<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cambio automatico a 10 rapporti: necessità o marketing? | Il Forum di Quattroruote

Cambio automatico a 10 rapporti: necessità o marketing?

Un cambio a 9 marce era impensabile solo pochi anni fa, ora sono addirittura superati con l'arrivo di unità a 10 marce. Ma a cosa servono?

In quella che sembra una gara a chi ha più marce si inserisce il cambio 10 rapporti che alcuni brand hanno cominciato a proporre, come GM sulla nuova Chevrolet Camaro ZL1 presentata al Salone di New York - scopri le novità per l'Europa - o Ford sulla F-150 Raptor. Altri brand non sono andati oltre le 9 marce, forse un traguardo già troppo estremo. Servono davvero 10 rapporti? C'è anche chi andrebbe oltre.

CHI VUOLE LA DOPPIA CIFRA

Tra i brand che hanno puntato ad avere un numero di rapporti in doppia cifra ci sono General Motors, Ford e Volkswagen (ma di recente sembra averci ripensato), che per giunta hanno dichiarato da tempo gli sviluppi in atto e quindi hanno semplicemente mantenuto fede alla parola data. Certo è che sul piano marketing fa un bell'effetto leggere in una scheda tecnica "cambio automatico a 10 rapporti", ma poiché la meccanica esula dal semplice marketing la perplessità sulla reale e tangibile utilità del 10 marce, per il cliente comune, sorge spontanea. C'è poi da aggiungere che un costruttore specializzato come ZF Friedrichshafen ha deciso volontariamente di fermarsi a 9 rapporti, così come altri costruttori hanno scartato l'idea di fare il balzo a 10 (noi abbiamo provato la Jeep Renegade con il cambio a 9 rapporti, la trovi qui).

PIU' OCCHIO AI CONSUMI, MENO A CHI GUIDA

Per riuscire a dare un quadro completo su questa tipologia di cambio bisogna innanzitutto capire il perché i costruttori stiano puntando ad avere sempre più marce. La risposta è semplice, in realtà, ed alla portata di chiunque conosca il meccanismo che governa la trasmissione in generale: i consumi. Con un occhio sempre più attento proprio ai consumi e (soprattutto) alle emissioni di CO2 si punta a ridurre costantemente il regime di rotazione medio del motore, cercando di sfruttare ugualmente il range di coppia disponibile. Da anni case coreane e giapponesi hanno puntato l'occhio al cambio continuo, in sintesi un meccanismo che varia costantemente per far girare sempre il motore al regime di coppia massima ma, essendo "il resto del mondo" deciso a mantenere i rapporti fissi, si sta cominciando a convergere su una situazione nella quale un classico doppia frizione ha così tante marce da comportarsi come un cambio continuo. I paddle al volante a corredo di ognuna di questa trasmissioni permettono al guidatore anche di scegliere in autonomia la marcia, entro i limiti consentiti dall'elettronica, ma immaginatevi a premere in rapida sequenza nove volte la levetta destra per passare dalla prima alla decima...

E se un costruttore decidesse addirittura di andare oltre le 10 marce? Ford ha depositato un brevetto per un'unità che punta gli 11 rapporti (ne parliamo qui), ma la convenienza del suo utilizzo comincia a non essere così scontata come si può credere. Per adesso è solo un brevetto, non c'è ufficialità, ma c'è da specificare che una tale unità innanzitutto pesa di più, dato relativamente importante per l'automobilista medio che usa l'auto per il tragitto casa-lavoro-casa, poi potrebbe cominciare a scarseggiare in termini di affidabilità, considerando la complessità progettuale. Tutto questo senza parlare dei costi di sviluppo. Insomma 9 marce sembravano il giusto compromesso, tesi portata in alto da esperti del settore, ma ci si è voluti spingere oltre e così vedremo a breve su strada Cadillac ATS o Escalade, Chevrolet Tahoe e Camaro con 10 rapporti: la contromossa, ora, spetta solo a Ford.

http://tinyurl.com/zef2fzr

qui invece si parlava del 9 rapporti:
http://forum.quattroruote.it/posts/list/107158.page
 
Se ne è già parlato, mi pare.
A mio giudizio, non vedo problemi di affidabilità scontati. Sarebbe come dire che un motore con tanti cilindri è meno affidabile. E chi lo dice?
Quello che invece è certo è che via via che aumenta il numero di rapporti, diminuisce il vantaggio di averne uno in più e, IMHO, passati gli 8, ma forse anche meno, siamo ad un numero tale per cui tale vantaggio diventa trascurabile e, magari, nel frattempo, aumentano gli attriti.
Difficile dire ad occhio quando i vantaggi si annullano, ma, secondo il mio, ci siamo.
 
