<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cambio H | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Cambio H

EdoMC ha scritto:
arizona77 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Il doppia frizione è vincente su tutta la linea per cui non c'è alcun motivo per mantenere il manuale

Non so, magari...Il divertimeto alla guida?

.....e il divertimento quando si rompe poi....... :D

Dov'è scritto che si rompono solo i cambi manuali?
tutto si può rompere, ma per romper un collaudatissimo e tetragono manuale doppia H ce ne vuole di sfiga o imperizia
 
a_gricolo ha scritto:
Il doppia frizione è vincente su tutta la linea per cui non c'è alcun motivo per mantenere il manuale

Appunto... con le potenze in gioco, col manuale si rischiano solo figure dimmèrd... :D

Eppoi i doppia frizione, tolto il reparto robotizzazione, SONO manuali...
 
arizona77 ha scritto:
da quello che leggo in VW salta il 7 mentre il 6 va bene,

vero..anche se non ho ancora capito quanto sia affidabile il 7 marce per motori a coppia oltre 300 nm come l's tronic audi ( il 7 che da' problemi e' quello a secco che viene montato sui piccoli,fino a 250nm di coppia)

comunque gia' che ci sono:
sentito da gente che l' ha,
sull' X5 sui 100.000 ( non so che tipo sia ) il CA " salta "
e son 8.000 E in rete ufficiale
e 5.000 fuori

motivo per cui non comprerei al momento un'auto usata automatica..magarispendi 10k ? e te ne trovi la meta' del valore per aggiustare il cambio :?
 
Grattaballe ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Il doppia frizione è vincente su tutta la linea per cui non c'è alcun motivo per mantenere il manuale

Appunto... con le potenze in gioco, col manuale si rischiano solo figure dimmèrd... :D

Eppoi i doppia frizione, tolto il reparto robotizzazione, SONO manuali...
manuali un bel ciufolo, vuoi mettere la capacità di usare la frizione gestendo correttamente il punto di attacco/stacco, scegliendo con cura il regime e optare in base alle esigenze per una cambiata fulminea, anche senza frizione o una lentissima o addirittura ritardata... idem per certi servosterzi che paiono scollegati dalla cremagliera, io voglio sapere e getire come funziona la macchina, altrimenti tantovale andare in treno
 
Grattaballe ha scritto:
Eppoi i doppia frizione, tolto il reparto robotizzazione, SONO manuali...

pero' c'e' un comparto di attuatori a muovere i selettori delle marce e a staccare/attaccare la frizione,il tutto gestito dall'elettronica...ne ha saputo qualcosa un collega sullo selespeed alfa..
 
..il fatto è che le nuove Ferrari nascono per avere il doppia frizione, l'elettronica di gestione del mezzo è una specie di "tutt'uno" che controlla insieme centralina del motore, del cambio, del controllo di trazione/stabilità e così via...probabilmente sarebbe anche possibile, pagando molto, chiedere di farsi montare il classico manuale anche su una 458, ma sicuramente il risultato sarebbe negativo..io i cambi automatici non li ho mai potuti sopportare, ma in questo caso è la scelta migliore, perchè è parte integrante del progetto stesso dell'auto...

è un pò come il discorso dell'elettronica: in molto (me compreso) pensano che meno elettronica c'è in un auto meglio è, e che una Lotus Elise degli anni 90 è molto più divertente di una RS6 contemporanea (ovviamente a prezzo della scomodità ecc..), ma parlando di supercar, l'elettronica è necessaria,perchè l'uomo non riuscirebbe fisicamente a fare di meglio, a parte qualche pilota professionista...io per esempio trovo molto più divertente ( e pericolosa, sia chiaro) una vecchia Uno Turbo piuttosto che una nuova Golf GTI, ma non salirei MAI su una 458 Italia (per esempio), nemmeno per far manovra, se non avesse tutta l'elettronica che ha, e che la rende guidabile in sicurezza anche da una persona con capacità di guida nella norma (purchè sia capace di tenere collegato il cervello...)
 
