pare...
Dipende dai punti di vista. Io ad esempio non lo invidio per nulla, il solo pensare all'orticello e al pollo ruspante che razzola davanti a casa mia mi fa venire la pelle d'oca. Non ci metteri molto per cadere in depressione. Amo la città, l'odore dei cornetti che si leva nell'aria la mattina presto, i giornalai, la gente nei bar, la fila per comprare le sigarette, le persone che corrono, i palazzoni delle aziende, i motori delle auto che si avviano ecc.

Appunto, visto che secondo Octane sono un "privilegiato".....
:rolleyes:

Comunque tutto è relativo, e io non ho mai detto che deve essere tutto rurale o tutto città...
Io abito qui e ci sto bene, ho anche un appartamento in centro dove ci sto altrettanto bene, ovviamente ci sono aspetti positivi e negativi in entrambi i casi.
Però, quello che ci tengo a precisare è che sulla salute non si scherza e, mi dispiace dirlo, ma vivere in una città superinquinata, supertrafficata e mangiare schifezze precotte prodotti dall'industria alimentare, di sicuro non fa bene.

Subordinare gli interessi sulla salute umana ai profitti delle multinazionali dell'alimentari secondo me è pura follia.
:rolleyes:
 
key-one ha scritto:
birillo21 ha scritto:
E' ora di fare Agricoltura Biologica e costruire Fattorie Ecologiche/Verdi, capaci di essere indipendenti anche dal punto di vista energetico, meglio ancora se in grado di produrre surplus di energia da vendere alla rete elettrica.

Credo , che a questo proposito ,funzioni molto bene il bio-gas ottenuto dalla fermentazione del letame animale e delle scorie vegetali che aziona un grosso motore a scoppio -metano ovvio quindi poca pollution- che produce energia elettrica utile all'azienda e da vendere alla rete elettrica . Basso impatto ambientale ed estetico e buona produzione .Sarebbe interessante un parere di A-gricolo. Saluti

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http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_febbraio_06/gasperetti_edilizia_economica_36c3ee38-12fa-11df-aca8-00144f02aabe.shtml
 
capnord ha scritto:
Una cosa importante non si è detta sugli OGM:
che le multinazionali, per il mais ma penso anche per altre colture, detengono i brevetti e le piante NON DANNO SEMI, i contadini ogni anno DEVONO ricomprare i semi e sono totalmente dipendenti dalle multinazionali. Immaginate che questo succeda per OGNI tipo di cultura: capite a che gioco stanno giocando e quali sono le implicazioni? Qui non si tratta tanto se fà male o meno, dal mio punti di vista se tali colture mi evitano di ingurgitare tonnellate di antiparassitari sarei anche favorevole, ma di dare a delle multinazionali un potere immenso: quello della vita stessa sulla terra.

E' una questione tecnica. La resa dei raccolti con semi "originali" è maggiore rispetto a quella tradizionale.
Come "imprenditore" del settore preferirei acquistare ogni anno semi ad alta resa piuttosto che "risparmiare" in cambio di un raccolto più scarso.
 
Kren ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Fede, mi permetto di farti una domanda. Tu compri frutta e verdura biologiche?
Agricolo: esiste veramente la frutta e la verdura biologica?[/quote

no, almeno la maggior parte del "biologico" è na seconda scelta bitorzoluta così ti dicono, "vedi che è naturale"......io non le voglio manco vedere, tutte buffonate (o meglio qualcuno ci specula alla grande)
 
key-one ha scritto:
birillo21 ha scritto:
E' ora di fare Agricoltura Biologica e costruire Fattorie Ecologiche/Verdi, capaci di essere indipendenti anche dal punto di vista energetico, meglio ancora se in grado di produrre surplus di energia da vendere alla rete elettrica.

