<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Biodiesel? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Biodiesel?

nonnomaio ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
[
che tra l'altro sui consumi..i 15 sono un miraggio

Dici? E' la media reale su 10000 km, tra l'altro col motore ancora legato. E non parlo dei dati del computerino di bordo, ma dei pieni e dei km realmente fatti.
I miraggi possono essere molto appaganti, a volte :D

io non faccio meglio dei 11,5 litro..
nonno..ho una forester boxer diesel my 2010..più chiaro di così!!! ;)

(spero che avevi letto l'indizio in minuscolo)

Ma certo! Stiamo scherzando... e quanto ai consumi, ho il piedino leggero leggero, ma in montagna ora mi diverto un mondo :D
io purtroppo sia col piede pesante (sui 10 litro) sia con in leggero, non riesco a fare meglio dei 11.5..tiè..12 ad esagerare.
Non me lo sono mai spiegato...sarà forse perchè in curva ho l'abitudine a schiacciare il pedale destro, anzichè quello centrale.. :D :D
 
E=mc2 ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
All'interno dello sportellino carburante della mia Subaru vi sono due targhette: una ricorda agli sbadati che si tratta di un diesel ( e fin qui nulla di strano) l'altra indica perentoriamente NO BIODIESEL.
L'altro giorno, facendo rifornimento in un paesino della Carnia, l'addetto mi dice tranquillamente:" guardi che oramai i gasoli sono tutti, chi più chi meno, biodiesel." :shock:
Il benzinaio si era fatto di grappa locale (ottima), oppure c'è un fondo di verità in quello che ha detto? E se c'è, che rischi corre il mio motore?
tutti sono biodiesel nel senso che hanno un 5% di provenienza vegetale e non fossile, insomma posono contenere un 5% di olio di colza (oltre ad altre oleaginose) transestereficato (cioè senza acidi grassi: mono, bi e trigliceridi). Sino a percentuali del 10 - 15% il motore dovrebbe "digerirlo" comunque, eventualmente il problema è lo scioglimento delle guarnizioni in gomma. Stesso discorso per le benzine col 5% di alcol.

non è proprio così. innanzitutto i carburanti di origine vegetale vengono si addizionai fino ad un max previsto dalla legge del 5 %, ma per un solo motivo. anche se la loro produzione è più dispendiosa rispetto a quelli di origine fossile, il loro costo alla pompa è minore perchè non è gravato dalle accise.

poi l'olio di colza così com'è, anche miscelato 8e sfatiamo sto dannato mito) non va assolutamente messo nei motori a gasolio di qualsiasi età, marca e origine. gli olii vegetali costituiscono la materia prima da cui si ricava il biocarburante, ma necessitano di un passaggio che si chiama di transesterificazione in cui si ottiene la glicerina da una parte (utilizzata poi nella cosmesi) e l'acido grasso dall'altra (il nostro biocarburante).

l'olio vegetale così com'è è più aggressivo sulla gomma e questo è vero, ma non il biodiesel ricavato. il problema dell'utilizzo degli olii vegetali tal quali nel motore non è legato alla gomma, ma a due fattori principali:
-numero di cetano pari a 33
-formazione di colloidi durante la combustione che spaccherebbero tutto in poco più di 2000 km

P.S.: per le benzine ad alcol il problema invece è altro. un numero di ottano più elevato richiede interventi sul motore per evitare spiacevoli conseguenze
 
ucre ha scritto:
E=mc2 ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
All'interno dello sportellino carburante della mia Subaru vi sono due targhette: una ricorda agli sbadati che si tratta di un diesel ( e fin qui nulla di strano) l'altra indica perentoriamente NO BIODIESEL.
L'altro giorno, facendo rifornimento in un paesino della Carnia, l'addetto mi dice tranquillamente:" guardi che oramai i gasoli sono tutti, chi più chi meno, biodiesel." :shock:
Il benzinaio si era fatto di grappa locale (ottima), oppure c'è un fondo di verità in quello che ha detto? E se c'è, che rischi corre il mio motore?
tutti sono biodiesel nel senso che hanno un 5% di provenienza vegetale e non fossile, insomma posono contenere un 5% di olio di colza (oltre ad altre oleaginose) transestereficato (cioè senza acidi grassi: mono, bi e trigliceridi). Sino a percentuali del 10 - 15% il motore dovrebbe "digerirlo" comunque, eventualmente il problema è lo scioglimento delle guarnizioni in gomma. Stesso discorso per le benzine col 5% di alcol.

