<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Bangle: un genio incompreso | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Bangle: un genio incompreso

renexx ha scritto:
sc69s1 ha scritto:
E' tutto vero, ma concedetemi una battuta: siete anche voi dei BMWisti integralisti come l'olandese che è stato chiamato (dal "partito") a sostituire quel ribelle di Bangle .... alla fine, giudicate le macchine in termini di vendite. Avessi le possibilità, vi assumerei in BMW. Ma non vi metterei la matita in mano ..... ;)

Be', ho detto prima di essere un grande estimatore di Bangle, e che la sua serie 5 è la mia passione.
Non sono un integralista, cerco di vedere le cose da diversi punti di vista.
Se la nuova 5 serve a dare maggior lustro al Marchio, ben venga: mi piace anch'essa, anche se non mi ha emozionato come quella di Chris.

forse semplicemente i tempi sono cambiati,
bmw non può concedersi rischi in quanto diversi avversari si sono rafforzati ed i modelli devono andare incontro alle maggioranze e non alle minoranze snob.
purtroppo noto nel design attuale una certa rassegnazione a "quel che va di moda"però bmw non è un ente no profit.
nb la scorsa settimana ho visto la 5 touring dal vivo ed è bellissima,
le emozioni ci sono eccome,meno violente ma ci sono.
nb a detta del mio conce l'interesse maggiore è su 520d ed anche secondo lui prenderla sotto i 60k è difficile....
ciao
 
Mastertanto ha scritto:
provocantibus ha scritto:
Personalità, originalità e individualità non sono sinonimi di bellezza, ci mancherebbe.
La Biennale di Venezia è la prova concreta e ormai perpetua di quanto l'originalità deturpi i canoni di bellezza e si allontani dall'arte.....

Scusate la divagazione ma ci andrei piano ad esaltare la matita di Bangle in nome dell'originalità.
Le riserve su certa "arte" sono anche le mie (per quanto mi riguarda vale anche per i tagli nelle tele di Fontana.... se fatti da lui vengono caricati di significati nascosti e profondi, li avessi fatti io avrebbero detto "hai rovinato un'ottima tela"... :lol: mentre non è così che si dovrebbe giudicare un'opera, ma anonimamente) ma Bangle non ha fatto nulla di così estremo ed assurdo, il paragone non regge minimamente.

provocantibus ha scritto:
Non credo che nel 2010, con le normative vigenti e con tutto quello che si sta facendo per "demolire e criminalizzare" l'auto, l'immagine vincente sia la sportività (ricordiamoci che sto parlando di BERLINE)
Invece l'immagine "dinamica", quindi più o meno sportiva, di Bmw ha avuto ed ha molto peso : il discorso che fai tu evoca una razionalità spinta che nei comportamenti umani, spesso - ma in molti casi, direi, per fortuna - non esiste.
Lucio

fiocinatore.jpg

Lucio Fontana "il Fiocinatore" 1933

Come saprai sicuramente, il grande Fontana non ha prodotto nella sua lunga carriera solo le "tele squarciate" ,ma anche ceramiche e sculture come quella sopra. Se tu fossi in grado di realizzare un'opera simile non direbbero di sicuro che hai rovinato un ottimo pezzo di gesso........Saluti
 
Lucio%20Fontana%20-%20Donna%20seduta%201934.jpg

Lucio Fontana - Donna seduta 1934

Le tele squarciate ,sono quindi un punto di arrivo concettuale dell'artista ,dopo una lunghissima sperimentazione di tecniche e di stili che hanno fatto attraversare a questo grande e prolifico maestro quasi tutte le correnti dell'arte contemporanea. Sino ad approdare al movimento denominato spazialismo, per il quale la pittura e la scultura attraverso tagli e squarci ,a volte di luce altri di cesello ed altri ancora proprio di taglierino ,come nelle famose tele , si propongono di aprire nello spazio e nell'universo la visione o la premonizione
di nuove strade e nuove vie,sia nell'estetica ,sia nella cultura ,sia nella scienza.
Nulla da spartire quindi con molti "performer" di questi giorni ,i quali producono spesso manufatti di pessima fattura e pessimo gusto il cui unico scopo è stupire e ,stupendo, arricchirsi.