Secondo me quando le auto superano le moto nel diametro delle gomme, gli rubano la terminologia (Mercedes Enduro...) e hanno più rapporti al cambio di una bici (tra poco vedremo una i10 col cambio Shimano 3x9?) c'è qualcosa di profondamente sbagliato. Nell'auto, ovviamente.
Comunque sia, finchè cambia da solo il problema non si pone. Chiaro che poi 10 rapporti significa anche 10 frizioni e 10 coppie di ingranaggi, quindi ingombri, attriti come già ipotizzato da renatom e pesi lievitano.
Infine, potevo capire un naftone che ha 2.000 giri utili ma una Camaro proprio no...
 
Dai. Le frizioni sono sempre 2 al massimo così come gli alberi primari e secondari. Cambia il numero di coppie di ruote dentate e di innesti. Il cambio diventa semplicemente "più lungo".
Fermo restando il mio scetticismo già espresso.
 
Secondo me, con gli attuali motori "downsized" il numero dei rapporti deve necessariamente crescere, dato che IMHO è inversamente proporzionale all'elasticità del motore.

Soprattutto i diesel attuali, sopra gli 80/90 cv per litro, credo che perdano molto in termini di elasticità e gradevolezza....lo dissi già in un altro thread ma il sentire comune era ben diverso.

Detto questo 10 rapporti sono decisamente esagerati....se con un 8 marce moderno si riesce ad andare a 130 anche a meno di 2000 rpm credo che il resto sia inutile aggravio di peso, tanto vale passare a un cvt magari con un "ampliatore" (contrario di riduttore insomma" )che abbassi il rapporto finale a velocità costante.
 
Forse siamo tutti abbastanza d'accordo sul fatto che su questi motori con alti valori di coppia massima, ma margini di utilizzo ottimale piuttosto ristretto possa avere senso un automatico a otto rapporti, ma siamo scettici sull'utilità di andare oltre.
@grattaballe: sulle bici, ormai, le 11V dietro sono standard e adesso è uscito SRAM 12V
 
renatom ha scritto:
Dai. Le frizioni sono sempre 2 al massimo così come gli alberi primari e secondari.

Ah, certo... io l'avevo inteso come automatico puro, se lo ipotizziamo come robotizzazione di un manuale allora sì. :thumbup:

Comunque mi pare evidente l'intenzione di cacciare l'uomo dalla gestione della vettura su strada. Un utente normale si raccapezza a fatica tra sei, in F1 (con un numero finito e basso di situazioni possibili) un pilota sceglie tra 7, non vedo possibilità di usare la marcia giusta in un range di 10. I paddles spariranno perché diventati inutili, a questo punto allora torni il CVT anche perché i cambi marcia saranno sempre più impercettibili man mano che i rapporti saranno più vicini. Tanto vale allora eliminarli del tutto.
 
XPerience74 ha scritto:
Un cambio a 9 marce era impensabile solo pochi anni fa, ora sono addirittura superati con l'arrivo di unità a 10 marce. Ma a cosa servono?
A vendere. E basta.

Abbagliando i gonzi con queste "eccezionali" novità... tanto pochi di loro, appunto perché gonzi, si porrà la domanda "Ma non è che questo mi aumenta la probabilità di guasti, oltre che i costi ? non è che questo farà diminuire il dimensionamento, con aumento dell'usura ed ulteriore aumento esponenziale delle spese alla distanza per manutenzioni e riparazioni ?"

Ma no... chissà perché, se un cambio è manuale 6 rapporti bastano comunque, salvo il caso (unico, che io sappia) delle Porsche 911 con manuale a 7 rapporti, ed anche lì mi chiedo chi mai ne sentisse tutta 'sta necessità, con motori ricchissimi di coppia come quelli delle 911, più che mai adesso che sono diventati sovralimentati e molto elastici, avendo mantenuto 3 litri - per fortuna - di cubatura.

Se invece è automatico, alé... 8, 9, 10 ?? :shock: rapporti... sembra d'essere tornati ai tempi delle 50 cc. giapponesi da GP degli anni '60, così spinte (erano a 2T) da richiedere 12 o 14 marce....

Cosa non s'inventerebbero per vendere....
 
