<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Assicurazione furto auto: importo pagato o valore commerciale | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Assicurazione furto auto: importo pagato o valore commerciale

Il prezzo di acquisto oggi,per le auto e per qualsiasi altro bene,può essere influenzato da una miriade di fattori.
In primis gli sconti.
Il valore dell'auto nel momento in cui viene stipulata la polizza è l'unico attendibile per fare in modo che il cliente ottenga esattamente quello che gli spetta,ne più ne meno.
Quanto è stata pagata secondo me non riguarda l'assicurazione,ripeto avrei potuto ricevere l'auto in regalo.
La mia fidanzata del liceo ricevette in regalo dal fratello una Punto pagando solo il passaggio di proprietà,il fratello si è comprato un'auto nuova.
A rigor di logica se l'avesse assicurata contro il furto avrebbe avuto un risarcimento pari al massimo a zero.
Invece secondo me il valore da riconoscere al cliente è il valore dell'auto indipendentemente dal prezzo di acquisto che potrebbe essere superiore o inferiore.

Ancora questa e poi chiudo.

Quale valore dovevano dare alla Punto:
- quello della fattura di acquisto di X tempo prima?
- quello del preventivo prima degli eventuali sconti?
- quello commerciale al momento della stipula della polizza?

La logica dice il valore commerciale nel momento della stipula della polizza.

Io ho preso nel 2010 una Fiat Bravo, valore nuovo non lo so, l'ho pagata 15750€ immatricolata.
Al momento della stipula furto/incendio mi hanno chiesto la fattura di vendita.
Questo perché sanno benissimo che un listino ha valore relativo, poiché condizionato da sconti, permute, promozioni e può variare di molto il prezzo finale.

Non avrei dovuto dargliela? avrei dovuto pretendere che mi venisse riconosciuto il valore da listino?

Avrei potuto pagare il premio per un valore di 50.000€ ma sempre un risarcimento di partenza di 15.000 mi avrebbero dato mica di più.

Capisci che il valore di listino pre-sconti o promozioni, non ha nessun valore? L'unico valore indiscusso è quello che tu hai pagato, da nuova, oppure il suo valore commerciale se usata.


Ancora un esempio, ho preso due anni fa un computer con quelle promozioni NO IVA delle catene, io ho risparmiato il 22% (non il 18,4%, proprio il 22%)

So benissimo che il suo valore era del 22% più alto di quello che ho pagato, so benissimo che un risarcimento non mi pagherà quel 22% perché IO non l'ho pagato.
Dovrò dare la fattura per avere un risarcimento.
Non posso mica pretendere che qualcuno paghi per me qualcosa che io non ho pagato.
Nel mentre tocco ferro.
 
Ancora questa e poi chiudo.

Quale valore dovevano dare alla Punto:
- quello della fattura di acquisto di X tempo prima?
- quello del preventivo prima degli eventuali sconti?
- quello commerciale al momento della stipula della polizza?

La logica dice il valore commerciale nel momento della stipula della polizza.

Io ho preso nel 2010 una Fiat Bravo, valore nuovo non lo so, l'ho pagata 15750€ immatricolata.
Al momento della stipula furto/incendio mi hanno chiesto la fattura di vendita.
Questo perché sanno benissimo che un listino ha valore relativo, poiché condizionato da sconti, permute, promozioni e può variare di molto il prezzo finale.

Non avrei dovuto dargliela? avrei dovuto pretendere che mi venisse riconosciuto il valore da listino?

Avrei potuto pagare il premio per un valore di 50.000€ ma sempre un risarcimento di partenza di 15.000 mi avrebbero dato mica di più.

Capisci che il valore di listino pre-sconti o promozioni, non ha nessun valore? L'unico valore indiscusso è quello che tu hai pagato, da nuova, oppure il suo valore commerciale se usata.

