<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Audi -36% a Febbraio, -25,5% Gen/Feb. E l'UNRAE presenta la ricetta. | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Audi -36% a Febbraio, -25,5% Gen/Feb. E l'UNRAE presenta la ricetta.

FurettoS ha scritto:
provocantibus ha scritto:
Vedi, in tutte le cose deve esserci un senso della misura.
Non mi puoi paragonare l'abbonamento autobus o treno per andare al lavoro
con le spese che sostine un agente di commercio che senza auto non può proprio lavorare.
Sul fatto, poi che all'estero siano più onesti, ho qualche sacrosanto dubbio visto che lavoro pure in Alto Adige che è più tedesca che italiana e di gabole ne combinano pure loro. Come tutti.
Poi non vedo perchè un agente di commercio onesto debba pagare per la disonestà altrui e tutto si po dire tranne che facciano parte di una lobby.
Sono dei precari a vita senza nessuna garanzia per il futuro con i mandati che possono esser disdettati in qualunque momento.
Sul fatto, poi, che nessuno li obbliga a fare questo mestiere non saprei come commentare. Ognuno fa quel che può nella vita , per lo stesso motivo nessuno obbliga a fare l'impiegato o il ragioniere del catasto.
Qui non stiamo parlando di "macchine di rappresentanza" ma bensì di strumenti di lavoro.
Vorrei vedere se nell'azienda dove lavori dicessero ai titolari che per arredare gli uffici non possono superare l'equivalente di quello che spenderebbero acquistando i mobili all'Ikea.
Oppure che non possono spendere più di un tot per l'immobile, sia che si tratti di affitto che di leasing.
La stessa cosa vale per la macchina del rappresentante.

Premesso che da me gli arredi gli hanno già riciclati, in buone condizioni, ma riciclati proprio per problemi di contenimento di costi; quindi non c'è molto di assurdo in quello che poni come esempio.

Sulle partite iva non mi riferisco ad una figura in particolare ma se nello specifico mi riporti la figura dell'agente di commercio e se l'auto come dici "è uno strumento di lavoro" di norma si consente di scaricare comunque una quota atta a consentire all'individio di esercitare il proprio impiego ed un auto da 25.000 ? va bene per esercitare tale tipologia di lavoro, se uno vuole un auto da 50.000 ? e si presume che quindi guadagni per investirne altrettanti il restante della quota è ha spese sue.
Non è che con un auto da 25.000 non lavori, è come se io volessi per forza un PC da 5000 ? o una scrivania fatta artigianalmente da un ebanista per lavorare.
A me danno un PC ed una scrivania in linea con il lavoro che faccio, se voglio un portatile ultrafigo me lo devo comprare di tasca mia.

Il senso dell'abbonamento sta nell'equivalenza che dietro l'appellativo di strumento di lavoro non si può giustificare tutto e scaricare sulla collettività.
Una società ad un impiegato da il Pc, la scrivania e magari altre cose ma l'abbonamento alla fine te lo paghi da te, come altre; chi fa il libero professionista/imprenditore compie una scelta per determinati motivi e sicuramente c'è anche una valida componente economica.

Io tutte le mattine devo prendere l'auto per andare in ufficio perchè non ho aternativa ma sino adesso nessuno mia ha proprosto di scarcarne una percentuale visto che sono impiegato in una azienda. ;)

Infine voglio solo ricordari quali siano i dati sull'evasione e corruzione in Italia che superano di gran lunga i 200 miliardi annui.
C'è gente che scarica persino l'aria che respira e altri invece che si fingono morti così nessuno si accorge che respirano. ;)

Appunto, una bella Franzosa pluriaccessoriata da 30.000 Eurini....
va piu' che bene.....
 
FurettoS ha scritto:
Come ho già fatto presente, in risposta ad un altro post, a leggere le cifre ci si rende conto che il forte dislivello percentuale riferito allo stesso mese ma ad annualità diverse 2011-2012 è dato, al di la dell'effettiva crisi del settore, anche ad un volume di vendite da parte di Audi particolarmente entusiasmante nel 2011 e diffcile da replicare nel 2012.