Credo , che a questo proposito ,funzioni molto bene il bio-gas ottenuto dalla fermentazione del letame animale e delle scorie vegetali che aziona un grosso motore a scoppio -metano ovvio quindi poca pollution- che produce energia elettrica utile all'azienda e da vendere alla rete elettrica . Basso impatto ambientale ed estetico e buona produzione .Sarebbe interessante un parere di A-gricolo. Saluti

Per funzionare funziona, anzi in questo periodo c'è grande fermento perchè l'energia elettrica prodotta da rinnovabili viene pagata dallo stato 0,28 ?/kWh per i piccoli impianti agroenergetici ? entrati in esercizio dopo il 31/12/2007 ? di potenza inferiore a 1 MW e alimentati da biogas e biomasse e da oli vegetali puri tracciabili attraverso il fascicolo Pac. Solo che non è così semplice. Innanzitutto ci vuole la disponibilità della biomassa necessaria, e per metter su un impianto "piccolo" (250 kW è la taglia minima) ci vogliono migliaia di capi bovini. Si può anche aggiungere biomassa vegetale, ma servono ettari coltivati ad esempio a mais.
Poi c'è il discorso dello smaltimento del "digestato", ossia il materiale residuo dopo l'estrazione del biogas, che essendo un fertilizzante azotato (una via di mezzo tra letame e liquame) ricade sotto la "Direttiva nitrati" dell'UE, che impone un limite alla quantità di liquami che si possono spandere su un ettaro. E se devi cominciare a trasportare il refluo coi trattori o coi camion in giro per le strade non ci stai più dentro. Ripeto, dove ci sono le condizioni funziona, ma non è alla portata delle piccole aziende.
 
key-one ha scritto:
birillo21 ha scritto:
E' ora di fare Agricoltura Biologica e costruire Fattorie Ecologiche/Verdi, capaci di essere indipendenti anche dal punto di vista energetico, meglio ancora se in grado di produrre surplus di energia da vendere alla rete elettrica.

Credo , che a questo proposito ,funzioni molto bene il bio-gas ottenuto dalla fermentazione del letame animale e delle scorie vegetali che aziona un grosso motore a scoppio -metano ovvio quindi poca pollution- che produce energia elettrica utile all'azienda e da vendere alla rete elettrica . Basso impatto ambientale ed estetico e buona produzione .Sarebbe interessante un parere di A-gricolo. Saluti
Veramente il met-ano biologico sarebbe considerato uno dei principali artefici dell'effetto serra, tanto che viene tassato "alla fonte"
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/09_Settembre/24/flatulenza.shtml
 
a_gricolo ha scritto:
key-one ha scritto:
birillo21 ha scritto:
E' ora di fare Agricoltura Biologica e costruire Fattorie Ecologiche/Verdi, capaci di essere indipendenti anche dal punto di vista energetico, meglio ancora se in grado di produrre surplus di energia da vendere alla rete elettrica.

Credo , che a questo proposito ,funzioni molto bene il bio-gas ottenuto dalla fermentazione del letame animale e delle scorie vegetali che aziona un grosso motore a scoppio -metano ovvio quindi poca pollution- che produce energia elettrica utile all'azienda e da vendere alla rete elettrica . Basso impatto ambientale ed estetico e buona produzione .Sarebbe interessante un parere di A-gricolo. Saluti

Per funzionare funziona, anzi in questo periodo c'è grande fermento perchè l'energia elettrica prodotta da rinnovabili viene pagata dallo stato 0,28 ?/kWh per i piccoli impianti agroenergetici ? entrati in esercizio dopo il 31/12/2007 ? di potenza inferiore a 1 MW e alimentati da biogas e biomasse e da oli vegetali puri tracciabili attraverso il fascicolo Pac. Solo che non è così semplice. Innanzitutto ci vuole la disponibilità della biomassa necessaria, e per metter su un impianto "piccolo" (250 kW è la taglia minima) ci vogliono migliaia di capi bovini. Si può anche aggiungere biomassa vegetale, ma servono ettari coltivati ad esempio a mais.
Poi c'è il discorso dello smaltimento del "digestato", ossia il materiale residuo dopo l'estrazione del biogas, che essendo un fertilizzante azotato (una via di mezzo tra letame e liquame) ricade sotto la "Direttiva nitrati" dell'UE, che impone un limite alla quantità di liquami che si possono spandere su un ettaro. E se devi cominciare a trasportare il refluo coi trattori o coi camion in giro per le strade non ci stai più dentro. Ripeto, dove ci sono le condizioni funziona, ma non è alla portata delle piccole aziende.

Grazie A_gricolo
 
Epme ha scritto:
key-one ha scritto:
birillo21 ha scritto:
E' ora di fare Agricoltura Biologica e costruire Fattorie Ecologiche/Verdi, capaci di essere indipendenti anche dal punto di vista energetico, meglio ancora se in grado di produrre surplus di energia da vendere alla rete elettrica.