non è proprio così. innanzitutto i carburanti di origine vegetale vengono si addizionai fino ad un max previsto dalla legge del 5 %, ma per un solo motivo. anche se la loro produzione è più dispendiosa rispetto a quelli di origine fossile, il loro costo alla pompa è minore perchè non è gravato dalle accise.

poi l'olio di colza così com'è, anche miscelato 8e sfatiamo sto dannato mito) non va assolutamente messo nei motori a gasolio di qualsiasi età, marca e origine. gli olii vegetali costituiscono la materia prima da cui si ricava il biocarburante, ma necessitano di un passaggio che si chiama di transesterificazione in cui si ottiene la glicerina da una parte (utilizzata poi nella cosmesi) e l'acido grasso dall'altra (il nostro biocarburante).

l'olio vegetale così com'è è più aggressivo sulla gomma e questo è vero, ma non il biodiesel ricavato. il problema dell'utilizzo degli olii vegetali tal quali nel motore non è legato alla gomma, ma a due fattori principali:
-numero di cetano pari a 33
-formazione di colloidi durante la combustione che spaccherebbero tutto in poco più di 2000 km

P.S.: per le benzine ad alcol il problema invece è altro. un numero di ottano più elevato richiede interventi sul motore per evitare spiacevoli conseguenze
Guarda che non hai capito bene quello che ho postato e ribadisci in parte quello che ho già scritto. Che poi oggi costi più il bio del fossile . . .
Rispetto alle benzine l?alcol ha un più elevato calore latente d?evaporazione ed un potere calorifico più basso, il che vuol dire che il motore (progettato per la benzina) non riuscirebbe ad arrivare alla giusta temperatura di funzionamento e, per ottenere poi la stessa potenza consumerebbe (per via della stechiometria) il 60% in più (oltre che portarsi in giro il 60% circa in peso e volume in più), oltre a non ?carburare? a temperature inferiori a 15 gradi centigradi per cui, volendo accendere il motore sotto queste temperature, bisognerebbe ricorrere a sistemi di preriscaldamento del carburante (o usarlo con un 15% di benzina = E85). Se però dici che il problema è l?alto numero di ottani . . . (sopportabile da qualsiasi motore, caso mai sarebbe l?inverso il problema, cioè un numero di ottani più basso).

P.S.
Quella del numero di cetano e dei 2000 km dove l?hai presa?
Numero di Cetano
Il valore è sempre tra 46 e 51 a seconda dell'olio di partenza. Il tipico valore del numero di cetano per un gasolio normale va da 40 a 55 (N°2 D), mediamente 49 nei climi temperati (secondo le specifiche EN 590) e più basso (45-47) per i climi artici. Dipende infatti, oltre che dalla specie oleaginosa di partenza, anche dalle condizioni climatiche della zona in cui cresce la coltura, in quanto climi diversi determinano diverse composizioni chimiche dei semi.
 
Kompressor02 ha scritto:
Hai il filtro antiparticolato? Di solito il biodiesel e filtro non vanno d'accordo, si potrebbe intasare il filtro
Il particolato è dovuto in gran parte ai residui presenti negli idrocarburi di origine fossile quali le sabbie ed altre impurità rinvenienti dall?estrazione dai giacimenti, ad aggravare la situazione sono poi i metalli pesanti usati per il cracking del greggio onde ottenere più gasoli (come richiesto dal mercato) di quanti se ne otterrebbero dalla sola distillazione primaria del petrolio. Le ?performance? sin qui fornite da fap e dpf sono indipendenti dai biocombustibili.
 
a_gricolo ha scritto:
marimasse ha scritto:
A questo proposito merita senz'altro una riflessione il fatto che vengano tutt'ora prodotte auto che non sono compatibili con una certa flessibilità in materia di carburanti, specie se si tratta di carburanti "ufficialmente" prodotti e distribuiti.