fontana1_13669.jpg

Lucio Fontana : ceramica di Albisola
 
L'accostamento , se pur blasfemo, di Bangle a Fontana era per l'appunto dettato dalla presenza nelle realizzazioni del designer americano ,oltre ad uno spiccato sperimentalismo e audacia espressiva, di tagli e ceselli sulla lamiera e persino sulla tela medesima nello spider carrozzato appunto con un vestito di atelier, che nell'uno come nell'altro alludono ,prefigurano ad un futuro e a un cambiamento.
Nel caso di Fontana vi era la premonizione che il grande progresso scientifico e tecnologico degli ultimi 100 anni avrebbe aperto altri mondi ,appunto già visibili... dietro alle tele......Nel caso di Bangle più industrialmente vi è la coscienza che l'industrial design non può essere ridotto solo ad un semplice discorso di marketing ,ma che probabilmente dopo lo smarrimento di questo fin de siecle, riprenderà una via netta e prolificamente originale che forse già s'intravede dai suoi tagli e colpi di cesello.Saluti
 
key-one ha scritto:
L'accostamento , se pur blasfemo, di Bangle a Fontana era per l'appunto dettato dalla presenza nelle realizzazioni del designer americano ,oltre ad uno spiccato sperimentalismo e audacia espressiva, di tagli e ceselli sulla lamiera e persino sulla tela medesima nello spider carrozzato appunto con un vestito di atelier, che nell'uno come nell'altro alludono ,prefigurano ad un futuro e a un cambiamento.
Nel caso di Fontana vi era la premonizione che il grande progresso scientifico e tecnologico degli ultimi 100 anni avrebbe aperto altri mondi ,appunto già visibili... dietro alle tele......Nel caso di Bangle più industrialmente vi è la coscienza che l'industrial design non può essere ridotto solo ad un semplice discorso di marketing ,ma che probabilmente dopo lo smarrimento di questo fin de siecle, riprenderà una via netta e prolificamente originale che forse già s'intravede dai suoi tagli e colpi di cesello.Saluti

Bravo, un bell'accostamento ben argomentato.
Grazie per la piccola lezione su Fontana, un ripasso gradito.
 
flankker66 ha scritto:
nb la scorsa settimana ho visto la 5 touring dal vivo ed è bellissima,
le emozioni ci sono eccome,meno violente ma ci sono.
nb a detta del mio conce l'interesse maggiore è su 520d ed anche secondo lui prenderla sotto i 60k è difficile....
ciao

La 5 Touring dal vivo devo ancora vederla, in foto mi piace parecchio.
Però (ed è un "però" piccolo piccolo) la 5 di Chris mi scuoteva più nel profondo, e non l'avrei presa altro che tre litri.
L'attuale forse la prenderei grigio ardesia con gli interni cinnamon, senz'altro 520d.
 
Scusa Key-one ma perchè mi rendi edotto sul percorso artistico di Fontana?
Sembra quasi che mi sia espresso negativamente nei confronti di questo artista, ma questo non è avvenuto nè mai mi sarei permesso di farlo.
L'accostamento di Bangle a Fontana può avere anche un suo perchè e posso anche inchinarmi al senso artistico che c'è nelle creazioni di questo designer ma questo nulla toglie al fatto che i suoi parti autobilistici possano anche risultare malriusciti.
L'auto, in genere, deve sottostare a troppi compromessi che mal si sposano con l'arte ma questo non lo decido io ma la gente che va in concessionaria con il blocchetto degli assegni.
Io non sono la persona più adatta a disquisire di arte, non ne ho nè la conoscenza nè la cultura necessaria (anche se un pò me ne dispiace) però credo di essere in grado di apprezzare chi di arte ne capisce più di me e infatti il tuo modo di esprimerti in questo campo mi piace moltissimo e ti riconosco un indubbia supremazia nell'affronatare questi arditi accostamenti ma purtroppo non sono in grado di seguirti su questo piano.
Con simpatia.
Sandro
 
key-one ha scritto:
L'accostamento , se pur blasfemo, di Bangle a Fontana era per l'appunto dettato dalla presenza nelle realizzazioni del designer americano ,oltre ad uno spiccato sperimentalismo e audacia espressiva, di tagli e ceselli sulla lamiera e persino sulla tela medesima nello spider carrozzato appunto con un vestito di atelier, che nell'uno come nell'altro alludono ,prefigurano ad un futuro e a un cambiamento.
Nel caso di Fontana vi era la premonizione che il grande progresso scientifico e tecnologico degli ultimi 100 anni avrebbe aperto altri mondi ,appunto già visibili... dietro alle tele......Nel caso di Bangle più industrialmente vi è la coscienza che l'industrial design non può essere ridotto solo ad un semplice discorso di marketing ,ma che probabilmente dopo lo smarrimento di questo fin de siecle, riprenderà una via netta e prolificamente originale che forse già s'intravede dai suoi tagli e colpi di cesello.Saluti

Questo accostamento, oltre che affascinante, non lo trovo cosi blasfemo. In fondo, anche io penso che le Bangle sia una sorta di artista. Nel futuro librone celebrativo dei migliori modelli BMW troveremo certamente alcune sue macchine, forse nessuna (o poche) del suo successore. Ma attenzione: il mondo dell'arte è molto diverso da quello delle auto ed i meccanismi che portano al successo di un artista geniale sono molto differenti da quelli che decretano la fortuna di un talentuoso designer. Il primo è legato a moltissimi fattori, talvolta imprevedibili, dettati dal gusto del momento, dal luogo ove lavora e anche dalla fortuna di trovare un mecenate fiducioso come è successo a Pollock con Peggy Guggenheim. Al secondo, per essere bravo, servono i numeri. Le scelte delle case automobilistiche sono dettate da precise e oculate stretegie di mercato volte a convincere della validità del prodotto il più alto numero di potenziali clienti. E chi lavora per loro deve necessariamente piegarsi a questo meccanismo stritolatore. Niente è più lontano dal mondo dell'arte di questo concetto. Ecco spiegata, pur semplicisticamente, la fine di Bangle. Alcuni precedenti (interessanti) interventi in questo (interessante) post non a caso dimostrano come il design di un'auto in fondo è necessariemente e naturalmente legato a quello della vendita e del successo dell'auto in oggetto, in perfetta sintonia con le considerazioni che - più o meno - faranno i grandi capi di Monaco attorno al loro tavolo ovale. Difficile parlare dell'oggetto macchina guardandolo tout court come "oggetto estetico" al pari (o quasi) di un quadro o di una scultura. Ma dirò di più, per quanto sia triste ammetterlo: quanti mecenati dell'arte (ovvero coloro che talvolta decretano il successo commerciale di un artista) spendono i loro soldi per passione artistica e quanti per investimento??? ..... Gira e rigira, ahimé, siamo alle solite .......
 
renexx ha scritto:
flankker66 ha scritto:
nb la scorsa settimana ho visto la 5 touring dal vivo ed è bellissima,
le emozioni ci sono eccome,meno violente ma ci sono.
nb a detta del mio conce l'interesse maggiore è su 520d ed anche secondo lui prenderla sotto i 60k è difficile....
ciao

La 5 Touring dal vivo devo ancora vederla, in foto mi piace parecchio.
Però (ed è un "però" piccolo piccolo) la 5 di Chris mi scuoteva più nel profondo, e non l'avrei presa altro che tre litri.
L'attuale forse la prenderei grigio ardesia con gli interni cinnamon, senz'altro 520d.

guarda anche se non è stata disegnata da un artista ma bensi da uno yes man(cosi pare leggendo il forum :lol: ) la nuova è meglio della vecchia.
nei colori scuri è anche aggressiva.
è un'auto meglio in tutto rispetto alla vecchia e risolve le lacune che aveva la precedente.la cura dei particolari,il portellone+tendalino elettrici,i sedili abbattibili con dei pulsanti anche dal baule,le sospensioni + sofisticate,cambio 8m,schermo ad alta definizione e potrei continuare...
aspettando cosa farà audi con a6 questa nuova 5 è il top del segmento e riscontrera un gradimento maggiore della precedente che divideva fra odio o amore.
unico problema il prezzo,è per questo che venderanno molte 520d....costano come le vecchie 530d.... :evil:
 
flankker66 ha scritto:
renexx ha scritto:
flankker66 ha scritto:
nb la scorsa settimana ho visto la 5 touring dal vivo ed è bellissima,
le emozioni ci sono eccome,meno violente ma ci sono.
nb a detta del mio conce l'interesse maggiore è su 520d ed anche secondo lui prenderla sotto i 60k è difficile....
ciao