un po' come è successo per i caccia, tipoeurofighter, il collaudatore ex astronauta Maurizio Cheli mi disse che si era invertita la ripartizione del ruolo del pilota da 30% combattente e 70% pilota a 70% combattente e 30% pilota, tutto grazie all'elettronica che ha reso gestibile un oggetto ad elevata reattività e ridotta stabilità come quello, il che comporta un handling prima irraggiungibile.
è già così per le auto di serie, l'autista è sempre più "trasportato e coccolato" il che è un bene se lo aiuta a concentrarsi di più sulla guida e non a smanettare si smartphone e tablet
 
pi_greco ha scritto:
un po' come è successo per i caccia, tipoeurofighter, il collaudatore ex astronauta Maurizio Cheli mi disse che si era invertita la ripartizione del ruolo del pilota da 30% combattente e 70% pilota a 70% combattente e 30% pilota, tutto grazie all'elettronica che ha reso gestibile un oggetto ad elevata reattività e ridotta stabilità come quello, il che comporta un handling prima irraggiungibile.
è già così per le auto di serie, l'autista è sempre più "trasportato e coccolato" il che è un bene se lo aiuta a concentrarsi di più sulla guida e non a smanettare si smartphone e tablet

Il discorso dei caccia è un pò più complicato, direi quasi "filosofico"...all'inizio l'idea che andava per la maggiore era quella di progettare aerei intrinsecamente stabili e molto docili da manovrare, in modo da consentire al pilota un minor carico di lavoro, che è esattamente la filosofia degli aerei di aviazione generale e soprattutto dei grossi liner (Airbus la porta all'estremo,ma è un percorso cominciato 80 anni fa..ogni nuovo modello ha qualche automatismo e semplificazione in più)...poi però presto si è notato che i risultati migliori, dal punto di vista dell'agilità e della velocità di esecuzione di manovre estreme, caratteristiche fondamentali per un caccia quanto secondarie su un liner, si otteneva con aerei aerodinamicamente INSTABILI, insomma, con delle macchine che teoricamente hanno caratteristiche assurde (tipo l'F-104, con coda a T, ala bassa e diedro negativo, e un carico alare assurdamente alto), ma che in mano a piloti molto esperti, come quelli di un'aeronautica militare qualunque, ottengono risultati incredibili a prezzo di una grande difficoltà nel controllo dell'aereo (e infatti il buon 104 "starfighter" a un certo punto aveva cambiato il soprannome in "widowmaker"...)....tutto ciò per arrivare all'estremo di aerei come l'F-117, l'F-22 o l'F-35 che da soli proprio non potrebbero volare,senza tutta l'elettronica di controllo, ma che invece sono molto più "facili" rispetto a un vecchio Spitfire,nonostante questo sì è un aereo molto bilanciato "di per sè", consentendo al pilota di concentrarsi appunto sul combattimento come giustamente detto da Cheli (il quale a parte essere un astronauta se la cava bene anche con le acrobazie, cercate il suo video con il Typhoon..)...il rovescio della medaglia è che per esempio un F-35 può resistere a non so quanti colpi di mitragliatrice in qualunque parte della fusoliera,ma se va in tilt il computer, l'unica cosa da fare è tirare la leva giallonera "eject".
 
Frankie71iceman ha scritto:
pi_greco ha scritto:
un po' come è successo per i caccia, tipoeurofighter, il collaudatore ex astronauta Maurizio Cheli mi disse che si era invertita la ripartizione del ruolo del pilota da 30% combattente e 70% pilota a 70% combattente e 30% pilota, tutto grazie all'elettronica che ha reso gestibile un oggetto ad elevata reattività e ridotta stabilità come quello, il che comporta un handling prima irraggiungibile.
è già così per le auto di serie, l'autista è sempre più "trasportato e coccolato" il che è un bene se lo aiuta a concentrarsi di più sulla guida e non a smanettare si smartphone e tablet