E va bene, anzi benissimo che sia così. Perchè i cosiddetti biocarburanti, oltre ad essere una bestemmia dal punto di vista etico quando vanno a sottrarre anche un solo ettaro alla coltivazione destinata all'alimentazione umana, sono per definizione insufficienti per qualsiasi ipotesi di sostituzione delle fonti petrolifere fossili. Pertanto, quel poco che vien fuori dallo sfruttamento di terreni marginali e/o sottoprodotti agricoli si può convenientemente miscelare direttamente in raffineria al 8-10%, percentuale che i motori digeriscono senza problemi e senza bisogno di buttar via risorse per modificarli.
Peggio ancora con l?alcol da bruciare miscelato nella benzina nei ciclo Otto, qui si sottrae direttamente mais, mais che oltretutto viene anche già proposto come combustibile nelle stufe a pellets.
 
quella del numero di cetano pari a 33 e della formazione ddi colloidi sono valori trovati parecchi anni fa, quando ci fu quella scempiaggine dell'usare l'olio di colza nei motori.

e in quel periodo ci fu pure un pazzo esagitato che usava olio di semi sulla sua palio weekend turbodiesel. ha prima provato a miscelarlo con il gasolio, aumentando via via il contenuto di olio vegetale. poi ha prima disintegrato il filtro combustibile e inchiodato poi tutto il motore proprio per via dei colloidi che si sviluppano nella combistione. è tutto materiale che torvai esattamente 7 anni fa quando feci la mia tesina, la incentrai sulle biofermentazioni che portano alla produzione di carburanti, ma più che biodiesel che è una baggianata, era incentrata sul bioetanolo, che si produce da scarti di altre lavorazioni riducendo anche il volume di questi scarti.

ma poi scusami, hai scritto tu che possono contenere fino al 5 % di olio di colza, dimmi tu se ho frainteso io oppure no. e per la cronaca, 7 anni fa si parlava di 70 cent per produrre un litro di biodiesel, fatti tu i conti se conviene o no. e altro dato e poi mi fermo, anche coltivando l'intera area coltivabile del globo con colture adatte allo scopo, non si soddisferebbe nemmeno un terzo del fabbisogno mondiale. il biodiesel è sempre stata una mezza presa per i fondelli, al contrario del bioetanolo che ovviamente in italia non abbiamo perchè non possono gravarci le accise

P.S. dalle mie parti c'è una delle poche ditte che produce biodiesel di Italia, è nella zona industriale di monopoli
 
reFORESTERation ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
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che tra l'altro sui consumi..i 15 sono un miraggio

Dici? E' la media reale su 10000 km, tra l'altro col motore ancora legato. E non parlo dei dati del computerino di bordo, ma dei pieni e dei km realmente fatti.
I miraggi possono essere molto appaganti, a volte :D

io non faccio meglio dei 11,5 litro..
nonno..ho una forester boxer diesel my 2010..più chiaro di così!!! ;)

(spero che avevi letto l'indizio in minuscolo)

Ma certo! Stiamo scherzando... e quanto ai consumi, ho il piedino leggero leggero, ma in montagna ora mi diverto un mondo :D
io purtroppo sia col piede pesante (sui 10 litro) sia con in leggero, non riesco a fare meglio dei 11.5..tiè..12 ad esagerare.
Non me lo sono mai spiegato...sarà forse perchè in curva ho l'abitudine a schiacciare il pedale destro, anzichè quello centrale.. :D :D

Perchè hai un camioncino imbellettato che pesa come una petroliera e con l'aerodinamica di uno scania :D :D
Con l'ultimo pieno ho fatto 892 km per una media di 15,1 km/l di media con due viaggi in coda e circa 400 km di autostrada ;)
 
a_gricolo ha scritto:
A questo proposito merita senz'altro una riflessione il fatto che vengano tutt'ora prodotte auto che non sono compatibili con una certa flessibilità in materia di carburanti, specie se si tratta di carburanti "ufficialmente" prodotti e distribuiti.