L'UNRAE allarmata da questi dati si è subito preoccupata della situazione ed ha proprosto la sua ricetta a mio avviso molto discutibile.

In sintesi.

incentivi basati sui bassi livelli di emissioni di CO2:
  • 800 euro per vetture che emettono fra 120 e 96 g/km di CO21.200 euro per vetture che emettono fra 95 e 51 g/km di CO25.000 euro per vetture che emettono sotto ai 50 g/km CO2

fiscalità per le aziende:
  • ammortamento in due anni anzichè gli attuali quattroquota di spese deducibili al 100% contro l'attuale 40%detraibilità Iva è del 100% a fronte dell'attuale 40%tetto ammortizzabile no limit contro l'attuale 18.076 euro

No al superbollo (perchè dicono porta a una "fuga di clienti delle auto di lusso")

Credito dalle banche e lotta contro il bollo evaso

Questa sorta di ricetta Monti in salsa automobilistica mi lascia più che disturbato di stomaco poichè ogni qualvolta il mercato dell'auto è in calo si reclamano gli incentivi come panacea, incentivi che pagano tutti anche coloro che non hanno per nulla bisogno del cambio dell'auto.
Nello specifico poi la proposta dell'incetivo sul CO2 raggiunge il ridicolo poichè se si vanno a consultare i listini ci si accorge che già per riuscire ad entrare nel primo scaglione di offerta (gli 800 euro) bisogna fare i salti mortali.
Motori per lo più 1.2 di cilindrata e vetture piccole massimo da segmento B, addirittura la Fiat 500 1.4 rimarrebbe fuori da questi incentivi mentre Audi potrebbe al massimo vendere uno due versioni della A1. Quindi una proposta da bocciare sul nascere.

Quella sulle aziende poi è una vera chicca, sostanzialmente si richiede di esentare completamente le aziende ad avere spese sul parco auto o fortissime agevolazioni mentre il privato cittadino si attacca. Bene allo stesso modo facciamo si che tutte le case offrano un 20% di sconto a chi è dipendente di un'azienda, vedrai quante auto si vendono! :D

Sul superbollo lasciamo stare poichè dire che blocca le auto di lusso è ridicolo, il problema è che solo adesso si stanno tampinando gli evasori ed avere un auto di lusso è sintomo di benessere, non è il bollo che blocca le auto di lusso ma è il fatto di apparire con i soldi a chi invece lo deve nascondere.

Su credito e lotta contro il bollo evaso sono anche concorde ma sull'ultimo punto si contraddice da sola.

Parlando invece di cose serie io porrei l'attenzione su tasse come:

  • IPT, Imposta Provinciale sulle formalità di Trascrizione IVA al 21%messa in stradaAccise sulla benzina

Un volume di tasse che pesano come un macigno oggi sull'automobilsta e non solo... altro che incentivi. :evil:

Le veline della unrae non meritano attenzione e sono degne della nep di leninista memoria.
Il dato positivo è che monti non gli darà una lira. Manco...morto ;)
 
Mi preoccupa e no poco vedere che i costi d'impresa o le spese professionali vengano considerati "agevolazioni" :twisted:
D'altra parte, è di moda la caccia all'untore

Personalmente, da "partita iva", se mi troncano la deducibilità di certe spese vedrò di abbatterle radicalmente, contribuendo cosi ad un calo del PIL ... quello che, piuttosto farisaicamente, in Italia si fa finta di ignorare, è che tanto più ampia è la deducibilità dei costo tanto più alto è l'effetto moltiplicatore sul PIL ... vedasi esempio sul trattamento fiscale delle auto in Germania e nei paesi ad influenza tedesca.

