<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> BMW 2002 cabrio | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

BMW 2002 cabrio

chassis_engineer ha scritto:
vuotto63 ha scritto:
Purtroppo la manovrabilita' del cambio era davvero pessima , se cercavi di cambiare velocemente si impuntava davvero , ma l'auto nel complesso era il meglio all' epoca. Oggi solo le Maserati (o la 599 ) danno in proporzione lo stesso "gusto".Peccato :( . Le discussioni nel forum Alfa talvolta sono esilaranti : ho appena letto una vaccata del tipo "il sottosterzo in uscita è la cosa + efficace" e "su BMW è meglio non staccare i controlli altrimenti..." :lol: :lol: :lol: , ma si prendono troppo sul serio imho ;)
Caro vuotto63.

Sò che ti riferisci a quello che ho scritto, insieme a Mauro65, che mi ha dato, salvo poi editare il post, del contrattista non strutturato senza nemmeno sapere di cosa parla.

E' bene documentarsi o, meglio, sapere di quello che si parla, si fanno figure di popò.
Simpaticamente, vuotto63, senza prenderti troppo sul serio, eh. ;)

Differenziale posteriore autobloccante

Differenziale posteriore nella trazione posteriore e nella trazione integrale. Nel caso di trazione posteriore invece il differenziale deve accompagnare il pilota egregiamente nelle seguenti fasi: Ingresso curva. Il pilota durante la staccata ha rilasciato il gas e in RILASCIO entra in curva sulla linea di corda. Senza farsi prendere dalla foga raggiunge il centro curva in rilascio (se non lo fa e dà gas va in sottosterzo). Centro curva. Nel momento in cui il pilota raggiunge il centro curva e inizia a proiettarsi verso l'uscita della stessa, inizia ad agire sul gas nel modo più costante possibile. Uscita di curva. Quando il pilota inizia a vedere l'uscita della curva incrementa sempre di più il gas fino a scaricare l'intera potenza disponibile a vettura praticamente quasi riallineata. La percentuale di bloccaggio in rilascio (generalmente maggiore di quella in potenza) deve consentire un leggero sovrasterzo del mezzo al fine di ottenere un corretto inserimento. Generalmente non si usano mai valori superiori al 70-80%. In potenza invece la percentuale di bloccaggio può essere pari anche al solo 20-25% (se il motore è posizionato anteriormente) fino al 60% circa (se il motore è posizionato posteriormente è la vettura presenta una forte tendenza sottosterzante. Ricapitolando possiamo sintetizzare la logica delle percentuali di bloccaggio come segue: maggiore sarà il bloccaggio in rilascio e migliore sarà l'inserimento della vettura in ingresso curva. Valori eccessivi ovviamente portano alla totale perdita del posteriore con sovrasterzi marcati e possibilità di testa-coda. Maggiore sarà il bloccaggio in potenza e maggiore sarà la capacità del veicolo di sovrasterzare in apertura di gas all'uscita di una curva. Come spiegato poche righe sopra, si tende ad evitare ovviamente il sovrasterzo in uscita di curva altrimenti il pilota sarà costretto a lasciare il gas più volte per effettuare delle correzioni e con il risultato che si può comunque destabilizzare il mezzo oltre a perdere molto tempo prezioso. Si cerca quindi un leggero sovrasterzo in entrata e un leggero sottosterzo in uscita dalla curva.

Cosa fa il differenziale posteriore? In ingresso curva il pilota rilascia il gas e l'autobloccante deve essere tarato in maniera tale da permettere l'inserimento in curva agevolmente ma non il sovrasterzo (fase di rilascio). Quando poi il pilota raggiunge il centro curva, ed inizia a dare gas, il differenziale deve evitare (fase di potenza) il sovrasterzo ma essere al contempo abbastanza bloccato da permettere una efficace trazione. Quindi senza perdita di motricità e senza sbandate. I parametri ottimali si trovano provando e provando dato che per un manuale è impossibile prevedere il vostro stile di guida. Considerate comunque che per una trazione posteriore: Aumentare la percentuale in rilascio, aumenta l'inserimento fino al sovrasterzo. Aumentare la percentuale in potenza, aumenta l'inserimento mentre si riapre il gas in uscita di curva fino al sovrasterzo. Ridurre le suddette percentuali offre più stabilità in entrambe le fasi (ingresso e uscita curva) sino al sottosterzo. A voi il compito di trovare il giusto equilibrio. Ricordate di farla sempre sovrasterzare leggermente in ingresso curva per meglio inserirla e di farla sottosterzare leggermente in uscita di curva per aprire il gas prima.