Il discorso dei caccia è un pò più complicato, direi quasi "filosofico"...all'inizio l'idea che andava per la maggiore era quella di progettare aerei intrinsecamente stabili e molto docili da manovrare, in modo da consentire al pilota un minor carico di lavoro, che è esattamente la filosofia degli aerei di aviazione generale e soprattutto dei grossi liner (Airbus la porta all'estremo,ma è un percorso cominciato 80 anni fa..ogni nuovo modello ha qualche automatismo e semplificazione in più)...poi però presto si è notato che i risultati migliori, dal punto di vista dell'agilità e della velocità di esecuzione di manovre estreme, caratteristiche fondamentali per un caccia quanto secondarie su un liner, si otteneva con aerei aerodinamicamente INSTABILI, insomma, con delle macchine che teoricamente hanno caratteristiche assurde (tipo l'F-104, con coda a T, ala bassa e diedro negativo, e un carico alare assurdamente alto), ma che in mano a piloti molto esperti, come quelli di un'aeronautica militare qualunque, ottengono risultati incredibili a prezzo di una grande difficoltà nel controllo dell'aereo (e infatti il buon 104 "starfighter" a un certo punto aveva cambiato il soprannome in "widowmaker"...)....tutto ciò per arrivare all'estremo di aerei come l'F-117, l'F-22 o l'F-35 che da soli proprio non potrebbero volare,senza tutta l'elettronica di controllo, ma che invece sono molto più "facili" rispetto a un vecchio Spitfire,nonostante questo sì è un aereo molto bilanciato "di per sè", consentendo al pilota di concentrarsi appunto sul combattimento come giustamente detto da Cheli (il quale a parte essere un astronauta se la cava bene anche con le acrobazie, cercate il suo video con il Typhoon..)...il rovescio della medaglia è che per esempio un F-35 può resistere a non so quanti colpi di mitragliatrice in qualunque parte della fusoliera,ma se va in tilt il computer, l'unica cosa da fare è tirare la leva giallonera "eject".
grazie per l'escursus e per le stelle che ricambio, comunque Cheli è anche una persona divertentissima, basta capire il suo humor "asciutto", evidentemente è uno dei piloti più dotati al mondo, ma resta a terra come tutti in caso di mancanza dell'equipaggio del volo di linea, è così che l'ho conosciuto
 
pi_greco ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Il doppia frizione è vincente su tutta la linea per cui non c'è alcun motivo per mantenere il manuale

Appunto... con le potenze in gioco, col manuale si rischiano solo figure dimmèrd... :D

Eppoi i doppia frizione, tolto il reparto robotizzazione, SONO manuali...
manuali un bel ciufolo, vuoi mettere la capacità di usare la frizione gestendo correttamente il punto di attacco/stacco, scegliendo con cura il regime e optare in base alle esigenze per una cambiata fulminea, anche senza frizione o una lentissima o addirittura ritardata... idem per certi servosterzi che paiono scollegati dalla cremagliera, io voglio sapere e getire come funziona la macchina, altrimenti tantovale andare in treno

Sì... ma l'autore della discussione fa riferimento alla produzione Ferrari. Ora. con tutta la stima che ho per te, voglio vederti con una 458 a fare le manovre che descrivi... :D

Con una vettura "normale" posso essere d'accordo -ma nemmeno troppo- con te.
 