In ogni caso, trovo ingiusto che un dipendente non possa detrarre (come accade nei suddetti Paesi) le spese di utilizzo del proprio mezzo o dei mezzi pubblici per recarsi al lavoro
 
Mauro 65 ha scritto:
Mi preoccupa e no poco vedere che i costi d'impresa o le spese professionali vengano considerati "agevolazioni" :twisted:
D'altra parte, è di moda la caccia all'untore

Personalmente, da "partita iva", se mi troncano la deducibilità di certe spese vedrò di abbatterle radicalmente, contribuendo cosi ad un calo del PIL ... quello che, piuttosto farisaicamente, in Italia si fa finta di ignorare, è che tanto più ampia è la deducibilità dei costo tanto più alto è l'effetto moltiplicatore sul PIL ... vedasi esempio sul trattamento fiscale delle auto in Germania e nei paesi ad influenza tedesca.

In ogni caso, trovo ingiusto che un dipendente non possa detrarre (come accade nei suddetti Paesi) le spese di utilizzo del proprio mezzo o dei mezzi pubblici per recarsi al lavoro

dici che un agente di commercio deve per forza girare
con un' auto piu costosa di 30.000 E altrimenti il suo lavoro ne potrebbe soffrire in termini di resa :?:
 
Mauro 65 ha scritto:
Mi preoccupa e no poco vedere che i costi d'impresa o le spese professionali vengano considerati "agevolazioni" :twisted:
D'altra parte, è di moda la caccia all'untore

Personalmente, da "partita iva", se mi troncano la deducibilità di certe spese vedrò di abbatterle radicalmente, contribuendo cosi ad un calo del PIL ... quello che, piuttosto farisaicamente, in Italia si fa finta di ignorare, è che tanto più ampia è la deducibilità dei costo tanto più alto è l'effetto moltiplicatore sul PIL ... vedasi esempio sul trattamento fiscale delle auto in Germania e nei paesi ad influenza tedesca.

In ogni caso, trovo ingiusto che un dipendente non possa detrarre (come accade nei suddetti Paesi) le spese di utilizzo del proprio mezzo o dei mezzi pubblici per recarsi al lavoro

Assolutamente Mauro, io non voglio demonizzare nessuna figura del contesto produttivo del nostro Paese ma sentirsi dire dall'UNRAE che la soluzione per il mercato dell'auto qui in Italia è di permettere di dedurre il 100% alle partita iva mentre chi è inquadrato sotto la voce dipendente deve solo sringere i denti e tirar dritto non sta proprio in piedi. :rolleyes:

Per me tutto va fatto seguendo un suo corso e al momento quì c'è gente che approfittando di questa concessione scarica anche ciò che non ha! ;)

E' una vita che si dice di fare in modo che determinate spese possano essere scaricate dai comuni cittadini, spese mediche, particolari spese manutentive, costi di abbonamenti a mezzi pubblici, ecc. ma non si è mai fatto nulla poichè da un lato il sistema fa acqua e non ci sono controlli e dall'altra perchè il livello di rischio evasione è già molto alto.

Nell'attuale situazione simo già in tantia contribuire al calo del PIL perchè siamo in molti a viaggiare ormai con il freno a mano. ;)

Ciao.
 
arizona77 ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Mi preoccupa e no poco vedere che i costi d'impresa o le spese professionali vengano considerati "agevolazioni" :twisted:
D'altra parte, è di moda la caccia all'untore

Personalmente, da "partita iva", se mi troncano la deducibilità di certe spese vedrò di abbatterle radicalmente, contribuendo cosi ad un calo del PIL ... quello che, piuttosto farisaicamente, in Italia si fa finta di ignorare, è che tanto più ampia è la deducibilità dei costo tanto più alto è l'effetto moltiplicatore sul PIL ... vedasi esempio sul trattamento fiscale delle auto in Germania e nei paesi ad influenza tedesca.