http://www.scuderie-rbc.it/set_trasmissione.html

Per quanto riguarda BMW che richiede di fare le prove di messa a punto con ESP attivo e che non cura più il limite, chiedete in giro.

P.S Che auto hai, vuotto63?

Interessante descrizione tecnica sulla tarature dei differenziali autobloccanti con i vari tipi di trazione , anteriore , integrale e posteriore soprattutto per l'uso in pista.
 
chassis_engineer ha scritto:
vuotto63 ha scritto:
Purtroppo la manovrabilita' del cambio era davvero pessima , se cercavi di cambiare velocemente si impuntava davvero , ma l'auto nel complesso era il meglio all' epoca. Oggi solo le Maserati (o la 599 ) danno in proporzione lo stesso "gusto".Peccato :( . Le discussioni nel forum Alfa talvolta sono esilaranti : ho appena letto una vaccata del tipo "il sottosterzo in uscita è la cosa + efficace" e "su BMW è meglio non staccare i controlli altrimenti..." :lol: :lol: :lol: , ma si prendono troppo sul serio imho ;)
Caro vuotto63.

Sò che ti riferisci a quello che ho scritto, insieme a Mauro65, che mi ha dato, salvo poi editare il post, del contrattista non strutturato senza nemmeno sapere di cosa parla.

E' bene documentarsi o, meglio, sapere di quello che si parla, si fanno figure di popò.
Simpaticamente, vuotto63, senza prenderti troppo sul serio, eh. ;)

Differenziale posteriore autobloccante

Differenziale posteriore nella trazione posteriore e nella trazione integrale. Nel caso di trazione posteriore invece il differenziale deve accompagnare il pilota egregiamente nelle seguenti fasi: Ingresso curva. Il pilota durante la staccata ha rilasciato il gas e in RILASCIO entra in curva sulla linea di corda. Senza farsi prendere dalla foga raggiunge il centro curva in rilascio (se non lo fa e dà gas va in sottosterzo). Centro curva. Nel momento in cui il pilota raggiunge il centro curva e inizia a proiettarsi verso l'uscita della stessa, inizia ad agire sul gas nel modo più costante possibile. Uscita di curva. Quando il pilota inizia a vedere l'uscita della curva incrementa sempre di più il gas fino a scaricare l'intera potenza disponibile a vettura praticamente quasi riallineata. La percentuale di bloccaggio in rilascio (generalmente maggiore di quella in potenza) deve consentire un leggero sovrasterzo del mezzo al fine di ottenere un corretto inserimento. Generalmente non si usano mai valori superiori al 70-80%. In potenza invece la percentuale di bloccaggio può essere pari anche al solo 20-25% (se il motore è posizionato anteriormente) fino al 60% circa (se il motore è posizionato posteriormente è la vettura presenta una forte tendenza sottosterzante. Ricapitolando possiamo sintetizzare la logica delle percentuali di bloccaggio come segue: maggiore sarà il bloccaggio in rilascio e migliore sarà l'inserimento della vettura in ingresso curva. Valori eccessivi ovviamente portano alla totale perdita del posteriore con sovrasterzi marcati e possibilità di testa-coda. Maggiore sarà il bloccaggio in potenza e maggiore sarà la capacità del veicolo di sovrasterzare in apertura di gas all'uscita di una curva. Come spiegato poche righe sopra, si tende ad evitare ovviamente il sovrasterzo in uscita di curva altrimenti il pilota sarà costretto a lasciare il gas più volte per effettuare delle correzioni e con il risultato che si può comunque destabilizzare il mezzo oltre a perdere molto tempo prezioso. Si cerca quindi un leggero sovrasterzo in entrata e un leggero sottosterzo in uscita dalla curva.

Cosa fa il differenziale posteriore? In ingresso curva il pilota rilascia il gas e l'autobloccante deve essere tarato in maniera tale da permettere l'inserimento in curva agevolmente ma non il sovrasterzo (fase di rilascio). Quando poi il pilota raggiunge il centro curva, ed inizia a dare gas, il differenziale deve evitare (fase di potenza) il sovrasterzo ma essere al contempo abbastanza bloccato da permettere una efficace trazione. Quindi senza perdita di motricità e senza sbandate. I parametri ottimali si trovano provando e provando dato che per un manuale è impossibile prevedere il vostro stile di guida. Considerate comunque che per una trazione posteriore: Aumentare la percentuale in rilascio, aumenta l'inserimento fino al sovrasterzo. Aumentare la percentuale in potenza, aumenta l'inserimento mentre si riapre il gas in uscita di curva fino al sovrasterzo. Ridurre le suddette percentuali offre più stabilità in entrambe le fasi (ingresso e uscita curva) sino al sottosterzo. A voi il compito di trovare il giusto equilibrio. Ricordate di farla sempre sovrasterzare leggermente in ingresso curva per meglio inserirla e di farla sottosterzare leggermente in uscita di curva per aprire il gas prima.

http://www.scuderie-rbc.it/set_trasmissione.html

Per quanto riguarda BMW che richiede di fare le prove di messa a punto con ESP attivo e che non cura più il limite, chiedete in giro.

P.S Che auto hai, vuotto63?
In questo momento come sportiva ho una Ferrari Scuderia , mentre per lavoro ho appena cambiato la M3 con un 535d . Corro saltuariamente nel Ferrari challenge (coppa Shell , sono un gentleman ;)) e nel Peroni con una 430 (la 458 challenge costa troppo! ) .IO non mi prendo mai troppo sul serio , sono uno che si diverte , sia guidando che chiacchierando di auto... :D
 
P.S. farla sottosterzare :?: in uscita rimane una sciocchezza , e se sovrasteza non è che si chiuda il gas , a meno di non aver sbagliato totalmente , si corregge e via , al max si parzializza .Mi pare anche di aver letto da qualche parte che un sovrasterzo in entrata non è contollabile.....cambiato idea? ;)
 
Un' ultima cosa , io non copiaincollo scritti di altri o di wikipedia , riporto le mie impressioni .E vi risparmio quelle di "quando ero giovane e correvo seriamente" oppure del mio passato di Alfista :D :lol:
 
vuotto63 ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
vuotto63 ha scritto:
Purtroppo la manovrabilita' del cambio era davvero pessima , se cercavi di cambiare velocemente si impuntava davvero , ma l'auto nel complesso era il meglio all' epoca. Oggi solo le Maserati (o la 599 ) danno in proporzione lo stesso "gusto".Peccato :( . Le discussioni nel forum Alfa talvolta sono esilaranti : ho appena letto una vaccata del tipo "il sottosterzo in uscita è la cosa + efficace" e "su BMW è meglio non staccare i controlli altrimenti..." :lol: :lol: :lol: , ma si prendono troppo sul serio imho ;)
Caro vuotto63.

Sò che ti riferisci a quello che ho scritto, insieme a Mauro65, che mi ha dato, salvo poi editare il post, del contrattista non strutturato senza nemmeno sapere di cosa parla.

E' bene documentarsi o, meglio, sapere di quello che si parla, si fanno figure di popò.
Simpaticamente, vuotto63, senza prenderti troppo sul serio, eh. ;)

