eta*beta
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LUISELLA1972 ha scritto:non si spezza il legame, credimi. Fanno in modo che madre e figlio si vedano spesso (il bimbo viene affidato ad un familiare incensurato ed idoneo, in modo da "respirare" comunque aria di casa, che poi lo porta a sempre a vedere sua mamma in carcere; il minore finisce in istituto solo se non c'è proprio nessuno di famiglia a cui affidarlo) e se possibile, danno alla madre quanto prima i domiciliari (ovvero, se ci sono i presupposti di legge, nel caso specifico). Ribadisco che la maternità in detenzione è oggetto di particolare cura da parte delle Istituzioni: nulla è lasciato al caso, proprio perchè ci sono i bambini di mezzo. Ci sono pure i volontari e le associazioni benefiche e religiose che portano i bambini fuori tutti i sabati nei giardinetti e a fare delle piccole gite. Certo, non è il massimo: ma gli sforzi per rendere la situazione dei bimbi in carcere il meno difficile possibile bisogna riconoscere che ci sono.a_gricolo ha scritto:Io non ti do affatto contro. Sostengo semplicemente, da padre, che il distacco a tre anni è DEVASTANTE per il bambino e in seconda battuta per la madre. Per me madre e figlio devono essere uniti per sempre o separati subito. La via di mezzo è un disastro, credimi.LUISELLA1972 ha scritto:sei tu che mi dai contro, non io.
bravabravabrava, futura (speriamo prossima) mammina!