La 5 Touring dal vivo devo ancora vederla, in foto mi piace parecchio.
Però (ed è un "però" piccolo piccolo) la 5 di Chris mi scuoteva più nel profondo, e non l'avrei presa altro che tre litri.
L'attuale forse la prenderei grigio ardesia con gli interni cinnamon, senz'altro 520d.

guarda anche se non è stata disegnata da un artista ma bensi da uno yes man(cosi pare leggendo il forum :lol: ) la nuova è meglio della vecchia.
nei colori scuri è anche aggressiva.
è un'auto meglio in tutto rispetto alla vecchia e risolve le lacune che aveva la precedente.la cura dei particolari,il portellone+tendalino elettrici,i sedili abbattibili con dei pulsanti anche dal baule,le sospensioni + sofisticate,cambio 8m,schermo ad alta definizione e potrei continuare...
aspettando cosa farà audi con a6 questa nuova 5 è il top del segmento e riscontrera un gradimento maggiore della precedente che divideva fra odio o amore.
unico problema il prezzo,è per questo che venderanno molte 520d....costano come le vecchie 530d.... :evil:

Aspettando la A6, sarà però già interessante il confronto con la Classe E che ha avuto finora un buon riscontro presso il pubblico.
Non credo che Adrian Von Hooydonk sia uno yes-man, ma un designer che ha recepito delle indicazioni di stile da Bangle e le ha fatte proprie, elaborando delle linee moderne e meno "sconvolgenti".
Gli aggiornamenti tecnico-elettronici della nuova 5 prescindono da un discorso di estetica, mentre il nuovo approccio, decisamente più curato, all'arredamento interno fa parte della stessa filosofia che ha reso la vettura un po' meno aggressiva e più signorile (e ben più cara :evil: ).
 
renexx ha scritto:

Bravo, un bell'accostamento ben argomentato.
Grazie per la piccola lezione su Fontana, un ripasso gradito.

Grazie :D. Non voleva essere una lezione che non ho i titoli per tenere ,solo una precisazione all'equivoco : arte astratta = sempre non arte.Ciao
 
provocantibus ha scritto:
Scusa Key-one ma perchè mi rendi edotto sul percorso artistico di Fontana?
Sembra quasi che mi sia espresso negativamente nei confronti di questo artista, ma questo non è avvenuto nè mai mi sarei permesso di farlo.
L'accostamento di Bangle a Fontana può avere anche un suo perchè e posso anche inchinarmi al senso artistico che c'è nelle creazioni di questo designer ma questo nulla toglie al fatto che i suoi parti autobilistici possano anche risultare malriusciti.
L'auto, in genere, deve sottostare a troppi compromessi che mal si sposano con l'arte ma questo non lo decido io ma la gente che va in concessionaria con il blocchetto degli assegni.
Io non sono la persona più adatta a disquisire di arte, non ne ho nè la conoscenza nè la cultura necessaria (anche se un pò me ne dispiace) però credo di essere in grado di apprezzare chi di arte ne capisce più di me e infatti il tuo modo di esprimerti in questo campo mi piace moltissimo e ti riconosco un indubbia supremazia nell'affronatare questi arditi accostamenti ma purtroppo non sono in grado di seguirti su questo piano.
Con simpatia.
Sandro

Non c'è da scusarsi ,ognuno dice quel che pensa ,soprattutto su un Forum e questa è garanzia di libertà. Non mi riferivo comunque a te ,anzi a nessuno in particolare. Volevo solo contrastare l'idea che l'arte di Fontana sia una "non arte", in quanto di facile realizzazione manuale e troppo cerebrale. E dire che Lucio Fontana ,così come Picasso e altri grandi dell'astratto erano - e lo hanno dimostrato - perfettamente in grado di produrre perfetti e mirabili lavori formali e che la scelta di rompere le forme era dovuta appunto ad una scelta ,seppur intellettuale e non ad una incapacità o mancanza di tecnica.
Sono d'accordo con te e con gli altri che la vendita di auto di solito mal si sposa con l'attività artistica , ma il periodo d'oro dell'industrial design (1950-1980?) era riuscito a coniugare grandi volumi di vendita con oggetti belli e funzionali ad un tempo che è già -secondo Benedetto Croce- la prima regola per qualsiasi lavoro artistico : unione di forma e contenuto. Bangle ha fatto sperare molti in un ritorno di quel design.Ti ringrazio degli apprezzamenti e ricambio la simpatia. :lol:
 
