<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Avevo dei dubbi sui tre cilindri | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Avevo dei dubbi sui tre cilindri

confermo quanto ottimamente spiegato da modus72.
Da possessore di 4L Honda dico che per ovviare al mortorio ai bassi, basta tener il motore a ridosso dei 3000 se si è nervosetti 8)
 
tbdabo ha scritto:
scusa se m'intrometto modus, se non ricordo male più cilindri rappresentano più superficie areale dei pistoni e quindi più potenza specifica da ricavare, più cilindri rappresentano ancora minor corsa dei pistoni e quindi minor velocità media lineare degli stessi e, conseguentemente, più alto nunero di giri da poter raggiungere entro il limite dei 26m/s di massima velocità lineare media raggiungibile dai pistoni. Il numero di rpm è una delle componenti fondamentali del calcolo della potenza massima che può dare un motore, coppia in Nm per rpm fratto 9.550 = kW. Coppia in kgm per 2 per pigreco per giri al secondo diviso 75 = cv
Sì, ora non ho i numeri sottomano ma il concetto è corretto; per avere alti regimi, necessari per alte potenze, devi ridurre le velocità del pistone, ergo si usa una corsa corta; corsa corta significa alti alesaggi per ottenere la cilindrata prevista, ovvero lunghe distanze da coprire per il fronte di fiamma e questo non va bene perchè ad alti regimi il tempo è poco prima che si aprano le valvole di scarico; perciò si dimezza l'alesaggio raddoppiando i pistoni. Oltre a questo, come si diceva sopra, raddoppiare i pistoni significa anche dimezzarne più o meno la massa, con minori sollecitazioni sul basamento. :thumbup:
 
modus72 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
dipende come scrivi molto dalla fasatura delle valvole e dalla taratura di alimentazione e scarico. La mia è 4L 599cc, euro2 e a carburatori in batteria, eppure al minimo in 6 sta sotto i 30km/h ad andatura di parata, poi basta "chiamarla" e riprendende senza singhiozzi e strattoni, non sarà un fulmine ma conesnte di arrivare a 220 e di tenere medie elevate e stracarichi (oltre 1000km in otto ore comprese 3 fermate), costo della moto inferiore ai 7k? da nuova...
Infatti, non è tanto il frazionamento quanto la taratura del motore... Però, ecco, un mono o bicilindrico praticamente ti impone di "regolarlo" in modo che vada bene ai bassi perchè è impegnativo farlo girare sopra ai 10000giri, mentre un 4L o un V6 può esser regolato come si vuole, tanto per le potenze esagerate quanto per un buon tiro ai bassi e medi, come ci insegna Honda...
Se per taratura intendi la fase d'incrocio delle valvole, di aspirazione e scarico, in effetti più le valvole restano aperte nello stesso tempo, più facilmente si raggiungono alti regimi di rotazione, a scapito della coppia motrice ai bassi regimi. Conta molto anche l'accordatura degli impianti di aspirazione e scarico, per gli effetti d'onda e risonanti, che consentono in determinati range di rotazione, di ottenere la sovralimentazione dinamica.
Fasature e volumetrie variabili a parte.
 
modus72 ha scritto:
tbdabo ha scritto:
scusa se m'intrometto modus, se non ricordo male più cilindri rappresentano più superficie areale dei pistoni e quindi più potenza specifica da ricavare, più cilindri rappresentano ancora minor corsa dei pistoni e quindi minor velocità media lineare degli stessi e, conseguentemente, più alto nunero di giri da poter raggiungere entro il limite dei 26m/s di massima velocità lineare media raggiungibile dai pistoni. Il numero di rpm è una delle componenti fondamentali del calcolo della potenza massima che può dare un motore, coppia in Nm per rpm fratto 9.550 = kW. Coppia in kgm per 2 per pigreco per giri al secondo diviso 75 = cv
Sì, ora non ho i numeri sottomano ma il concetto è corretto; per avere alti regimi, necessari per alte potenze, devi ridurre le velocità del pistone, ergo si usa una corsa corta; corsa corta significa alti alesaggi per ottenere la cilindrata prevista, ovvero lunghe distanze da coprire per il fronte di fiamma e questo non va bene perchè ad alti regimi il tempo è poco prima che si aprano le valvole di scarico; perciò si dimezza l'alesaggio raddoppiando i pistoni. Oltre a questo, come si diceva sopra, raddoppiare i pistoni significa anche dimezzarne più o meno la massa, con minori sollecitazioni sul basamento. :thumbup:
Dimezzando anche la lunghezza delle bielle e dei bracci di manovella!
 