Differenziale posteriore autobloccante

Differenziale posteriore nella trazione posteriore e nella trazione integrale. Nel caso di trazione posteriore invece il differenziale deve accompagnare il pilota egregiamente nelle seguenti fasi: Ingresso curva. Il pilota durante la staccata ha rilasciato il gas e in RILASCIO entra in curva sulla linea di corda. Senza farsi prendere dalla foga raggiunge il centro curva in rilascio (se non lo fa e dà gas va in sottosterzo). Centro curva. Nel momento in cui il pilota raggiunge il centro curva e inizia a proiettarsi verso l'uscita della stessa, inizia ad agire sul gas nel modo più costante possibile. Uscita di curva. Quando il pilota inizia a vedere l'uscita della curva incrementa sempre di più il gas fino a scaricare l'intera potenza disponibile a vettura praticamente quasi riallineata. La percentuale di bloccaggio in rilascio (generalmente maggiore di quella in potenza) deve consentire un leggero sovrasterzo del mezzo al fine di ottenere un corretto inserimento. Generalmente non si usano mai valori superiori al 70-80%. In potenza invece la percentuale di bloccaggio può essere pari anche al solo 20-25% (se il motore è posizionato anteriormente) fino al 60% circa (se il motore è posizionato posteriormente è la vettura presenta una forte tendenza sottosterzante. Ricapitolando possiamo sintetizzare la logica delle percentuali di bloccaggio come segue: maggiore sarà il bloccaggio in rilascio e migliore sarà l'inserimento della vettura in ingresso curva. Valori eccessivi ovviamente portano alla totale perdita del posteriore con sovrasterzi marcati e possibilità di testa-coda. Maggiore sarà il bloccaggio in potenza e maggiore sarà la capacità del veicolo di sovrasterzare in apertura di gas all'uscita di una curva. Come spiegato poche righe sopra, si tende ad evitare ovviamente il sovrasterzo in uscita di curva altrimenti il pilota sarà costretto a lasciare il gas più volte per effettuare delle correzioni e con il risultato che si può comunque destabilizzare il mezzo oltre a perdere molto tempo prezioso. Si cerca quindi un leggero sovrasterzo in entrata e un leggero sottosterzo in uscita dalla curva.

Cosa fa il differenziale posteriore? In ingresso curva il pilota rilascia il gas e l'autobloccante deve essere tarato in maniera tale da permettere l'inserimento in curva agevolmente ma non il sovrasterzo (fase di rilascio). Quando poi il pilota raggiunge il centro curva, ed inizia a dare gas, il differenziale deve evitare (fase di potenza) il sovrasterzo ma essere al contempo abbastanza bloccato da permettere una efficace trazione. Quindi senza perdita di motricità e senza sbandate. I parametri ottimali si trovano provando e provando dato che per un manuale è impossibile prevedere il vostro stile di guida. Considerate comunque che per una trazione posteriore: Aumentare la percentuale in rilascio, aumenta l'inserimento fino al sovrasterzo. Aumentare la percentuale in potenza, aumenta l'inserimento mentre si riapre il gas in uscita di curva fino al sovrasterzo. Ridurre le suddette percentuali offre più stabilità in entrambe le fasi (ingresso e uscita curva) sino al sottosterzo. A voi il compito di trovare il giusto equilibrio. Ricordate di farla sempre sovrasterzare leggermente in ingresso curva per meglio inserirla e di farla sottosterzare leggermente in uscita di curva per aprire il gas prima.

http://www.scuderie-rbc.it/set_trasmissione.html

Per quanto riguarda BMW che richiede di fare le prove di messa a punto con ESP attivo e che non cura più il limite, chiedete in giro.

P.S Che auto hai, vuotto63?
In questo momento come sportiva ho una Ferrari Scuderia , mentre per lavoro ho appena cambiato la M3 con un 535d . Corro saltuariamente nel Ferrari challenge (coppa Shell , sono un gentleman ;)) e nel Peroni con una 430 (la 458 challenge costa troppo! ) .IO non mi prendo mai troppo sul serio , sono uno che si diverte , sia guidando che chiacchierando di auto... :D

Complimenti e...se ti fosse utile un secondo pilota , non esitare a chiamarmi :!: :D :lol: :D :lol:
Che tecnica di guida occorre adottare con le Ferrari a motore centrale per andar forte davvero ?
 