E va bene, anzi benissimo che sia così...
No, non va benissimo così.
La mancanza di coerenza non può andare benissimo.
Se sul mercato si trovano ovunque certi carburanti, i veicoli devono essere progettati in modo da funzionare con quei carburanti.
Viceversa, se non si ritiene giusto usare certi tipi di carburanti (cosa che può essere sacrosanta), allora bisogna fare a meno di venderli o, per lo meno, mettere le persone nelle condizioni di comprarne "altri".
Se un po' tutti i gasoli che troviamo sul mercato hanno una componente di gasolio di origine vegetale e per tale ragione sono dannosi per tutte le auto che troviamo sullo stesso mercato, non va bene affatto. Neanche un po'.
 
Suby01 ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
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che tra l'altro sui consumi..i 15 sono un miraggio

Dici? E' la media reale su 10000 km, tra l'altro col motore ancora legato. E non parlo dei dati del computerino di bordo, ma dei pieni e dei km realmente fatti.
I miraggi possono essere molto appaganti, a volte :D

io non faccio meglio dei 11,5 litro..
nonno..ho una forester boxer diesel my 2010..più chiaro di così!!! ;)

(spero che avevi letto l'indizio in minuscolo)

Ma certo! Stiamo scherzando... e quanto ai consumi, ho il piedino leggero leggero, ma in montagna ora mi diverto un mondo :D
io purtroppo sia col piede pesante (sui 10 litro) sia con in leggero, non riesco a fare meglio dei 11.5..tiè..12 ad esagerare.
Non me lo sono mai spiegato...sarà forse perchè in curva ho l'abitudine a schiacciare il pedale destro, anzichè quello centrale.. :D :D

Perchè hai un camioncino imbellettato che pesa come una petroliera e con l'aerodinamica di uno scania :D :D
Con l'ultimo pieno ho fatto 892 km per una media di 15,1 km/l di media con due viaggi in coda e circa 400 km di autostrada ;)
15,5 q.li per cortesia, tanto quanto una sgolf for moscio!!
 
marimasse ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
A questo proposito merita senz'altro una riflessione il fatto che vengano tutt'ora prodotte auto che non sono compatibili con una certa flessibilità in materia di carburanti, specie se si tratta di carburanti "ufficialmente" prodotti e distribuiti.

E va bene, anzi benissimo che sia così...
No, non va benissimo così.
La mancanza di coerenza non può andare benissimo.
Se sul mercato si trovano ovunque certi carburanti, i veicoli devono essere progettati in modo da funzionare con quei carburanti.
Viceversa, se non si ritiene giusto usare certi tipi di carburanti (cosa che può essere sacrosanta), allora bisogna fare a meno di venderli o, per lo meno, mettere le persone nelle condizioni di comprarne "altri".
Se un po' tutti i gasoli che troviamo sul mercato hanno una componente di gasolio di origine vegetale e per tale ragione sono dannosi per tutte le auto che troviamo sullo stesso mercato, non va bene affatto. Neanche un po'.

Non intendevo questo. Il biodiesel fino al 10% non richiede modifiche e non danneggia i motori, dunque non serve predisporre versioni specifiche.
 
ucre ha scritto:
quella del numero di cetano pari a 33 e della formazione ddi colloidi sono valori trovati parecchi anni fa, quando ci fu quella scempiaggine dell'usare l'olio di colza nei motori.

e in quel periodo ci fu pure un pazzo esagitato che usava olio di semi sulla sua palio weekend turbodiesel. ha prima provato a miscelarlo con il gasolio, aumentando via via il contenuto di olio vegetale. poi ha prima disintegrato il filtro combustibile e inchiodato poi tutto il motore proprio per via dei colloidi che si sviluppano nella combistione. è tutto materiale che torvai esattamente 7 anni fa quando feci la mia tesina, la incentrai sulle biofermentazioni che portano alla produzione di carburanti, ma più che biodiesel che è una baggianata, era incentrata sul bioetanolo, che si produce da scarti di altre lavorazioni riducendo anche il volume di questi scarti.

