tbdabo ha scritto:
scusa se m'intrometto modus, se non ricordo male più cilindri rappresentano più superficie areale dei pistoni e quindi più potenza specifica da ricavare, più cilindri rappresentano ancora minor corsa dei pistoni e quindi minor velocità media lineare degli stessi e, conseguentemente, più alto nunero di giri da poter raggiungere entro il limite dei 26m/s di massima velocità lineare media raggiungibile dai pistoni. Il numero di rpm è una delle componenti fondamentali del calcolo della potenza massima che può dare un motore, coppia in Nm per rpm fratto 9.550 = kW. Coppia in kgm per 2 per pigreco per giri al secondo diviso 75 = cv
Sì, ora non ho i numeri sottomano ma il concetto è corretto; per avere alti regimi, necessari per alte potenze, devi ridurre le velocità del pistone, ergo si usa una corsa corta; corsa corta significa alti alesaggi per ottenere la cilindrata prevista, ovvero lunghe distanze da coprire per il fronte di fiamma e questo non va bene perchè ad alti regimi il tempo è poco prima che si aprano le valvole di scarico; perciò si dimezza l'alesaggio raddoppiando i pistoni. Oltre a questo, come si diceva sopra, raddoppiare i pistoni significa anche dimezzarne più o meno la massa, con minori sollecitazioni sul basamento. :thumbup: