renexx ha scritto:
O meglio, utili a far abbassare le emissioni di CO2 di una gamma in maniera artificiosa.
Mi è venuto questo in mente leggendo della nuova Volvo V60 ibrida plug-in, che abbina un diesel da 215cv ad un elettrico (alle ruote posteriori) da 68cv.
Prestazioni notevoli (credibile, data la cavalleria), consumi ed autonomia in puro elettrico quantomeno discutibili: 55,5 km/l e una cinquantina di km di range.
Dulcis in fundo, il prezzo "popolare" di soli 59.900 euro...
Sembra sempre più che ibrido ed elettrico vengano visti dalle Case semplicemente come escamotage per rientrare nei limiti sempre più severi che la UE imporrà per le emissioni di una intera gamma.
A conferma dei tuoi.... e miei dubbi come una ciliegina sulla torta mentre stavo sgranocchiando una panino ad un bar ho letto un'intervista a Michele Cresci presidente di Volvo Italia.
Già si parte bene perchè alla domanda di coma mai Volvo, che è sempre stato un marchio all'avanguardia, sia arrivato solo adesso alle motorizzazioni "alternative".
Bene, esordisce con "La scelta di Volvo e di
non realizzare, per l'ibrido, un'auto ad hoc ma di inserire questa opzione su un modello già esistente.Portare questa tecnologia su una linea di serie è cruciale perchè rassicura il cliente, non gli da la percezione di guidare un'auto sperimentale ma una vettura normale."
Quindi, le ibride Volvo costeranno sempre di più, almeno da noi, del modello normale perchè per loro l'ibrido non è una filosofia, come per Toyota che al prossimo salone porterà solo modelli ibridi, o un traguardo ma semplicemente una delle altre alternative. Infatti per loro, come afferma più avanti, i clienti di queste motorizzazioni vengono etichettati come "verdi".
Da noi poi la cosa è ancora più nera perchè quando l'intervistatore gli chiede se il nostro mercato è pronto e su che numeri intendono vendere dice:
"No, il fatto è che mentre le case stanno facendo passi in avanti straordinari,da noi mancano ancora le infrastrutture. Il successo raccolto sui mercati nordici è legato a fattori ben specifici. Ad esempio nei paesi bassi questi modelli possono godere di incentivi fiscali impressionanti, oltre ad una presenza capillare di colonnine."
dunque anche se le case si comportano differentemente da Toyota, che la ritiene una filosofia e un traguardo, il modo per acquistarle a prezzi vantaggiosi e guadagnarci rispetto alle tradizionali ci sarebbe ma come al solito conoscendo i soliti parassiti che ci governano non andremo da nessuna parte. L'innovazione sta alla base di un governo democratico forte e senza di esso faremo la fine del topo.