Ottima piega tennica del topic, il caso dei motori da moto e' assai eclatante, specie quando il frazionamento impone scelte progettuali, abbinate poi a una taratura particolare.
 
tbdabo ha scritto:
modus72 ha scritto:
tbdabo ha scritto:
scusa se m'intrometto modus, se non ricordo male più cilindri rappresentano più superficie areale dei pistoni e quindi più potenza specifica da ricavare, più cilindri rappresentano ancora minor corsa dei pistoni e quindi minor velocità media lineare degli stessi e, conseguentemente, più alto nunero di giri da poter raggiungere entro il limite dei 26m/s di massima velocità lineare media raggiungibile dai pistoni. Il numero di rpm è una delle componenti fondamentali del calcolo della potenza massima che può dare un motore, coppia in Nm per rpm fratto 9.550 = kW. Coppia in kgm per 2 per pigreco per giri al secondo diviso 75 = cv
Sì, ora non ho i numeri sottomano ma il concetto è corretto; per avere alti regimi, necessari per alte potenze, devi ridurre le velocità del pistone, ergo si usa una corsa corta; corsa corta significa alti alesaggi per ottenere la cilindrata prevista, ovvero lunghe distanze da coprire per il fronte di fiamma e questo non va bene perchè ad alti regimi il tempo è poco prima che si aprano le valvole di scarico; perciò si dimezza l'alesaggio raddoppiando i pistoni. Oltre a questo, come si diceva sopra, raddoppiare i pistoni significa anche dimezzarne più o meno la massa, con minori sollecitazioni sul basamento. :thumbup:
Dimezzando anche la lunghezza delle bielle e dei bracci di manovella!
Bracci di manovella sì, bielle non è detto, sicuramente si accorciano ma non mi pare si dimezzino.
 
L'argomento lunghezza bielle è sempre aperto, corte per il minor peso o lunghe per la minor spinta laterale (quindi minor attrito) del pistone sul cilindro? Solitamente, per motori stradali, si va da 1,7 a 2,1 volte la corsa del pistone come lunghezza di biella, disassamento del monoblocco a parte.
 
tbdabo ha scritto:
L'argomento lunghezza bielle è sempre aperto, corte per il minor peso o lunghe per la minor spinta laterale (quindi minor attrito) del pistone sul cilindro? Solitamente, per motori stradali, si va da 1,7 a 2,1 volte la corsa del pistone come lunghezza di biella, disassamento del monoblocco a parte.
Sì, siamo d'accordo. Come sopra, non ho i numeri a portata di mano ma il concetto è quello che riporti. :thumbup:
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Il motore a tre cilindri ha dei vantaggi. A parità di cilindrata con un quattro, pesa di meno, ha meno attriti interni, ed un'erogazione più pronta in basso.

Tra l'altro proprio il 3c Toyota é una delle realizzazioni più potenti per la cilindrata, se non conferisce agilità ad una segmento B é solo per questioni di peso / potenza, non per il cilindro in meno.

Ora e' superato dal 1.0 3 cilindri aspirato della Fiesta che ha 10cv in piu' (80 x la precisione) e che e' stato molto apprezzato (nella prova di 4 ruote di questo mese) per la sua regolarita' di funzionamento e per la silenziosita'.
 
Esistono diversi standard di misurazione della potenza dei motori a combustione interna, non è detto che tutte le case osservino lo stesso metodo. Se poi si tenesse conto che la potenza resa (normalmente denunciata a regime uniorario e non in via continuativa) diminuisce di circa l?1% ogni cento metri di salita in quota e del 2% ogni 5 gradi di aumento di temperatura dopo i 20 gradi, si possono trarre le dovute conclusioni in merito, non mettiamoci poi benzine altottaniche o gasoli ad elevato numero di cetano.
 
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