<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Baarìa ci hanno speso 2 lire | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Baarìa ci hanno speso 2 lire

doncamilloo ha scritto:
testerr ha scritto:
a parte il fatto che è stato fatto znche coi soldi pubblici, non andrò a vederlo come non vado a vedere alcun film italiano. Fanno pena

a me i film stranieri fanno pena . almeno il cinema italiano dà lavoro

ad italiani ...sai fare 3 sparatorie e 3 devastazioni col pc ed effetti speciali

non richiede grossa fantasia.
ti dico alcuni film con budget superiore a 100 milioni k gli italiani nn sanno fare e da qui a 10 anni non sapranno fare (e si difendono denigrandoli )con relativi incassi

Jurassic Park 1.243.027.000 $
Titanic 2.233.234.000 $
Il signore degli Anelli, il Ritorno del Re 1.198.568.000 $
Independence day 1.009.735.000 $
300 456.100.000 $
 
alfistaConvinto ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
testerr ha scritto:
a parte il fatto che è stato fatto znche coi soldi pubblici, non andrò a vederlo come non vado a vedere alcun film italiano. Fanno pena

a me i film stranieri fanno pena . almeno il cinema italiano dà lavoro

ad italiani ...sai fare 3 sparatorie e 3 devastazioni col pc ed effetti speciali

non richiede grossa fantasia.
ti dico alcuni film con budget superiore a 100 milioni k gli italiani nn sanno fare e da qui a 10 anni non sapranno fare (e si difendono denigrandoli )con relativi incassi

Jurassic Park 1.243.027.000 $
Titanic 2.233.234.000 $
Il signore degli Anelli, il Ritorno del Re 1.198.568.000 $
Independence day 1.009.735.000 $
300 456.100.000 $

ho dettooooo......che non mi piacciono i film americani...
non se incassanooooooooooooooooooooooooooo
o quanto costanoooooooooooo...non vorrai farmi urlare.. :D
 
doncamilloo ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
testerr ha scritto:
a parte il fatto che è stato fatto znche coi soldi pubblici, non andrò a vederlo come non vado a vedere alcun film italiano. Fanno pena

a me i film stranieri fanno pena . almeno il cinema italiano dà lavoro

ad italiani ...sai fare 3 sparatorie e 3 devastazioni col pc ed effetti speciali

non richiede grossa fantasia.
ti dico alcuni film con budget superiore a 100 milioni k gli italiani nn sanno fare e da qui a 10 anni non sapranno fare (e si difendono denigrandoli )con relativi incassi

Jurassic Park 1.243.027.000 $
Titanic 2.233.234.000 $
Il signore degli Anelli, il Ritorno del Re 1.198.568.000 $
Independence day 1.009.735.000 $
300 456.100.000 $

ho dettooooo......che non mi piacciono i film americani...
non se incassanooooooooooooooooooooooooooo
o quanto costanoooooooooooo...non vorrai farmi urlare.. :D
non lo ho scritto io xke nn so scrivere cosi bene ma condivido tutto :

Di Daniel Galfré

Il cinema italiano contempla due generi: la commedia volgare o la commedia drammatica nevrotico intimista con pretese filosofiche. Manca la magia, il surrealismo, l?avventura, il brio. Pensiamo a quello che stanno facendo le altre nazioni europee che non hanno comunque i mezzi o i finanziamenti di Hollywood. Spagna, Francia, Scandinavia, Germania. Ci stanno superando tutti.

Pensiamo a film come «Lasciami Entrare», «Il Labirinto del Fauno», «Orphanage», «Il Fantastico Mondo di Amelie». Amelie è il perfetto esempio di come si possa parlare di quotidianità usando anche la fantasia e la magia. Sono tutti film magnifici costati molto poco. Non menziono apposta il cinema americano, perchè voglio sottolineare come l?Italia perda il confronto con altre realtà europee non grandissime e non ricchissime.

Anche le commedie francesi per esempio hanno quel surrealismo e quel senso di azione in più che le rende più interessanti, meno terra a terra e più cinematografiche. Penso a film come «Le Petit Nicolas» o «Taxi». Anche la commedia scandinava «Fuckin Amal» dimostra l?importanza dell?irriverenza, della stravaganza, nel raccontare storie di vita moderne, non il solito perbenismo tradizionalista moralista all?italiana.

In Italia non riusciamo a creare un fantasy, un film d?avventura, un film di fantascienza ma nemmeno un qualcosa di minimamente surreale. C?è soltanto la realtà noiosa, cruda e nuda girata spesso con la telecamera a braccio. Tra l?altro in Italia, in modo particolare se il film è girato al Sud, c?è sempre una forte enfasi sul far parlare tutti in dialetto e sul calcare l?accento del luogo; un?altra concezione provinciale del cinema che ne diminuisce l?appeal per un pubblico più vasto e internazionale.

