Credo che i "soliti paperoni" abbiano focalizzato l'attenzione dei piu' per cui è logico pensare che la ricchezza sia qualcosa di smisurato per pochi ma in realta',specie oggi,tantissimi sconosciuti,magari anche al fisco,che pur non essendo plurimiliardari conducono e hanno condotto sempre una vita agiata senza un cognome altisonante non rinunciano al proprio stile di vita....e poi perche' mai dovrebbero?.......e mi riferisco a migliaia di liberi professionisti,architetti,medici,avvocati,notai,commercialisti che pur essendo ai piu' emeriti sconosciuti rappresentano un sottobosco molto ricco,idem imprenditori vecchio stampo e commercianti.
Credo che in Italia percentualmente la grande ricchezza sia di appannaggio di pochi...un 10-15%,poi un 40% distribuita nel sottobosco ed il restante 45-50% nei quadri dei lavoratori dipendenti a livello di dirigenti ed impiegati ed equiparati ma come ho sostenuto gia' da prima anche questi ultimi,sicuramente risentendo di piu' della crisi,non rinunceranno mai a cio' che hanno fatto quando la crisi era all'inizio ed è per questo che i piu' acquistano auto di gamma alta perche' alcuni risentono pochissimo perche' a tutt'oggi hanno entrate vigorose e tanti altri si "consolano" come possono sicuramente indebitandosi anche per l'auto o le vacanze.
Distribuire la ricchezza è impossibile,eliminare privilegi possibile in teoria ma solo ai soliti noti e per cose davvero secondarie,aumentare il potere d'acquisto nel caso delle auto italiane sarebbe fattibile drasticamente abbassandone i prezzi a listino equiparandole a certe case coreane ma per ora nessuno lo fa' per cui è inutile far leva sul patriottismo e parlare di crescita se poi il prodotto nazionale è acquistato da pochi poiche' tanti altri hanno una vastissima scelta di prodotto straniero nettamente migliore proporzionalmente a prezzo inferiore.
Credo che in Italia percentualmente la grande ricchezza sia di appannaggio di pochi...un 10-15%,poi un 40% distribuita nel sottobosco ed il restante 45-50% nei quadri dei lavoratori dipendenti a livello di dirigenti ed impiegati ed equiparati ma come ho sostenuto gia' da prima anche questi ultimi,sicuramente risentendo di piu' della crisi,non rinunceranno mai a cio' che hanno fatto quando la crisi era all'inizio ed è per questo che i piu' acquistano auto di gamma alta perche' alcuni risentono pochissimo perche' a tutt'oggi hanno entrate vigorose e tanti altri si "consolano" come possono sicuramente indebitandosi anche per l'auto o le vacanze.
Distribuire la ricchezza è impossibile,eliminare privilegi possibile in teoria ma solo ai soliti noti e per cose davvero secondarie,aumentare il potere d'acquisto nel caso delle auto italiane sarebbe fattibile drasticamente abbassandone i prezzi a listino equiparandole a certe case coreane ma per ora nessuno lo fa' per cui è inutile far leva sul patriottismo e parlare di crescita se poi il prodotto nazionale è acquistato da pochi poiche' tanti altri hanno una vastissima scelta di prodotto straniero nettamente migliore proporzionalmente a prezzo inferiore.