ma poi scusami, hai scritto tu che possono contenere fino al 5 % di olio di colza, dimmi tu se ho frainteso io oppure no. e per la cronaca, 7 anni fa si parlava di 70 cent per produrre un litro di biodiesel, fatti tu i conti se conviene o no. e altro dato e poi mi fermo, anche coltivando l'intera area coltivabile del globo con colture adatte allo scopo, non si soddisferebbe nemmeno un terzo del fabbisogno mondiale. il biodiesel è sempre stata una mezza presa per i fondelli, al contrario del bioetanolo che ovviamente in italia non abbiamo perchè non possono gravarci le accise

P.S. dalle mie parti c'è una delle poche ditte che produce biodiesel di Italia, è nella zona industriale di monopoli
lascia perdere che è meglio
 
E=mc2 ha scritto:
Kompressor02 ha scritto:
Hai il filtro antiparticolato? Di solito il biodiesel e filtro non vanno d'accordo, si potrebbe intasare il filtro
Il particolato è dovuto in gran parte ai residui presenti negli idrocarburi di origine fossile quali le sabbie ed altre impurità rinvenienti dall?estrazione dai giacimenti, ad aggravare la situazione sono poi i metalli pesanti usati per il cracking del greggio onde ottenere più gasoli (come richiesto dal mercato) di quanti se ne otterrebbero dalla sola distillazione primaria del petrolio. Le ?performance? sin qui fornite da fap e dpf sono indipendenti dai biocombustibili.

In VW non sono d'accordo , infatti loro sostengono che il filtro possa intasarsi in taluni casi
 
Kompressor02 ha scritto:
E=mc2 ha scritto:
Kompressor02 ha scritto:
Hai il filtro antiparticolato? Di solito il biodiesel e filtro non vanno d'accordo, si potrebbe intasare il filtro
Il particolato è dovuto in gran parte ai residui presenti negli idrocarburi di origine fossile quali le sabbie ed altre impurità rinvenienti dall?estrazione dai giacimenti, ad aggravare la situazione sono poi i metalli pesanti usati per il cracking del greggio onde ottenere più gasoli (come richiesto dal mercato) di quanti se ne otterrebbero dalla sola distillazione primaria del petrolio. Le ?performance? sin qui fornite da fap e dpf sono indipendenti dai biocombustibili.

In VW non sono d'accordo , infatti loro sostengono che il filtro possa intasarsi in taluni casi
il che potrebbe intendersi: è intasato ma non sappiamo da cosa/perchè e non è un problema VW?
 
kirchhoff ha scritto:
Kompressor02 ha scritto:
E=mc2 ha scritto:
Kompressor02 ha scritto:
Hai il filtro antiparticolato? Di solito il biodiesel e filtro non vanno d'accordo, si potrebbe intasare il filtro
Il particolato è dovuto in gran parte ai residui presenti negli idrocarburi di origine fossile quali le sabbie ed altre impurità rinvenienti dall?estrazione dai giacimenti, ad aggravare la situazione sono poi i metalli pesanti usati per il cracking del greggio onde ottenere più gasoli (come richiesto dal mercato) di quanti se ne otterrebbero dalla sola distillazione primaria del petrolio. Le ?performance? sin qui fornite da fap e dpf sono indipendenti dai biocombustibili.

In VW non sono d'accordo , infatti loro sostengono che il filtro possa intasarsi in taluni casi
il che potrebbe intendersi: è intasato ma non sappiamo da cosa/perchè e non è un problema VW?

Guarda avevo letto qualcosa qualche tempo fà ma sinceramente non ricordo benissimo , a quanto mi viene in mente sembra che il biodiesel faccia lavorare a temperatura più bassa il filtro, che in condizioni normali è a temperature più elevate, in questo modo potrebbe intasarsi , ricordo che un amico che aveva una VW telefonò alla casa perchè aveva la scritta vicina al tappo NO biodiesel e confermarono che non poteva usarlo per possibili problemi al filtro.
 
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