Non credo affatto che il cinema debba essere sempre e solo impegnato (che poi è soltanto una ruffianeria) ma può e deve anche intrattenere nella maniera più pura: raccontando storie innocue che catturano l?attenzione e stimolano la fantasia. Il cinema è anche intrattenimento, così come in teatro oltre a Shakespeare c?è anche il musical, e questo l?Italia non l?ha capito visto il folle amore che c?è nel nostro paese per lo pseudointellettualismo.

Un film ad esempio che ho apprezzato molto è il francese «Arthur e il Popolo dei Minimei». Una semplice avventura, senza pretese, senza impegno, soltanto una bella fiaba da gustare fino in fondo. La cosa che mi colpì quando guardai uno speciale su Arthur fu quanto il regista si fosse divertito a girarlo, tanto che aveva cancellato la pellicola per girarlo ancora dall?inizio. Spudorato divertimento! Quanto spesso questo succede da noi? In qualsiasi campo quanti nel nostro Paese ammettono di divertirsi veramente a fare quello che fanno? Penso pochi visto che ormai l?unica arte che viene veramente promossa è la cervellotica avanguardia di pochi, emozionalmente inibiti, intellettuali che amano fare conferenze su conferenze nei palazzi antichi delle nostre città per poter affermare che l?Italia è terreno fertile per l?arte.

Il vero problema penso che stia a monte. Di tutti i paesi industrializzati e ricchi in Europa l?Italia è il meno moderno. Certo abbiamo i MediaWorld pieni con persone che cambiano il cellullare ogni settimana; ma questo fa parte della contraddizzione. In realtà siamo un Paese dove spesso impera una mentalità bacchettona dell?800, dove non si abbandonano tradizioni e stereotipi sociali arretrati, dove il finto moralismo di chi si scandalizza per tutto fa da padrone, dove l?inventiva e l?impegno per raggiungere uno scopo non vengono mai premiati e dove non ci si apre ne al nuovo nel al resto del mondo.

Pensiamo alla musica. In Italia non c?è un barlume di musica moderna. Piacciano o meno all?estero ci sono tanti cantanti che rappresentano bene il fatto che nell?era moderna abbiamo conquistato una maggiore libertà di espressione. Penso a Gwen Stefany, agli Scissor Sisters, agli Evanences, ai Carpark North, ai Black Eyed Peas. Molti italiani, e questo li marchia a fuoco come ?italiani?, innoridiscono a sentire questi nomi, che suggeriscono mentalità moderne e anti-conformiste così lontano dal tradizionalismo italiano e la sua musica leggera con sonorità vecchie di 50 anni.

In Italia i cantanti di ventanni cantano canzoni per pensionati, che trattano argomenti da pensionati; cioè da persone che hanno deciso di considerarsi ?arrivate? e che hanno già pianificato la loro vita rinunciando al rischio, al mistero e al dinamismo della loro gioventù. Ma anche questo è uno specchio della cultura, visto che in Italia sono tantissimi i ventenni o trentenni che vivono gia da pensionati. Siamo uno dei pochi Paesi dove i ragazzi vogliono assomigliare ai loro genitori, comportarsi come loro, vestirsi come loro invece di comprendere l?opportunità che offre il progresso culturale e la libertà di espressione conquistata negli anni.

Anche i bambini vivono come pensionati qui da noi. Ultimamente all?estero ho visto una ragazzina di 11 anni creare premiati spettacoli di yodel, un giovane cuoco di 8 anni venire premiato al James Beard Award e un?altro di 12 anni pubblicare tre libri di cucina, un giovane di 12 anni cantare splendidamente alla serata tributo per Michael Jackson, un chitarrista di hard rock di solo 8 anni vincere il premio della giuria per la sua performance, un giovane di 10 anni affermarmi come migliore compositore di jazz contemporaneo pianistico dell?anno, un ragazzo di 12 anni venire premiato per i suoi spettacoli nei quali suona il pianoforte acrobaticamente, canta e fa siparietti comici e ancora un gruppo rock di ragazzi di 10-11 anni venire premiato come miglior young rock act dell?anno.

