<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Bendata durante l’interrogazione.. | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Bendata durante l’interrogazione..

Altra piccola reminiscenza.
Due professori di matematica delle superiori.

Quello del biennio era severo,incazzoso e anche un po' frustrato.
Soffriva il confronto con insegnanti di materie meno importanti che venivano tenuti in considerazione molto maggiore nel consiglio docenti.
Non ci ha mai trattati bene,anzi in un paio di casi abbiamo assistito a delle sfuriate che si poteva risparmiare.
Ma ha sempre mantenuto una certa distanza.
Ci chiamava per cognome,spiegava e poi dava i voti.
Quello che ti meritavi prendevi,senza favoritismi per i leccapiedi ma anche senza infierire sugli studenti che gli piacevano di meno.
Se beccava uno a copiare lo rivoltava come un calzino.

Professore del triennio.
Molto più rilassato.
Aitante professionista che aveva un'idea molto meno metodica dell'insegnamento.
Ci chiamava per nome,anzi a volte con dei soprannomi.
Una volta passarono a trovarlo 3 sue ex studentesse (tutte diplomate con ottimi voti) che a suo dire erano a un livello di preparazione molto basso quando erano arrivate da lui.
Insomma era convinto di essere un grande insegnante e di poter far arrivare tutti gli studenti a un livello di preparazione ottimo.

Se alla maturità avessimo avuto in commissione il professore del biennio ci avrebbe massacrati.
Non sapevamo un cavolo.
Sapete come prendevano bei voti gli studenti del professore del triennio?
Copiando mentre lui si leggeva la gazzetta dello sport.
Non ho mai capito se ci facesse copiare perchè sapeva che non eravamo preparati e quindi gli avremmo fatto fare una figura barbina o se semplicemente non gliene fregava perchè era convinto che meglio di così non si poteva insegnare.

E tralasciando la mera preparazione secondo voi quale dei due ha rischiato il posto per aver familiarizzato eccessivamente con una studentessa?
Imho è molto più probabile che si verifichino degli abusi,dei veri abusi,da parte di un professore che vuole essere amico degli studenti che da parte di un professore che se ne frega di vincere un premio per la popolarità.
 
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Questa era un'umiliazione?
In fondo il bambino non poteva leggere i numeri perchè erano scritti su biglietti all'interno delle sfere.
Però gli mettevano la benda lo stesso.
Poi dissero che forse c'erano sfere calde e sfere fredde che comunque influenzavano la pescata del bambino.
In ogni caso si voleva dimostrare che non c'era trucco e non c'era inganno.
 
Altra piccola reminiscenza.
Due professori di matematica delle superiori.

Mi hai fatto ricordare le mie prof di matematica e fisica del liceo. Una buona a nulla, l'altra peggio. Quella del triennio sembrava sempre che ci fosse qualcuno che la spiava dietro la finestra, trasaliva a ogni rumore... ma la cosa peggiore è che la matematica la spiegava male, la fisica non la spiegava proprio, nel senso che il pochissimo che ha svolto del programma si è fermato alla quarta, perchè in quinta praticamente non l'ha nemmeno toccato, specie quando è passata la voce che non sarebbe stata materia d'esame alla maturità. E l'abbiamo persino avuta come commissario interno, una mattina è scappata (letteralmente), il presidente della commissione l'ha mandata a cercare in giro per la città.... Il problema è che poi queste lacune le paghi con interessi da cravattaro, se prendi una facoltà scientifica. Io per mia fortuna sono un tecnico, quindi non ho il problema della didattica, ma non oso pensare ai miei colleghi prof quando gli arriverà l'ondata dei "frutti" della DaD.....
 
bisognerebbe sapere cos'e' successo prima.
magari il prof ha avuto la netta sensazione che stesse leggendo, e l'ha fatta bendare.
oppure era una che prendeva sempre 4 dal vivo, e poi in dad prendeva 10
io non insegno, ma sento mia moglie alle medie, in dad prendono tutti bei voti (quelli a cui non cade la connessione quando li chiami)
 
Essere molto preparato nella materia, non implica essere un buon docente. Saper insegnare (cosa di cui non sarei capace, lmeno non nel modo classico in aula) è un arte non alla portata di tutti, per altri la strada giusta potrebbe essere la ricerca o la libera professione o altro ancora.

Detto questo basta semplicemente ragionare sul fatto che chi imbroglia/copia (cosa che io ho fatto sia a scuola sia all'università quando lo ritenevo, a torto o a ragione non so, che apprendere alcune materie non mi sarebbe servito per altro che a sfoggiare un bel voto), deve essere consapevole che la prima persona che truffa è se stesso.

Che te ne fai di un 30 immeritato in informatica (esempio non casuale ma di una materia sulla quale non ho profuso alcun impegno all'epoca accontentandomi di raschiare una promozione risicata) se poi nella vita professionale farai tutt'altro (il cardine dell'esame era sulla programmazione C++ e sulle interrogazioni SQL, ...), o peggio, se le competenze che si sarebbero potute acquisire rappresentassero il pane quotidiano della propria professione ?