Credo , che a questo proposito ,funzioni molto bene il bio-gas ottenuto dalla fermentazione del letame animale e delle scorie vegetali che aziona un grosso motore a scoppio -metano ovvio quindi poca pollution- che produce energia elettrica utile all'azienda e da vendere alla rete elettrica . Basso impatto ambientale ed estetico e buona produzione .Sarebbe interessante un parere di A-gricolo. Saluti
Veramente il met-ano biologico sarebbe considerato uno dei principali artefici dell'effetto serra, tanto che viene tassato "alla fonte"
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/09_Settembre/24/flatulenza.shtml

Però vacche ,vitelli e tori ,vaccino a parte del quale andrebbe testata l'efficacia- erutt-ano ed evacuano lo stesso sia in presenza di impianto a biomassa sia in assenza di questo e quindi il recupero del metano a fini energetici contribuisce comunque all'equilibrio generale.
Mi fa comunque un po' ridere che le eruttazioni e defecazioni dei bovini incidano così tanto sull'effetto serra e roba del genere. Occorrerebbe una firma del protocollo di Kyoto anche da parte di tali individui sk#reggioni :!: :D

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FedeSiena ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Appunto.

Meglio di tutto è comunque avere quello che fai da solo.

Io ai polli gli metto solo qualche goccia di Amuchina nell'acqua e non gli do alcuna miscela integrativa.
Neanche li vaccino e me ne muore meno del 5%....

Poi ho notato un'altra cosa.
Polli e conigli che sono allevati in questo modo da generazioni, tendono ad essere forti come (se non più) di quelli allevati con vaccini e medicinali.

Certo che a te Mr. De Lapalisse ti fa un baffo..... chi vuoi che sia quel pazzo che dice il contrario?
Però forse non te ne rendi conto, ma spesso nei tuoi interventi sbatti la tua situazione di privilegiato, perchè è questo che sei, in faccia a chi non ha la fortuna di essere nato in una famiglia con quattro palanche, vivere in una casa nella campagna toscana e poter permettersi il caminetto, l'orticello e i polli ruspanti. Mettiti nei panni del cristo cui tocca stare in un casermone a Sesto San Giovanni, parte alle sette di mattina e torna a casa alle otto di sera con l'umore di un caimano. Dove se li coltiva i pomodori, nella vasca da bagno? Il discorso di Octane metteva in evidenza la disinformazione che circola a proposito degli OGM, io ho puntualizzato un paio di aspetti che mi premeva evidenziare. Punto. Che poi il pollo ruspante inseguito per mezzo ettaro di cortile prima di tirargli il collo sia un po' più saporito di quelli che vedi passare stipati nei camion è anche inutile dirlo, mi pare...
Dipende dai punti di vista. Io ad esempio non lo invidio per nulla, il solo pensare all'orticello e al pollo ruspante che razzola davanti a casa mia mi fa venire la pelle d'oca. Non ci metteri molto per cadere in depressione. Amo la città, l'odore dei cornetti che si leva nell'aria la mattina presto, i giornalai, la gente nei bar, la fila per comprare le sigarette, le persone che corrono, i palazzoni delle aziende, i motori delle auto che si avviano ecc.

Appunto, visto che secondo Octane sono un "privilegiato".....
:rolleyes:

Comunque tutto è relativo, e io non ho mai detto che deve essere tutto rurale o tutto città...
Io abito qui e ci sto bene, ho anche un appartamento in centro dove ci sto altrettanto bene, ovviamente ci sono aspetti positivi e negativi in entrambi i casi.
Però, quello che ci tengo a precisare è che sulla salute non si scherza e, mi dispiace dirlo, ma vivere in una città superinquinata, supertrafficata e mangiare schifezze precotte prodotti dall'industria alimentare, di sicuro non fa bene.

Subordinare gli interessi sulla salute umana ai profitti delle multinazionali dell'alimentari secondo me è pura follia.
:rolleyes:
C'è qualcosa che mi sfugge.
Senza entrare nel merito OGM SI/NO, inquinamento, biologico SI/NO, multinazionali e compagnia bella mi trovo di fronte ad una realtà che è sotto gli occhi di tutti : la vita media dell'uomo è in costante aumento soprattutto nei cosidetti paesi industrializzati.
Se tutto quello che mangiamo è veleno se l'inquinamento è pressochè letale, se le multinazionali pur di far profitti sono pronte a venderci ogni sorta di porcheria, mi chiedo come mai siamo non solo vivi ma addirittura più longevi? :rolleyes:
 
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