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Andamento mercati finanziari 2022-23-24-25

I fondi di categoria hanno il vantaggio delle basse spese, ma IMHO, sono troppo conservativi nella gestione.
Io non ho Espero, il fondo di categoria degli insegnanti, ma un fondo pensione aperto.
Tra l'altro, per avere il versamento del datore di lavoro, avrei dovuto optare per il TFR, anziché il TFS e non ho ritenuto opportuno farlo.
Altro vantaggio dei fondi di categoria sono i coefficienti di conversione del capitale in rendita, ma io vorrei ritirare il capitale, anche se si apre un'altra questione relativa all'importo del montante.
Probabilmente darò le dimissioni 3-4 anni prima di avere diritto alla pensione, 68 anni, e chiederò la RITA.
come dicevo al post precedente, il mio fondo di categoria arriva nella linea più dinamica ad avere una percentuale di azionariato che oscilla tra il 45 ed il 65%.
Io integro il TFR con una quota addizionale e così fa l'azienda anche se in misura minore.
Alla fine il rendimento cumulato totale ad oggi (rendimento puro + contribuzione aziendale su tfr + contribuzione personale) è stato di circa il 33% in 10 anni.
Personalmente ho iniziato col fondo di categoria dopo che ho rischiato di perdere i primi anni di tfr lasciato in azienda.. scottato dall'esperienza ho puntato sulla soluzione più sicura
 
mi state facendo riflettere che sarebbe meglio ridurre la percentuale al minimo e destinare quel valore ad altro investimento
Io ho fatto così. 1% dell'imponibile tfr al fondo Perseo-Sirio, cui si aggiunge 1% del ddl, ma sono meno di 1+1k€ annui. I restanti ad arrivare ai 5164 annui in un fondo azionario.
 
Buongiorno :)
Non saprei, non seguo la borsa né l'andamento in generale dei mercati finanziari.
L'unica notizia che ho letto ultimamente in rete riguarda le previsioni di aumento del costo delle case a Milano e Roma, dove notoriamente costano poco :)
Costano poco per la media prezzi nelle grandi città europee, non in rapporto agli stipendi medi italiani, giusto?
 
Penso che fosse ironico.
Penso in parte...
La graduatoria dei prezzi Milano è preceduta da capitali del nord Europa come Amsterdam, Vienna, Stoccolma, Copenhagen e Helsinki. Davanti a Roma invece troviamo Dublino, Berlino, Praga e Madrid. Estendendo l’analisi alle aree metropolitane italiane, troviamo Firenze (3.300 euro al metro quadro), Bologna (2.950), Napoli (2.450) e a seguire le altre, tutte con prezzi medi che non arrivano ai 3mila euro al metro quadrato e che nella classifica europea le pongono ai livelli di Atene, Bucarest o Sofia.
La differenza di prezzo tra il capoluogo lombardo e la capitale è dovuta anche al fatto che a Milano, negli ultimi cinque anni, le quotazioni sono aumentate del 49% mentre a Roma l’incremento è stato del 5%. L’Italia considerata nel suo insieme nell’ultimo decennio ha registrato un aumento dei prezzi dell’8%: nella graduatoria dei 27 Paesi siamo al penultimo posto, precedendo solo la Finlandia. https://archive.ph/62uq1
 
Oggi (6-3-25) la BCE ha tagliato il tasso ufficiale di un altro quarto di punto, portando appunto il tasso sui depositi dal 2.75% al 2.50%.
 
Venerdì nerissimo per le borse mondiali, a causa dei mega dazi di Trump, entrati oggi in vigore.
Persi migliaia di miliardi (tra dollari ed euro).
E la cosa riguarda anche indici USA come il Dow Jones e il Nasdaq…
 
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