Ieri, dopo davvero tanto tempo (e ancora di più ne passerà prima della prossima volta), ho percorso qualche centinaio di km sull'autostrada del sole, più o meno da Arezzo a Bologna, nella speranza di poter viaggiare tranquillo, mantenendo, ovviamente traffico permettendo, una velocità più o meno costante di 120-130, anche se da buon pirata della strada mi sarebbe piaciuto sotto sotto camminare a 200-240 azionando di quando in quando il decollo verticale e i retrorazzi che ho fatto segretamente installare sulla mia vettura.
Ebbene, la situazione più rischiosa che ho vissuto, ricavandone davvero una bella dose di tensione, si è verificata quando, avendo trovato un cantiere in cui qualche grande saggio aveva posto un limite di 60 (sull'autostrada! con due corsie per senso di marcia, muro divisorio centrale ecc. ecc.) con tanto di minacciosi cartelli "controllo velocità in cantiere" e autovelox in bella mostra, ho voluto rispettare tale limite mentre praticamente tutti gli altri non lo rispettavano, andando non a 180 ma magari a 80-100 (sarebbe bello sapere quanti erano tra loro gli ipocriti che poi si dichiarano favorevoli alla grande severità sulle strade).
Sono stato raggiunto da un autoarticolato che mi si è appiccicato al posteriore e ha iniziato prima a lampeggiare, poi a strombazzare con crescente insistenza. Non potevo in alcun modo farmi superare da lui, né accostare, né fermarmi: o acceleravo "incoscientemente" di 20-30km/h, rischiando severa multa, o continuavo a rispettare il limite rimanendo sui 70 e sperando che il camionista non fosse un rappresentante particolarmente violento della categoria. A un certo punto mi ha superato, appena prima di prendere una uscita e poi, mentre percorreva l'imbocco dell'uscita, mi ha "aspettato" così da potermi indirizzare, quando sono passato, tutta una serie di simpatici gesti e urlate imprecazioni.
Nel proseguire il viaggio, oltre ad altri strombazzamenti in occasioni di altri deliziosi limiti 60, la fonte di stress più pesante è stata il tentativo di capire a quale cavolo di velocità fosse consentito camminare, trovando continui cambiamenti di limite, spesso contraddittori e incompleti, ovvero "senza fine". Ad esempio, inizia il limite e poi... mai finisce; oppure segnalazione di cantiere, limite 110, poi 90, poi 80, poi 60, autovelox e subito dopo limite 80; il tratto appenninico poi è un vero e proprio video gioco, dove sembra sia stato fatto il possibile per assicurarsi che l'automobilista desideroso di rispettare i limiti sia molto più impegnato a guardare e cercare i cartelli che a concentrarsi sulla strada e sui veicoli che la percorrono.
Una sola cosa ho trovato segnalata con frequenza, coerenza e chiarezza: la presenza dei controlli della velocità.
Sono arrivato a casa sano e salvo (il che ovviamente è la cosa più importante, alla faccia di tutti gli isterici), ma dovrò aspettare la fine di novembre prima di essere sicuro di non dover pagare gabelle aggiuntive. Sano e salvo e ancora più convinto di prima a tenermi il più alla larga possibile da altre simili esperienze (oltre che da venditori di auto, ricambi ecc.).