Nick_Name ha scritto:
Così, sui due piedi (e OT) le prime riflessioni che mi vengono sono queste.
La prima riguarda l'unione bancaria, che fatta come è stata concepita (cioè in modo asimmetrico e con un'attuazione differita del fondo di garanzia), in uno scenario come questo
http://data.worldbank.org/indicator/FB.AST.NPER.ZS/countries/IT-FR-ES?display=graph
porta a questo (peraltro onestamente dichiarato. Solo che da qualche tempo la questione è scomparsa dai media):
http://www.corriere.it/digital-edition/CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB/2015/12/19/13/dovrete-colpire-i-risparmi-privati-e-forse-vi-servira-un-salvataggio-ue_U43140361249112QJD.shtml
La seconda è che se dopo anni in cui la narrativa ufficiale sul male e la cura è stata unidirezionale si leggono cose come questa:
http://www.sivemp.it/userfiles/public/aaa_9127121_messaggero_tagli.pdf
(dove nel "talmente tanto che è difficile andare oltre" si legge che il sistema è al collasso) vuol dire che tempo ne è rimasto poco.
Sì, più o meno siamo lì e lì come elementi di riflessione :?
L'articolo del Messaggero non l'avevo visto, ma dopo aver letto precisamente l'ultima frase mi sono toccato le palle (scusate il francese) :twisted:
Aggiungo che quest'anno, per vari motivi, vedremo numeri "importanti" alla voce svalutazione crediti, più o meno per tutti gli istituti creditizi.
Nel banale quotidiano, vedo a breve una "rimodulazione" della tassa di possesso

e, verso fine 2017, qualche mazzata sul credito al consumo stipulato di recente. Il tasso pagato oggi è relativamente/apparentemente basso (nemmeno tanto se si considera il costo pressoché nullo dell'approvigionamento), ma solo perché lo spread (molto elevato) viene calcolato su un Euribor sostanzialmente negativo: basta che l'Euribor vada a 200 punti base, e gran parte del credito al consumo a 60-84 mesi schizza dall'attuale 7,0-7,5% al 9,5-10% :x
E' ovviamente impossibile continuare per molto tempo a penalizzare il risparmio, e non sappiamo assolutamente se il
whatever it takes, per altro non unanimementente condiviso a Francoforte,
will be enough per indurre il cavallo a dissetarsi. Che un conto è salvare un debito pubblico, un altro far ripartire l'economia: per la prima missione basta stampare moneta, per la seconda devi iniettare fiducia.