Grattaballe ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Il doppia frizione è vincente su tutta la linea per cui non c'è alcun motivo per mantenere il manuale

Appunto... con le potenze in gioco, col manuale si rischiano solo figure dimmèrd... :D

Eppoi i doppia frizione, tolto il reparto robotizzazione, SONO manuali...
manuali un bel ciufolo, vuoi mettere la capacità di usare la frizione gestendo correttamente il punto di attacco/stacco, scegliendo con cura il regime e optare in base alle esigenze per una cambiata fulminea, anche senza frizione o una lentissima o addirittura ritardata... idem per certi servosterzi che paiono scollegati dalla cremagliera, io voglio sapere e getire come funziona la macchina, altrimenti tantovale andare in treno

Sì... ma l'autore della discussione fa riferimento alla produzione Ferrari. Ora. con tutta la stima che ho per te, voglio vederti con una 458 a fare le manovre che descrivi... :D

Con una vettura "normale" posso essere d'accordo -ma nemmeno troppo- con te.
grazie della stima da me immeritata ma che ricambio, vero è una bestia da domarem meglio se con i servocomandi, ma a volte è più facile guidare secco e deciso su un mezzo sportivo (mi riferisco per esperienza alle moto) che su uno turistico, mi spigo meglio, sempre in ambito moto dove ho più esperienza è più faciel fare fare qualunque cosa anche maltrattandola ad una hypersport che ad una custom, il cambio è così un cambio benfatto per reggere le cambiate sportive reagisce senza impuntamenti anche se non cambi al regime ideale, uno eccessivamente lento va invece usato con estrema cautela. Poi io non ho mai provato una Ferrari, neppure quelle più "umane" figuarti una 458 Italia, e non ci faccio neppure un pensierino,
 
gallongi ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Eppoi i doppia frizione, tolto il reparto robotizzazione, SONO manuali...

pero' c'e' un comparto di attuatori a muovere i selettori delle marce e a staccare/attaccare la frizione,il tutto gestito dall'elettronica...ne ha saputo qualcosa un collega sullo selespeed alfa..

Ma il selespeed oltre che non essere un doppia frizione è la preistoria dei robotizzati. In confronto a quelli odierni è dozzinale nelle logiche di funzionamento e lento nelle manovre, oltre che rognoso. Ho anch'io un amico che aveva (anzi... forse ce l'ha ancora...) la 156SS e me l'ha fatta guidare. Era poco meglio che la Smart e in scalata faceva una doppietta lunga un secondo e mezzo. :D
Oggi gli attuatori lavorano meglio del conducente medio e sono sempre più precisi di lui. Niente sfollate, niente cambi marcia sbagliati, movimenti precisi e veloci. La maggior parte delle manovre che l'utente medio fa col cambio manuale, sono deleterie per il cambio stesso, per i consumi e forse anche per i tempi sul giro :D. Che poi ci si convinca che è meglio così...
 
Grattaballe ha scritto:
gallongi ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Eppoi i doppia frizione, tolto il reparto robotizzazione, SONO manuali...

pero' c'e' un comparto di attuatori a muovere i selettori delle marce e a staccare/attaccare la frizione,il tutto gestito dall'elettronica...ne ha saputo qualcosa un collega sullo selespeed alfa..

Ma il selespeed oltre che non essere un doppia frizione è la preistoria dei robotizzati. In confronto a quelli odierni è dozzinale nelle logiche di funzionamento e lento nelle manovre, oltre che rognoso. Ho anch'io un amico che aveva (anzi... forse ce l'ha ancora...) la 156SS e me l'ha fatta guidare. Era poco meglio che la Smart e in scalata faceva una doppietta lunga un secondo e mezzo. :D
Oggi gli attuatori lavorano meglio del conducente medio e sono sempre più precisi di lui. Niente sfollate, niente cambi marcia sbagliati, movimenti precisi e veloci. La maggior parte delle manovre che l'utente medio fa col cambio manuale, sono deleterie per il cambio stesso, per i consumi e forse anche per i tempi sul giro :D. Che poi ci si convinca che è meglio così...

Sono d'accordo sia sullo selespeed,che ho guidato anche io su alfa GT,che su tutto il discorso,ma ci metto un pero'...vero che il cambio aut robotizzato,anche doppia frizione se vogliamo,lavori meglio del conducente con un manuale ma rimane pur sempre un'elemento " debole"in tema di affidabilita ... ;)
 
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