In trenta e passa anni di patente :oops: ho visto crescere dimensioni, masse, potenze, valori da coppia e numeri rapporti al cambio, e direi che le cose sono tra loro legate. Dato che, però, lo sviluppo delle prestazioni trova un limite fisico nell'assetto delle strade e nelle capacità umane di guida, sarà anche il caso di mettere un limite al numero dei rapporti manuali. Senza andare troppo indietro nel tempo, una decina d'anni fa avevo la quinta "di potenza" molto gratificante su un benzina aspirato, e onestamente mi mancava la "sesta di riposo" per le lunghe trasferte autostradali (o nelle statali veloci). Ora sul turbodiesel ho la sesta (di riposo) e trovo che in diverse situazioni mi manca un rapporto tra la seconda e la terza marcia (il problema dell'eccesso di coppia che permette rapporti troppo lunghi): penso che sette marce manuali riuscirei ancora a gestirle, otto proprio no.
Sull'automatico, già il 9 rapporti (a meno di rapportature particolari come su Jeep) è un continuo (e fastidioso) cambiare di marcia alla ricerca dello zero virgola in meno sui consumi: tanto vale, come dice Gratta, il CVT. Ce ne sono certi, oggi, piuttosto ben fatti, che, se guidati assecondando il motore, non danno il triste effetto scooter e fungono allo scopo del risparmio carburante garantendo anche buon confort; invece, se stuzzicati con adeguata pressione del gas, passano ad una modalità "sequenziale" con 6 o 7 rapporti simulati (almeno quelli che ho provato io), senza slittamento o quasi, e riuscendo ad essere piuttosto divertenti. Abbinati ai paddle (e con adeguata cavalleria sottostante), possono diventare anche molto divertenti. Un cambio di questo tipo lo trovo molto più versatile e fruibile di un 9GTronic, ad esempio.

Fermo restando che, da vecchio dinosauro in via di estinzione, continuo a preferire le auto tre pedali :p
 
Grattaballe ha scritto:
renatom ha scritto:
Dai. Le frizioni sono sempre 2 al massimo così come gli alberi primari e secondari.

Ah, certo... io l'avevo inteso come automatico puro, se lo ipotizziamo come robotizzazione di un manuale allora sì. :thumbup:

Comunque mi pare evidente l'intenzione di cacciare l'uomo dalla gestione della vettura su strada. Un utente normale si raccapezza a fatica tra sei, in F1 (con un numero finito e basso di situazioni possibili) un pilota sceglie tra 7, non vedo possibilità di usare la marcia giusta in un range di 10. I paddles spariranno perché diventati inutili, a questo punto allora torni il CVT anche perché i cambi marcia saranno sempre più impercettibili man mano che i rapporti saranno più vicini. Tanto vale allora eliminarli del tutto.
Quando sento parlare del CVT, mi viene la pelle d'oca... ebbi in mano una volta, per un giorno, una iQ sostitutiva ma con cambio così.... che Dio me ne liberi !! che cesso.....

1 gg. mi bastò anche per accorgermi immediatamente del sensibile aumento di consumo rispetto alla mia (circa + 15%) a parità di strade e velocità : se la iQ ha, come ha, fama di utilitaria non molto parca dipende esattamente da quel cambio osceno.
 
Mastertanto ha scritto:
Quando sento parlare del CVT, mi viene la pelle d'oca... ebbi in mano una volta, per un giorno, una iQ sostitutiva ma con cambio così.... che Dio me ne liberi !! che cesso.....
1 gg. mi bastò anche per accorgermi immediatamente del sensibile aumento di consumo rispetto alla mia (circa + 15%) a parità di strade e velocità : se la iQ ha, come ha, fama di utilitaria non molto parca dipende esattamente da quel cambio osceno.
Quello è un Cvt vecchia maniera, stile Daf :lol:
Con quelli che ti dico io (Subaru 240 cv), ho riconsiderato le mie idee sul Cvt (che erano come le tue)
 
Mastertanto ha scritto:
Se invece è automatico, alé... 8, 9, 10 ?? :shock: rapporti... sembra d'essere tornati ai tempi delle 50 cc. giapponesi da GP degli anni '60, così spinte (erano a 2T) da richiedere 12 o 14 marce....

Cosa non s'inventerebbero per vendere....
Suzuki BICILINDRICO 50 cc (potenza specifica 400 CV/l), 14 marce, 20.000 giri, coppia a 19.500 :shock: segato dai regolamenti dell'epoca, che imposero il monocilindrico.

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53AR ha scritto:
Mastertanto ha scritto:
Se invece è automatico, alé... 8, 9, 10 ?? :shock: rapporti... sembra d'essere tornati ai tempi delle 50 cc. giapponesi da GP degli anni '60, così spinte (erano a 2T) da richiedere 12 o 14 marce....

Cosa non s'inventerebbero per vendere....
Suzuki BICILINDRICO 50 cc (potenza specifica 400 CV/l), 14 marce, 20.000 giri, coppia a 19.500 :shock: segato dai regolamenti dell'epoca, che imposero il monocilindrico.

Se non ricordo male, al tempo, Honda ha fatto un 125 a 5cilindri e un 250 a 6.
L'ing. Carcano della Guzzi progettó e realizzò il prototipo di un 500 V8.
 
È abbastanza evidente che questi cambia n rapporti cercano di avere il vantaggio del rapporto ottimale del CVT evitandone il rendimento meccanico solitamente abbastanza basso e a causa degli attriti.
Per semplificare è come inseguire un arco con una poligonale. A quanti lati conviene fermarsi? E chiaro che, ad un certo punto, un lato in più cambia poco.
 
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