sc69s1 ha scritto:
key-one ha scritto:
L'accostamento , se pur blasfemo, di Bangle a Fontana era per l'appunto dettato dalla presenza nelle realizzazioni del designer americano ,oltre ad uno spiccato sperimentalismo e audacia espressiva, di tagli e ceselli sulla lamiera e persino sulla tela medesima nello spider carrozzato appunto con un vestito di atelier, che nell'uno come nell'altro alludono ,prefigurano ad un futuro e a un cambiamento.
Nel caso di Fontana vi era la premonizione che il grande progresso scientifico e tecnologico degli ultimi 100 anni avrebbe aperto altri mondi ,appunto già visibili... dietro alle tele......Nel caso di Bangle più industrialmente vi è la coscienza che l'industrial design non può essere ridotto solo ad un semplice discorso di marketing ,ma che probabilmente dopo lo smarrimento di questo fin de siecle, riprenderà una via netta e prolificamente originale che forse già s'intravede dai suoi tagli e colpi di cesello.Saluti

Questo accostamento, oltre che affascinante, non lo trovo cosi blasfemo. In fondo, anche io penso che le Bangle sia una sorta di artista. Nel futuro librone celebrativo dei migliori modelli BMW troveremo certamente alcune sue macchine, forse nessuna (o poche) del suo successore. Ma attenzione: il mondo dell'arte è molto diverso da quello delle auto ed i meccanismi che portano al successo di un artista geniale sono molto differenti da quelli che decretano la fortuna di un talentuoso designer. Il primo è legato a moltissimi fattori, talvolta imprevedibili, dettati dal gusto del momento, dal luogo ove lavora e anche dalla fortuna di trovare un mecenate fiducioso come è successo a Pollock con Peggy Guggenheim. Al secondo, per essere bravo, servono i numeri. Le scelte delle case automobilistiche sono dettate da precise e oculate stretegie di mercato volte a convincere della validità del prodotto il più alto numero di potenziali clienti. E chi lavora per loro deve necessariamente piegarsi a questo meccanismo stritolatore. Niente è più lontano dal mondo dell'arte di questo concetto. Ecco spiegata, pur semplicisticamente, la fine di Bangle. Alcuni precedenti (interessanti) interventi in questo (interessante) post non a caso dimostrano come il design di un'auto in fondo è necessariemente e naturalmente legato a quello della vendita e del successo dell'auto in oggetto, in perfetta sintonia con le considerazioni che - più o meno - faranno i grandi capi di Monaco attorno al loro tavolo ovale. Difficile parlare dell'oggetto macchina guardandolo tout court come "oggetto estetico" al pari (o quasi) di un quadro o di una scultura. Ma dirò di più, per quanto sia triste ammetterlo: quanti mecenati dell'arte (ovvero coloro che talvolta decretano il successo commerciale di un artista) spendono i loro soldi per passione artistica e quanti per investimento??? ..... Gira e rigira, ahimé, siamo alle solite .......

Sì e vero , ma come si sa alcuni oggetti creati da grandi architetti e disegnatori -pur non essendo opere d'arte in senso stretto- hanno fatto centro sia come bellezza e funzionalità sia come vendite ! Perchè invece oggi l'industrial-design si fa stritolare dagli uomini del marketing ,oltrechè dai tecnici ?
Le stesse auto di Bangle non mi pare abbiano fatto flop come numeri sul mercato, anzi !
E poi : se l'automobile non ha nulla da spartire con l'arte , cosa ci fa la Cisitalia al Moma di New York ?
Infine , elogiare Bangle non significa per forza considerare van Haycook un copione o uno "yes man" anche perchè alcune sue realizzazioni -forse quando segue la scuola di Bangle- non sono affatto da buttare. Saluti :D
 
key-one ha scritto:
Come saprai sicuramente, il grande Fontana non ha prodotto nella sua lunga carriera solo le "tele squarciate" ,ma anche ceramiche e sculture come quella sopra. Se tu fossi in grado di realizzare un'opera simile non direbbero di sicuro che hai rovinato un ottimo pezzo di gesso........Saluti

Nessun dubbio su questo, anche se io non mi diletto d'arte e queste opere non è che le conoscessi : ma dietro questo artisti che fanno opere strane c'è sempre un retroterra importante di opere non così facili da replicare, si sa.

E' fuori dubbio che si tratti di grandi artisti : il punto è, però, che questo fatto crea una specie di "distorsione" pregiudiziale nel vedere un'opera, che dovrebbe invece essere vista per quel che è e che trasmette, senza pensare a tutto questo... davvero, avrei voluto vedere quale sarebbe stata la reazione di critica e pubblico ad opere come le tele tagliate di Fontana, se fossero state presentate come anonime, a suo tempo.... ecco tutto.

Ci sono state e ci sono tante strade nuove da percorrere, certamente essenziali per un artista, senza bisogno di azzerare contenuti ed emozione di un'opera..... a me, per esempio, emozionano i quadri metafisici di G. De Chirico, e specialmente la loro incredibile ambientazione e luminosità... è solo un esempio.
Lucio
 
Mastertanto ha scritto:
key-one ha scritto:
Come saprai sicuramente, il grande Fontana non ha prodotto nella sua lunga carriera solo le "tele squarciate" ,ma anche ceramiche e sculture come quella sopra. Se tu fossi in grado di realizzare un'opera simile non direbbero di sicuro che hai rovinato un ottimo pezzo di gesso........Saluti

Nessun dubbio su questo, anche se io non mi diletto d'arte e queste opere non è che le conoscessi : ma dietro questo artisti che fanno opere strane c'è sempre un retroterra importante di opere non così facili da replicare, si sa.

E' fuori dubbio che si tratti di grandi artisti : il punto è, però, che questo fatto crea una specie di "distorsione" pregiudiziale nel vedere un'opera, che dovrebbe invece essere vista per quel che è e che trasmette, senza pensare a tutto questo... davvero, avrei voluto vedere quale sarebbe stata la reazione di critica e pubblico ad opere come le tele tagliate di Fontana, se fossero state presentate come anonime, a suo tempo.... ecco tutto.

Ci sono state e ci sono tante strade nuove da percorrere, certamente essenziali per un artista, senza bisogno di azzerare contenuti ed emozione di un'opera..... a me, per esempio, emozionano i quadri metafisici di G. De Chirico, e specialmente la loro incredibile ambientazione e luminosità... è solo un esempio.
Lucio

Sicuramente -sono d'accordo con te- l'opera d'arte non può e non deve essere spiegata e illustrata per essere veramente tale. E quindi la prova del nove immediata consiste nel mostrare il lavoro in sè , senza distorsioni pregiudiziali dovute alla fama dell'artista e o ai suoi preamboli concettuali
- o con il minimo di esse , derivate se non altro dal prestigio di chi quel lavoro espone- .
Ma qui sta il punto : le tele di Fontana ,anche le più classiche (ce ne sono pure come sai di bellissime piene di lustrini o ricavate dal metallo) danno emozione . E' l'emozione del grande interrogativo che aprono non solo sulla tela ,ma parallelamente ,per un percorso "a specchio", nella mente di chi le guarda. Lo spettatore avverte istintivamente che dietro a quelle tele e proprio tramite gli squarci in esse praticati, stanno non solo grandi interrogativi e grandi speranze , ma tutto un universo ,uno spazio del quale progressivamente l'uomo è in grado di capire sempre di più e di scoprire senpre di più. Non è un procedimento cervellotico e cerebrale , come ripeto in tante -ma anche qui non tutte- vuote performance dei nostri giorni, bensì un immediato e semplicemente percettivo "insight", quello che da sempre ,dai disegni nelle grotte primitive, pone lo spettatore di fronte all'arte. Ciao

fontana_ve_ny.jpg
 
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