Sono solo alcuni degli esempi di come anche i bambini/ragazzini, come chiunque altro, quando vivono in un ambiente culturale dinamico e moderno, colgono l?opportunità di esprimere se stessi e le loro passioni come mai avevano potuto fare prima d?ora, invece di starsene chiusi in camera a giocare con le macchinine. All?estero i ragazzini che hanno talento musicale producono musica seria, fanno spettacoli e incidono cd. In Italia li mandiamo allo Zecchino d?Oro che è uno gara canora sciocca e infantilizzante di stampo religioso, con retroscena poco chiari fatti di raccomandazioni e favoritismi.

Pensiamo alle nostre città: con la scusa di non volere il progresso perchè genere caos, finisce sempre che le nostre città invece di seguire un piano di rimodernamento pianificato, ospitano qua e la in maniera disordinata ipermercati, multisala, centri multimediali? con il risultato che è molto più caotica una città di provincia italiana che non una metropoli come Chicago. In Italia si ha cioè il caos ma nessuna delle opportunità e dei miglioramenti che lo giustificano. È come vivere in posti che non offrono niente di più di quello che offrirebbe un paesino in collina, ma con gli stessi disagi delle grandi città.

Pensiamo a cosa hanno saputo fare in Spagna con città come Valencia o Bilbao. Valencia era una città in decadimento e sono riusciti a trasformarla in una città culturale sede di uno dei più grandi e moderni complessi architettonici suddiviso per aree tematiche tra natura, scienza e arte. L?architettura italiana moderna è ferma al dopoguerra ed è stata considerata nel 2008 una delle più brutte e deprimenti esistenti.

E che dire di internet? L?Italia anche nella rete rimane isolata dal resto del mondo. Se è vero che su internet si trova tutto, ciò non vale per i siti italiani che sono pochi e trattano pochi argomenti. Inoltre raramente i siti italiani sono scritti in inglese o hanno anche una versione in inglese. Il risultato è che secondo le statistiche web, mentre i siti di tutta Europa sono visitati da una massa globale di utenti, il che rafforza la comunicazione tra culture diverse, i siti italiani sono principalmente visitati dagli italiani e i tratti delle cultura italiana in essi rappresentati, sono conosciuti ai solo italiani.

Infatti a sempre meno persone interessa dell?Italia e di quello che succede in Italia, e questo è palese dall?isolamento in cui la rete italiana si trova. L?Italia conta meno di qualsiasi altro paese sulla scena internazionale e perde sempre più attrattività internazionale in qualsiasi ambito da quello scientifico e artistico fino a quello economico. Rimane soltanto apprezzata per il suo patrimonio artistico ma anche l?interesse verso questo è in calo, data la nostra incapacità di valorizzarlo e salvaguardarlo.

Lo so che sono partito parlando di cinema e sono arrivato alla musica e all?architettura fino a internet. Ma penso che sia impossibile capire il problema del cinema italiano senza analizzare la cultura che lo limita. Il cinema è uno specchio della società. La società italiana deve ancora entrare nel ventunesimo secolo, non ci ha nemmeno messo un piede dentro e il provincialismo e la pochezza del nostro cinema riflettono questa realtà.

Io non auspico un ritorno ai grandi maestri, al cinema d?autore, ai capolavori felliniani per il semplice fatto che non si può guardare indietro e le circostanze sociali che diedero vita a quel cinema ormai non ci sono più, proprio come non ci sono più le circostanze sociali che diedero vita alla musica barocca di Bach o classica di Mozart. Pensare di ritornare a un passato generato da ambienti e circostanze ormai perdute per sempre, significa rimanere in uno stallo culturale.

All?Italia manca il dinamismo, manca l?inventiva, manca la voglia di osare invece di dormire sugli allori. Ecco perché le nostre città sono invivibili e prive di opportunità, ecco perché i ventenni e trentenni vivono come pensionati, ecco perché la nostra musica è rimasta a «Finché la barca va», ecco perché siamo solo superficialmente tecnologici ed ecco perché il nostro cinema fa pena. L?Italia è un Paese fermo e non c?è posto per l?avventura e la magia dove ogni cosa ristagna e non si muove. Quali stimoli o ispirazione può dare un ambiente del genere?