Se porti un po' di grano e/o di sponsor ben volentieri !! :D :lol: Scherzi a parte ti interessa qualche info piu' sulla stradale o sulla challenge ? Si assomigliano ma... In generale tendono ad avere un po di sottosterzo in entrata , quindi non amano gli inserimenti "ritardati" , meglio nel caso sacrificare un po' l' entrata , anche perchè poi la trazione è buona e il retrotreno sincero , quindi ci si puo' permettere di pestare sul gas presto (il motore è anche progressivo ,il che aiuta non poco) . Sul veloce sono abbastanza composte entrambe , scivolano dolcemente sulle 4 ruote , ma con unpo' di gas (dooolce) si riesce a fargli chiudere la curva , occhio al cambio , è un elettroattuato mica un sequenziale vero , quando è molto caldo in scalata tende a non prendere la marcia , bisogna insistere , i freni carboc van portati velocemente in temperatura (a pastiglie rodate) , nell' attacco della frenata sono amorfi , devi pestare forte , poi cominci a "sentirli". Io mi ci trovo bene ma sono sempre stato un "animale" coi freni (e non è un pregio :oops: ) . Fammi sapere quale ti interessa . Ciao P.S. ho appena provato la 458 stradale in pista (un po' strana :? )
 
Comunque in definitiva meglio non stare troppo a forzare in entrata di curva , sfruttare tutta la pista che c'è in uscita e contare sulla buona trazione e il motore progressivo per accelerare presto e portare velocita' sul dritto. Salire sui cordoli , mai saltarci sopra ( e mai con le sosp. "caricate" in frenata) , rimbalza .....
 
vuotto63 ha scritto:
Se porti un po' di grano e/o di sponsor ben volentieri !! :D :lol: Scherzi a parte ti interessa qualche info piu' sulla stradale o sulla challenge ? Si assomigliano ma... In generale tendono ad avere un po di sottosterzo in entrata , quindi non amano gli inserimenti "ritardati" , meglio nel caso sacrificare un po' l' entrata , anche perchè poi la trazione è buona e il retrotreno sincero , quindi ci si puo' permettere di pestare sul gas presto (il motore è anche progressivo ,il che aiuta non poco) . Sul veloce sono abbastanza composte entrambe , scivolano dolcemente sulle 4 ruote , ma con unpo' di gas (dooolce) si riesce a fargli chiudere la curva , occhio al cambio , è un elettroattuato mica un sequenziale vero , quando è molto caldo in scalata tende a non prendere la marcia , bisogna insistere , i freni carboc van portati velocemente in temperatura (a pastiglie rodate) , nell' attacco della frenata sono amorfi , devi pestare forte , poi cominci a "sentirli". Io mi ci trovo bene ma sono sempre stato un "animale" coi freni (e non è un pregio :oops: ) . Fammi sapere quale ti interessa . Ciao P.S. ho appena provato la 458 stradale in pista (un po' strana :? )

La challenge e quella che pertecipa al trofeo Peroni che differenze hanno fra loro ? E rispetto alla 458 stradale ?
Non credevo che le Ferrari a motore centrale avessero particolare tendenza al sottosterzo in entrata . Quindi se ho capito bene vanno condotte più o meno con la stessa tecnica delle Tp a motore anteriore : frenata sin dentro alla curva e riapertura progressiva del gas alla corda. Forse nel veloce tendono a scappare più di coda -rispetto a tp con motore davanti- ed essere più maneggevoli ?
Tutti i carboceramici vanno presi a pestoni :D per al fine di raggiungere la temperatura ? Poi diventano più sensibili e simili ai dischi in metallo ? Perchè è un po' strana la 458 stradale in pista ?

PS : per quanto riguarda grano e sponsor , lasciamici pensare e poi....arrivo :lol: :D :lol: :D Ciao

Attached files /attachments/1006469=2672-blancardi_gara_2[1].jpg
 
vuotto63 ha scritto:
Comunque in definitiva meglio non stare troppo a forzare in entrata di curva , sfruttare tutta la pista che c'è in uscita e contare sulla buona trazione e il motore progressivo per accelerare presto e portare velocita' sul dritto. Salire sui cordoli , mai saltarci sopra ( e mai con le sosp. "caricate" in frenata) , rimbalza .....