Ci sono le quotazioni e in alternativa si può far stimare il valore dell'auto,cosa che le assicurazioni fanno già in caso di sinistro.
E' il prezzo pagato che non ha alcun valore indiscusso proprio perchè è influenzabile da 1000 fattori.
Io porto all'assicurazione un bene che voglio assicurare contro il furto,che sia un vaso cinese o un'auto.
Per stabilire quanto vale occorre farlo valutare,per le auto la cosa è molto semplice perchè esistono le quotazioni e tanti periti e perchè sono beni comuni.
Se l'ho pagato tanto o poco non cambia nulla,quel bene varrà tot ed è quel tot il valore da tenere presente.
La compagnia assicura il bene auto non assicura l'acquisto effettuato dal cliente,guardando online è possibile vedere vetture identiche in tutto vendute a prezzi molto diversi.
Basarsi sul prezzo d'acquisto vorrebbe dire pagare risarcimenti diversi a clienti diversi che però hanno assicurato la stessa identica auto.
 
Le due volte che in famiglia ci hanno rubato la macchina (una classe E nel 1996 e una classe S nel 2002) non ci hanno mai chiesto la fattura, né al momento della stipula della polizza, né al momento di risarcirci. Anzi, nel caso della classe E, abbiamo ricevuto un milione di lire in più di quanto ci avrebbe dato il concessionario dandola in permuta due settimane dopo quando ci sarebbe arrivata la nuova classe E che avevamo già ordinato.
 
Quindi io non ci vedo alcun desiderio di arricchirsi alle spalle dell'assicurazione,al contrario io ci vedo un comportamento poco corretto da parte della compagnia assicurativa che invece di assicurare il bene per il suo effettivo valore si basa sul prezzo d'acquisto che è stato vantaggioso per il cliente.
Da come scrivi tu, sembrerebbe che io avessi asserito il concetto che ti ho evidenziato in neretto, ma naturalmente non é affatto così.
Ripotto per chiarezza la stessa frase conclusiva:
C'é qualcuno che si illude che una compagnia assicuratrice esista per proteggere davvero i propri clienti ?
Non so voi, ma io no.
 
Da come scrivi tu, sembrerebbe che io avessi asserito il concetto che ti ho evidenziato in neretto, ma naturalmente non é affatto così.
Ripotto per chiarezza la stessa frase conclusiva:
C'é qualcuno che si illude che una compagnia assicuratrice esista per proteggere davvero i propri clienti ?
Non so voi, ma io no.

Non tu,un altro utente ha scritto che in pratica pretendere il valore dell'auto e non il prezzo di acquisto significherebbe voler realizzare un profitto ai danni della compagnia assicuratrice.
Per me all'assicurazione non deve riguardare quanto è stato pagato il bene ma quanto vale,se vale più di quanto l'ho pagato vuol dire che sono stato bravo o fortunato ma il valore effettivo resta quello.
Se l'ho pagato troppo peggio per me.
Se invece la compagnia nel momento in cui c'è da risarcire stima al ribasso il bene significa che si vuole arricchire ai danni del cliente.
 
Ultima modifica:
No, potrebbe anche significare che quell'auto vale meno delle proprie "gemelle" magari perché è incidentata, ha problemi, ecc...
Ora, per esemplari non unici o comunque di particolare pregio le compagnie non spendono il tempo (leggasi soldi) in verifiche e perizie dunque assumono che il valore MASSIMO sia quello che gli da il mercato (ovviamente in eventuale sede di rimborso, pagherà meno con elucubrazioni legali e pseudolegali varie).
In ogni caso il minimo tra il valore pagato e quello di mercato, diversamente sarebbe ancora più fiorente il mercato di compravendita di rottami...successivamente oggetto di furto invece che di esportazione nei paesi dell'est per successiva riparazione.
 
Fate come me.Ho assicurato l'auto per i primi 3 anni che comportava il risarcimento anuovo (quindi senza deprezzamento) Dopo non è stato possibile. Ora l'auto ha sei anni e 7000 km al suo attivo. A quanto dovrei assicurarla? al prezzo di QR probabilmente se me la rubano mi darebbero meno di 9.000 euro, ma mi chiedono circa 1000 euro per assicurarla e io per ricomprarla nelle medesime condizioni ovvero con soli 7000 km fatti dovrei ricomprarla di sei mesi, perchè auto di sei anni con così pochi chilometri non la troverei, e dovrei spendere più di 40.000 euro. Se me la rubano ed è assicurata ci dovrei aggiungere 34.000 euro invece di 43.000.Conclusione, non l'ho più assicurata e risparmio 1000 euro/anno.
 