E ora di smetterla di parlare del passato, bisogna parlare del futuro. Il conservativismo non ha mai portato a niente se non all?arretratezza e al bigottismo.
 
alfistaConvinto ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
testerr ha scritto:
a parte il fatto che è stato fatto znche coi soldi pubblici, non andrò a vederlo come non vado a vedere alcun film italiano. Fanno pena

a me i film stranieri fanno pena . almeno il cinema italiano dà lavoro

ad italiani ...sai fare 3 sparatorie e 3 devastazioni col pc ed effetti speciali

non richiede grossa fantasia.
ti dico alcuni film con budget superiore a 100 milioni k gli italiani nn sanno fare e da qui a 10 anni non sapranno fare (e si difendono denigrandoli )con relativi incassi

Jurassic Park 1.243.027.000 $
Titanic 2.233.234.000 $
Il signore degli Anelli, il Ritorno del Re 1.198.568.000 $
Independence day 1.009.735.000 $
300 456.100.000 $
ma lo sai almeno che negli USA che è il mercato cinematografico mondiale più grosso, è impossibile doppiare i film.
che i film stranieri si guardono solo con i sottotitoli?
a parte gli USA quale paese al mondo può permettersi di investire certe cifre per proddurre un film?
ti rendi conto che nei cinema 9 film su 10 sono americani?
 
Mi chiedo perché gli autori/registi italiani pensano che far cinema significa necessariamente produrre film "impegnati socialmente", con un minimo di "spessore culturale". Porca miseria, ma non sanno scrivere un bel poliziesco o una commedia brillante?
Le commedie italiane ormai si basano sul solito gruppo di comici provenienti dalla TV, su storie senza capo nè coda, e sulle solite bellone che sanno solo esporre un po' di coscia.
 
dell'uovo e della gallina.

le grandi produzioni sono belle perché le guardano tutti, oppure le guardano tutti perché sono belle?
mah!?

c'è da dire che in USA il cinema è prima di tutto un industria culturale; con il che ci saltano fuori anche produzioni con prevalenza culturale, che però senza alle spalle le strutture e, soprattutto, i professionisti che gravitano sul lato industriale sarebbe difficile fare

in Francia il cinema è prima di tutto cultura

in Italia il cinema è ...
boh.
diciamo che se vogliamo fare un confronto con 300 o con Titanic, ovvero un prodotto per fare incassi, il "pari livello" italiano è il cinepanettone di Natale
di recente quando salta fuori qualcosa di bello, in realtà è la bella trasposizione cinematografica di un bellissimo soggetto.
ovvero, è letteratura, in forma filmata.

una volta il cinema italiano aveva alle spalle il teatro italiano. oggi non so, a teatro per la prosa non vado da quasi vent'anni.
colpa mia.
 
alfistaConvinto ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
chi compa il biglietto del "cinema" non la pensa come te!

Ossignùr... E da quando il valore ---artistico--- sarebbe direttamente proporzionale agli incassi? ;) :lol:

Guarda, dipende tutto da cosa cerchi in un film: si può andare al cinema sia per intrattenersi con uno show "leggero", sia per accrescere il proprio patrimonio culturale.

E non è necessario scomodare Fellini, Eisenstein o Tarkovsky.
Pensa a Kubrik.... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum

mi spiace ma gli incassi sono tutto! se il film nn lo guarda nessuno nn è xke la gente è ignorante ma xke il film fa schifo!

Ah si?
:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
 
FedeSiena ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
chi compa il biglietto del "cinema" non la pensa come te!

Ossignùr... E da quando il valore ---artistico--- sarebbe direttamente proporzionale agli incassi? ;) :lol:

Guarda, dipende tutto da cosa cerchi in un film: si può andare al cinema sia per intrattenersi con uno show "leggero", sia per accrescere il proprio patrimonio culturale.

E non è necessario scomodare Fellini, Eisenstein o Tarkovsky.
Pensa a Kubrik.... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum

mi spiace ma gli incassi sono tutto! se il film nn lo guarda nessuno nn è xke la gente è ignorante ma xke il film fa schifo!

Ah si?
:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
si
 
?I nuovi film italiani sono deprimenti. Le pellicole che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutte uguali, non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa è successo? Ho amato così tanto il cinema italiano degli Anni 60 e 70 e alcuni film degli Anni 80, e ora sento che è tutto finito. Una vera tragedia?.
firmato Tarantino
 
Alfistaconvinto, scusa.... Ma il pezzo che riporti c'entra molto poco con i budget hollywoodiani... ;)

Sulla sostanziale limitazione odierna del cinema nazionale (in tematiche e "stile") concordo tranquillamente. E condivido discretamente anche le motivazioni suggerite dal pezzo. Ci aggiungerei anche l'inabissamento del livello culturale "medio", assai strumentale alla manipolazione commercial/pubblicitaria dell'end-user.... Ma non vorrei che qualcuno la ritenesse una questione "politica" (e in parte lo sarebbe pure).

Ma dire che i film "fanno schifo" perchè non ci si spendono abbastanza soldi è tutt'altra questione.

Indipendence Day e Jurassic Park sono due esempi perfetti: cinematograficamente parlando fanno schifo... ;)
Ma sono talmente demenziali (trame) ed infarciti di effetti speciali da essere godibilissimi, a livello di puro entertainment.

