<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Assicurazioni: un legittimo sospetto! | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Assicurazioni: un legittimo sospetto!

quadrif ha scritto:
Sono nuovo del forum ed il mio intervento era finalizzato solo a dare un'informazione, non a difendere o attaccare le assicurazioni.
Quoto tutti gli interventi di belpietro, espressi con precisa cognizione di causa.
Lo scopo della legge sull'assicurazione obbligatoria è uno: La tutela del terzo incolpevole che subisce un danno.
E fin qui, ci siamo tutti, a patto di concordare che l'assicurazione obbligatoria e' UNO dei metodi applicabili. Ce ne sono altri.
E a patto di stabilire che se lo stato rende obbligatorio per legge un prodotto, poi deve vigilare attentamente a che su tale obbligo non si speculi e che vi sia vera concorrenza a maggior ragione che in altri ambiti.
E, soprattutto, non deve avere palesi conflitti di interessi dove chi fa detta legge risulta anche proprietario di cospicui pacchetti di maggioranza di diverse assicurazioni (a dx come a sx).

Incidentalmente si tutela anche l'assicurato, laddove viene manlevato dalla compagnia che paga in sua vece.
L'assicurazione come istituzione nasce PROPRIO per tutelare l'assicurato, non "incidentalmente".

Diversamente il danneggiante dovrebbe provevdere a rifondere i danni con le proprie sostanze. Finchè si tratta di un parafango, non ci sono grossi problemi, ma quando il danno viene cagionato a una o più persone, quanti sono coloro che possono provvedere in proprio?
C'e' chi puo' e chi non puo'. L'assicurazione come istituto si basa sulla preferenza di un piccolo costo certo a un grosso costo potenziale. Ma se per me il costo non e' poi cosi' grosso, potrei preferire accollarmi il rischio di pagare di tasca mia, per esempio. Ma questo e' tutto un altro discorso.
Non mi interessa discutere dell'assicurazione obbligatoria. Ce l'abbiamo e ce la teniamo. Ma entro l'ambito di questo concetto, ci son molti modi piu' trasparenti e democratici di gestire la cosa, come dimostrato.

A volte i risarcimenti portano cifre a sei zeri. La soluzione di far intervenire lo Stato in caso di incapienza del responsabile, non è realistica.
Opinione.
I fatti dimostrano il contrario.

Innanzitutto lo Stato accollerebbe (come è inevitabile) i costi alla collettività, quindi in modo non difforme dal principio di "mutua solidarietà" applicato dalle assicurazioni.
E infatti, nell'ambito sanitario accade proprio questo. Non c'e' assicurazione sanitaria coatta. Se vuoi la fai, se no, no. E lo Stato, se stai male, manco ti chiede di ripagare le spese in seguito (e ci mancherebbe, coi soldi che piglia).

Tradotto in parole più semplici: pagherebbe comunque Pantalone.
Pantalone pagherebbe l'anticipo. Perche' questa forma di gestione della RC prevede che il responsabile RIPAGHI lo stato del costo.

L'ipotesi del carcere per il responsabile civile insolvente finchè non paga il proprio debito, non è nemmeno da Stato di diritto, ma risale al diritto romano.
Non "carcere", ma lavoro coatto e gratuito. E, si', viene applicato.
Sei libero di scegliere, e di assumerti la responsabilita' delle tue scelte, che puo' anche essere molto pesante, se scegli male e sei sfigato.
Ma, come dicevo, e' pour parler. Possiamo discuterne in thread apposito. E' un discorso interessante.

In buona sostanza, si è scelto un modello normativo adatto a tutelare il soggetto debole. Tutto poi è perfettibile e su questo se ne può discutere.

Appunto. E di questo si discute.
O, meglio, come dimostrano la maggioranza degli interventi, c'e' poco da discutere: non esiste motivo per cui l'assicurato non possa scegliere tra assicurare la "patente" e assicurare la "targa".

