-Logan- ha scritto:Nell'articolo si potrebbe anche parlare della flessibilità richiesta agli operai tedeschi.
O dell'efficientissimo sindacato in confronto ai "sindacati" italiani.
SI potrebbe dire che i tedeschi hanno previsto la pensione a 67 anni dal 2003, ad esempio.
O, invece di fare confronti con VW, che fa tanto comodo ma calza poco, perché non farli con Opel, anche lei sull'orlo del fallimento pochi anni fa, che ha rinnovato le gamme, e ricerca, e sviluppo, e compagnia e ora rischia ancora il tracollo.
E poi, di grazia, tralasciando l'etichetta "regno di Marchionne", che fa proprio giornalismo italiano, quali sarebbero i soldi pubblici che Marchionne continua a chiedere?
Ahh, e questi dovrebbero essere i giornalisti indipendenti... :cry:
-Logan- ha scritto:Ahh, e questi dovrebbero essere i giornalisti indipendenti... :cry:
-Logan- ha scritto:Nell'articolo si potrebbe anche parlare della flessibilità richiesta agli operai tedeschi.
O dell'efficientissimo sindacato in confronto ai "sindacati" italiani.
SI potrebbe dire che i tedeschi hanno previsto la pensione a 67 anni dal 2003, ad esempio.
O, invece di fare confronti con VW, che fa tanto comodo ma calza poco, perché non farli con Opel, anche lei sull'orlo del fallimento pochi anni fa, che ha rinnovato le gamme, e ricerca, e sviluppo, e compagnia e ora rischia ancora il tracollo.
E poi, di grazia, tralasciando l'etichetta "regno di Marchionne", che fa proprio giornalismo italiano, quali sarebbero i soldi pubblici che Marchionne continua a chiedere?
Ahh, e questi dovrebbero essere i giornalisti indipendenti... :cry:
arizona77 ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/25/modello-tedesco/199991/
non vedo 'sto gran cuneo....a cui si imputa la miseria delle
paghe nostrane
danilorse ha scritto:arizona77 ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/25/modello-tedesco/199991/
non vedo 'sto gran cuneo....a cui si imputa la miseria delle
paghe nostrane
A prescindire dal fatto che l'esposizione della busta paga italiana non mi torna (in quanto di irpef si paga ben di piu' dell'11%), cio' che non viene trattato nell'articolo sono le tasse che l'azienda paga sul dipendente e che equivalgono a oltre il 50% del lordo o circa il 100% del netto. Quindi nel caso della lavoratrice italiana, ai suoi 1800? lordi vanno aggiunti altri 1000? di tasse per un totale che si avvicina ai 3000? che moltiplicato x le 13 mensilita' fanno 39.000? all'anno di costo per l'azienda.
Nel caso del lavoratore tedesco si parla di 3380? di lordo ma non ho informazioni su quali altre tasse l'azienda debba pagare per capire quale e' il costo totale del dipendente.
alexmed ha scritto:danilorse ha scritto:arizona77 ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/25/modello-tedesco/199991/
non vedo 'sto gran cuneo....a cui si imputa la miseria delle
paghe nostrane
A prescindire dal fatto che l'esposizione della busta paga italiana non mi torna (in quanto di irpef si paga ben di piu' dell'11%), cio' che non viene trattato nell'articolo sono le tasse che l'azienda paga sul dipendente e che equivalgono a oltre il 50% del lordo o circa il 100% del netto. Quindi nel caso della lavoratrice italiana, ai suoi 1800? lordi vanno aggiunti altri 1000? di tasse per un totale che si avvicina ai 3000? che moltiplicato x le 13 mensilita' fanno 39.000? all'anno di costo per l'azienda.
Nel caso del lavoratore tedesco si parla di 3380? di lordo ma non ho informazioni su quali altre tasse l'azienda debba pagare per capire quale e' il costo totale del dipendente.
Qualche mese fà avevo letto dati del 2006 e il costo totale di un dipendente italiano era praticamente pari a quello francese e molto vicino a quello tedesco. Ora al 2012 ho paura che sia aumentata la pressione fiscale italiana e quindi ho paura che le cifre sono pari... ma in tasca al tedesco ci va molto di più.![]()
E la statistica è quella di Trilussa.arizona77 ha scritto:I numeri sono numeri, ( cuneo fiscale intendo )
Mauro 65 ha scritto:E la statistica è quella di Trilussa.arizona77 ha scritto:I numeri sono numeri, ( cuneo fiscale intendo )
La penna del giornalista ha dimenticato, tanto per fare un esempio, di citare gli oneri a carico dell'azienda. La sanità in Italia, ad esempio, la paga pressoché interamente l'azienda senza nemmeno poter portare in deduzione dall'imponibile fiscale l'intero onere, ma solo una parte (spannometricamente ben meno della metà). Sempre sulla sanità, laddove è a carico del lavoratore, "stranamente" si sta più attenti a ciò che si riceve in cambio di ciò che si paga, mentre se è a carico del "padrone" (come da noi) ce se ne sbatte altamente (e le conseguenze le vediamo).
Poi, se ci spostiamo sul fronte Irpef, la penna del giornalista dimentica di fare due conti sulla percentuale di trattenuta erariale che avrebbe un italiano su un imponibile tedesco (te lo dico io, circa il triplo).
Eh si, i numeri sono i numeri ...
Mauro 65 ha scritto:Che si scarichi o meno potrà non interessare a te, ma interessa molto chi dovrebbe assumere. Quelli che hai visto sono salari dell'automotive. Non è che la banconiera prenda quelle cifre, anzi: la crescita dell'occupazione in Germania poggia anche su tanti salari ben più modesti. Guarda che non ti sto dando torto su tutta la linea mi limito a dire che il prelievo in Germania è ben minore come tasse e più oculato come oneri previdenziali e sanitari. Considera che un artigiano lo paghi da 60 a 100 l'ora e il bus ben più che da noi
Edit
Visto ora il link. Sono conti del cavolo magari fosse così basso ci metterei la firma. Si continua a ciurlare con aliquote nominali ed a far finta di ignorare i vari ammenicoli che girano attorno ad una busta ...
Mauro 65 ha scritto:E la statistica è quella di Trilussa.arizona77 ha scritto:I numeri sono numeri, ( cuneo fiscale intendo )
La penna del giornalista ha dimenticato, tanto per fare un esempio, di citare gli oneri a carico dell'azienda. La sanità in Italia, ad esempio, la paga pressoché interamente l'azienda senza nemmeno poter portare in deduzione dall'imponibile fiscale l'intero onere, ma solo una parte (spannometricamente ben meno della metà). Sempre sulla sanità, laddove è a carico del lavoratore, "stranamente" si sta più attenti a ciò che si riceve in cambio di ciò che si paga, mentre se è a carico del "padrone" (come da noi) ce se ne sbatte altamente (e le conseguenze le vediamo).
Poi, se ci spostiamo sul fronte Irpef, la penna del giornalista dimentica di fare due conti sulla percentuale di trattenuta erariale che avrebbe un italiano su un imponibile tedesco (te lo dico io, circa il triplo).
Eh si, i numeri sono i numeri ...
Mauro 65 ha scritto:Un conto è la grammatica un altro la pratica. Io non sono un bocconiano ma solo un modesto contabile di provincia abituato a fare i conti della serva.
gbortolo - 15 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa