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AUTO ELETTRICHE E BATTERIE

La tecnologia attuale usa principi di un paio di secoli fa. Bisogna esplorare nuove strade che permettano di "caricare" subito senza aspettare un'eternità e senza dover avere caricabatteria alieni.
Non c'è molto da esplorare. Un'auto elettrica usabile (quindi non un eventuale aborto simile alla VW XL1, per intenderci) consuma circa 15 kWh/100 km, e per fare un watt servono un volt e un ampere, e da lì non scappa neanche Houdini: quelli sono i fabbisogni, quelli sono i limiti. E se anche scappasse, andrebbe a sbattere contro l'elettrochimica: le batterie non si possono ingozzare come le oche da foie gras, meno che mai quelle al litio, perchè far andare una reazione al contrario, che è quello che avviene durante la ricarica, vuol dire scaldare, scaldare significa rovinare la batteria e scaldare troppo significa fuoco e fiamme. Io posso essere troppo scettico e magari la storia mi smentirà, ma per me le batterie sono il passato, non il futuro.
 
Non c'è molto da esplorare. Un'auto elettrica usabile (quindi non un eventuale aborto simile alla VW XL1, per intenderci) consuma circa 15 kWh/100 km, e per fare un watt servono un volt e un ampere, e da lì non scappa neanche Houdini: quelli sono i fabbisogni, quelli sono i limiti. E se anche scappasse, andrebbe a sbattere contro l'elettrochimica: le batterie non si possono ingozzare come le oche da foie gras, meno che mai quelle al litio, perchè far andare una reazione al contrario, che è quello che avviene durante la ricarica, vuol dire scaldare, scaldare significa rovinare la batteria e scaldare troppo significa fuoco e fiamme. Io posso essere troppo scettico e magari la storia mi smentirà, ma per me le batterie sono il passato, non il futuro.

le batterie come le pensiamo oggi non possono far strada, ma batterie più simili a celle a combustibile senza idrogeno ma con nuove combinazioni di comburenti e combustibili potrebbero diventare il futuro... La tecnologia "elettrica" sembra si sia fermata..
 
le batterie come le pensiamo oggi non possono far strada, ma batterie più simili a celle a combustibile senza idrogeno ma con nuove combinazioni di comburenti e combustibili potrebbero diventare il futuro...
A quel punto non sono più batterie, ma celle a combustibile. Che - secondo me - saranno l'unica soluzione praticabile.
 
Piacciono anche a me le celle a combustibile e l'idrogeno, ma con quest'ultimo prima o poi facciamo qualche danno.

Il calore emesso dalle batterie in fase di ricarica non potrebbe essere riutilizzato in scambiatori di calore (come si potrebbero anche utilizzare per aumentare l'efficienza dei motori comuni)? ...Lo so, sistema ingombrante e costi spropositati.

Invece un combustibile sintetico prodotto "a tavolino" in laboratorio con caratteristiche, per quanto possibile, "a piacimento" da bruciare nei comuni motori a combustione interna?
(la mia mente è fantascientifica, mi viene facile pensare alle ca****e :cool:)
Un po' come sta provando a fare Audi con e-gas, e-etanolo ed e-diesel; sull'argomento ne so poco però, se qualcuno sa, mi illumini per favore.
 
Ultima modifica:
Premessa.
a me le macchine elettriche non mi sono mai piaciute (sembrano i giocattoli che comperavo a mio figlio piccolo x impararlo a guidare in seguito le macchine a scoppio).
Ho aperto questa discussione solo x un senso di praticita'.
Visto che oguno corre x fatti suoi nelle direzioni + svariate sarebbe opportuno creare un gruppo di lavoro formato da tutte le case interessate,e creare cosi un solo tipo di pacco (non inteso come celle o quant'altro ma un pacco che si aggangia e sgancia in modo molto semplice non blocchi e blocchetti come ho letto in questa discussione hai presente i muletti eletttrici? si svitano i due morsetti + e -
e via.
 
non inteso come celle o quant'altro ma un pacco che si aggangia e sgancia in modo molto semplice non blocchi e blocchetti come ho letto in questa discussione hai presente i muletti eletttrici? si svitano i due morsetti + e -
e via.
Ciò che ha tentato di fare Renault con Better Place e Tesla, come ha già detto a_gricolo.
Problema sempre collegato a costi e tecnologia.

Sui muletti, quando l'ho fatto, non era tanto "svitare i morsetti e via".
 
Riprendo la discussione dei pacchi batteria.
Come e'successo con il common rail che si sono adeguati un po tutti lo stesso dicasi del pacco batteria (attacco universale).Immagina in autostrada stai x esaurire la carica,arrivi al distributore vai su una postazione che in pochi minuti sgancia il pacco scarico e aggancia quello carico,paghi la carica delle batterie (previo controllo del pacco scarico) e via.E'cosi difficile farlo accettare in modo unanime a tutti i costruttori impegnati nell'elettrico ?
 
Cioè? Dovrei montare una batteria che chissà in quanti l'hanno usata e magari stressata oltre al dovuto? Io non lo farei, piuttosto aspetto la mia buona oretta per la ricarica completa.
 
A prima vista sembra una soluzione praticabile ma come sempre il diavolo sta nei dettagli:
  • il modulo batterie (a meno che non ve ne siano più tipi diversi) dovrebbe permettere l'installazione sia su citycar che su SUV o grossi monovolume, quindi devo fare dei moduli relativamente piccoli quindi probabilmente meno efficienti e sicuramente scomodi (pensa se devi cambiare sei moduli su un SUV per fare il "pieno")
  • un modulo standard implica vincoli di progettazione della vettura
  • che succede se ho una rete di distribuzione di un certo modello di batteria e la ricerca mi sforna un nuovo tipo che ha capacità triple di immagazzinamento di energia ma, ad esempio, metà voltaggio? cambio tutta la rete o mi tengo la tecnologia obsoleta?
  • l'auto dovrebbe essere acquistata senza batterie (che in questo tipo di alimentazione dovrebbe invece essere una delle caratteristiche qualificanti tra modello e modello), altrimenti al primo pieno il pacco mi si svaluta immediatamente (metti che mi tocca un pacco composto da elementi pressoché esausti)
 
Il problema come ha detto qualcuno non è la batteria ma la carica di elettricità per l'auto e poi come produrre tale elettricità?

Bisogna ripensare alle cellule fotovoltaiche attualmente a bassissimo rendimento. Se avessero un'efficienza maggiore di 4/5 ordini di grandezza e funzionassero anche con l'intensità di illuminamento di pochi lumen, il problema sarebbe risolto. Quando un pannello di 50 cmq potrà produrre 1 megawattora di energia, allora potremo dire che il problema non esiste più
 
Bisognerebbe ripensare le batterie per esempio catodo e/o anodo liquido e una struttura solida che non venga modificata dalla reazione. Poi quando è necessario ricaricare o si sostituisce la parte liquida o la si ricarica a casa. Ovviamente bisognerebbe fare molto attenzione alla tossicità dei materiali mantenendolo bassa. Utopia?
 
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