Salire sui cordoli quindi non in frenata , ma all'interno della traiettoria di una s per allargare la carreggiata in uscita ? O anche all'uscita dalla curva ? E all'interno di una curva singola ? Solo nelle lente o anche nelle veloci ?
Scusa le tante domande , ma mi sembra un buon modo per conversare con chi ne sa di più. Ciao
 
Cominciamo con ordine 8) , dunque nel Peroni si puo' correre con le challenge , cosi' come sono , oppure modificandole come fia gt , diventano piu' competitive ma i costi.....Per il sottosterzo : non dimenticare che stiamo parlando di guida al limite , non è come quello chesso' della M3 , questo emerge "oltre" , ma è appunto piu' rognoso perchè i margini sono risicati.Il motore centrale ti permette un' apertura del gas anticipata e piu' "ignorante" mentre con una tp tradizionale (tipo BMW ed è gia' buona col 50:50) l' apertura deve essere piu' delicata e il posteriore fatica molto di piu' a scaricare i cavalli , senti proprio l' auto che si "pianta" e pattina mentre con la Ferrari si "appoggia" sul sedere e ti spinge in avanti , anche se sta pattinando.Nel veloce il motore centrale lo senti piu' nervoso solo nei cambi di direzione , li fai fortissimo ma hai quell' attimo "innaturale" in cui senti proprio il peso dietro le spalle. Non è tanto facile spiegarsi scrivendo :oops: . I carbo vanno presi a pestoni...per frenare , anche quando sono in temperatura hanno un comportamento on/off , pesta forte e poi eventualmente modula , solo al 100% di frenata danno un po' di sensibilita'. Sulla 458 e le altre cose devo fare una seconda puntata ;) Ciao
 
Dicevamo , sulle s , anticipare l' entrata , raddrizzare la macchina il prima possibile e giu' gas , passando sui cordoli sia interni (per raddrizzare traiettoria) che esterni (per sfruttare meglio uscita a gas pieno) . Curva media : all' interno li sfiori solo , alla corda ( che spesso è un po' piu' avanti di quel che sembra) , in uscita usa tutta la pista che c'è , basta non "appoggiarsi" a quel simil tessuto verde , soprattutto se è piovuto recentemente (si impregna , la pista è asciutta poi tocchi quello e patatrac) . Nelle curve velocissime in generale traiettoria centrale , no cordoli , gas costante in appoggio , dolce all' uscita. Capitolo 458 : premetto che ci ho fatto una decina di giri , a controlli inseriti (manettino Race) visto che non è mia. Strana in questo senso : parti , senti che l' auto non è una piuma ( pistamente parlando) ma quando sterzi l' inserimento è velocissimo , piu' di quel che ti aspetti ,ma subito dopo non sai bene cosa sta succedendo , soprattutto se il dietro ti sta seguendo altrettanto alla svelta (in effetti è un po' in affanno) , poi "ritrovi" la sensibilita' e ti trovi in appoggio , e scopri che ce n'è piu' di quel che pensavi. Poi dai giu' gas e opla' comincia a pattinare (o nel mio caso a tagliare) , e non sai bene se fatica a scaricare i cavalli , oppure se hai aperto troppo ,perchè il motore è cosi "garbato" che sembra non spingere come dovrebbe .In realta' se guardi la velocita' che raffiunge , i cavalli ci sono , ma tra erogazione e cambio ( eccellente comunque) non li senti del tutto. In definitiva un' auto meno intuitiva delle vecchie , credo ci sia del gran potenziale , ma va conosciuta. E soprattutto mi piacerebbe lavorarci sopra un po' a livello di camber e "chiusure" , provandola con gomme piu' pistaiole. Sui freni so che ha problemi di surriscadamento , ma io ci sono stato leggero , quindi ... in generale sono simili come feeling alla mia . Interessante ma un po' strana , e quello sterzo e veramente qualcosa di nuovo , se e quanto meglio pero' non l'ho ancora capito :?
 
vuotto63 ha scritto:
Mazza che papiro che ho scritto :D

E infatti devo trovare il tempo per...studiarlo. Intanto grazie per le risposte
E' questa la tua macchina ?

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