Sul Signore degli Anelli non mi esprimo: il libro lo conosco a memoria, essendo un fanatico tolkieniano di lungo corso. Conflitto di interessi... :D

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
Fulcrum ha scritto:
Alfistaconvinto, scusa.... Ma il pezzo che riporti c'entra molto poco con i budget hollywoodiani... ;)

Sulla sostanziale limitazione odierna del cinema nazionale (in tematiche e "stile") concordo tranquillamente. E condivido discretamente anche le motivazioni suggerite dal pezzo. Ci aggiungerei anche l'inabissamento del livello culturale "medio", assai strumentale alla manipolazione commercial/pubblicitaria dell'end-user.... Ma non vorrei che qualcuno la ritenesse una questione "politica" (e in parte lo sarebbe pure).

Ma dire che i film "fanno schifo" perchè non ci si spendono abbastanza soldi è tutt'altra questione.

Indipendence Day e Jurassic Park sono due esempi perfetti: cinematograficamente parlando fanno schifo... ;)
Ma sono talmente demenziali (trame) ed infarciti di effetti speciali da essere godibilissimi, a livello di puro entertainment.

Sul Signore degli Anelli non mi esprimo: il libro lo conosco a memoria, essendo un fanatico tolkieniano di lungo corso. Conflitto di interessi... :D

Cordiali Saluti
Fulcrum
quelli sono gli incassi in migliardi di dollari l'incasso medio di un filmetto italiano lodato dalla critica è 500 mila euro
 
Fulcrum ha scritto:
Sul Signore degli Anelli non mi esprimo: il libro lo conosco a memoria, essendo un fanatico tolkieniano di lungo corso. Conflitto di interessi... :D

Cordiali Saluti
Fulcrum
potresti essere fuori tema

dovrebbe essere una produzione neozelandese :lol: :lol: :lol:
 
alfistaConvinto ha scritto:
quelli sono gli incassi in migliardi di dollari l'incasso medio di un filmetto italiano lodato dalla critica è 500 mila euro

Il che non cambia la sostanza del discorso. ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
alfistaConvinto ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
Alfistaconvinto, scusa.... Ma il pezzo che riporti c'entra molto poco con i budget hollywoodiani... ;)

Sulla sostanziale limitazione odierna del cinema nazionale (in tematiche e "stile") concordo tranquillamente. E condivido discretamente anche le motivazioni suggerite dal pezzo. Ci aggiungerei anche l'inabissamento del livello culturale "medio", assai strumentale alla manipolazione commercial/pubblicitaria dell'end-user.... Ma non vorrei che qualcuno la ritenesse una questione "politica" (e in parte lo sarebbe pure).

Ma dire che i film "fanno schifo" perchè non ci si spendono abbastanza soldi è tutt'altra questione.

Indipendence Day e Jurassic Park sono due esempi perfetti: cinematograficamente parlando fanno schifo... ;)
Ma sono talmente demenziali (trame) ed infarciti di effetti speciali da essere godibilissimi, a livello di puro entertainment.

Sul Signore degli Anelli non mi esprimo: il libro lo conosco a memoria, essendo un fanatico tolkieniano di lungo corso. Conflitto di interessi... :D

Cordiali Saluti
Fulcrum
quelli sono gli incassi in migliardi di dollari l'incasso medio di un filmetto italiano lodato dalla critica è 500 mila euro

Ma Alfista che ti frega degli incassi, mica ci guadagni tu? :D
 
belpietro ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
Sul Signore degli Anelli non mi esprimo: il libro lo conosco a memoria, essendo un fanatico tolkieniano di lungo corso. Conflitto di interessi... :D

Cordiali Saluti
Fulcrum
potresti essere fuori tema

dovrebbe essere una produzione neozelandese :lol: :lol: :lol:

A dire il vero la produzione era, originariamente, Miramax.
Cui è subentrata la New Line Cinema.
Entrambe americane doc... ;)

Ad essere neozelandesi sono il regista (Peter Jackson) e le meravigliose location ove han girato gli esterni.

La trilogia filmata ha, a mio modestissimo avviso, l'enorme pregio di aver dato corpo all'immaginazione tanto di Tolkien quanto dei milioni di lettori che hanno amato la trilogia scritta, senza tradirne le aspettative.
Ed il difetto, ma è un peccato veniale data la colossalità dell'opera, di aver rimaneggiato un paio di ruoli e tagliato tutto un capitolo narrativo (il ritorno alla Contea) che aveva una sua ragion d'essere ben precisa.

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
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