Pertanto, se taluno può permettersi due o più auto, può evidentemente pagare due o più polizze ed il suo mero interesse al risparmio non è considerato da chi legifera come meritevole di più ampia tutela.
La possibilità di scelta, peraltro, non è preclusa. Si può scegliere di avere una'uto sola... ;)
Chiedo scusa se mi sono dilungato, non succederà più :D

Tradotto: mani in alto. Io ho la pistola. O la borsa o la vita. :rolleyes:
Puoi anche scegliere di non darmela, la borsa. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Ovvero, chi e' "ricco" (come se permettersi due auto o due moto fosse "ricchezza") deve essere spremuto.
Chissa' come mai NESSUN interesse al risparmio del cittadino e' considerato da chi legifera come meritevole di ALCUNA tutela, se puo' metterci mano e farla franca.
Ossia, esattamente quello che sostenevo all'inizio e che con questa chiusura dimostri alla perfezione. Grazie. ;)
 
G5 ha scritto:
Non si capisce come mai certe prese di posizione arrivano sempre da gente che non sa' cosa vuol dire vivere laddove le comodità sono un lusso. Chi vive in campagna o montagna non necessariamente ha una sola auto e questo perché, spesso, una serve per spostarsi in modo dignitoso ed una serve per viverla in stile porcilaia e fare i lavori davvero sporchi che la zona richiede. C'è gente che finito di lavorare del proprio lavoro porta avanti le proprietà rurali per non lasciarle in abbandono. Questo però non significa che abbia soldi da buttare magari per poter mantenere tutto il sistema fa anche dei sacrifici. Dare per scontato che chi ha più mezzi si possa anche permettere di pagare le esosità di tante assicurazioni è un po' superficiale a mio avviso!

Infatti. Sono i soliti discorsi cattocomunisti della "ricchezza e' un male" se anche avessi due Rolls Royce, e ne guido una sola, non c'e' alcun buon motivo per cui debba pagare due assicurazioni.
Questo senza contare che ci sono appassionati veri che fanno grandi sacrifici magari per comprarsi l'auto d'epoca o quella specifica auto e poi han quella di tutti i giorni, e magari devono rinunciare all'acquisto perche' non possono permettersi di pagarsi due assicurazioni di cui una manifestamente inutile e che, per giunta, chissa' come mai inizia alla massima tariffa possibile. :rolleyes:
 
La riduzione di un terzo nasce da una valutazione del tutto empirica per cui prima della Bersani erano assicurate tutte (o quasi) le auto di una famiglia a nome di quello che pagava di meno (normalmente il padre o la madre a seconda delle località). A queste aggiungiamo le seconde o terze auto ( e sono tante) che perderebbero la RCA diretta divenendo assicurata la patente.
 
99octane ha scritto:
G5 ha scritto:
Non si capisce come mai certe prese di posizione arrivano sempre da gente che non sa' cosa vuol dire vivere laddove le comodità sono un lusso. Chi vive in campagna o montagna non necessariamente ha una sola auto e questo perché, spesso, una serve per spostarsi in modo dignitoso ed una serve per viverla in stile porcilaia e fare i lavori davvero sporchi che la zona richiede. C'è gente che finito di lavorare del proprio lavoro porta avanti le proprietà rurali per non lasciarle in abbandono. Questo però non significa che abbia soldi da buttare magari per poter mantenere tutto il sistema fa anche dei sacrifici. Dare per scontato che chi ha più mezzi si possa anche permettere di pagare le esosità di tante assicurazioni è un po' superficiale a mio avviso!

Infatti. Sono i soliti discorsi cattocomunisti della "ricchezza e' un male" se anche avessi due Rolls Royce, e ne guido una sola, non c'e' alcun buon motivo per cui debba pagare due assicurazioni.
Questo senza contare che ci sono appassionati veri che fanno grandi sacrifici magari per comprarsi l'auto d'epoca o quella specifica auto e poi han quella di tutti i giorni, e magari devono rinunciare all'acquisto perche' non possono permettersi di pagarsi due assicurazioni di cui una manifestamente inutile e che, per giunta, chissa' come mai inizia alla massima tariffa possibile. :rolleyes:

Con la Bersani qualcosa è cambiato ....
 
Qualcosinina.
Piccola piccola.
La realta' e' che la legge piu' equa sarebbe quella che permette di scegliere se assicurare patente o targa.
Ma naturalmente siamo in un paese dove le assicurazioni lavorano in cartello e nessuno dice bhe, e quando han deciso di multarle perche' la cosa era cosi' smaccata che non si poteva continuare a fingere, le han multate di... 1 euro a polizza.
Cosa si puo' pretendere?
I nostri politici sono bravissimi a trovare problemi alle soluzioni, e basta leggere molti dei post in questo thread per vedere quanta gente ci sia convinta di quel che raccontano (perche' non conosce come giran le cose altrove, o non e' interessata, o non ha voglia di riflettere... o fa l'assicuratore. :twisted: )
 
99octane ha scritto:
Supponiamo che viva solo, o che sia l'unico ad avere la patente.
Supponiamo che, oltre alla prima macchina, me ne compri una seconda.
Ora: perche' mai dovrei pagare l'RC Auto anche sulla seconda auto, quando ovviamente sono solo io a guidarla e non posso guidarne due contemporaneamente?
La domanda e' retorica, dato che la risposta, elementare, e' che non c'e' alcuna giustificazione logica a questo vero e proprio furto.
Ma ce n'e' forse una politico-economica: sara' mica che e' cosi' perche' i proprietari delle assicurazioni sono gli stessi che fanno la legge (a destra come a sinistra)?
La risposta non sara' altrettanto ovvia di quella alla prima domanda, ma diciamo che c'e' poco spazio per i dubbi.
Quanto ci tocchera' sopportare ancora questi soprusi? :rolleyes:

E se io ti rubo un'auto mentre tu guidi l'altra e facciamo entrambi un incidente ????

A me sembra un motivo più che sufficente perchè esista l'obbligo di assicurare tutte le auto.

ps:
Hai sentito di quella recente inchiesta che hanno fatto ?
E' risultato che alcune centinaia di italiani hanno intestato a ciascuno di loro tra le 100 e le 500 autovetture.
 
99octane ha scritto:
Non mangiamoci la coda: la responsabilita' e' del proprietario perche' l'assicurazione e' intestata al proprietario.

neanche per idea.

è esattamente l'inverso: la responsabilità solidale del proprietario è la base (art. 2054, 3° comma, del codice civile, che è del 1943)
parecchi anni dopo, proprio perché la responsabilità solidale è del proprietario, la norma sulla RCA obbligatoria (che è del 1969) si è fatta con il concetto dell'assicurazione al veicolo.

se non sai le cose, salle. :p
 
sul risarcimento a carico dello Stato, che è un sistema come un altro (ovvero, non l'ha ordinato il medico che ci sia la RCA obbligatoria), c'è però da osservare che i costi da qualche parte devono essere coperti.

allora, o li paga Pantalone nella fiscalità generale (improponibile) oppure li pagano ancora gli automobilisti, allo Stato invece che alle assicurazioni, sotto forma di balzelli (che già ci mancano....)
a quel punto, con una quota aggiunta nel prezzo benzina: ovvero chi più consuma (=chi più utilizza l'auto = chi maggiormente dà luogo ad un rischio statistico) più paga.

ragionevole.

però a quel punto non vedo tanto il miglioramento per il "vessato automobilista", rispetto alla situazione attuale.
 
G5 ha scritto:
Non si capisce come mai certe prese di posizione arrivano sempre da gente che non sa' cosa vuol dire vivere laddove le comodità sono un lusso. Chi vive in campagna o montagna non necessariamente ha una sola auto e questo perché, spesso, una serve per spostarsi in modo dignitoso ed una serve per viverla in stile porcilaia e fare i lavori davvero sporchi che la zona richiede. C'è gente che finito di lavorare del proprio lavoro porta avanti le proprietà rurali per non lasciarle in abbandono. Questo però non significa che abbia soldi da buttare magari per poter mantenere tutto il sistema fa anche dei sacrifici. Dare per scontato che chi ha più mezzi si possa anche permettere di pagare le esosità di tante assicurazioni è un po' superficiale a mio avviso!

qualunque sistema si adotti, si troverà sempre una situazione marginale di qualcuno particolarmente svantaggiato o avvantaggiato;
il ragionamento generale va fatto per grandi numeri.

che sia necessario per qualcuno avere un mezzo "da combattimento" è sacrosanto; un po' meno sacrosanto che il secondo mezzo "dignitoso" sia necessario in senso stretto, e che la disponibilità del secondo mezzo "dignitoso" non sia indice di una seppur minima capacità di sostenerne il costo.
 
Quoto qui Octane per non allungare eccessivamente il post precedente:
Ci sono alcuni punti della tua risposta che vorrei focalizzare e sui quali ribattere:
1) L'assicurazione nasce per tutelare l'assicurato: vero, per quanto riguarda le assicurazioni volontarie. Nel momento in cui vi è un obbligo di legge, è la legge stessa a stabilire chi deve essere tutelato. Questo non è un artificio giuridico, è il principio fondamentale, il resto è solo conseguenza.
Sul fatto che esista una lobby o ci siano pressioni di vario genere, non posso che quotarti. Fosse l'unica... Siamo in Italia.
2) Capitolo concorrenza. In passato ci sono state sanzioni alle assicurazioni da parte dell'antitrust, per scambio di informazioni considerate lesive al principio di cui sopra. Va anche detto che le tariffe assicurative si fondano su dati statistici (sinistrosità per aree territoriali, per profilo personale, costo medio per sinistro) e quelli sono gli stessi per tutte le compagnie. Non ci si può aspettare che partendo da dati omogenei vengano fuori delle tariffe molto differenti da compagnia a compagnia.
3) Sul fatto che lo Stato non chieda di pagare le spese di cura..beh già le paghi con le imposte. Nulla è veramente gratuito. Forse non ci avrai fatto caso, ma sulle imposte che paghi sulla tua assicurazione auto è compreso anche il contributo al servizio sanitario nazionale (che è detraibile fiscalmente, ma quanti lo detraggono?). Quindi, in caso di incidente stradale con feriti, l'ospedale non chiede nulla perchè esiste questo fondo. Diversamente, sarebbe un'ulteriore voce di spesa a carico del responsabile civile.
4) Lavoro coatto: In Italia non si può...se sei uno stipendiato è permesso rivalersi solo su 1/5 della busta paga.
Se hai un debito di un milione di euro, hai voglia....
5) La proposta di assicurare la patente anzichè l'auto non è peregrina.
Sarebbe da approfondire. Ma non è detto che, mediamente, sia più vantaggioso. Se poi si sceglie un criterio (patente o auto) deve essere quello per tutti, altrimenti non può funzionare.
6) La mia affermazione "se puoi permetterti due auto, puoi pagare due polizze" non è una mia opinione personale, ma voleva essere una semplificazione del pensiero del legislatore, che ha deciso di tutelare il soggetto più debole a discapito di un altro.
Non volevo essere irrispettoso per chi ha più veicoli, che sia per diletto o per effettive necessità.

La mia intenzione è solo quella di portare un contributo costruttivo, senza preconcetti.
 
ieri alla radio parlavano di 8000 vetture sequestrate nel 2009 per irregolarità dell'assicurazione........state attenti a chi vi "sbatte" e alla faccia dell'obbligo assicurativo....
 
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