In ogni caso, trovo ingiusto che un dipendente non possa detrarre (come accade nei suddetti Paesi) le spese di utilizzo del proprio mezzo o dei mezzi pubblici per recarsi al lavoro

dici che un agente di commercio deve per forza girare
con un' auto piu costosa di 30.000 E altrimenti il suo lavoro ne potrebbe soffrire in termini di resa :?:
Ho fatto volutamente l'esempio di affitti, leasing, acquisti di immobili, arredi e potrei aggiungere decine di voci (compresi i macchinari per la produzione).
Ebbene su nessuna di queste voci c'è un limite di spesa.
Questo limite esiste solo per le automobili di uso strumentale.
Se a voi questa sembra una cosa logica, vabbè la pensiamo evidentemente diversamente. Francamente non era oggetto di questa discussione la deducibilità o meno delle spese dei trasporti sostenute dai dipendenti su cui potremmo anche essere tutti d'accordo.
 
provocantibus ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Mi preoccupa e no poco vedere che i costi d'impresa o le spese professionali vengano considerati "agevolazioni" :twisted:
D'altra parte, è di moda la caccia all'untore

Personalmente, da "partita iva", se mi troncano la deducibilità di certe spese vedrò di abbatterle radicalmente, contribuendo cosi ad un calo del PIL ... quello che, piuttosto farisaicamente, in Italia si fa finta di ignorare, è che tanto più ampia è la deducibilità dei costo tanto più alto è l'effetto moltiplicatore sul PIL ... vedasi esempio sul trattamento fiscale delle auto in Germania e nei paesi ad influenza tedesca.

In ogni caso, trovo ingiusto che un dipendente non possa detrarre (come accade nei suddetti Paesi) le spese di utilizzo del proprio mezzo o dei mezzi pubblici per recarsi al lavoro

dici che un agente di commercio deve per forza girare
con un' auto piu costosa di 30.000 E altrimenti il suo lavoro ne potrebbe soffrire in termini di resa :?:
Ho fatto volutamente l'esempio di affitti, leasing, acquisti di immobili, arredi e potrei aggiungere decine di voci (compresi i macchinari per la produzione).
Ebbene su nessuna di queste voci c'è un limite di spesa.
Questo limite esiste solo per le automobili di uso strumentale.
Se a voi questa sembra una cosa logica, vabbè la pensiamo evidentemente diversamente. Francamente non era oggetto di questa discussione la deducibilità o meno delle spese dei trasporti sostenute dai dipendenti su cui potremmo anche essere tutti d'accordo.

vado a naso:
forse gli altri esempi si riferiscono a beni che non si sostituiscono ogni 3/4anni,
magari col concetto che piu' uno spende poi piu' tardi li cambiera'.
L' auto invece no, ogni 3/4 anni va cambiata e siccome con una Franzosa da
30.000 ci fai lo stesso che con una triadesca da 50.000.....il legislatore
ha tratto le sue disposizioni.
Una idea come un' altra la mia, e niente piu'
 
arizona77 ha scritto:
provocantibus ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Mi preoccupa e no poco vedere che i costi d'impresa o le spese professionali vengano considerati "agevolazioni" :twisted:
D'altra parte, è di moda la caccia all'untore

Personalmente, da "partita iva", se mi troncano la deducibilità di certe spese vedrò di abbatterle radicalmente, contribuendo cosi ad un calo del PIL ... quello che, piuttosto farisaicamente, in Italia si fa finta di ignorare, è che tanto più ampia è la deducibilità dei costo tanto più alto è l'effetto moltiplicatore sul PIL ... vedasi esempio sul trattamento fiscale delle auto in Germania e nei paesi ad influenza tedesca.