Fate come me.Ho assicurato l'auto per i primi 3 anni che comportava il risarcimento anuovo (quindi senza deprezzamento) Dopo non è stato possibile. Ora l'auto ha sei anni e 7000 km al suo attivo. A quanto dovrei assicurarla? al prezzo di QR probabilmente se me la rubano mi darebbero meno di 9.000 euro, ma mi chiedono circa 1000 euro per assicurarla e io per ricomprarla nelle medesime condizioni ovvero con soli 7000 km fatti dovrei ricomprarla di sei mesi, perchè auto di sei anni con così pochi chilometri non la troverei, e dovrei spendere più di 40.000 euro. Se me la rubano ed è assicurata ci dovrei aggiungere 34.000 euro invece di 43.000.Conclusione, non l'ho più assicurata e risparmio 1000 euro/anno.
Se la tua macchina é valutata 9.000 euro, non costa 1.000 euro assicurarla per il furto.
 
Dipende dalla macchina, e dalla tipologia del rischio di furto, dalla zona e dalla franchigia (poi devi comunque aggiungere incendio, danni da sommosse e imprevisti e calamità naturali)
 
Dipende dalla macchina, e dalla tipologia del rischio di furto, dalla zona e dalla franchigia (poi devi comunque aggiungere incendio, danni da sommosse e imprevisti e calamità naturali)
Ho capito, ma è impossibile che, per una macchina che ha un valore residuo di 9.000 euro, ne facciano pagare 1.000 per assicurarla contro il furto.
Se davvero la tua assicurazione ha questi prezzi, cambiala!
Le altre voci che hai elencato sono spesso comprese nel furto incendio.
 
Per la copertura RCA le Compagnie hanno "l'obbligo a contrarre":
-a fronte della richiesta del proprietario del veicolo, la Compagnia è tenuta a proporre il "prezzo" (=premio)
- a fronte del pagamento del premio, la Compagnia è tenuta ad emettere la polizza.

Per le altre garanzie siamo in regime di...libero mercato:
-a fronte della richiesta del proprietario del veicolo, la Compagnia è libera di formulare una proposta (sia in termini di "prezzo" che di clausole contrattuali);
- a fronte di clausole vessatorie sta a noi decidere di NON firmare ed eventualmente rivolgersi...altrove.

Ultima ratio, deciderà il giudice se sono efficaci oppure no (es. perchè non meritevoli di tutela, come certe condizioni "claims made")
 
Ciao a tutti, da ex assicuratore provo a fare un pò di chiarezza: come riportato da qualcuno il codice civile norma quello che è l'illecito arricchimento, cioè io non posso avere come risarcimento di un danno un importo superiore a quello che è stato l'importo speso per ottenere quel bene/servizio.

Per sapere come la compagnia determina il valore del mezzo è necessario leggere le CGA (condizioni generali di assicurazione) che sono pubblicate su ogni sito internet; di solito è il valore di quattoruote o eurotax del mese di riferimento.

L'intermediario comunica al cliente quale sia il valore proposto dalla quotazione della compagnia e io, cliente, posso accettarlo o chiedere che venga modificato, fornendo adeguata documentazione.

In caso di nuova immatricolazione viene chiesta la fattura; io ho ordinato adesso la nuova focus, 25'000€ da listino ford, con sconto rottamazione e varie la pago 23'900; posso anche dichiarare che la pago 25000, ma nel momento in cui io denunci un sinistro la compagnia mi chiederà la documentazione giustificativa ed io avrò la mia fattura di 23'900, non di 25mila.

Se è un acquisto di auto usata uguale, mi viene chiesto quanto l'ho pagata, perché è il CC che comanda; posso, eventualmente, sottoscrivere una polizza con la clausola VALORE a NUOVO per 2 o 3 anni, pagando l'integrazione del premio, e per quel periodo la compagnia mi risarcisce il prezzo di acquisto a nuovo in fattura.

Ciao
Angelo
 
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