Chi copia danneggia solo se stesso, o al nella migliore delle ipotesi sceglie consapevolmente di non arricchire il proprio bagaglio culturale in quella direzione, ritenendolo inutile.
 
bisognerebbe sapere cos'e' successo prima.
magari il prof ha avuto la netta sensazione che stesse leggendo, e l'ha fatta bendare.
oppure era una che prendeva sempre 4 dal vivo, e poi in dad prendeva 10
io non insegno, ma sento mia moglie alle medie, in dad prendono tutti bei voti (quelli a cui non cade la connessione quando li chiami)

Si ma cosa serviranno questi bei voti se non supportati da un percorso di crescita adeguato ?
Torniamo sempre li l scuola deve insegnare molto di più di semplici e sterili nozioni.
Per me i metodi coercitivi sono, a mio parere, sempre e comunque, quelli meno efficaci.
 
magari il prof ha avuto la netta sensazione che stesse leggendo, e l'ha fatta bendare.

Bastava che le facesse girare la testa di lato, o che cambiasse argomento... e comunque, se uno studente sta leggendo o copiando, un insegnante che non sia un cialtrone se ne accorge immediatamente, e di mezzi per sgamarlo ne ha a decine. Il ricorso alla benda è roba da poveretto, IMHO.
 
l scuola deve insegnare molto di più di semplici e sterili nozioni.

...e soprattutto, non dovrebbe necessariamente essere un obbligo, o per tutti. Ci sono studenti che non sono delle aquile, ma ci mettono tutto l'impegno per portare a casa un risultato, e quelli vanno incoraggiati e aiutati in tutti i modi, anche suggerendo loro un cambio di indirizzo, all'occorenza. Una compagna di mia figlia al liceo era una brava ragazza, si impegnava pure, ma proprio non ci arrivava. L'hanno segata in prima e in quarta, e alla fine non ha più sostenuto la maturità e si è trovata un lavoro. La domanda è: ma perchè, una volta stabilito che non ce la fai, devi per forza incaponirti a frequentare il liceo? E una volta che porti a casa un 65 con pedata nel culo, vai all'università? a far che, una laurea in scienza delle merendine, tanto per cercarti un lavoro al McDonald o a un call center quando hai 25 anni? Non vale la pena piuttosto di fare una professionale e imparare un mestiere da subito?
 
Detto questo basta semplicemente ragionare sul fatto che chi imbroglia/copia (cosa che io ho fatto sia a scuola sia all'università quando lo ritenevo, a torto o a ragione non so, che apprendere alcune materie non mi sarebbe servito per altro che a sfoggiare un bel voto), deve essere consapevole che la prima persona che truffa è se stesso.

Che te ne fai di un 30 immeritato in informatica (esempio non casuale ma di una materia sulla quale non ho profuso alcun impegno all'epoca accontentandomi di raschiare una promozione risicata) se poi nella vita professionale farai tutt'altro (il cardine dell'esame era sulla programmazione C++ e sulle interrogazioni SQL, ...), o peggio, se le competenze che si sarebbero potute acquisire rappresentassero il pane quotidiano della propria professione ?

Chi copia danneggia solo se stesso, o al nella migliore delle ipotesi sceglie consapevolmente di non arricchire il proprio bagaglio culturale in quella direzione, ritenendolo inutile.

Tutto giusto.
Però metti che uno studente che copiando prende bei voti immeritati si metta in testa (anche se non ha voglia,magari perchè lo costringono i genitori) di richiedere una borsa di studio.
Toglierà la possibilità di studiare a un altro che magari ha una media leggermente inferiore ma ottenuta solo studiando.
Imho non si può applicare il ragionamento che se copiano ci rimetteranno più avanti quando la loro mancanza di preparazione verrà fuori quindi peggio per loro.
Tanti miei professori (più per pigrizia imho) un 18 non lo negavano a nessuno.
Però se dai 18 a uno che non se lo meritava e poi una volta laureato con un voto infimo quello ha il padre che ha uno studio dove potrà lavorare?
Non è che solo i più preparati trovano lavoro,ci sono anche quelli che se prendono il pezzo di carta il lavoro ce l'hanno sicuro.
Se il pezzo di carta gli venisse negato quel lavoro resterebbe a disposizione di qualcun altro che magari se lo merita.
Esempio uno studio di commercialisti della mia città.
La figlia (che definire asina è fare un torto agli equini) ha preso il posto dei genitori e ha combinato tante di quelle caXXate che i clienti hanno pagato a caro prezzo.
Anche errori banalissimi che erano indice di una preparazione di scarsissimo livello.
Quella imho non si doveva laureare,non doveva passare col 18 politico per pietà.
 
E l'abbiamo persino avuta come commissario interno

Noi eravamo terrorizzati perchè fino all'ultimo non si sapeva se avremmo avuto chimica o storia dell'arte come materia d'esame.
In teoria sarebbe toccata al professore di chimica (facevano un anno per uno) ma quando il professore di storia dell'arte ha scoperto che il presidente di commissione esterno era proprio un professore di storia dell'arte si è immediatamente tirato indietro.
E meno male,altrimenti sai che figura per lui e che batosta per noi...
 
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