In ogni caso, trovo ingiusto che un dipendente non possa detrarre (come accade nei suddetti Paesi) le spese di utilizzo del proprio mezzo o dei mezzi pubblici per recarsi al lavoro

dici che un agente di commercio deve per forza girare
con un' auto piu costosa di 30.000 E altrimenti il suo lavoro ne potrebbe soffrire in termini di resa :?:
Ho fatto volutamente l'esempio di affitti, leasing, acquisti di immobili, arredi e potrei aggiungere decine di voci (compresi i macchinari per la produzione).
Ebbene su nessuna di queste voci c'è un limite di spesa.
Questo limite esiste solo per le automobili di uso strumentale.
Se a voi questa sembra una cosa logica, vabbè la pensiamo evidentemente diversamente. Francamente non era oggetto di questa discussione la deducibilità o meno delle spese dei trasporti sostenute dai dipendenti su cui potremmo anche essere tutti d'accordo.

vado a naso:
forse gli altri esempi si riferiscono a beni che non si sostituiscono ogni 3/4anni,
magari col concetto che piu' uno spende poi piu' tardi li cambiera'.
L' auto invece no, ogni 3/4 anni va cambiata e siccome con una Franzosa da
30.000 ci fai lo stesso che con una triadesca da 50.000.....il legislatore
ha tratto le sue disposizioni.
Una idea come un' altra la mia, e niente piu'
Forse il legislatore non ha mai fatto il rappresentante :D
Se avesse un minimo di cognizione di causa, pur mantenendo il limite (oggettivamente) basso doveva consentirne l'ammortamento in tempi decisamente inferiori. Chi vuoi che se la tenga un auto per 4 anni con percorrenze di 80/100k chilometri? Questo sta a significare che in realtà tu ammortizzi solo la metà di un bene che parte già da valori bassi e questo lo ritengo ingiusto oltre che sbagliato
 
arizona77 ha scritto:
dici che un agente di commercio deve per forza girare
con un' auto piu costosa di 30.000 E altrimenti il suo lavoro ne potrebbe soffrire in termini di resa :?:
A prescindere che perfino in Cina hanno abolito le divise blu e verdi (della serie uno si prende quello che più gli aggrada, se può pagarlo), nel merito dipende da che "giro" hai ... io ad esempio ne ho uno che se si presentasse dai clienti con un duemila turbodiesel da 30 mila euro questi si chiederebbero preoccupati se stesse fallendo ... :lol:
 
Faccio un altro esempio. Ho un ingegnere che viaggia parecchio in auto per lavoro (60.000 km annui), lui non ha problemi di "rappresentanza", ma a rigor di legge potrebbe recuperare solo il 40% dell'Iva e dedursi solo il 40% dei costi (gasolio, tagliandi, riparazioni extra, gomme, autostrada nonché il deprezzamento del mezzo e su un ammontare ridicolo - fate voi liberamente i conti di che cifre stiamo parlando)
Ovviamente, sul punto si segue l'insegnamento di Giolitti pronti, nel caso sgrat sgrat, a fare le barricate.
 
arizona77 ha scritto:
provocantibus ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Mi preoccupa e no poco vedere che i costi d'impresa o le spese professionali vengano considerati "agevolazioni" :twisted:
D'altra parte, è di moda la caccia all'untore

Personalmente, da "partita iva", se mi troncano la deducibilità di certe spese vedrò di abbatterle radicalmente, contribuendo cosi ad un calo del PIL ... quello che, piuttosto farisaicamente, in Italia si fa finta di ignorare, è che tanto più ampia è la deducibilità dei costo tanto più alto è l'effetto moltiplicatore sul PIL ... vedasi esempio sul trattamento fiscale delle auto in Germania e nei paesi ad influenza tedesca.

In ogni caso, trovo ingiusto che un dipendente non possa detrarre (come accade nei suddetti Paesi) le spese di utilizzo del proprio mezzo o dei mezzi pubblici per recarsi al lavoro

dici che un agente di commercio deve per forza girare
con un' auto piu costosa di 30.000 E altrimenti il suo lavoro ne potrebbe soffrire in termini di resa :?:
Ho fatto volutamente l'esempio di affitti, leasing, acquisti di immobili, arredi e potrei aggiungere decine di voci (compresi i macchinari per la produzione).
Ebbene su nessuna di queste voci c'è un limite di spesa.
Questo limite esiste solo per le automobili di uso strumentale.
Se a voi questa sembra una cosa logica, vabbè la pensiamo evidentemente diversamente. Francamente non era oggetto di questa discussione la deducibilità o meno delle spese dei trasporti sostenute dai dipendenti su cui potremmo anche essere tutti d'accordo.

vado a naso:
forse gli altri esempi si riferiscono a beni che non si sostituiscono ogni 3/4anni,
magari col concetto che piu' uno spende poi piu' tardi li cambiera'.
L' auto invece no, ogni 3/4 anni va cambiata e siccome con una Franzosa da
30.000 ci fai lo stesso che con una triadesca da 50.000.....il legislatore
ha tratto le sue disposizioni.
Una idea come un' altra la mia, e niente piu'

Infatti, aggiungerei poi, sempre a naso, che il macchinario più costoso sia o
ggettivamente più produttivo, se l'auto ti deve portare solo a spasso quella di vwntimila euro è perfettamente equivalente a quella da 200000. Il paragone non regge, non si compra un macchinario più costoso solo perchè ti fa fare bella figura.
Per Mauro: hai detto che andrebbe bene consentire la detrazione anche a chi usa l'auto solo per andare al lavoro, io non sono d'accordo e il perchè l'ho spiegato più su, ma anche se fosse, poi chi rimarrebbe a pagare le tasse? le casalinghe e i disoccupati? A mio avviso vanno agevolati solo i mezzi di produzione, che siano su quattro ruote o no, pur non dimenticando mai che le agevolazioni sono comnque un'espressione di uno stato che non funziona
 
Matteo__ ha scritto:
+++ siano su quattro ruote o no, pur non dimenticando mai che le agevolazioni sono comnque un'espressione di uno stato che non funziona
è questo il problema, che il minculpop (o agitprop se preferite) è riuscito ad inculcare nelle italiche menti che la deduzione di un costo è "agevolazione"
 
Mauro 65 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
dici che un agente di commercio deve per forza girare
con un' auto piu costosa di 30.000 E altrimenti il suo lavoro ne potrebbe soffrire in termini di resa :?:
A prescindere che perfino in Cina hanno abolito le divise blu e verdi (della serie uno si prende quello che più gli aggrada, se può pagarlo), nel merito dipende da che "giro" hai ... io ad esempio ne ho uno che se si presentasse dai clienti con un duemila turbodiesel da 30 mila euro questi si chiederebbero preoccupati se stesse fallendo ... :lol:

Ma questo in che modo dovrebbe essere un problema del contribuente? Solo in virtù di una cattiva abitudine del passato? Un "giro" che richiede auto di pregio è un giro che deve poterselo permettere, altrimenti è solo un giro che si fa bello coi soldi degli altri.......
 
Matteo__ ha scritto:
Un "giro" che richiede auto di pregio è un giro che deve poterselo permettere, altrimenti è solo un giro che si fa bello coi soldi degli altri.......
E chi contesta questo? Sto solo sostenendo che limitare le detrazioni e deduzioni sulle auto, almeno dal mio contesto, è sciocco e controproducente.
 
Mauro 65 ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
+++ siano su quattro ruote o no, pur non dimenticando mai che le agevolazioni sono comnque un'espressione di uno stato che non funziona
è questo il problema, che il minculpop (o agitprop se preferite) è riuscito ad inculcare nelle italiche menti che la deduzione di un costo è "agevolazione"

Tecnicamente non è così, lo diventa però nel momento in cui l'auto altre che per il lavoro la si inizia ad usare per i fatti propri.
Purtroppo l'auto è l'unico mezzo di produzione che porta con se anche sottintesi a livello di status economico e sociale immediatamente percepibili. Far finta che quest'aspetto non sia rilevante è pretestuoso.
 
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